CRONACA

Trenitalia, sciopero personale mobile Piemonte e Valle d’Aosta

 La Segreteria regionale Piemonte e Valle D’Aosta dell’Organizzazione sindacale Orsa ha proclamato uno sciopero di 24 ore del personale mobile della Direzione Business Regionale di Piemonte e Valle D’Aosta di Trenitalia dalle ore 3.00 di domenica 24 alle ore 2.00 di lunedì 25 novembre 2024.

 

Tentato furto e aggressione in casa, tre misure cautelari

Tentano di rubare in un appartamento, ma il proprietario reagisce al tentativo di furto. Le indagini della Polizia di Stato portano poi all’esecuzione di tre misure cautelari.

Lo scorso maggio, un uomo è in casa con la propria famiglia quando il sistema di allarme gli segnala ripetutamente un tentativo di intrusione all’interno dell’abitazione. Dopo aver messo in sicurezza i familiari, il proprietario di casa nota dallo spioncino la presenza di tre persone, due uomini e una donna che, vistisi scoperti, si danno alla fuga. La vittima tenta di fermare uno dei tre ma subisce un’aggressione da parte dei complici, che lo spintonano violentemente contro il cancello.

Sul posto intervengono gli agenti del Commissariato di P.S. San Paolo che iniziano le indagini. Grazie alla visione delle immagini del sistema di video sorveglianza gli agenti identificano i responsabili dell’aggressione. La Polizia di Stato ha eseguito nei confronti di due di loro la misura cautelare dell’obbligo di dimora e, per uno, degli arresti domiciliari, emesse dall’A.G.

Dimore storiche, soddisfazione per l’accordo con la Regione

Ne parliamo con Guido Calleri di Sala, proprietario, con la famiglia, del Palazzo dei Conti di Bricherasio

Guido Calleri di Sala, figlio di Edoardo Calleri di Sala, politico italiano e primo Presidente della Regione Piemonte dal 1970 al 1973, lega il suo nome alla dimora storica della famiglia, il Palazzo dei Conti di Bricherasio, nel Pinerolese, che egli gestisce da qualche anno. 

Guido Calleri di Sala ha commentato l’accordo siglato poche settimane fa tra Regione Piemonte e l’Associazione Dimore Storiche Italiane della sezione Piemonte e Valle d’Aosta (ADSI), che prevede un ampliamento dell’offerta turistica a 46 nuove dimore storiche private di interesse storico e culturale oltre a quelle già presenti sul territorio 

“Nell’ambito di quella che è la gestione del patrimonio delle dimore storiche, noi proprietari siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto tra la Regione Piemonte e l’ADSI – spiega Guido Calleri di Sala-  Ultimamente, a causa della mancanza di fondi e di un progetto approfondito sulle dimore storiche, le difficoltà gestionali erano aumentate significativamente, incidendo in modo importante sulle personali risorse economiche. Noi responsabili delle dimore storiche ci riteniamo pionieri in un mondo che sta guardando sempre di più verso altre situazioni, e sentiamo il dovere di portare avanti la conoscenza e la storia locale. Il rapporto di collaborazione costante con l’ADSI ( che conta più di 4000 soci) è per tutti noi proprietari molto prezioso e rassicurante. Personalmente faccio parte dell’Associazione Dimore Storiche del Pinerolese, territorio che conta diverse dimore storiche (il più alto numero a livello piemontese) e, in quanto luogo di confine, ricco di una storia che ha visto la lotta tra i francesi e il Regno di Savoia e alcuni scontri religiosi tra i cattolici e i valdesi (questi ultimi molto presenti nel Pinerolese)”

“Il circuito di queste Associazioni esiste da molto tempo – continua Guido Calleri di Sala – e ci consente di programmare tante attività nei periodi di bella stagione. I dati postpandemici che riguardano le visite alle dimore storiche sono davvero confortanti, e tutto questo grazie alle diverse iniziative che hanno fatto sì che il progetto in sé potesse avere anche una valenza commerciale. Abbiamo beneficiato in questi anni del “bonus facciate” per ridipingere la facciata esterna della dimora, e questo è un invito a porre attenzione ai bandi che escono, anche se talvolta presentano paletti molto rigidi, come quello di tenere la struttura aperta 120 giorni l’anno, aspetto impossibile da condurre se una persona deve gestire un lavoro primario”.

