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Ruba due smartphone e nasconde i blister in frigo

Il fatto è accaduto in un centro commerciale

Personale del negozio di tecnologia ubicato nel centro commerciale 8Gallery aveva notato il
giovane aggirarsi in modo sospetto nel reparto frigoriferi del punto vendita. Poco dopo, gli addetti
avevano verificato la presenza, all’interno di un frigorifero in vendita, di due blister, forzati e aperti,
di due telefoni in vendita. Quando il giovane, un ventenne cittadino rumeno, è stato fermato dopo
aver superato le barriere antitaccheggio si è dimenato per garantirsi la fuga.
Gli agenti della Squadra Volante intervenuti lo hanno arrestato per rapina. Lo straniero si era
impossessato di due smartphone del valore di 1200 euro ciascuno.

Ladro acrobata tenta furto in appartamento

Giovane albanese arrestato dai carabinieri

Si arrampica a mani nude sul balcone di un appartamento al primo piano di una palazzina ubicata in via Sidoli, nel quartiere torinese “Lingotto”, rompe il telaio in alluminio di una porta finestra e cerca così di introdursi all’interno dell’abitazione di un uomo che in quel momento guardava la tv in camera da letto. La collaborazione di alcuni vicini di casa e di un gruppetto di passanti, che hanno assistito increduli alla scena, è stata davvero preziosa. Sono, infatti, arrivate più chiamate al 112 consentendo all’operatore della centrale operativa del comando provinciale dei Carabinieri di Torino di inviare in aiuto duegazzellein pochissimi minuti. Il rumore delle sirene che si avvicinavano sul luogo ha fatto subito desistere l’acrobata del furto che ha tentato una repentina fuga. I militari lo hanno però rintracciato ancora all’interno del giardino condominiale dello stabile in possesso degli attrezzi da lavoro, un artigianale cavatappi in metallo verosimilmente utilizzato come strumento di effrazione ed una torcia, e per lui sono scattate le manette. Si tratta di un cittadino albanese 24enne, già noto alla forze dell’ordine ed irregolare sul territorio nazionale.

Pregiudicato arrestato sul treno

Cronache dal Piemonte

Nella mattinata di mercoledì 8 Gennaio scorso la Polfer di Vercelli durante un servizio di scorta a bordo treno sulla tratta ferroviaria Milano – Torino, tra le stazioni di Chivasso e Torino, ha proceduto al controllo di un viaggiatore che alla vista degli operatori si innervosiva tentando di eludere l’accertamento.

Compiutamente identificato in Banca Dati è risultato essere un cittadino albanese trentatreenne residente a Magenta, con numerosi precedenti di Polizia e destinatario di un Ordine di Esecuzione di Carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Verona nel Luglio 2017, per una pena residua di 1 anno, 7 mesi e 23 giorni per i reati di lesioni aggravate, falsità materiale e porto d’armi.

Accompagnato presso gli uffici di Polizia della stazione di Torino Porta Susa per gli accertamenti successivi è stato incarcerato in serata presso la locale Casa Circondariale e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Si rompe il femore a 104 anni, operata con successo

Una donna di 104 anni è caduta in casa rompendosi il femore

 

L’osso è stato sostituito con una protesi al San Giovanni Bosco con un intervento di routine, non fosse per l’età della paziente, originaria di Mussomeli (Caltanisetta) ma residente a Torino.  La signora Maria, classe 1915, è stata operata dall’equipe medica di Paolo Grognardi, direttore di Ortopedia e Traumatologia, in anestesia spinale. L’incidente è avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì, dopo una serata durante la quale l’anziana ha  ballato una mazurka col nipote Lino, 51 anni. A dare l’allarme dopo la caduta è stato il figlio  ottantenne.

