Ieri, venerdì 14 febbraio, dalle ore 13.30 alle ore 20.00, all’interno dello Shopville “Le Gru” di Grugliasco, è stato allestito un punto informativo per la campagna di sensibilizzazione “Questo non è amore”, contro la violenza di genere
La campagna permanente ha lo scopo di assicurare un contributo qualificato all’affermazione di una cultura fondata sulla parità di genere, prendendosi cura delle cosiddette vittime vulnerabili. La Polizia di Stato vuole, infatti, “informare, garantire la centralità della vittima, ascoltare e proteggere, farsi carico, fare rete”.
Alla giornata hanno preso parte anche il Centro antiviolenza “Donne” di Collegno e alcune delle associazioni firmatarie del protocollo d’intesa dello scorso ottobre, grazie al quale la Divisione Anticrimine della locale Questura è in grado di indirizzare gli autori di violenza domestica e di stalking, già destinatari della misura di prevenzione dell’ammonimento, a centri che offrono servizi per svolgere percorsi sulla gestione delle emozioni.
Nell’area del punto informativo è stato registrato il passaggio di 7.000 persone. Sono stati distribuiti 500 volantini e libretti informativi relativi alla campagna “Questo non è amore”. Sono state inoltre raccolte due segnalazioni per violenza domestica ed una per stalking, cui seguiranno accertamenti più approfonditi da parte della Divisione Polizia Anticrimine. Sono circa 120 le persone che hanno dialogato con gli operatori specializzati della Questura e dei centri antiviolenza, intrattenendo colloqui approfonditi. Di queste, 80 sono le donne.
L’iniziativa ha consentito di raggiungere un pubblico variegato e, cosa degna di nota, numerosi giovanissimi rispetto ai quali si investe al fine di diffondere la cultura della non violenza e la migliore gestione dei rapporti interpersonali.
Giovane muore nello schianto in autostrada
Un ragazzo ventiseienne è morto questa mattina in un incidente avvenuto sulla autostrada A5 Torino-Aosta in direzione del capoluogo piemontese press lo svincolo di Volpiano: coinvolti tre veicoli, sulle altre due vetture i conducenti sono rimasti lievemente feriti. Sembra che il giovane, per cause ancora da accertare, abbia perso il controllo dell’auto e si sia schiantato contro il guard-rail.
Centauro sorpreso a 150 all’ora in piazza Zara
Sulla sua moto ha toccato i 150 all’ora, 99 chilometri oltre il limite consentito
Il telelaser della polizia municipale lo ha fotografato e multato giovedì mattina: 879 euro.
Il motociclista era su una Kawasaki e le telecamere lo hanno ripreso in piazza Zara.
Torino: “all’Università uova, occupazioni e violenza”
Fsp Polizia: “E intanto gli agenti in ospedale. La politica non c’entra, l’Ateneo è ostaggio della prepotenza”
Riceviamo e pubblichiamo
“Uova contro il Rettorato, occupazioni con danneggiamento di una palazzina, striscioni della vergogna e prepotenza senza fine. Prosegue così la democratica battaglia ‘in difesa della cultura’ da parte di alcuni civilissimi soggetti, depositari di verità universali, che affermano il loro diritto di stare in Ateneo negando quello degli altri di fare la stessa cosa. Il tutto, ovviamente, calpestando senza alcun ritegno la dignità e la professionalità dei poliziotti che sono stati chiamati a intervenire per sedare la loro follia, alcuni dei quali tornando a casa ‘fortunatamente’ con solo qualche osso rotto. Come il nostro collega a cui è stata fracassata una mano, e che a causa della frattura scomposta del metatarso e dell’anulare sinistro ne avrà per almeno un mese. Che vergogna che un’università sia ostaggio di questi delinquenti, e che un agente debba subire botte e offese senza che qualcuno riesca a dire lucidamente che tutto questo non ha a che fare con la politica, ma semplicemente che aggredire, sfasciare, imbrattare e occupare con prepotenza è sbagliato, chiunque lo faccia”.
Per quanto sta accadendo presso l’Ateneo di Torino, non si placa l’indignazione, dell’Fsp Polizia di Stato che, per bocca del suo Segretario Generale, Valter Mazzetti, torna a indignarsi non solo per il ferimento dei poliziotti intervenuti per gli scontri di ieri sera, ma anche per le manifestazioni che stanno proseguendo nella giornata di oggi con espliciti attacchi contro gli appartenenti alla Polizia di Stato.