“I progetti artistici e letterari che faccio crescere con passione – conclude Calleri di Sala –  servono ad attrarre pubblico e a calmierare i soli costi di gestione che prevedono spese ordinarie e straordinarie, come quelle che possono riguardare, per esempio, la gestione del parco. L’accordo tra l’ADSI e la FIAVET è sicuramente feconda di prospettive per far conoscere le dimore storiche a un largo numero di persone, organizzando pacchetti turistici proposti dalle stesse agenzie viaggio. Anche nel 2025 si ripeterà, con un tema diverso, la rassegna ‘Bellezza tra le righe’, giunta alla sua quinta edizione e che prevede format letterari alla presenza degli stessi autori. Per il prossimo anno penso di organizzare una mostra di scultura di Franco Garelli, amico di mio padre Edoardo e di cui possiedo alcune opere. Insieme all’Associazione Archivio Franco Garelli stiamo collaborando per la messa in opera della mostra”.

Mara Martellotta 

Bennet di via Giordano Bruno: apre il nuovo shop in shop Mediaworld

Bennet, azienda italiana leader nel settore dei supermercati, superstore e delle gallerie commerciali annuncia l’apertura del nuovo shop in shop MediaWorld all’interno del punto vendita Bennet in via Giordano Bruno a Torino.

Questa collaborazione, che si intensifica ulteriormente, consente a Bennet di offrire ai propri clienti un’esperienza di acquisto ancora più completa, con una selezione accurata dei migliori prodotti di telefonia, elettronica, elettrodomestici e tecnologia. Il nuovo shop in shop permette di coniugare la convenienza e la qualità del servizio Bennet con la vasta offerta tecnologica, di servizi e soluzioni di Mediaworld.

“La partnership con Mediaworld e l’espansione del progetto di apertura degli shop in shop all’interno dei nostri punti vendita rappresenta una testimonianza della volontà di Bennet di offrire sempre più servizi e qualità ai propri clienti- spiega Adriano De Zordi, amministratore delegato di Bennet- insieme a Mediaworld, partner strategico di settore, vogliamo garantire un’esperienza di acquisto integrata, dove innovazione e servizio si integrano in un unico luogo”.

“Siamo entusiasti di rafforzare la partnership con Bennet, inaugurando questo nuovo spazio nel cuore di Torino , a poche settimane dalle aperture di Vercelli e Pavone Canavese – dichiara Guido Monferrini, amministratore delegato Mediaworld – La proficua collaborazione con Bennet sta contribuendo a una maggiore presenza di Mediaworld in Piemonte, in un’ottica di prossimità, con l’obiettivo di rendere l’esperienza di acquisto tecnologico sempre più accessibile e personalizzata. L’apertura di Torino, coincidendo con un periodo particolarmente significativo come quello del Black Friday e degli acquisti prenatalizi, renderà subito evidente il valore aggiunto di un’esperienza d’acquisto che integra in modo armonico la spesa alimentare e quella tecnologica”.

 

Mara Martellotta

Piattaforma Residenzialità rinnovata: ecco le nuove funzioni

La Piattaforma regionale per la Residenzialità si è rinnovata con nuove funzioni che consentono agli operatori sanitari di gestire con efficienza la realtà sanitaria e socio-assistenziale delle 1.861 strutture del Piemonte.

Creata durante l’emergenza Covid per monitorare la situazione dei contagi, in particolare nelle strutture per anziani, amplia le sue potenzialità diventando un vero e proprio cruscotto digitale che consente una migliore gestione del settore, dalle Rsa alle strutture per anziani, minori, persone con disabilità fisica o psichica oppure con dipendenze.