I forestali salvano cagnolino: viveva in mezzo ai rifiuti

Dal Piemonte / Denunciate due persone

Nella mattinata del 9 gennaio i Carabinieri Forestali della Stazione di Asti sono intervenuti in località Boana, nella zona degli Stagni di Belangero, dove i Vigili del Fuoco erano già alle prese con lo spegnimento di un rogo di rifiuti. I militari hanno identificato sul posto l’uomo che aveva appiccato il fuoco, un rumeno di 65 anni, e l’hanno denunciato a piede libero per combustione illecita di rifiuti. Il rogo ha interessato rifiuti di vario genere (materassi, pedane in legno, mobilio) e costituiti di svariati materiali, il cui abbandono sul suolo non può al momento essere attribuito al responsabile dell’incendio. La zona è interessata da frequenti abbandoni di rifiuti, che deturpano anche aree di notevole interesse ambientale, come gli Stagni di Belangero e le sponde del fiume Tanaro, sui quali i Carabinieri Forestali stanno indagando.
Il fenomeno dell’abbandono interessa anche le aree private. Risale solo a pochi giorni fa il sequestro, operato dagli stessi militari, di un cagnolino detenuto nelle pertinenze di un’abitazione di Casorzo, letteralmente invase dai rifiuti. Il cane, che comunque è risultato in buone condizioni di salute, si muoveva tra spazi (un cortile, un’autorimessa ed un magazzino) occupati da diversi metri cubi di rifiuti, incluse parti taglienti potenzialmente pericolose, come specchi rotti, frammenti di vetro e lamiere, tanto da indurre i militari a decidere per il suo sequestro ed il conseguente traferimento in canile. Gli accertamenti compiuti hanno portato ad identificare il proprietario del cagnolino, un impiegato quarantenne residente ad Asti, il quale aveva da mesi lasciato la residenza in Casorzo ove è stato rinvenuto il cane. I Carabinieri Forestali l’hanno denunciato per “abbandono e detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura” mentre proseguono gli accertamenti sui rifiuti abbandonati nell’abitazione di Casorzo.

Entra furtivamente per la seconda volta nel negozio: arrestata

Arrestata per rapina da personale della Squadra Volante

La chiamata al 112 NUE è arrivata alle 13.30 di mercoledì, quando un dipendente dell’Amsterdam
Chips di via Garibaldi ha sorpreso una donna di 46 anni, di origine serbe, all’interno del locale
cucine; la donna si era introdotta nell’esercizio passando da un ingresso secondario di via San
Francesco di Assisi ed aveva sottratto un portafogli dalla borsa di una dipendente. Vistasi scoperta,
la donna ha abbandonato la refurtiva ma, trattenuta da uno degli addetti dell’esercizio
commerciale, lo ha aggredito con calci e pugni per guadagnarsi la fuga. Con non poca fatica, l’uomo
è riuscito a trattenerla fino all’arrivo degli agenti della Squadra Volante. La perquisizione della
donna ha consentito il rinvenimento di un orecchino dorato e di un anello con diamante dei quali
la stessa non è stata in grado di fornire giustificazione. La quarantaseienne, che ha numerosi
precedenti di polizia, tra i quali un fermo per tentato omicidio nel 2008, per il quale era stata
condannata, nonché un furto presso lo stesso esercizio commerciale nel mese di ottobre scorso, è
stata arrestata per tentata rapina.

Case fantasma, truffa su internet

Prendeva in affitto da siti web case arredate per pochi giorni, per poi riaffittarle a stranieri
Spariva dopo aver fatto visionare l’appartamento e incassato la caparra

