CRONACA- Pagina 1040

Torna in cella Gabriele, condannato per l’uccisione dell’insegnante

E’ tornato in carcere Gabriele De Filippi, il giovane  condannato a 30 anni in Cassazione  per l’omicidio di Gloria Rosboch, l’insegnante del Canavese scomparsa il 13 gennaio 2016, da lui truffata  e ritrovata morta un mese dopo.

De Filippi era uscito dalle  Vallette poichè era risultato positivo al Coronavirus i primi di aprile, per decisione del Tribunale di Sorveglianza di Torino. E’ di ieri la decisione di riportarlo in carcere, dopo  che è risultato negativo ai due tamponi. I carabinieri  lo hanno condotto in prigione.

Giocattoli per i bimbi del Regina Margherita

28 e 29 maggio 2020: Giornata mondiale del Gioco 

In occasione della Giornata mondiale del Gioco 2020, durante le giornate del 28 e 29 maggio 2020, presso il punto accoglienza atrio principale dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino (piazza Polonia 94) vengono dedicate due mattinate alla consegna di giocattoli per i piccoli pazienti. Per il Regina Margherita è importante mantenere viva la fiamma dell’accoglienza ed i principi di umanizzazione. Il gioco è utile per la salute mentale e lo sviluppo emotivo dei bimbi. Il gioco è immaginazione e nello stesso tempo realtà ed aiuta i bambini e gli adolescenti ad esprimere sentimenti, ansie, paure e fantasie. Insomma ha un ruolo importante nel processo di cura. Buon gioco a tutti, grandi e piccini.

Sequestrata amnèsia, la marijuana al sapore di eroina

 I carabinieri della Compagnia di Susa hanno arrestato un italiano di 40 anni, residente a Sant’Antonino di Susa (To), per possesso di droga.

È stato fermato in macchina durante un controllo stradale ed è stato trovato in possesso di 1 etto di amnèsia, una potentissima variante della marijuana che crea rapida dipendenza e pericolose amnesie. Amnèsia, è una potentissima variante della marijuana ottenuta spruzzandola con metadone, eroina e sostanze chimiche per potenziarne l’effetto psicotropo. Nell’abitrazione del 40enne, i carabinieri hanno trovato altri 8 etti di droga, tra hashish e marijuana, oltre a bilancini e materiale per il confezionamento della sostanza.
I carabinieri stanno verificando sia la provenienza che la destinazione della nuova droga

Aggredisce e minaccia i Finanzieri. Denunciato pregiudicato

È accaduto la scorsa serata in Corso Corsica nel capoluogo, quando una pattuglia della Guardia di Finanza di Torino, impegnata nei consueti controlli di prevenzione generale, ferma, nei pressi di un parco, un gruppetto di ragazzi per un controllo.

Uno di questi, senza un apparente motivo, si “distingue” fin da subito per tutta una serie di epiteti e minacce rivolte ai Finanzieri.

    

Il giovane, sempre più esagitato e sprovvisto di documenti, aggredisce a spintoni e calci l’equipaggio del Gruppo Pronto Impiego Torino che a quel punto supportato da altre pattuglie nel frattempo intervenute, non senza fatica, porta il terzetto in caserma.

 

Dalle tasche del giovane più esagitato escono sostanze stupefacenti e alcuni documenti risultati rubati giorni prima ed ora oggetto di approfondimento da parte degli inquirenti. Anche negli uffici del comando il ragazzo non demorde, tentando più volte di aggredire i finanzieri prima di venire definitamente immobilizzato.

 

Poco dopo, presso l’abitazione del giovane, gli inquirenti rinvengono, oltre a tutta “l’attrezzatura” necessaria per organizzare un perfetto spaccio di droga, ulteriori sostanze stupefacenti, un coltello da guerra ed alcune targhe d’auto per le quali l’indagato non è riuscito a fornire alcuna spiegazione circa il possesso.

 

Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, ha collezionato una lunga sfilza di denunce: resistenza, ricettazione, oltraggio a pubblico ufficiale e spaccio di sostanze stupefacenti, i reati di cui dovrà rispondere.

Bimba fatta nascere con il cuore all’esterno del corpo

Nei giorni scorsi è stata fatta nascere una neonata con il cuore e parte del fegato all’esterno del corpo, presso la Città della Salute di Torino. La piccola, affetta da un’Ectopia cordis, situazione in cui il cuore si trova all’esterno del torace, un’anomalia congenita estremamente rara (meno di un caso ogni milione di nati vivi) presentava purtroppo contemporaneamente una massa della cavità orale che ne avrebbe impedito la possibilità di respirare dopo la nascita.

