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Entra furtivamente per la seconda volta nel negozio: arrestata

Arrestata per rapina da personale della Squadra Volante

La chiamata al 112 NUE è arrivata alle 13.30 di mercoledì, quando un dipendente dell’Amsterdam
Chips di via Garibaldi ha sorpreso una donna di 46 anni, di origine serbe, all’interno del locale
cucine; la donna si era introdotta nell’esercizio passando da un ingresso secondario di via San
Francesco di Assisi ed aveva sottratto un portafogli dalla borsa di una dipendente. Vistasi scoperta,
la donna ha abbandonato la refurtiva ma, trattenuta da uno degli addetti dell’esercizio
commerciale, lo ha aggredito con calci e pugni per guadagnarsi la fuga. Con non poca fatica, l’uomo
è riuscito a trattenerla fino all’arrivo degli agenti della Squadra Volante. La perquisizione della
donna ha consentito il rinvenimento di un orecchino dorato e di un anello con diamante dei quali
la stessa non è stata in grado di fornire giustificazione. La quarantaseienne, che ha numerosi
precedenti di polizia, tra i quali un fermo per tentato omicidio nel 2008, per il quale era stata
condannata, nonché un furto presso lo stesso esercizio commerciale nel mese di ottobre scorso, è
stata arrestata per tentata rapina.

Case fantasma, truffa su internet

Prendeva in affitto da siti web case arredate per pochi giorni, per poi riaffittarle a stranieri
Spariva dopo aver fatto visionare l’appartamento e incassato la caparra

Pregiudicato serbo arrestato dai carabinieri

I Carabinieri della Stazione Torino Barriera Milano, nell’ambito di servizi predisposti dal Comando Provinciale di Torino per meglio contrastare il fenomeno crescente delle truffe, hanno arrestato in flagranza di reato un pregiudicato di origini serbe. L’uomo era solito prendere in affitto per uno o due giorni case arredate da siti internet dedicati, successivamente vi apponeva un cartello con la scritta “Affittasi” e il proprio numero di cellulare e, una volta contattato, faceva visionare l’immobile alle ignare vittime, dicendo loro che lo stesso fosse di sua proprietà e prontamente locabile.
Al momento della firma del contratto l’abile truffatore richiedeva una caparra per la registrazione, che avveniva o in contanti oppure tramite un bonifico la cui causale corrispondeva al numero di ordine relativo all’acquisto di prodotti informatici su un sito di e-commerce.  Dopo l’accredito i prodotti venivano spediti al truffatore. Ottenuto il beneficio economico l’uomo si rendeva ovviamente irreperibile. I carabinieri lo hanno bloccato mentre riceveva da un corriere un pacco contenente uno smartphone acquistato tramite un bonifico eseguito da un senegalese al quale – secondo copione – aveva fatto credere che l’operazione di accredito sarebbe servita per la registrazione di un contratto di affitto relativo ad un immobile che gli aveva fatto preventivamente visionare.  Sono tuttora in corso indagini per identificare altre vittime, soprattutto straniere, con scarsa conoscenza della lingua italiana.

Rapinato alla fermata dell’autobus. Soccorso dalla polizia

Lo scorso sabato mattina, due poliziotti in borghese del Commissariato Barriera Milano impegnati in un servizio antiscippo nella zona di pertinenza del Commissariato, in particolare in Corso Giulio, Corso Vercelli, via Cigna, ha intercettato l’autore di una rapina appena commessa

Il fuggitivo, un ventitreenne italiano con precedenti, aveva appena aggredito, con l’aiuto di un complice, un trentaquattrenne di nazionalità bengalese che si trovava fermo in via Cigna quasi angolo Rondissone alla fermata del 46. Dopo averlo approcciato con la scusa di vendergli dello stupefacente, i due, al suo rifiuto, gli hanno chiesto quanto avesse nel portafogli. Noncuranti dell’esigua somma che l’uomo aveva con sé (pochi spiccioli) i due lo hanno ugualmente aggredito, trascinandolo a terra e, dopo averlo malmenato con calci e pugni, gli hanno preso una banconota da 20 € dal portafoglio, dandosi poi alla fuga. Il malcapitato si è rialzato da terra ed è riuscito ad inseguire uno degli autori del fatto; durante il tragitto, ha incontrato la pattuglia di poliziotti in borghese del Commissariato Barriera Milano, che ha fermato il ventitreenne, traendolo in arresto per rapina in concorso con soggetto rimasto ignoto.

L’ex assessore Rosso resta in carcere

Roberto Rosso, l’ex assessore del Piemonte arrestato lo scorso 20 dicembre con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso resta in carcere

 

Commenta il difensore Giorgio Piazzese, che aveva chiesto la scarcerazione: “Rispetto ma non condivido la decisione del Riesame, poichè non sussiste alcuna esigenza cautelare: non vi è agli atti alcun elemento che dimostri un collegamento né in allora né tantomeno oggi con la criminalità organizzata. Per la Procura Rosso è ricattabile in quanto non avrebbe confessato. Rosso ha reso un interrogatorio in cui ha ricostruito tutta la vicenda e ha collaborato coi pm. Non può certo confessare un reato che ha la consapevolezza di non aver commesso. Rosso era totalmente ignaro del fatto che gli altri indagati potessero essere collegabili alla criminalità e se lo avesse anche solo immaginato, avrebbe evitato qualsiasi rapporto”.

