CRONACA- Pagina 1155

Scontro frontale tra auto e moto: due morti nel Torinese

Una coppia di astigiani è morta stamane in un incidente stradale avvenuto a Villar Perosa.

Si tratta di un 68enne e una 60enne,  in sella a una Bmw 1200 che, sulla strada provinciale 23 all’altezza della rotonda di San Germano Chisone, sono stati investiti da una Fiat Panda con a bordo un 20enne di Frossasco e una 19enne di Cantalupa. Secondo i carabinieri della stazione di Villar Perosa  l’auto, arrivata da Sestriere e diretta a Pinerolo ha invaso la corsia opposta e si è scontrata frontalmente con la moto. I due motociclisti sono stati sbalzati fuori strada e sono morti sul colpo. L’autista e la passeggera della Panda sono stati portati all’ospedale di Pinerolo di Pinerolo.

Giardini da curare

Riceviamo e pubblichiamo

Siamo nel borgo Pietra Alta(Via Cavagnolo angolo Via Tasca) pressi Corso Vercelli. L’incuria di questo giardino ma più in generale nella periferia di Torino ha raggiunto livelli non tollerabili dai residenti che lamentano un abbandono a stessa del territorio. Erba altissima, lo si può vedere dalle foto e un tronco caduto lasciato lì da circa 3 settimane a quanto riferiscono i residenti. Questo degrado non è più tollerabile sia per una questione di decoro urbano che per una questione di igiene dato che una simile “foresta” agevola il proliferare di insetti. Come intende intervenire la Signora Sindaco o l’assessore competente per risanare in questa ma anche altre zone la situazione?

Luigi Furgiuele

Tenta di incendiare il pronto soccorso

Dal Piemonte

E’ stata una notte davvero ‘di fuoco’ e non nel senso figurato del termine quella tra venerdì e sabato, per il posto di pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito. Infatti i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Casale Monferrato hanno arrestato un 41enne di Coniolo, con precedenti penali, perché ritenuto responsabile di incendio doloso di edifici pubblici, interruzione di pubblico servizio e procurato allarme.

L’uomo, verso le ore 21:30 del 23 agosto, contattava il numero di emergenza 112, dichiarando di trovarsi all’interno del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Casale Monferrato e di avere una bomba. Immediatamente, la locale Centrale Operativa dei Carabinieri allertava le pattuglie, inviandole sul posto.

Nel frattempo, trovandosi in evidente stato di alterazione psico-fisica, il soggetto – già noto al personale sanitario – veniva accompagnato in una stanza destinata allo svolgimento delle visite, all’interno della quale erano presenti barelle e materiale medico: lì, senza alcun motivo, M.C. incendiava le poltrone, utilizzando un liquido infiammabile per la disinfezione delle mani, quindi si dava alla fuga, dirigendosi verso il centro della città.

L’incendio era prontamente spento dal personale sanitario mediante l’uso degli estintori e i degenti venivano precauzionalmente trasferiti in un altro reparto, in attesa del ripristino del Pronto Soccorso.

La Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Casale Monferrato reindirizzava le pattuglie in circuito, facendole convergere in città per le ricerche dell’uomo, individuato poco dopo in Corso Valentino e arrestato.

Al termine degli accertamenti di rito, il 41enne veniva condotto presso la sua abitazione, in regime di arresti domiciliari, in attesa del processo per direttissima davant al  Tribunale di Vercelli.

Massimo Iaretti

Arrestato ladro con il busto in auto e le gambe fuori dal finestrino

I poliziotti del Commissariato “Centro”, in servizio di volante, lo hanno notato, nel primo pomeriggio di giovedì, mentre transitavano in Lungo Dora Napoli. Era evidente che stesse rubando qualcosa, si trovava con le gambe a penzoloni ed il busto all’interno dell’autovettura in sosta. L’uomo, un cittadino romeno di 26 anni con precedenti di Polizia, ha prelevato un borsello dal veicolo e si è messo in fuga in direzione piazza Borgo Dora. Durante l’inseguimento il ragazzo ha tentato di buttare la refurtiva all’interno di alcuni bidoni dell’immondizia, ma è stato fermato ed arrestato. Gli agenti hanno restituito la borsa al legittimo proprietario accorso sul posto.

 

La polizia indaga sul proiettile spedito al professore che sperimenta sui macachi

La polizia indaga sul proiettile spedito in una busta, con una lettera anonima di minacce al professore Marco Tamietto, ricercatore dell’università di Torino, titolare di una sperimentazione sui macachi finalizzata  al recupero della vista nei pazienti ciechi. La busta è giunta  in Ateneo ed è stata aperta dai colleghi di Tamietto. All’interno il messaggio: “Non sei un ricercatore, sei un assassino. Colpiremo duro te e la tua famiglia”.  Sul caso indaga la polizia. L’anno scorso il ricercatore era stato aggredito e contro le sue sperimentazioni sono state inviate al Ministero della salute 350 mila firme in una petizione che chiede di non permettere la ricerca sui macachi.