Al momento consente di avere in tempo reale la situazione dei posti letto disponibili e una gestione centralizzata della documentazione di autorizzazione e accreditamento delle strutture, permettendo così un’assistenza sempre più tempestiva e adeguata ai pazienti, poi entro fine anno si amplierà includendo la parte che riguarda la vigilanza fino ad arrivare, in futuro, al censimento della sanità territoriale.

“È un esempio unico a livello nazionale di informatizzazione del sistema e di buona gestione del settore”, sottolinea l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi, mentre l’assessore al Welfare Maurizio Marrone evidenzia come sia “uno strumento molto prezioso anche per chi eroga il servizio per avere un contatto informativo costante con la Regione. Mettere a sistema questo strumento e ampliarlo rendendolo sempre più operativo rappresenta una grande leva di semplificazione“.

Con la raccolta e la condivisione online della documentazione necessaria per l’accreditamento delle strutture e la gestione dei documenti in modalità centralizzata, si agevola infatti anche l’attività di vigilanza, perché è possibile accedere alla documentazione in qualsiasi momento, anche da remoto. La sezione dedicata alle attività di verifica a cui le strutture sono sottoposte periodicamente permette alle commissioni di vigilanza delle aziende sanitarie di pianificare sopralluoghi e condividerne gli esiti con i referenti grazie all’area documentale integrata.

Unioni di Comuni, un bando da 4,5 milioni

“Il nuovo bando sulle unioni dei comuni prevede 4,5 milioni di euro di investimento: su 86 unioni, oltre 50 sono montane e in questo quadro abbiamo già avviato una stretta collaborazione con tutti i presidenti”. Lo ha spiegato l’assessore agli enti locali, Enrico Bussalino, in commissione Autonomia presieduta da Andrea Cerutti, durante la quale ha anche annunciato un aggiornamento della legge 11/2012 su autonomie locali e gestione associata.

Diversi i punti chiave: saranno individuati 33 “ambiti territoriali ottimali”, parti di territorio entro le quali dovranno essere costituite le unioni di comuni. La definizione di tali ambiti ricalca quelli stabiliti nel piano territoriale regionale, ma è previsto un percorso di concertazione con i territori per valutare eventuali necessità di scostamento.
Suddivisione del territorio regionale in tre aree omogenee, montana, collinare e di pianura, con un limite minimo di popolazione per costituire un’unione rispettivamente di 3000, 3000 e 5000 abitanti.
Sarà confermata la necessità che l’unione sia composta da almeno tre comuni e, per garantire stabilità, si prevederà che il singolo comune non possa recedere dall’unione di cui fa parte per almeno 5 anni, pena l’introduzione di un meccanismo sanzionatorio.
Si conferma la “Carta delle forme associative” quale strumento di riconoscimento istituzionale delle unioni il cui inserimento sarà necessario per accedere ai finanziamenti regionali.
Saranno infine previsti incentivi per aumentare le estensione delle unioni con premialità fino al raggiungimento dell’estensione dell’ambito ottimale, e attività di formazione e supporto per la governance.

Durante il dibattito sono intervenuti i consiglieri Mauro Calderoni e Gianna Pentenero (Pd) che si sono detti “preoccupati della fragilità di questi soggetti che derivano le loro funzioni dai comuni, dove gli amministratori fanno fatica a gestire politiche sovracomunali complesse a causa della sempre più drammatica carenza di personale”.

Per Elena Rocchi (Lista Cirio) “questa riforma è molto sentita dai sindaci di montagna” e ha chiesto maggiori informazioni sugli incentivi per le attività associate,

Marco Protopapa (Lega) si è detto “molto favorevole alla proposta dell’assessore. Lo spirito è dare continuità definitiva alle comunità, valutiamo se dare ai comuni un anno ‘sabbatico’ prima di prendere una decisione definitiva, e solo in seguito sanzionarli per l’uscita dall’aggregazione”.

Giulia Marro (Avs) ha chiesto delucidazioni “in merito agli investimenti su sicurezza e vigili urbani”.

