CRONACA- Pagina 1137

Lavoro in nero nelle campagne piemontesi

Nuovi controlli dei Carabinieri in materia di lavoro in agricoltura: sanzionati tre imprenditori per avere retribuito in contanti i lavoratori. Denunciati due stranieri per falsa attestazione a Pubblico Ufficiale.

 

 

Proseguono i controlli avviati dai Carabinieri della Compagnia di Saluzzo in collaborazione con i militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Cuneo, finalizzati a contrastare il fenomeno del caporalato e l’impiego di manodopera irregolare nel settore agricolo.

Questa volta sono state ispezionate tre aziende con sedi a Revello (CN) e Lagnasco (CN) e sono stati controllati circa 30 lavoratori, tutti stranieri di origine africana, impiegati nei campi nella raccolta della frutta.

Due imprenditori sono stati sanzionati per avere corrisposto in contanti la retribuzione ai lavoratori assunti, mentre ad un terzo è stata contestata una violazione amministrativa per avere occupato un lavoratore omettendo di effettuare la prescritta comunicazione on-line. Sono state complessivamente elevate sanzioni pecuniarie pari a circa 4.000,00 euro.

Nel medesimo contesto, i Carabinieri hanno proceduto a controlli nel centro urbano di Saluzzo e lungo le principali arterie di collegamento, per verificare la regolarità della posizione sul territorio nazionale dei numerosi migranti presenti sul territorio. Due cittadini africani sono stati accompagnati in caserma poiché hanno dichiarato false generalità agli operanti. Al termine delle operazioni di identificazione, entrambi gli stranieri sono stati denunciati per falsa attestazione a Pubblico Ufficiale e nei confronti di uno di loro sono state avviate le procedure amministrative per l’espulsione dal territorio nazionale, poiché risultato privo del permesso di soggiorno.

I controlli proseguiranno nelle prossime settimane.

 

 

Giardiniere pusher coltivava droga bio in casa, arrestato dai carabinieri

I carabinieri della Stazione di Torino Barriera Piacenza hanno arrestato un giardiniere italiano di 27 anni, per detenzione e produzione di marijuana.
Le operazioni traggono la propria origine da numerosi controlli operati nei parchi collinari, con particolare riferimento al parco Cascina Bert, ove i militari dell’Arma hanno effettuato molteplici servizi preventivi individuando assuntori di stupefacenti e raccogliendo le lamentele della cittadinanza che notava via vai di persone e l’abbandono di materiali e rifiuti tipici dello spaccio di droghe.
I carabinieri hanno quindi individuato il pusher, che era appostato con tipico atteggiamento d’attesa nei pressi della propria autovettura. La perquisizione personale ha permesso di sequestrare diverse dosi di hashish e 700 euro in contanti di piccolo taglio.
In macchina, i carabinieri hanno trovato alcune bustine vuote con tracce di marijuana. La successiva perquisizione a casa ha permesso di sequestrare 240 grammi di hashish, 100 grammi di marijuana, alcune piante in coltivazione, 13000 euro ritenuti provento dell’attività illecita posta in essere nonché tutto il necessario per la coltivazione delle infiorescenze e foglie di marijuana. Con quest’ultime attrezzature, complice anche la qualificazione professionale acquisita quale giardiniere, aveva tappezzato la propria abitazione in Pino Torinese, dimostrando assoluta perizia nella produzione dello stupefacente.
Tratto in arresto e tradotto presso la casa circondariale Lorusso e Cutugno in attesa della direttissima, l’uomo dovrà rispondere di detenzione e coltivazione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Due arresti a distanza di poche ore per maltrattamenti a donne