Parcheggiatori abusivi in fuga: arrivano i carabinieri

I controlli sono scattati ieri pomeriggio, davanti agli ospedali, in particolare davanti al San Giovanni Bosco di Torino. Qui i carabinieri di Torino Oltre Dora hanno osservato e poi fermato gli abusivi che gestivano il vero e proprio racket dei parcheggi. Prima che la loro presenza provocasse il fuggi fuggi generale, sono riusciti a intercettare quattro uomini e una donna, due italiani e tre marocchini, tutti noti alle forze dell’ordine. Per tutti è scattata la contravvenzione di 771 euro e il provvedimento di allontanamento dall’area del’ospedale.

Blitz della Finanza: cooperative non versavano contributi

Dalle prime ore di questa mattina è in corso un’operazione della Guardia di Finanza di Torino nei confronti di alcune cooperative che non avrebbero versato all’Inps i contributi dei dipendenti

Un centinaio i militari impegnati, che stanno notificando misure di custodia cautelare e stanno eseguendo sequestri e perquisizioni. Dalle indagini delle fiamme gialle è emerso che le cooperative coinvolte erano gestite da prestanome.

Tram e auto si scontrano in piazza Statuto, diversi feriti

Alcune persone sono rimaste ferite e si sono creati  disagi al traffico nel pomeriggio per via dell’incidente tra un tram della linea 10 e un’automobile  in piazza Statuto verso le  16,30. Feriti i passeggeri dell’auto, finiti in ospedale. La circolazione è stata bloccata per circa  un’ora, con le linee del trasporto pubblico deviate. Affidati alla polizia municipale i rilievi per capire le modalità dello scontro.

I presepi di Ivrea bruciati da una donna

Gli agenti dalla Polizia di Stato del Commissariato di P. S. di Ivrea e Banchette, nella serata di ieri, hanno fermato e denunciato per danneggiamento a seguito di incendio il piromane, una donna,  che, il 4 gennaio scorso, a Ivrea, ha causato gli incendi divampati, a distanza di pochi minuti uno dall’altro, all’interno delle chiese di San Maurizio e San Salvatore, distanti circa 300 metri, nelle centralissime via Arduino e via Palestro.

Le fiamme, nella chiesa di San Maurizio, hanno distrutto il presepe, un quadro, due tavole dipinte e la copertura della fonte battesimale e solo l’immediato intervento del parroco, aiutato da alcuni fedeli, e, successivamente, dei Vigili del Fuoco ha scongiurato conseguenze più gravi. Nella chiesa di San Salvatore, invece, il piromane ha appiccato il fuoco al drappo in tessuto che ricopriva l’altare.

Si tratta di una clochard italiana di 46 anni. La donna è stata rintracciata dagli agenti del Commissariato nei pressi dell’Ospedale di Ivrea ed era stata riconosciuta grazie alla visione delle immagini degli impianti di video sorveglianza della chiesa di S. Maurizio e della Città di Ivrea, infatti le telecamere hanno ripreso la piromane mentre applicava le fiamme al drappo dell’altare.

Al momento del rintraccio e dell’accompagnamento la persona denunciata indossava gli stessi abiti immortalati dalle telecamere.

Preso pericoloso latitante nascosto in hotel

Lo hanno trovato nascosto in un hotel di San Mauro Torinese: si tratta di  Aleksejs Rustanovs,  latitante lettone di 29 anni, colpito da mandato di arresto internazionale emesso dalle autorità scozzesi.

E’ considerato il capo di un’associazione criminale con finalità di traffico internazionale di droga e armi, ed è ritenuto coinvolto nell’omicidio del giornalista olandese Martin Kok, ucciso nel 2016 per aver fatto i nomi dei componenti della gang criminale. I carabinieri l’hanno scoperto durante un controllo nell’albergo, dove era registrato come Christopher Hughs.

Furto nel negozio Lego, arrestato un uomo

Nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 7 gennaio, gli Agenti del Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale Torino sono intervenuti in via Roma 367 ove era stato perpetrato un furto all’interno del Lego Store

Un cittadino di nazionalità romena, 42enne, è stato notato in via Roma munito di una capiente borsa.

E’ stato seguito e, dopo aver visitato il Lego Store, è stato fermato. All’interno della borsa schermata è stata rinvenuta la merce appena sottratta.

Dapprima è stato accompagnato presso il Comando di via Bologna e, successivamente, in stato d’arresto per furto aggravato, accompagnato presso la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno. Dagli accertamenti  presso la Questura è emerso che a suo carico vi era, inoltre, un ordine di carcerazione per  7 mesi e 27 giorni.