I genitori (papà indiano e mamma italiana), dopo una prima ecografia eseguita in India, si sono rivolti agli specialisti dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino per poter dare una chance alla propria figlia, ed hanno deciso di rientrare in Italia, dove sono stati presi in carico dal Servizio di diagnostica prenatale dell’ospedale Sant’Anna (dottor Andrea Sciarrone).

In ambito multidisciplinare si è quindi programmata la nascita alla 38^ settimana applicando la cosiddetta “EXIT procedure”, che è consistita nell’eseguire un particolare parto cesareo, durante il quale la sola testa del feto con la voluminosa massa di svariati cm. protrudente dalla bocca è stata estratta dall’utero materno, così da permettere alla bimba di continuare a ricevere ossigeno dal circolo placentare per il tempo necessario a chirurghi e rianimatori pediatrici per poterla intubare e farla respirare. Solo a questo punto la neonata ha potuto quindi “nascere” in sicurezza.

Su un secondo tavolo operatorio dedicato alla piccola si è quindi potuto verificare quanto rilevato in epoca prenatale: oltre alla voluminosa massa protrudente dalla cavità orale era presente un difetto della parete toracica dovuto all’assenza dello sterno, da cui il cuore fuoriusciva all’esterno, ed un difetto della parete addominale da cui debordava parte del fegato. Si è quindi subito provveduto a proteggere gli organi esposti all’esterno suturando da parte dei chirurghi del dottor Fabrizio Gennari la cute presente ai margini del difetto e rinviando ad un secondo tempo la ricostruzione definitiva.

Questa eccezionale situazione, organizzata nel blocco operatorio del Regina Margherita (coordinato dalla dottoressa Simona Quaglia) con il contributo fondamentale del personale infermieristico (coordinato da Roberta Gualandi), ha visto la perfetta coordinazione di tutti gli specialisti coinvolti: l’équipe ostetrico ginecologica ed anestesiologica (guidata dal responsabile dei Ostetricia e Ginecologia dottor Saverio Danese), il neonatologo dottor Mauro Vivalda della Terapia Intensiva Neonatale ospedaliera (diretta dal dottor Daniele Farina), il gruppo chirurgico ed anestesiologico pediatrico, composto dal responsabile della Otorinolaringoiatria dottor Paolo Tavormina, dal Direttore della Chirurgia pediatrica dottor Fabrizio Gennari, dal dottor Sergio Grassitelli e dalla dottoressa Valeria Mossetti della Anestesia e Rianimazione pediatrica del Dipartimento di Patologia e Cura del bambino “Regina Margherita” (diretto dalla professoressa Franca Fagioli).

Ora, ad una settimana dalla nascita, la piccola, ricoverata preso la Rianimazione pediatrica in condizioni stabili, dopo esser stata sottoposta dopo tre giorni ad un primo intervento di rimozione della massa della cavità orale dal dottor Ernesto Pepe, responsabile della Chirurgia Plastica pediatrica, e dal dottor Fabrizio Gennari, proseguirà ora il suo percorso cardiologico e cardiochirurgico sotto la direzione della dottoressa Gabriella Agnoletti (Direttrice della Cardiologia pediatrica) e del dottor Carlo Pace Napoleone (Direttore della Cardiochirurgia pediatrica) e necessiterà nel tempo di ulteriori interventi ricostruttivi.

“Più di 40 persone tra medici ed infermieri di 3 diversi Dipartimenti del Regina Margherita e del Sant’Anna hanno lavorato in sinergia per offrire ad una neonata con una rarissima malformazione congenita la possibilità di nascere ed essere curata. Questa è l’ennesima dimostrazione che la Città della Salute di Torino, grazie alla collaborazione multidisciplinare ed alle proprie competenze,  si conferma tra le eccellenze della Sanità italiana” dichiara il dottor Giovanni La Valle (Commissario della Città della Salute di Torino.

 

Proseguono le indagini sulle due gemelle trovate morte

Proseguono le indagini dei carabinieri sul caso delle due sorelle gemelle, di  66 anni,  trovate morte Ieri  dai carabinieri nella loro casa  di Bussoleno

I vicini hanno dato l’allarme poiché non vedevano le due ormai da mesi. Il primo cadavere è stato trovato in camera da letto, il secondo sul pavimento della cucina. Si sta ora indagando sulle circostanze della duplice morte, con l’intervento della sezione investigazioni scientifiche dell’Arma.