La polizia di Stato arresta gli aggressori
Domenica scorsa, il personale della Squadra Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale è
intervenuto in soccorso di due donne in difficoltà.
Nel primo caso, una signora di origini rumene ha contattato il 112 NUE: rientrando a casa, ha
trovato l’ex marito sul balcone di pertinenza della cucina. I due sono separati da alcuni anni. La
donna, vittima dei comportamenti violenti del marito, lo aveva già denunciato diverse volte.
Giovedì l’uomo, in stato di ebbrezza, si è presentato presso la sua vecchia abitazione;
approfittando dell’assenza dei familiari, ha pensato di scavalcare un cancello e introdursi
nell’alloggio passando del balcone. Tramite una pinza a pappagallo ed un palanchino aveva già
forzato una porta finestra, ma l’arrivo degli agenti della squadra Volante ha interrotto la sua
azione criminosa, consentendo il suo arresto per violazione di domicilio ed atti persecutori.
Poche ore dopo, sempre nel quartiere Dora Vanchiglia, i poliziotti hanno prestato soccorso ad
una donna, anche lei rumena. La vittima ha raccontato che pochi minuti prima, in seguito ad
un litigio sorto per futili motivi, il compagno, un connazionale di circa 50 anni, afferrava un
coltello in cucina: nel corso di una colluttazione sorta fra di loro, la donna ha riportato una
vistosa ferita a un braccio. Per sfuggire all’aggressione, si è rifugiata a casa di alcuni
conoscenti; qualche minuto dopo, l’arresto per lesioni aggravate e maltrattamenti in famiglia
del marito violento da parte della Squadra Volante.

Schianto in autostrada, ferita bimba di 5 anni

Si sono verificati due incidenti stradali, questa mattina, sulla A5 Torino-Aosta, in direzione Aosta. Sono tre i  feriti, anche una bimba di cinque anni. Il primo schianto nei pressi dello svincolo di San Giorgio Canavese, dove un  furgone Dhl ha tamponato un tir. Ferito il conducente del furgone, un uomo di 43 anni, ricoverato a Ivrea. Una famiglia di Aosta è rimasta coinvolta nell’incidente avvenuto poco dopo lo svincolo di Volpiano. Qui padre, madre e bambina erano su  una Citroen C3  finita fuori strada. La mamma e la bambina di 5 anni sono state ricoverate all’ospedale di Ivrea e non sono in gravi condizioni.

Treno travolge auto, ferito il conducente

Un incidente ferroviario è avvenuto questa mattina alle 9 sulla linea Sfm1, nel tratto che va da Pont Canavese a Rivarolo. Un treno diretto alla stazione di Valperga, in arrivo da Pont, ha investito una Lancia Lybra che si trovava su un passaggio a livello. E’ rimasto ferito il conducente della vettura,  incastrato all’interno del veicolo. Sono intervenuti i vigili del fuoco e il personale del 118. La circolazione sulla linea è bloccata e si sta verificando la dinamica dell’incidente. L’automobilista ferito, che sarebbe stato abbagliato dal sole, in base a quanto ha detto, è un 63enne di  Valperga , Graziano Tomatis. E’ stato trasportato al Cto di Torino.

Frodi informatiche e riciclaggio: due arresti

Il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Piemonte e Val d’Aosta sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino ha compiuto nei giorni scorsi una complessa attività di polizia giudiziaria finalizzata al contrasto del riciclaggio nell’ambito del più ampio contesto del Financial Cybercrime. L’operazione ha condotto all’adozione da parte dell’A.G. di Torino di due misure cautelari in carcere nei confronti di altrettanti soggetti, un cittadino nigeriano, già noto alle Forze dell’Ordine con svariati alias, ed una donna di origini keniote residenti nel capoluogo piemontese.

I responsabili ricevevano sui rispettivi conti correnti bancari e/o postali ingenti somme di denaro immediatamente prelevate o distratte verso altri conti al fine di farne perdere le tracce. Dagli accertamenti svolti è emerso che tali operazioni dovevano servire a monetizzare bonifici provenienti da ignare società estere vittime a loro volta di frodi informatiche per un danno economico complessivo di circa 100.000 euro.

