CRONACA

Spacciatori in Barriera, in manette 5 nigeriani

Negli ultimi giorni, la Polizia di Stato ha arrestato cinque persone per spaccio di sostanza stupefacente nel quartiere Barriera Milano. Si tratta di cittadini nigeriani fermati nel corso di tre diverse operazioni condotte da personale del Commissariato di P.S. Barriera Milano.

Nel primo caso un quarantasettenne è stato fermato a bordo di un’auto in corso Mortara. L’uomo è stato trovato in possesso di una cinquantina di grammi tra eroina e cocaina. Nel corso della perquisizione domiciliare, gli agenti hanno rinvenuto sostanza da taglio e il materiale occorrente per il confezionamento delle dosi.

Un secondo cittadino nigeriano, invece, è stato tratto in arresto in corso Svizzera. L’uomo è stato trovato in possesso di alcune dosi di crack e cocaina, nascoste nel bracciolo della sua auto. Altre dosi delle stesse sostanze stupefacenti, una quarantina di grammi, sono state poi rinvenute a casa del trentaduenne, occultate all’interno di due deodoranti per ascelle roll-on e in un giocattolo per bambini.

Nella terza operazione, gli agenti del Commissariato hanno fermato un uomo che viaggiava su un taxi abusivo (kabu-Kabu) dopo essere salito a bodo in via Cervino. Fermato il veicolo, gli agenti hanno trovato l’uomo in possesso di 34 ovuli di cocaina per un peso di 560 grammi. A casa del quarantunenne, sono stati sequestrati 2.900 euro in contanti e materiale per il confezionamento delle dosi. Gli agenti poi hanno perquisito l’alloggio di via Cervino dal quale l’uomo si era mosso, qui scoprendo ulteriori 165 grammi di cocaina e 850 euro in denaro contante ed arrestando le due persone presenti, due cittadini nigeriani di 38 anni.

Gli arresti sono stato convalidati dall’Autorità Giudiziaria.

Criminalità organizzata: sequestro di 2 milioni di euro

La Dia e i carabinieri del comando provinciale di Asti, hanno eseguito un decreto di confisca del tribunale di Torino nei confronti della famiglia di un pregiudicato di Asti ritenuto vicino a esponenti della ‘ndrangheta attivi in Piemonte.Il provvedimento riguarda 15 immobili, due compendi aziendali, quote societarie e rapporti finanziari per un totale di circa 2 milioni di euro, ritenuto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.

Women and the City: “Dove c’è parità c’è futuro”

 

 

 

 

 

Torino  Al via oggi la III edizione di Women and the City, il festival diffuso tra i luoghi di Torino dedicato alla parità di genere, promosso dall’associazione Torino Città per le Donne (TOxD). Women and the City avrà inizio domani, mercoledì 22 ottobre, alle 17.00 nell’Aula Magna del Campus Luigi Einaudi Università di Torino, per una giornata evento introdotta della presidente Antonella Parigi, con due importanti appuntamenti: la lectio di Tito Boeri “Paternità e divari di genere” e la prima presentazione del libro Male-dette. Manuale di Imprecazione etica (Capovolte). Si potrà partecipare all’inaugurazione del festival solo tramite l’iscrizione al link dedicatoL’appuntamento del pomeriggio inaugurale è accreditato per la formazione dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte.

 

Mercoledì 22 ottobre. Inaugurazione del festivalLa prima giornata di Women and the City si aprirà con il benvenuto dell’ideatrice e presidente del festival, Antonella Parigi, e il primo incontro sarà “Il valore della cura (dentro e fuori la famiglia)”, l’attesa lectio di Tito Boeri, alle ore 17.00 nell’Aula Magna del CLE – Campus Luigi Einaudi Università di Torino. L’economista, presidente dell’Inps dal 2014 al 2016, si soffermerà sul ruolo della paternità come leva per colmare i divari di genere. Attraverso l’analisi delle pratiche familiari e delle politiche del welfare, la lezione esplorerà come una maggiore partecipazione dei padri possa non solo sostenere le donne, ma anche ridisegnare equilibri economici e sociali. L’obiettivo è mettere in luce che la vera parità non è solo una questione femminile, ma un beneficio collettivo: per le famiglie, il lavoro e la società. Infine, sarà proposto un orizzonte di azione in cui la cura — dentro e fuori la famiglia — viene riconosciuta come investimento sul futuro.