Finge di pagare il conto al bar e aggredisce poliziotto per fuggire

Gli agenti del Commissariato “Madonna di Campagna” hanno identificato 75 persone e controllato 4 esercizi commerciali.

Hanno proceduto all’arresto di un cittadino del Ghana per resistenza, lesioni a Pubblico Ufficiale e danneggiamento. Verso le 23, in piazza Villari, all’interno di un locale commerciale lo straniero, irregolare sul Territorio Nazionale, sprovvisto di documenti, ha comunicato ai poliziotti il suo nominativo, segnandolo su un foglio di carta, che dagli accertamenti effettuati è risultato falso. Dopo aver comunicato al 54enne che sarebbe dovuto rientrare con i poliziotti in Questura, al fine di accertare la sua posizione sul Territorio Nazionale, lo stesso ha voluto saldare il conto al bar. Peccato che si trattava soltanto di un tentativo di fuga. Dopo aver pagato la merce consumata ha aggredito il poliziotto che lo aveva accompagnato alla cassa: lo ha spintonato con forza colpendolo al torace e facendogli perdere l’equilibrio. In questo modo si è guadagnato alcuni metri di vantaggio. L’uomo è stato fermato, non con poca fatica, dagli altri operatori accorsi in strada. Il cinquantaquattrenne ha opposto resistenza anche agli altri agenti intervenuti, causando policontusioni ed escoriazioni multiple alla mano di uno e un trauma ad una spalla e una contusione al ginocchio ad un altro.

All’interno di quel bar, su 17 persone identificate,  8 risultavano avere a carico precedenti di Polizia.

Nel corso dell’attività di controllo, durante le verifiche ad altri 2 locali commerciali, situati uno in corso Brin e l’altro in via Orvieto, i cani poliziotto hanno rinvenuto sostanza stupefacente. Nello specifico, nelle piazzette antistanti i locali, sono stati rinvenuti diversi grammi di hashish e marijuana sequestrati a carico di ignoti. Inoltre due persone sono state sanzionate amministrativamente per detenzione di sostanza stupefacente ed un un cittadino nigeriano di 41 anni, è stato arrestato per un Ordine di Carcerazione.

 

Mercoledì sera invece, gli agenti del Commissariato “Barriera Milano” hanno identificato 36 persone e controllato 4 esercizi commerciali. Hanno arrestato un 31enne del Senegal per detenzione di sostanza stupefacente, violenza a Pubblico Ufficiale e lesioni e 2 cittadini senegalesi, rispettivamente di 41 e 45 anni, sono stati espulsi. Nel pomeriggio, in via Desana, i poliziotti hanno notato il senegalese di 31 anni, irregolare sul Territorio Nazionale e con precedenti di Polizia, aggirarsi con fare sospetto.  Alla vista degli agenti si è portato alla bocca diverse dosi di crack senza incartamento e le ha masticate per poi sputarne l’impasto in faccia ad un poliziotto nel tentativo di guadagnarsi la fuga. L’uomo ha inoltre provato più volte a divincolarsi tentando di colpire gli operatori con calci e pugni.

Nel medesimo contesto sono stati sequestrati a carico di ignoti circa 10 grammi di marijuana, celata nell’area verde a ridosso della zona pedonale di corso Palermo, e 16 dosi di cocaina, nascoste dentro la buca delle lettere di uno stabile situato sullo stesso corso.

In via Leinì, all’interno di un ristorante senegalese, personale dell’ASL ha constatato l’assenza delle normali condizioni di igiene e per questo motivo ha vietato l’utilizzo della cucina impedendo così la somministrazione di cibi e bevande e consentendo la sola vendita di prodotti confezionati.

 

 

Un anno fa la morte di Giovanni Ramella

Il 25 agosto di un anno fa moriva  per improvvisa e terribile  malattia all’età di 85 anni Giovanni Ramella, figura di spicco della cultura non solo torinese ,preside storico del Liceo ”Massimo d’Azeglio” di Torino. Il Centro Pannunzio, di cui fu vicepresidente, gli dedica la sala- incontri dove Ramella fu oratore seguitissimo ed applaudito. Critico letterario  raffinato, si occupò di letteratura italiana, latina, francese, tedesca, portoghese, spaziando tra tanti autori. Il presidente Ciampi lo nominò commendatore della Repubblica come riconoscimento della sua opera. Torino non ha finora fatto abbastanza per ricordarlo. E’ stato un esempio raro di uomo di  scuola che ha dedicato la vita intera agli studi, alla cultura, ai giovani con inesausta passione e generosa dedizione.

La polizia sequestra involtini primavera e 400 chili di altro cibo mal conservato

I prodotti alimentari non erano conservati nel modo idoneo a garantirne la tracciabilità. Ma non solo, oltre alla mancanza di etichettatura, gli alimenti erano conservati in comuni buste della spesa o semplicemente avvolti nel cellofan con presenza di ghiaccio sulla superficie. Stiamo parlando di circa 400 chili di alimenti in cattivo stato di conservazione: carne di maiale e bovino, diverse qualità di pesce, crostacei, gamberi, involtini primavera, ravioli ripieni, oltre a diversi sacchi di riso e di farina contaminati da insetti.