Conferma torinese di Epat Ascom a livello nazionale

n occasione della conferma di Lino Enrico Stoppani alla presidenza nazionale dell’Associazione dei Pubblici Esercizi FIPE-Confcommercio, per il quinquennio 2024-2029, EPAT Ascom conferma il peso di Torino a livello nazionale con due importanti nomine.

 

Vincenzo Nasi, presidente di EPAT Ascom Torino, è stato eletto nel Direttivo nazionale, mentre Claudio Ferraro, direttore di EPAT Ascom Torino, è stato confermato nel Collegio dei Sindaci.

Queste nomine sottolineano il lavoro svolto dai rappresentanti EAPT Ascom a favore dei pubblici esercizi del territorio torinese e mettono in luce la capacità di contribuire attivamente alle decisioni strategiche nazionali. La presenza di Vincenzo Nasi e Claudio Ferraro garantisce un collegamento permanente tra le esigenze locali e le prospettive di sviluppo del settore a livello italiano.

La conferma di Lino Enrico Stoppani alla guida di FIPE-Confcommercio evidenzia la continuità e la solidità della Federazione, impegnata nella tutela e nella promozione dei pubblici esercizi italiani. EPAT Ascom Torino rinnova il proprio sostegno alla presidenza Stoppani e a tutti i gruppi di lavoro di FIPE.

La storia di Romina, operata in ipnosi

I nuovi traguardi della Cardiologia di Asti

Il Rapporto Agenas la classifica prima in Piemonte per la velocità di intervento nell’infarto

A 40 anni esatti di distanza dalla prima operazione al cuore che, a soli 2 mesi di vita, le ha salvato la vita, Romina è tornata a sorridere grazie a un intervento complesso realizzato in due tempi nella sala di elettrofisiologia dell’Ospedale Cardinal Massaia di Asti.

Con un primo intervento nell’agosto 2023 si è liberata dal ripetersi continuo e sfiancante di attacchi di tachicardia mal tollerate, al punto di dover ricorrere continuamente e prontamente all’assistenza medica. Originaria di Alessandria, la giovane donna era all’epoca in vacanza ad Aosta quando è stata costretta a rivolgersi al pronto soccorso per l’ennesimo attacco di “flutter atriale”. Da Aosta la paziente si è rivolta al Gaslini di Genova, dove è in cura, che ha creato un ponte con il reparto ospedaliero di Asti con cui collabora da anni. Come da prassi, l’equipe diretta dal cardiologo Marco Scaglione ha ricostruito minuziosamente la storia e l’anatomia della paziente tramite tracciati e Tac, per programmare la strategia con cui effettuare l’ablazione transcatetere, procedura mini-invasiva durante la quale il medico introduce un sottile tubicino flessibile (catetere) nei vasi sanguigni e lo manovra fino a raggiungere il cuore, isolando i percorsi elettrici anomali presenti nei tessuti cardiaci, causa dell’aritmia.

«Oltre alla complessità del caso, una nuova sorpresa è arrivata quando abbiamo scoperto che la paziente era priva della vena cava inferiore a livello addominale, via d’accesso privilegiato per portare il catetere al cuore passando dalle gambe come avviene abitualmente – spiega Marco Scaglione – Tale intervento richiedeva di effettuare una puntura per passare dalla parte destra a quella sinistra del cuore, dove si trovava il problema, utilizzando un ago rigido lungo circa 60 centimetri, per questo motivo normalmente inserito dalle vene delle gambe. Non essendo questa via praticabile, rimaneva una sola possibilità, finora effettuata in pochi casi al mondo per la sua elevata difficoltà, resa ancora maggiore dall’anatomia cardiaca completamente inusuale della paziente».

L’equipe determinata a risolvere il problema alla giovane donna, forte della propria esperienza, ha deciso di così di effettuare la difficile manovra usando una via dall’alto: la vena giugulare nel collo. A livello internazionale si registrano pochissimi casi di interventi simili.