 

Seguirà poi la prima presentazione del libro a cura delle socie di TOxD Male-detteManuale di Imprecazione Etica, edito da Capovolte. Il libro nasce da un’idea di Stefania Doglioli che lo presenterà insieme alla coautrice Elena Miglietti con Arianna Montorsi Sara Alessandra Sottile, insieme alle altre protagoniste di un’opera collettiva inedita nel panorama editoriale italiano. Una presentazione ironica e spiazzante, che diventa talk performativo e laboratorio esperienziale, con momenti di lettura, pratica vocale e svelamento autoriale, per un libro full immersion seria e originale sull’imprecazione. Attraverso un viaggio nel tempo (dall’antica Grecia all’epoca della trap), nelle latitudini che portano oltre confine, esplorando le geniali inventive dei dialetti, passando per la musica, il cinema, lo sport e il giornalismo, questo Manuale di imprecazione etica si offre come cassetta degli attrezzi – con tanto di esercizi pratici – costruita in maniera corale e collettiva per comprendere, approfondire, sovvertire le regole, iniziare a imprecare con creatività.

 

I due eventi saranno preceduti dai saluti e brevi interventi di Elena Baralis, prorettrice del Politecnico di Torino; Annapaola Venezia, vice segretario generale della Fondazione Crt, Carlotta Salerno, Assessora Istruzione, Edilizia scolastica, Politiche giovanili, Periferie e Rigenerazione urbana Comune di Torino Ida Chiauzzi, Assessora Manutenzione Cittadina, Quartieri, Partecipazione e Pari Opportunità Comune di Collegno, Marinella Orsino, Vicesindaca e Assessora Cultura e Pari Opportunità Comune di Druento, Maria Vittoria Onadi, Assessora Cultura Comune di Val della Torre, Annamaria Ferretti, Presidente Municipio 1 Bari, Lucia Francesca Pellino, HR Director Lavazza Group, Flavia Zarba, General Counsel Legal and Corporate Affairs Sparco, Barbara Truffelli, Vicepresidente Federfarma Torino, Giorgia Garola, Vice Presidente Unione Industriali Torino e Presidente AMMA, Membro Giunta camerale Camera di commercio Torino.

 

Programma Off, “L’educazione dei maschi” a Druento. Al via anche gli appuntamenti del calendario Off di Women and the City. A Druento, presso il Centro Culturale San Sebastiano, alle 20.45 si terrà la presentazione del libro L’educazione dei maschiPer un mondo senza femminicidi. Per le generazioni di domani, più giuste e più uguali” (edizioni Minerva) di Federica Benassi. L’escalation dei casi di femminicidio indica l’esigenza di trovare modelli in grado di allevare le nuove generazioni impartendo loro principi autentici di giustizia sociale, uguaglianza, rispetto e dignità della persona. L’autrice, counselor con esperienza trentennale al fianco delle famiglie e nelle scuole, analizza attentamente i fenomeni in atto, per arrivare a identificare i principali nodi che hanno condotto tanti adulti di oggi alle drammatiche situazioni quotidianamente sotto i nostri occhi. Conduce l’incontro Domenica Solinas, Presidente dell’Associazione Insieme Cambiamo Pianezza e Socia TOxD.

 

Giovedì 23 ottobreIl giorno dopo, giovedì mattina dalle 9,30, al Campus Luigi Einaudi, una lunga mattinata dedicata alle scuole: studentesse e studenti  in presenza e collegati da remoto, non solo da Torino ma anche da Bari (Liceo Scientifico “Gaetano Salvemini”) incontreranno Piero Grasso, presidente della Fondazione “Scintille di Futuro”, magistrato ed ex presidente del Senato e Alberto Pellai, psicoterapeuta dell’età evolutiva, ricercatore e scrittore. Il titolo dell’evento Educare all’amore è un atto politico”. Partendo dagli ultimi casi di femminicidi, un’emergenza nazionale, si parlerà di Codice Rosso e degli inceppi della legge, della consapevolezza e azione collettiva contro la violenza di genere. Sarà anche l’occasione di ascoltare direttamente dalla voce delle studentesse e degli studenti  un parere sull’insegnamento dell’educazione sessuo-affettiva a scuola, sul Ddl Valditara.

