Condannato ad una pena di oltre 2 anni di carcere
Personale del Comm.to Barriera Nizza, sezione “Misure di prevenzione, sicurezza e cautelari”, nell’ambito di indagini volte al rintraccio di soggetti ricercati, ha individuato lo scorso giovedì sera un cittadino italiano di 34 anni nei confronti del quale 48 ore prima era stato revocata la sospensione relativa a un ordine di esecuzione per la carcerazione. L’uomo era stato, infatti, condannato alla espiazione di una pena a 2 anni, 3 mesi e 22 giorni di reclusione per un cumulo di pene relative ai reati di spaccio di sostanze stupefacenti. I poliziotti del Comm.to Barriera Nizza, tramite consultazione delle banche dati ministeriali e comunali, reperivano alcuni indirizzi presso i quali vi era la concreta possibilità che l’uomo si nascondesse; il trentottenne è stato individuato ed arrestato in un appartamento nel quartiere Madonna di Campagna.
E questa affermazione deriva senza entrare in alcun modo nel merito di quest’ultimo sinistro le cui cause sono in via di accertamento da parte dei carabinieri di Chivasso e di Cavagnolo. La strada, una ex statale passata nel 2001 dall’Anas alla Regione Piemonte e da questa immediatamente trasferita alle Province di Alessandria, Asti e Torino per le tratte competenti parte (ovviamente la partenza e l’arrivo sono in funzione di dove ci si trova) dal comune di Ozzano Monferrato nel punto di immissione con la ex strada statale 457 di Moncalvo e prosegue in territorio della Provincia di Alessandria (Pontestura nella frazione Castagnone, Solonghello, Mombello Monferrato, Cerrina, Odalengo Grande sino a Murisengo) per poi interessare brevemente la Provincia di Asti con Robella ed entrare nella competenza della Città Metropolitana di Torino con Brozolo, Brusasco, Cavagnolo, San Sebastiano da Po, Castagneto Po, Gassino Torinese, San Mauro Torinese sino a giungere in corso Casale. Sicuramente uno dei tratti di maggiore pericolosità è proprio quello tra Brozolo e Cavagnolo, comprendente la frazione Mogol di Brusasco. Si tratta di tratti, che pur in presenza di curve, consentono di viaggiare a velocità anche elevate, con un fondo stradale sovente in ombra (quindi tale da favorire anche la formazione di uno strato ghiacciato nei mesi invernali) e la presenza di alberi ai lati che comunque costituiscono un pericolo potenziale.