 

(foto archivio)

L’indagine di siero-prevalenza promossa da Istat e ministero

Sono 8099 in Piemonte i cittadini che, a partire da mercoledì 27 maggio, si sottoporranno all’indagine di siero-prevalenza della popolazione sul SARS-COV-2, promossa dal Ministero della Salute in collaborazione con l’ISTAT: in totale il campione, su scala nazionale, è di 150.000 persone.

Lo studio permetterà di determinare l’estensione e la prevalenza dell’infezione nella popolazione generale, individuare la proporzione di persone nella popolazione che ha sviluppato una risposta di anticorpi e delineare le differenze di siero-prevalenza tra le varie fasce di età, di localizzazione territoriale e di professione, così da meglio comprendere le caratteristiche epidemiologiche e la patogenesi del virus.

Ad oggi la sorveglianza del SARS-COV-2, basata sull’impiego dei tamponi naso-faringei, si è concentrata principalmente su pazienti sintomatici, sospetti o contatti ad alto rischio di casi confermati in gruppi di popolazione specifici.

Rimane di difficile valutazione la frazione di infezioni paucisintomatiche o asintomatiche che non richiedono assistenza medica; inoltre, il ruolo delle infezioni asintomatiche o sub-cliniche nella trasmissione da persona a persona di COVID-19 non è ancora ben compreso e non è ancora chiaro se soggetti asintomatici possano essere in grado di contagiare altri individui e quando nel decorso subclinico della malattia.

Per la comprensione della diffusione dell’infezione virale e per determinarne la vera prevalenza sono necessari estesi test sierologici; è da sottolineare che la sola presenza di anticorpi nel sangue non si traduce necessariamente in immunità, poiché non tutti gli anticorpi sono in grado di neutralizzare il virus.

E’ fondamentale però dimostrare per quanto tempo gli anticorpi persistono dopo l’infezione, sia nei casi lievi che gravi di COVID-19; al momento non è chiaro per quanto tempo rimangano anticorpi contro SARS-CoV-2 nel siero, anche se studi preliminari suggeriscono che potrebbero durare 49 giorni o più.

Questa indagine di siero-prevalenza è promossa dal Ministero della Salute e dall’ISTAT, e realizzata in collaborazione con le Regioni, le Province Autonome e la Croce Rossa Italiana, con il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di libera scelta, e prevede a livello nazionale l’arruolamento di un campione di 150.000 persone, di tutte le età, scelte in modo casuale.

La Regione Piemonte partecipa con un campione di 8099 soggetti distribuiti fra tutte le ASL del territorio.

Un servizio di Call center con personale della Croce Rossa Italiana (CRI) adeguatamente formato contatterà i soggetti campionati, fornirà una sintetica illustrazione delle finalità del progetto, verificando la disponibilità all’effettuazione del prelievo di sangue venoso e assegnerà il relativo appuntamento per il prelievo presso i Punti Prelievo individuati in Piemonte. La CRI si occuperà esclusivamente di effettuare i prelievi domiciliari.

Al momento dell’effettuazione del prelievo alle persone campionate verrà richiesto di leggere attentamente e sottoscrivere un modulo di consenso informato al trattamento sanitario che sarà controfirmato dal personale sanitario, raccolto e conservato presso le Unità di prelievo.

I campioni di sangue saranno successivamente processati dai quattro Laboratori regionali individuati per l’indagine.

Se il test sierologico risulterà positivo, cioè rileverà la presenza di anticorpi specifici, il risultato verrà notificato immediatamente al Medico di Medicina Generale/Pediatra di Libera Scelta e alla Azienda Sanitaria competente che provvederà al temporaneo isolamento domiciliare e a effettuare un tampone nasofaringeo. In caso di positività al tampone, il soggetto verrà preso in carico come caso confermato e continuerà l’isolamento; in caso contrario non vi sarà necessità di prolungare ulteriormente l’isolamento domiciliare.

L’intervento dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta risulta cruciale in quanto dovranno sostenere l’importanza dell’indagine per la collettività, tramite una adeguata informazione e sensibilizzazione dei soggetti campionati. Verrà loro fornito l’elenco nominativo dei soggetti selezionati affinché informino i propri assistiti rientranti nel campione dell’indagine in corso e dell’importanza di partecipare.