Sarà presentata la petizione del Festival https://www.womenandthecity.it/firma-la-petizione che chiede che l’insegnamento sia materia scolastica in ogni ordine e grado di scuola e il bugiardino https://www.womenandthecity.it/il-bugiardino che è in distribuzione in 700 farmacie di Torino e provincia grazie a una partnership del Festival con l’Ordine dei Farmacisti e Federfarma Torino. L’evento è sold out, si può seguire in streaming sul canale youtube

https://www.youtube.com/@WomenandTheCity

 

Dobbiamo aiutare le giovani generazioni, soprattutto le donne a riconoscere e a prendere le distanze dall’amore tossico”, sottolinea Antonella Parigi, presidente di ToxD, l’associazione che organizza e promuove il Festival. “Noi proviamo a farlo in tanti modi, non solo con gli incontri. Il murale che il Festival e l’associazione Torino Città per le Donne hanno voluto far realizzare e dedicare a Giulia Cecchettin  a Torino mostra alcune di quelle frasi  della lista dei comportamenti controllanti e ossessivi che Filippo  Turetta metteva in atto nei suoi confronti. Ecco, quella lista  di Giulia  dovrebbe essere imparata a memoria, tutti dovrebbero conoscerla”, aggiunge.

 

Dobbiamo favorire anche un nuovo protagonismo del genere maschile che può essere utile al necessario cambio culturale”, sottolinea Elisa Forte, direttrice del Festival Women & the City. “Per scelta ‘editoriale’ – spiega – abbiamo voluto che nel Festival a parlare di violenza di genere ci fossero Alberto Pellai e  Pietro Grasso. E poi, Marco Bouchard, Stefano Ciccone e Giancarlo Marenco. Abbiamo scelto che ad inaugurare il Festival ci fosse un economista (Boeri) che porta una riflessione sulla paternità e i divari di genere. Abbiamo  scelto di proporre dei veri manel per una nuova narrazione e consapevolezza, da rafforzare. Gli uomini devono esserci nei percorsi sui diritti e sul protagonismo femminile, renderli “sensibilizzatori” di temi che non sono – e non devono essere – appannaggio delle donne”.

 

La terza edizione di Women and the City. Quest’anno il festival raddoppia l’appuntamento, diventa diffuso e si prepara per un’edizione speciale che sarà ospitata a Bari dal 28 al 30 maggio 2026. Dopo il successo delle prime due edizioni, Women & the City torna in una nuova veste: 8 giorni di festival (5 a ottobre a cui si aggiugono 3 giornate a novembre) e un ricchissimo programma Off, per un totale di 300 ospiti, italiani e internazionali e oltre 100 eventisparsi tra i luoghi della città di Torino e con tappe in 7 comuni del territorio: a Collegno, Druento, Nichelino, Torre Pellice e Val Della Torre dove gli eventi sono organizzati in collaborazione e con il sostegno degli Enti comunali; a Settimo in partnership con il Festival dell’Innovazione e della Scienza e a Pianezza con l’associazione “Insieme”. Novità di quest’anno anche la collaborazione con 5 festival: si consolida il rapporto con Contemporanea Film Festival, e si inaugura quello con il Festival dell’Accoglienza, Festival dell’Innovazione e della Scienza, Incanti Festival e Festival Donne Incontro Scena.

Promosso dall’Associazione Torino Città per le Donne (TOxD) presieduta da Antonella Parigi, ideatrice del format, manager culturale, ex assessora alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, fondatrice del Circolo dei Lettori, della Scuola Holden (con Alessandro Baricco) – e diretto dalla giornalista Elisa Forte, Women and the City è realizzato grazie al contributo della Fondazione Compagnia San Paolo (maggior sostenitore), della Fondazione CRT, di Unione Industriali, della Camera di Commercio e al sostegno di Regione Piemonte e Comune di Torino. 

 

Il festival è organizzato dall’Associazione Torino Città per le Donne (TOxD), con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo, di Fondazione CRT, di Camera di Commercio di Torino, di Unione Industriali Torino, del Consiglio Regionale del Piemonte, della Città di Torino, della Città di Collegno, del Comune di Druento e del Comune di Val della Torre. Sponsor: Lavazza, Sparco e Iren. Patrocini: Rai Piemonte, Rai per la Sostenibilità ESG, Ordine dei Giornalisti, Ordine dei Farmacisti, Federfarma. Partner istituzionali: Politecnico, Campus Luigi Einaudi e Università di Torino.