“‘Sbirri e fasci tornate nelle fogne. Acab. Tutti liberi’, recita un poetico striscione affisso dai collettivi che hanno occupato la palazzina Einaudi – conclude Mazzetti -. Ma sono i dotti paladini della libertà senza responsabilità, piuttosto, che dovrebbero uscire dalle fogne di ideologismi che tutto ammettono e tutto giustificano, purché appartengano al modo di pensare proprio e non altrui. Siamo poliziotti, e mentre passiamo per gli ospedali di ritorno da un banale servizio all’Università, ci chiediamo perché in certi contesti esistono solo paladini del libero arbitrio e mai paladini della legalità”.
Nella foto un agente ferito
La Squadra Volante del Commissariato di Ivrea e Banchette ha controllato in Borgata Sanguignolo un’autovettura sospetta con a bordo due soggetti, italiani, che alla vista della pattuglia di Polizia ha tentato di sottrarsi al controllo, non riuscendovi
Alla guida dell’auto vi era un quarantaquattrenne; in sua compagnia, un ventiduenne. Sul sedile posteriore dell’auto è stata rinvenuta un’arma di fabbricazione artigianale, sprovvista di marca e matricola, corredata di un silenziatore di fattura artigianale.
L’arma è altresì munita di gruccia pieghevole in ferro, di un cannocchiale ed aveva il caricatore monofilare inserito, carico di cartucce. Altre cartucce analoghe sono state rinvenute nel giubbotto del quarantaquattrenne. All’interno dell’auto è stato anche rinvenuto un bastone ed una trappola (tagliola) in ferro. La perquisizione domiciliare degli alloggi in cui vivono le due persone ha consentito il rinvenimento di una piccola quantità di hashish e di una scatola contenente altre 26 cartucce identiche a quelle rinvenute all’interno dall’arma. I due cittadini italiani sono stati arrestati per detenzione di arma clandestina; il quarantaquattrenne è stato, inoltre, denunciato per possesso di armi od oggetti atti ad offendere e violazione della Legge sugli stupefacenti.
Nel pomeriggio sono state lanciate uova contro gli uffici del rettorato dell’università di Torino, dopo gli scontri tra le forze dell’ordine e gli antagonisti in occasione di un convegno sulle foibe al Campus Einaudi
Autori gli studenti dei collettivi, che per alcuni minuti hanno occupato l’antico palazzo di via Verdi.
“Vogliamo parlare con il rettore: si assuma la responsabilità di quello che è accaduto ieri. Fuori i fascisti dall’università”
“Inquinano persino l’università, sono loro a dover restare fuori”
“Dopo gli assurdi e squallidi scontri di ieri avvenuti all’università di Torino, esprimiamo massima solidarietà ai colleghi rimasti feriti ad opera di delinquentelli che indegnamente vorrebbero vestire i panni di persone dedite a difendere la cultura.
Ma esprimiamo solidarietà anche a tutti gli altri colleghi intervenuti solo a causa di quegli stessi violenti che inquinano persino l’università con comportamenti contro legge e privi di qualsiasi rispetto per gli altri, perché come al solito loro malgrado finiscono al centro di polemiche insopportabili. Abbiamo letto con disgusto l’esplicita richiesta di tenere ‘fuori’ la Polizia dall’Ateneo, come si trattasse di qualcosa di negativo e deleterio per i cittadini, e non la necessaria risposta a chi devasta, distrugge, aggredisce. Fuori dagli Atenei dovrebbero restare la prepotenza, la violenza, l’illegalità e la strafottenza di chi pensa di stare un metro sopra a tutto e tutti, e di poter affermare con la forza le proprie ragioni”.
Così Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, dopo gli scontri tra antagonisti e forze dell’ordine avvenuti ieri all’Ateneo di Torino, che si sono conclusi con tre poliziotti feriti, altrettanti antagonisti arrestati più una quindicina di denunciati, l’aula intitolata a Paolo Borsellino devastata.
“I Poliziotti – rincara indignato il Segretario provinciale Fsp di Torino, Luca Pantanella – svolgono solamente il proprio lavoro al servizio del Paese e in favore dei suoi cittadini, compresi quegli scalmanati che pensano di poter rimestare nel fango di una squallida strumentalizzazione politica anche le nostre divise. Donne e uomini delle Forze di Polizia devono essere lasciati da fuori da assurde strumentalizzazioni, perché sopportare anche questo è davvero troppo”.
(foto archivio)
Un giovane era sceso dall’auto per controllare i danni a seguito di un tamponamento, ma un’altra vettura lo ha investito e ucciso
L’incidente è avvenuto venerdì sull’autostrada Torino-Milano all’altezza di Settimo.
Sono rimaste coinvolte una Fiat 500L, un’Alfa Romeo 147 e una Volkswagen Polo. Il ragazzo viaggiava sulla 500L che si è tamponata con l’Alfa.