«Dopo essere finalmente riuscito a entrare nell’atrio sinistro del cuore – prosegue il cardiologo – ho potuto mappare il circuito elettrico e studiare la strategia di ablazione, interrompendo la sequenza consecutiva di tre circuiti responsabili dell’aritmia. Il cuore è stato successivamente stimolato fino a 220 battiti al minuto per verificare che non ripartissero nuove aritmie, dimostrando il successo della procedura».

L’eccezionalità dell’intervento non è solo nella complessità tecnica e nella durata di oltre 6 ore, ma nell’utilizzo dell’ipnosi quale tecnica analgesica, grazie alla quale la paziente è rimasta tranquillamente immobile sul lettino operatorio per tutta la durata dell’intervento. Nel 2018 il reparto astigiano ha utilizzato per primo al mondo l’ipnosi per gestire l’analgo-sedazione nell’impianto di un defibrillatore sottocutaneo. Da allora la tecnica è diventata routine ed è già stata utilizzata ad Asti su oltre 2.000 pazienti in tutte le procedure di elettrofisiologia interventistica. Tale esperienza è stata divulgata in congressi europei ed è stata oggetto di pubblicazione su riviste scientifiche cardiologiche internazionali, tra cui la Rivista della Società Americana di Aritmologia.

A distanza di un anno, alla fine dell’estate 2024, il percorso di cura di Romina ha richiesto ancora un intervento della Cardiologia astigiana per il posizionamento di un pace-maker: «Ora finalmente gestisco la quotidianità in modo più sereno e sono fiduciosa nel futuro», commenta la paziente.

La Cardiologia dell’Asl AT è tra le poche in Italia ad eseguire interventi di alta complessità sia negli adulti sia nei bambini e, ancor più, in pazienti affetti da cardiopatie congenite. Collabora, infatti, con l’Ospedale infantile Regina Margherita di Torino, il Gaslini di Genova, il Sant’Orsola di Bologna e il Meyer di Firenze. Su un totale di circa 420 ablazioni transcatetere all’anno, il 66% dei pazienti afferisce dal resto del Piemonte e d’Italia.

A livello nazionale è sede di training per l’Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione ed è collegata con le Università di Torino, Verona, Bologna, Modena-Reggio Emilia, Roma, Palermo, e altri, che inviano specializzandi ad Asti per completare il loro percorso di formazione. È un punto di riferimento per la formazione anche a livello internazionale. La Regione Piemonte nel novembre 2022 lo ha riconosciuto con una Dgr quale Centro di Alta Specializzazione e di riferimento piemontese per l’Elettrofisiologia interventistica e l’Aritmologia.

Secondo l’ultimo rapporto di Agenas, la Cardiologia dell’Asl AT è prima in Piemonte (e nona in Italia) per la rapidità nell’esecuzione dell’angioplastica nei pazienti con infarto, dall’arrivo in pronto soccorso all’ingresso nella sala interventistica che cura circa 200 casi in urgenza su un volume complessivo annuo attorno ai 1.200 interventi di emodinamica.

«La Struttura complessa di Cardiologia dell’azienda sanitaria astigiana risponde ottimamente alle esigenze del territorio e nello stesso tempo è un punto di riferimento internazionale nell’Elettrofisiologia e nella cardiologia interventistica sempre più avanzata – conferma l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi – Il caso di Asti testimonia che l’eccellenza nelle cure è un traguardo raggiungibile anche nei centri di provincia di minori dimensioni, quando a politiche sanitarie lungimiranti si unisce la determinazione verso nuovi traguardi da parte dei medici e degli operatori sanitari. La Regione Piemonte ha sostenuto e sosterrà convintamente questo modus operandi, assicurando le risorse e il sostegno che merita».

Spreco alimentare e sostenibilità: l’impegno della città di Rivoli

Simona Riccio, fondatrice di ParlaConMe, relatrice al convegno inaugurale della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR).

Dal 16 al 22 novembre , la città di Rivoli è protagonista della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) , un’iniziativa internazionale volta a promuovere azioni concrete per la riduzione dei rifiuti e sensibilizzare cittadini, scuole, imprese e amministrazioni.