Eventi ad accesso libero fino ad esaurimento posti, tranne quelli qui indicati www.womenandthecity.it/prenotazioni ai quali si accede solo previa iscrizione

Restano ancora pochi posti, si possono prenotare QUI 
 

 

 

IL PROGRAMMA COMPLETO

 

Non solo intelligenza artificiale: Cartabia delenda est (la riforma, naturalmente…)

Che leggi

RUBRICA A CURA DI

IRMA CIARAMELLA*

 

Torino ha ospitato il 36° Congresso Nazionale Forense (Torino).
Otre 2500 avvocati provenienti da tutta Italia per tre giorni hanno dibattuto sui temi e sulle sfide che l’avvocatura è chiamata ad affrontare prima tra tutte l’impatto dell’intelligenza artificiale e la riforma della legge professionale.
La conferenza stampa è’ stata ospitata nella magnifica Sala dei Mappamondi dell’Accademia delle Scienze.
QLa Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Torino Simona Grabbi ha consegnato idealmente le chiavi della città al Presidente del Consiglio Nazionale Forense Francesco Greco . La presidente nel suo discorso introduttivo ha citato il motto coniato nel XVIII dell’accademia ’Veritas et utilitas ‘ la ricerca della verità scientifica all’utilità sociale del sapere sono intrinsecamente connessi al progresso della collettività.

Il 36° Congresso Nazionale Forense, ospitato a Torino e promosso dal Consiglio Nazionale Forense insieme all’Ordine degli Avvocati torinese, ha restituito un quadro complesso dello stato dell’avvocatura italiana. La professione vive una fase di transizione strutturale, segnata da un calo costante di nuove iscrizioni e da un cambio generazionale che riflette non solo il mutato scenario economico, ma anche l’impatto profondo delle tecnologie digitali — prima fra tutte, l’intelligenza artificiale.

Ed è proprio il rapporto tra diritto e tecnologia, professione e intelligenza artificiale il vero spartiacque del dibattito torinese.
Secondo un’indagine Ipsos realizzata per il Consiglio Nazionale Forense, un avvocato su tre (36%) utilizza già strumenti di intelligenza artificiale per scopi professionali. La percentuale cresce fino al 47% nella fascia di età 35-44 anni, e raggiunge addirittura il 76% negli studi strutturati con più di 20 collaboratori.

Per il Presidente del CNF, Francesco Greco, la sfida è costruire un modello di IA “interna e controllata”, al servizio della categoria, che garantisca la tutela dei dati sensibili e la parità di accesso agli strumenti digitali anche per gli avvocati più giovani o non integrati in grandi Law Firm che non può permettersi Algoritmi addestrati su misura costosi.
Un approccio che riflette la necessità di integrare il sapere scientifico e tecnologico nel diritto, senza snaturare il ruolo fondamentale dell’avvocato come garante dei diritti.

Al Teatro Regio giovedì scorso il vero incipit.

Sul palco del tempio della Lirica , il Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove ha difeso la riforma della separazione delle carriere come “passo decisivo verso la parità processuale davanti a un giudice terzo”, annunciando anche interventi in favore dell’avvocatura per rafforzare indipendenza, segreto professionale ed equo compenso.
Un’idea di avvocatura al passo con i tempi ma non dipendente”, dove la competenza resta un sapere costruito ed acquisito con professionalità e studio.

Il Presidente del CNF Francesco Greco ha invece rilanciato il vero punto dolente dell’attuale assetto processuale: ”. La Riforma Cartabia la peggiore che il nostro sistema giudiziario, civile e penale abbia subito”, colpevole di aver  “reso il nostro sistema giudiziario lontano, indecifrabile, quasi estraneo ai principi del giusto processo”, e di aver “snaturato il rito civile, trasformandolo in un processo senza il processo, prevedendo un contraddittorio senza contraddittori, un dibattimento senza alcuno che dibatte” e con un abuso della trattazione scritta.
Nel processo penale sottolinea il Presidente Greco, “sono state introdotte norme che possono essere definite solo spaventose, come quella che prevede che per interporre appello al difensore deve essere rinnovata la procura, dimenticando o forse nella consapevolezza che i meno abbienti, ai quali in udienza viene nominato il difensore d’ufficio, mai si recheranno a conferire il mandato di fiducia al difensore per proporre appello”.
Bisogna restituire gli avvocati ai Tribunali e la richiesta del Presidente consegna CNF alla politica bipartisan intervenuta al Congresso e’ chiara: abolire la Riforma Cartabia.