L’attività è iniziata su segnalazione di un istituto di credito torinese e sviluppata dagli investigatori della Squadra Financial   Cyber-crime, un team specializzato nel contrasto di reati bancari, truffe, frodi informatiche che richiedono elevate capacità tecniche al fine di risalire agli autori del reato che riescono a carpire cospicue quantità di denaro ad ignari titolari di conti correnti.

La condotta posta in essere dai malviventi rientra in uno dei fenomeni di più alta incidenza per l’economia imprenditoriale nazionale ed estera: trattasi del cosiddetto man in the middle, noto nella realtà operativa con l’acronimo B.E.C (Business Email Compromise).

Il sistema prevede che nelle conversazioni telematiche tra due aziende con consolidati rapporti finanziari si insinui un terzo soggetto estraneo alle prime che riesca a carpire e modificare i contenuti delle comunicazioni societarie. A monte c’è uno studio approfondito dell’organigramma dell’azienda attraverso il c.d. social engineering che consente al criminale di individuare la figura titolare del potere di spesa per conto dell’azienda. A questo soggetto verrà inviata una falsa mail da un indirizzo creato ad hoc in modo del tutto similare a quello dell’ interlocutore; con la stessa mail fraudolenta si chiede di effettuare il pagamento su un nuovo IBAN, diverso da quello utilizzato abitualmente nelle transazioni.

Come nel caso attuale, in varie circostanze il territorio piemontese è risultato luogo elettivo per la monetizzazione dei proventi di questi reati, mediante condotte di riciclaggio che consentono di occultare la provenienza delittuosa del denaro. Il fenomeno è oggetto di costante monitoraggio attraverso attività mirate di controllo realizzate anche in partnership con Poste Italiane ed i principali Istituti bancari. Tale sinergia garantisce interventi tempestivi di individuazione dei responsabili nonché di tutela delle società vittime dei reati a presidio dell’integrità dell’intero tessuto economico-produttivo.

Badante sottrae un milione e mezzo in immobili

Dalla Liguria

Nel corso della notte, i militari della Gdf della Tenenza di Riva Trigoso hanno tratto in arresto in Sestri Levante (GE) un uomo di 52 anni, colpevole di continue forme di aggressione e violenza nei confronti della persona a cui doveva badare.
Le violenze a danno di un uomo colpito da particolare fragilità, ricostruite nell’indagine dei finanzieri coordinata dal Dott. Andrea Ranalli della Procura della Repubblica di Genova, miravano a ridurre l’uomo in uno stato di rilevante soggezione psichica, tale da condizionare le scelte anche più elementari ed, in particolare, quelle economico-finanziarie.
Il badante si era ormai impossessato della gestione dell’intero ed ingente patrimonio, tanto da farsi cointestare 18 immobili per un valore di oltre un milione e mezzo di euro in Sestri Levante attraverso la rinuncia all’eredità della madre del badato, deceduta prima dell’estate.
Lo stesso procedeva anche alla riscossione diretta dei canoni di locazione degli appartamenti affittati ed all’appropriazione indebita di ingenti somme di denaro.
Una volta appreso dell’esistenza di approfondimenti investigativi da parte delle fiamme gialle, il badante ha avviato un’opera di condizionamento della persona di cui avrebbe dovuto curarsi, affinché fornisse ai finanzieri versioni concordate.
Stessa attività di inquinamento probatorio è stata posta in essere con l’ausilio della propria compagna, anch’essa indagata in quanto ha reso dichiarazioni già condivise.
Stante i numerosi e gravi elementi probatori raccolti in ordine alle violenze ed all’attività estorsiva, attraverso indagini tecniche, videosorveglianza in casa e dichiarazioni testimoniali, il Giudice per le indagini Preliminari, Dott. Filippo Pisaturo, ha emesso – in data 14 ottobre 2019 – un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, per i reati di estorsione aggravata, percosse e maltrattamenti in famiglia aggravati, che i finanzieri hanno immediatamente eseguito nella notte, anche per porre fine alle violenze e vessazi