La città di Rivoli ha dimostrato un impegno esemplare, integrando nella propria agenda una serie di attività volte a educare la comunità sull’importanza della sostenibilità ea creare una rete di azioni condivise contro lo spreco alimentare, tema centrale di questa edizione.

Durante il convegno inaugurale, tenutosi il 18 novembre presso la sede del Comitato di quartiere Posta Vecchia “Neirotti Piol”, esperti locali e nazionali si sono confrontati sulle buone pratiche da adottare lungo tutta la filiera agroalimentare.

Tra i relatori, Simona Riccio , digital strategist e fondatrice di ParlaConMe , ha evidenziato i dati preoccupanti relativi allo spreco alimentare:

Ogni anno, a livello globale, il 40% del cibo prodotto viene sprecato , generando un impatto economico di oltre 1.100 miliardi di dollari (dati WWF, fonte Too Good To Go).
Lo spreco alimentare è responsabile di circa il 10% delle emissioni di CO2e prodotte dall’uomo (WWF, fonte Too Good To Go).
In Italia, ogni cittadino spreca in media 67 kg di cibo all’anno , per un valore di circa 360 euro di spesa alimentare (UNEP, fonte Too Good To Go).

“Sono dati che ci devono far riflettere. Lo spreco alimentare non è solo un problema etico o economico, ma una sfida ambientale e culturale che richiede l’impegno di tutti: cittadini, imprese e istituzioni”, ha sottolineato Riccio.

La città di Rivoli si è fatta promotrice di questo importante messaggio. Il Sindaco Alessandro Errigo ha aperto l’evento ribadendo l’importanza di un approccio collettivo e condiviso: “La sostenibilità non è solo un obiettivo, ma una responsabilità comune. Con la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti vogliamo dimostrare che ogni gesto, anche il più piccolo, può fare la differenza.”

Gli interventi della serata

La serata ha visto l’alternarsi di contributi autorevoli:

Fabrizio Galliati , presidente del CAAT (Centro Agroalimentare Torino) , ha illustrato il modello operativo del centro, evidenziando l’importanza della redistribuzione delle eccedenze alimentari per supportare famiglie e associazioni in difficoltà, trasformando lo spreco in risorsa.
Francesco Lasaponara , presidente della Fondazione Lab00 ETS , ha raccontato come la fondazione lavori per ridurre lo spreco alimentare attraverso iniziative come SpesaSospesa.org , un progetto che unisce tecnologia e solidarietà per far arrivare il cibo là dove è più necessario.
Nadia Lambiase , co-fondatrice di Mercato Circolare , ha condiviso esperienze virtuose che dimostrano come l’economia circolare del cibo possa rappresentare una soluzione sostenibile per valorizzare le eccedenze, riducendo l’impatto ambientale e creando nuove opportunità di sviluppo.
Angelo Tribolo , assessore all’Ambiente e Agricoltura di Rivoli, ha presentato le iniziative locali della SERR, invitando tutti i cittadini a partecipare attivamente per contribuire a una Rivoli più sostenibile.

L’evento, moderato da Simona Pravato , direttore di TurismOvest, si è concluso con un invito all’azione: adottare comportamenti più consapevoli e responsabili nella vita quotidiana, dalla gestione degli acquisti alla valorizzazione del cibo invenduto.

Il messaggio di Rivoli: azione collettiva per un futuro sostenibile

La città di Rivoli si conferma un esempio di come le amministrazioni locali possano fare la differenza nella lotta allo spreco alimentare, attraverso progetti che coinvolgono cittadini, imprese e istituzioni. La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti non è solo un’occasione per sensibilizzare, ma anche un’opportunità per costruire insieme un futuro più sostenibile.

Simona Riccio , con il suo intervento e il progetto ParlaConMe , continua a promuovere una comunicazione chiara e inclusiva su temi fondamentali come la sostenibilità, la lotta allo spreco alimentare e la valorizzazione della filiera agroalimentare italiana.

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sulle iniziative della SERR a Rivoli, consultare il sito ufficiale della città o seguire i canali social dedicati.