Questo è quanto gli agenti del Commissariato “Barriera Nizza”, personale del Reparto Prevenzione Crimine e operatori dell’ASL S.I.A.N., si sono trovati davanti agli occhi, la scorsa settimana, durante un consueto controllo del territorio, all’interno di un locale commerciale di via Nizza. Per questi motivi, il titolare dell’attività ristorativa, un cittadino cinese, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e il personale dell’ASL gli ha intimato l’immediata chiusura dell’attività fino al ripristino degli ambienti oltre ad irrogargli una sanzione amministrativa di 2000 euro.

Complessivamente, nell’area di San Salvario sono state identificate 52 persone e controllati 3 esercizi commerciali.

In via Galliari angolo via Principe Tommaso, all’interno di un’attività videolottery, sono stati arrestati due cittadini stranieri, un 29enne della Costa d’Avorio e una 21enne del Senegal, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. I due stavano cedendo sostanza stupefacente a terze persone, e sono stati trovati in possesso di 155 euro in contati e diversi ovuli di cocaina. Invece, il titolare di un panificio in via Corrado Corradini è stato sanzionato per 1000 euro a causa di irregolarità igienico-sanitarie.

Rave party monferrino, controlli dei carabinieri

Dal Piemonte

La Compagnia Carabinieri di Casale Monferrato ha attuato controlli in tutto il territorio di competenza, con personale in divisa e in borghese, al fine di prevenire manifestazioni non autorizzate, fenomeno che ha particolarmente colpito l’opinione pubblica monferrina.

I Carabinieri della Stazione di Ticineto Po hanno denunciato in stato di libertà un 22enne di Como (CO) e un 26enne di Sondrio (SO) per concorso nell’invasione di terreni e danneggiamento aggravato.

L’attività di polizia giudiziaria è stata avviata a seguito della querela presentata da un coltivatore diretto di Casale Monferrato per il danneggiamento del proprio raccolto di orzo biologico nella zona di Frassineto. Gli accertamenti consentivano di appurare che i danni alle colture erano stati provocati da due automobili, successivamente rinvenute nei campi immediatamente vicini alla zona in cui il 10 giugno scorso si era svolto un Rave Party.

Sono in corso ulteriori accertamenti per l’identificazione di altri soggetti che, a vario titolo, avrebbero provocato il danneggiamento.

Anziani aggrediti: i ladri volevano rubare una collanina d’oro

Ieri mattina, nell’ambito dell’intensificazione dell’attività di prevenzione dei reati commessi contro le fasce deboli, quali truffe, furti e rapine perpetrati nei confronti di anziani, sono stati arrestati nel quartiere San Paolo due cittadini marocchini di 23 e 29 anni. I due, uno dei quali a bordo di bicicletta, avevano aggredito in via Fidia una coppia di ottantenni, marito a moglie, che passeggiavano. In un primo momento, il tentativo di scippo della collanina indossata dalla signora non andava a buon fine perché il marito tentava istintivamente di proteggerla, ma poi entrambi i coniugi venivano percossi dai due e la signora cadeva, sbattendo la nuca, per terra. I ladri si allontanavo correndo in direzione di corso Brunelleschi, con la collanina in mano.

Un carabiniere libero dal servizio assisteva alla scena ed immediatamente notiziava il 112 NUE fornendo descrizione e via di fuga della coppia.

Una pattuglia adibita ai servizi di prevenzione sul territorio, appartenente al Commissariato San Paolo, intercettava i due cittadini stranieri in corso Francia e li inseguiva, riuscendo a bloccarli in piazza del Monastero . Il più giovane, di 23 anni, tentava di disfarsi di un oggetto buttandolo in un tombino di scolo ma gli operatori riuscivano a fermarlo appena in tempo, recuperando proprio la collanina con tre ciondoli rapinata all’anziana signora in via Fidia. Poco distante, veniva rinvenuta anche la bicicletta utilizzata da uno dei rei per allontanarsi dal luogo del reato.

Il personale del Comm.to San Paolo, a conoscenza di altri fatti delittuosi analoghi perpetrati nelle ultime settimane, convocava in ufficio una delle vittime, avendo fondato motivo di ritenere che una delle collane al collo di uno degli arrestati fosse in realtà provento di furto, soprattutto in considerazione di una evidente riparazione fai da te ad uno dei ganci di chiusura della stessa. Negli uffici del Comm.to si presentava dunque un uomo rapinato il primo agosto nei pressi della Tesoriera da due soggetti, uno dei quali a bordo di bicicletta nera: questi riconosceva come propria la collana rinvenuta nella disponibilità dell’arrestato. Pertanto, entrambi i cittadini marocchini sono stati arrestati per rapina in concorso in flagranza commessa nei confronti di persona ultrasessantacinquenne e denunciati in trascorsa flagranza per il furto con destrezza del primo Agosto.