Arrestato: aveva in casa 250 grammi di crack

RICERCATO SENEGALESE VIENE ARRESTATO DALLA POLIZIA

Gli operatori del Comm.to Barriera Milano hanno proceduto, mercoledì scorso, all’arresto di un trentunenne senegalese, irregolare sul territorio nazionale, ricercato in quanto colpito da un ordine di carcerazione pe l’espiazione di una pena di 1 anno  e 9 mesi di reclusione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino. L’uomo, domiciliato in un appartamento di via Verolengo, è stato individuato dagli agenti e sottoposto a controllo mentre si spostava con la fidanzata a bordo di un’auto. La perquisizione effettuata nel suo alloggio ha portato al rinvenimento ed al sequestro di 250 grammi di crack, di 71 grammi di  sostanza da taglio, della somma in contanti di 43330 euro suddivisa in piccoli tagli, i un bilancino di precisione.

GdF scopre lavoro nero nel disco-restaurant

Quando i Finanzieri sono arrivati all’interno del locale, tutto il personale era impegnato in quella che doveva essere una delle tante serate danzanti del fine settimana. Unica “pecca”: quasi la totalità era impiegato irregolarmente.

 

È quello che ha scoperto la Guardia di Finanza di Torino nel corso di un intervento all’interno di una nota sala da ballo e pizzeria del pinerolese, dove i Finanzieri della Compagnia di Pinerolo hanno sorpreso una quindicina di lavoratori, la stragrande maggioranza italiani, intenti a svolgere le proprie mansioni di camerieri e piazzaioli.

 

Come detto 15 i lavoratori irregolari, praticamente l’intero staff aziendale, esposto, in tal modo, ad elevati rischi in termini di sicurezza e di garanzie assistenziali, dal momento che tra i lavoratori vi era chi svolgeva mansioni che prevedevano anche l’utilizzo di macchinari e utensili.

Pesanti le conseguenze per il datore di lavoro, un imprenditore italiano cinquantenne. L’uomo ha rischiato la sospensione dell’attività, poi rientrata per aver assunto, così come vuole la normativa, tutto il personale sorpreso a lavorare irregolarmente. Ma oltre alle gravi responsabilità legate alla gestione dei dipendenti sono state riscontrate dai Finanzieri anche anomalie contabili ed amministrative.

 

Nel corso del controllo infatti è stato appurata un’evasione fiscale per oltre 170.000 euro legata ad una passata annualità dove la società coinvolta nella vicenda è risultata essere completamente  sconosciuta al fiscoCirca 16.000 euro, invece, le sanzioni connesse all’utilizzo di manodopera irregolare.

 

L’intervento dei finanzieri ha, come accennato, indotto il titolare della società alla regolarizzazione delle posizioni lavorative, garantendo così al personale i benefici derivanti dalla regolare assunzione e dall’adeguata copertura assicurativa.

Tenta di depistare gli agenti: arrestato per spaccio

Ventiquattrenne italiano arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti
All’atto del controllo di Polizia, in via Scotellaro, aveva subito ammesso di aver ceduto una
modesta quantità di marijuana ad un giovane, per strada, che era stata debitamente
sequestrata dagli operatori. Intuito che, per i suoi precedenti, i poliziotti avrebbero proceduto
con la perquisizione domiciliare, il giovane si è reso disponibile a collaborare, consegnando
agli agenti una piccola quantità di stupefacente nascosta in un barattolo di vetro nella camera
da letto. Con questo stratagemma pensava di depistare i poliziotti, che però non sono caduti
nel tranello e hanno proseguivano con la perquisizione nell’appartamento, rinvenendo altre
due buste contenenti 16,5 grammi di cannabinoidi, un bilancino di precisione e svariate
bustine trasparenti per il confezionamento. Il ventiquattrenne è stato arrestato per detenzione
ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.