📱 www.parlaconmeofficial.it

Torino e Leopoli firmano il Patto di Amicizia e Collaborazione

È stato firmato nella Sala delle Colonne di Palazzo Civico, il ‘Patto di Amicizia e Collaborazione’ tra la Città di Torino e la Città ucraina di Leopoli. L’accordo è stato sottoscritto dal sindaco di Torino Stefano Lo Russo e dal sindaco di Leopoli Andriy Sadovyi alla presenza del console generale dell’Ucraina a Milano Andrii Kartysh e del console onorario a Torino Dario Arrigotti e rappresenta un passo importante per rafforzare i legami tra le due città, gettando le basi per una collaborazione reciproca.

Il patto, che avrà una durata iniziale di tre anni, si pone l’obiettivo di promuovere valori condivisi come la democrazia, la libertà, lo stato di diritto, i diritti umani e l’integrazione sociale, favorendo un dialogo costruttivo tra le rispettive comunità.

“Torino e Leopoli – ha detto il sindaco Lo Russo – sono città ricche di storia, cultura e spirito di innovazione. Pur distanti geograficamente, condividono l’aspirazione di costruire un futuro inclusivo, sostenibile e orientato al benessere delle proprie comunità. Questo patto è insieme un simbolo di amicizia e un impegno reciproco a lavorare insieme in numerosi settori, oltre alle attività e ai progetti che già da anni legano le nostre due città. Un pensiero speciale in questa occasione poi non può che andare al popolo ucraino, che da oltre mille giorni vive il dramma della guerra. La firma di oggi vuole rappresentare anche un messaggio di solidarietà e di vicinanza, Torino è con voi”.

“Leopoli – ha spiegato il sindaco Sadovyi – è talvolta chiamata il ‘Piemonte ucraino’ perché durante il Risorgimento, quando Torino fu il centro dell’unità politica d’Italia, fu l’epicentro del movimento per lo stato ucraino. Questa analogia storica è più appropriata che mai ora, durante la guerra, mentre la nostra città è il più grande centro umanitario dell’Ucraina. Tutti i nostri progetti – medicina, riabilitazione, educazione – sono una risposta alla tragedia dell’invasione russa, ma anche la nostra visione del futuro. E apprezziamo molto l’opportunità di ampliare i nostri orizzonti e la nostra visione attraverso l’esperienza storica e culturale di Torino e del Piemonte. La partnership tra Leopoli e Torino non solo apre nuovi orizzonti di cooperazione nei settori della cultura, dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile, ma dimostra anche la solidarietà delle nostre città nella lotta contro l’invasore russo e nella difesa dei valori europei”.

Le principali aree di collaborazione tra Torino e Leopoli riguarderanno diversi ambiti strategici. Sul piano culturale, le due città si impegneranno a organizzare scambi e promuovere collaborazioni tra istituzioni artistiche, museali e culturali. In ambito scolastico e accademico, si adopereranno per incentivare progetti di scambio che coinvolgano studenti, docenti e istituti di formazione, comprese le scuole di alta formazione artistica e musicale. Un focus particolare sarà dedicato all’innovazione tecnologica, alla sostenibilità ambientale e alla mobilità urbana, attraverso la condivisione di conoscenze ed esperienze utili a sviluppare soluzioni avanzate in questi settori.
Ultimo ma non meno importante l’accordo prevede il sostegno a progetti di innovazione sociale, con il coinvolgimento attivo di organizzazioni e associazioni operanti nei rispettivi territori. Lo scorso anno Il Sindaco Andriy Sadovyi aveva presentato prima alla Città di Torino e poi al Brussels Urban Summit il progetto “Unbroken”, l’hub umanitario promosso dal Comune di Leopoli per fornire assistenza medica qualificata per curare, protesizzare e riabilitare Ucraini in Ucraina.
Tra i prossimi progetti vi sono la realizzazione all’interno dell’hub di un nuovo centro di riabilitazione e, più a lungo termine, la prospettiva di costruire nuovi edifici per la chirurgia e la riabilitazione e social housing per i pazienti.

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