Info:  http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioNotizieNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=4805

Il Comune: si lavora per la proroga della validità dei documenti

“Stiamo agendo perché siano prorogate le scadenze dei documenti per dodici mesi”. Lo ha dichiarato l’assessore comunale con delega ai Servizi Civici, Sergio Rolando, rispondendo ad una richiesta di comunicazioni avanzata dal consigliere Francesco Tresso (Lista civica per Torino), relativa agli inconvenienti che si sono verificati presso l’anagrafe centrale, nei primi giorni della Fase 2 dell’emergenza sanitaria.

Rolando ha sottolineato come molte persone si siano rivolte agli uffici anagrafici pur non avendo la necessaria preventiva prenotazione.

Giovedì scorso, 170 persone che si sono presentate senza prenotazioni, hanno fornito i propri recapiti e saranno ricontattate per un appuntamento. La stessa cosa è accaduta venerdì.

Ieri, ha sottolineato l’assessore, l’anagrafe di via della Consolata ha riaperto solo per coloro che disponevano della prenotazione.

Inoltre, è stata predisposta la presenza di un camper della protezione civile per dare informazioni, così come è stato potenziato un call center.

Infermieri, le proposte del Nursind

Presentata  questa mattina da parte del Nursind la  proposta per stabilire i criteri di ripartizione del fondo destinato alla premialità del personale del comparto sanità

Riceviamo e pubblichiamo – Questa mattina, dopo la manifestazione di mercoledì 20.05.2020 , abbiamo incontrato l assessore alla sanità  Luigi Icardi e il direttore regionale dott. Aimar, ai quali abbiamo potuto presentare la nostra proposta per la ripartizione dei 41 milioni di euro da destinare agli operatori del comparto sanità della nostra regione
Un tavolo separato dagli altri sindacati che hanno chiesto alla regione di escluderci dai loro incontri in quanto non firmatari del contratto.
Riteniamo di aver portato le istanze della prima linea, l’ unica prima linea che ha permesso al Piemonte di gestire ed uscire da questa emergenza.
Abbiamo chiesto come pregiudiziale di premiare in maniera prevalente chi si é occupato dell’ assistenza diretta, della presa in carico del paziente e della continuità assistenziale, erogando il 90,24% del fondo, 37 milioni dei 41 previsti, ai 23007 infermieri e 6009 oss per un totale di 29016 unitá, il 63% del personale del comparto.
Una indennità legata alla presenza, con una percentuale di differenziazione tra i servizi più a rischio e quelli meno, senza escludere chi si é ammalato per via del covid.
Per il restante personale sanitario e tecnico, 9073 unità, destinare 8,5% del fondo,  3,5 milioni, premiando maggiormente chi ha effettuato prestazioni dirette sui pazienti.
Infine, per 6462 unità di personale amministrativo destinare l’  1,2% del fondo, 500 mila euro con una media pro capite di circa 70 euro,  premiando maggiormente chi ha lavorato nei reparti e servizi a contatto diretto con i pazienti e/o con l’utenza.
Questa è il perimetro della proposta che abbiamo avanzato e che chiediamo di accogliere per riconoscere una giusta premialità a chi ha vissuto maggiormente rischio e disagio e chi del paziente se ne occupato direttamente, integralmente e continuamente.
Inoltre, abbiamo chiesto per i prossimi anni, risorse aggiuntive regionali per il personale, di intervenire sulla questione della cumulabilitá delle indennità e ricordato che molte aziende non hannuo ancora approvato un piano di ferie estive.
Ringraziamo l ‘assessore per la disponibilità  e l’attenzione mostrateci.
Nursind Piemonte

A Settimo mascherina obbligatoria anche all’aperto

Bisogna ridurre al minimo il rischio di contagio e molti comportamenti a cui abbiamo assistito in questi giorni sono pericolosi.

Sono le premesse che hanno indotto il Comune di Settimo Torinese a introdurre l’uso obbligatorio della mascherina.

“Non siamo al ‘liberi tutti’: la leggerezza con cui qualcuno infrange le regole di distanziamento sociale rappresenta un rischio per tutti”. Così  il Comune della cittadina di  oltre 46mila abitanti alle porte di Torino, che ha deciso di estendere anche all’aperto l’obbligo di mascherina. Questa si dovrà   indossare coprendo naso e bocca sempre e ovunque vi sia un contatto a meno di due metri con persone non conviventi. L’obbligo vige anche nei luoghi privati aperti al pubblico.