Pregiudicato serbo arrestato dai carabinieri

I Carabinieri della Stazione Torino Barriera Milano, nell’ambito di servizi predisposti dal Comando Provinciale di Torino per meglio contrastare il fenomeno crescente delle truffe, hanno arrestato in flagranza di reato un pregiudicato di origini serbe. L’uomo era solito prendere in affitto per uno o due giorni case arredate da siti internet dedicati, successivamente vi apponeva un cartello con la scritta “Affittasi” e il proprio numero di cellulare e, una volta contattato, faceva visionare l’immobile alle ignare vittime, dicendo loro che lo stesso fosse di sua proprietà e prontamente locabile.
Al momento della firma del contratto l’abile truffatore richiedeva una caparra per la registrazione, che avveniva o in contanti oppure tramite un bonifico la cui causale corrispondeva al numero di ordine relativo all’acquisto di prodotti informatici su un sito di e-commerce.  Dopo l’accredito i prodotti venivano spediti al truffatore. Ottenuto il beneficio economico l’uomo si rendeva ovviamente irreperibile. I carabinieri lo hanno bloccato mentre riceveva da un corriere un pacco contenente uno smartphone acquistato tramite un bonifico eseguito da un senegalese al quale – secondo copione – aveva fatto credere che l’operazione di accredito sarebbe servita per la registrazione di un contratto di affitto relativo ad un immobile che gli aveva fatto preventivamente visionare.  Sono tuttora in corso indagini per identificare altre vittime, soprattutto straniere, con scarsa conoscenza della lingua italiana.

Rapinato alla fermata dell’autobus. Soccorso dalla polizia

Lo scorso sabato mattina, due poliziotti in borghese del Commissariato Barriera Milano impegnati in un servizio antiscippo nella zona di pertinenza del Commissariato, in particolare in Corso Giulio, Corso Vercelli, via Cigna, ha intercettato l’autore di una rapina appena commessa

Il fuggitivo, un ventitreenne italiano con precedenti, aveva appena aggredito, con l’aiuto di un complice, un trentaquattrenne di nazionalità bengalese che si trovava fermo in via Cigna quasi angolo Rondissone alla fermata del 46. Dopo averlo approcciato con la scusa di vendergli dello stupefacente, i due, al suo rifiuto, gli hanno chiesto quanto avesse nel portafogli. Noncuranti dell’esigua somma che l’uomo aveva con sé (pochi spiccioli) i due lo hanno ugualmente aggredito, trascinandolo a terra e, dopo averlo malmenato con calci e pugni, gli hanno preso una banconota da 20 € dal portafoglio, dandosi poi alla fuga. Il malcapitato si è rialzato da terra ed è riuscito ad inseguire uno degli autori del fatto; durante il tragitto, ha incontrato la pattuglia di poliziotti in borghese del Commissariato Barriera Milano, che ha fermato il ventitreenne, traendolo in arresto per rapina in concorso con soggetto rimasto ignoto.

L’ex assessore Rosso resta in carcere

Roberto Rosso, l’ex assessore del Piemonte arrestato lo scorso 20 dicembre con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso resta in carcere

 

Commenta il difensore Giorgio Piazzese, che aveva chiesto la scarcerazione: “Rispetto ma non condivido la decisione del Riesame, poichè non sussiste alcuna esigenza cautelare: non vi è agli atti alcun elemento che dimostri un collegamento né in allora né tantomeno oggi con la criminalità organizzata. Per la Procura Rosso è ricattabile in quanto non avrebbe confessato. Rosso ha reso un interrogatorio in cui ha ricostruito tutta la vicenda e ha collaborato coi pm. Non può certo confessare un reato che ha la consapevolezza di non aver commesso. Rosso era totalmente ignaro del fatto che gli altri indagati potessero essere collegabili alla criminalità e se lo avesse anche solo immaginato, avrebbe evitato qualsiasi rapporto”.

Parcheggiatori abusivi in fuga: arrivano i carabinieri

I controlli sono scattati ieri pomeriggio, davanti agli ospedali, in particolare davanti al San Giovanni Bosco di Torino. Qui i carabinieri di Torino Oltre Dora hanno osservato e poi fermato gli abusivi che gestivano il vero e proprio racket dei parcheggi. Prima che la loro presenza provocasse il fuggi fuggi generale, sono riusciti a intercettare quattro uomini e una donna, due italiani e tre marocchini, tutti noti alle forze dell’ordine. Per tutti è scattata la contravvenzione di 771 euro e il provvedimento di allontanamento dall’area del’ospedale.