La Vice Presidente del Senato, Anna Rossomando, è intervenuta ricordando il ruolo costituzionale dell’Avvocatura, richiamandone i valori fondanti di libertà, autonomia e tutela dei diritti. Valori che — ha sottolineato — trovarono la loro più alta espressione nella figura di Fulvio Croce, l’Avvocato e Presidente dell’Ordine torinese ucciso dalle Brigate Rosse per aver difeso, con coraggio e senso delle istituzioni, il principio del diritto alla difesa.

Il focus sui temi della Giustizia è proseguito nel pomeriggio all’Auditorium di Renzo Piano del Lingotto con l’intervento della Presidente del Conseil National des Barreaux, Julie Couturier sulle regole imposte dal sistema francese all’Intelligenza artificiale .
Quindi un panel di avvocate e avvocati parlamentari, in un’ottica bipartisan e di equilibrio di genere – tra cui gli On.li Avv.ti Maria Elena Boschi, Enrico Costa, Ada Lopreiato, Debora Serracchiani, Francesco Urraro e Maria Carolina Varchi .
Gli onorevoli e la senatrice hanno dato voce a un confronto vivace e trasversale sulle riforme, l’etica e IA, l’uguaglianza di genere anche con riferimento alla disparità salariale e il ruolo dell’avvocatura come garante del bilanciamento tra innovazione e diritto e il riconoscimento del suo ruolo all’interno della Costituzione della sua funzione sociale in quanto garante del corretto esercizio della giurisdizione e della effettività della tutela dei diritti.

Allo stesso modo, l’impiego dell’intelligenza artificiale nella redazione delle sentenze apre un fronte etico e giuridico delicatissimo: se da un lato promette efficienza e rapidità, dall’altro rischia di appiattire la giurisprudenza, uniformandola e privandola di quella tensione interpretativa che è linfa vitale del diritto.
Come ha efficacemente ricordato il Vice Ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto nel suo brillante intervento che ha concluso la prima giornata del Congresso, “la standardizzazione del diritto porta alla sua banalizzazione.”

Un confronto denso e appassionato, nel segno del motto che accompagna da secoli la tradizione scientifica torinese, come ha ricordato la Presidente dell’Ordine Simona Grabbi? Veritas et Utilitas — la verità come fondamento, l’utilità come fine.

* Avvocata

Nursing Up: “Aggressioni al pronto soccorso, servono misure strutturali”

Una nuova aggressione al Pronto Soccorso dell’Ospedale Cardinal Massaia di Asti, avvenuta nella notte tra domenica 19 e lunedì 20 ottobre, riaccende il dibattito sulla sicurezza negli ospedali. Una dottoressa e due guardie giurate sono state colpite da un giovane nell’area dei codici bianchi, episodio che si aggiunge ai troppi casi di violenza ai danni di operatori sanitari registrati in Piemonte negli ultimi mesi.

«Siamo di fronte a una deriva che non può più essere considerata episodica — dichiara Enrico Mirisola, referente sindacale del Nursing Up per l’Ospedale di Asti —. Le aggressioni nei pronto soccorso sono ormai una costante. Ogni giorno infermieri, professionisti sanitari, OSS e medici lavorano in condizioni di forte pressione, spesso senza tutele adeguate. Non possiamo accettare che chi cura e accoglie lo faccia nel timore di subire violenze».

Mirisola esprime solidarietà ai colleghi coinvolti e chiede interventi immediati. «Servono presidi di sicurezza permanenti, la presenza fissa delle forze dell’ordine nelle aree di emergenza, formazione specifica per il personale e un supporto psicologico per chi subisce aggressioni. Il problema non si risolve con proclami: servono risorse, programmazione e volontà istituzionale».

Il sindacato condivide anche la proposta avanzata nelle scorse ore a livello politico locale dal presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Luigi Giacomini, che ha chiesto l’istituzione di un presidio stabile delle forze dell’ordine nei pronto soccorso. «Ringraziamo Giacomini per aver posto pubblicamente la questione e per la sensibilità dimostrata verso il personale sanitario — aggiunge Mirisola —. Dare voce a questo tema significa riconoscere il valore di chi, ogni giorno, lavora per garantire la salute dei cittadini, spesso in condizioni difficili e senza tutele adeguate».

Sulla stessa linea, il segretario regionale del Nursing Up Piemonte Valle d’Aosta, Claudio Delli Carri, richiama l’urgenza di un coordinamento regionale. «Occorre un piano di sicurezza sanitario che metta insieme le aziende ospedaliere, le prefetture e la Regione Piemonte — afferma Delli Carri —. Solo un’azione congiunta può fermare un fenomeno che mina la fiducia dei cittadini e mette a rischio la tenuta del sistema. Ringraziamo chi, anche sul piano politico, ha scelto di accendere i riflettori su questa emergenza, ma ora è il momento dei fatti».

Il Nursing Up Piemonte Valle d’Aosta rinnova infine la disponibilità a collaborare con le istituzioni per definire strategie condivise di prevenzione e tutela.

«Difendere chi cura significa difendere la salute di tutti — concludono Delli Carri e Mirisola —. La sicurezza del personale sanitario non è un privilegio, ma un diritto e una condizione indispensabile per la qualità dell’assistenza»

I 20 anni di IoLavoro

In occasione del suo 20° anniversario IoLavoro, il più importante evento in Piemonte dedicato all’incontro tra domanda e offerta di occupazione, si presenta con una veste completamente rinnovata: nuovo format e nuove tappe per continuare ad orientare il talento e costruire il futuro.

Il tour autunnale partirà da Torino il 12 e 13 novembre nella nuova sede delle Officine Grandi Riparazioni, scelta per valorizzare ancora di più l’incontro tra aziende e nuovi talenti in uno spazio tradizionalmente votato al lavoro e che oggi si rivolge alle nuove generazioni con un linguaggio contemporaneo.

Si proseguirà toccando altre quattro città piemontesi:

– Biella venerdì 14 novembre al Biella Forum

– Gravellona Toce (VB) martedì 18 novembre al Palazzetto dello Sport

– Vercelli venerdì 21 novembre al Seminario arcivescovile

– Beinasco (TO) giovedì 27 novembre al Palazzetto dello Sport

“IoLavoro si rinnova profondamente: guarda al futuro con una formula più dinamica, capace di coinvolgere un pubblico sempre più giovane – afferma Elena Chiorino, vicepresidente e assessore regionale al Lavoro – Rimane centrale la nostra missione di incrociare domanda e offerta, costruendo opportunità concrete per chi cerca e per chi offre occupazione. Mettiamo le imprese e chi cerca un impiego faccia a faccia, con l’obiettivo di creare immediatamente posti di lavoro”.

“Al netto di tante voci infondate – puntualizza Chiorino – IoLavoro non solo resta, ma cresce e si rafforza, perché crediamo in un Piemonte che non si arrende, che continua a investire sul futuro e a liberare energie. È un’edizione che conferma Torino come punto di riferimento nazionale scegliendo una sede simbolo dell’innovazione come le OGR. E continuiamo a mantenere fede all’impegno di portare IoLavoro nelle province, per rendere il lavoro davvero accessibile a tutti, in ogni territorio del nostro Piemonte”.

Iscrizioni e info

Le iscrizioni per le aziende e per le scuole sono già possibili su iolavoro.org. Dal 3 novembre ci si potrà registrare online fino al giorno dell’evento oppure direttamente in presenza all’ingresso della fiera. Come sempre la partecipazione è gratuita.

Il programma dettagliato sarà pubblicato sempre su iolavoro.org e aggiornato costantemente.

IoLavoro è promosso dalla Regione Piemonte (Assessorato all’Istruzione e merito, Lavoro, Formazione professionale, Diritto allo studio universitario) e realizzato dall’Agenzia Piemonte Lavoro grazie al contributo del Fondo sociale europeo Plus (FSE+).

Un nuovo format: più dinamico, digitale, partecipativo

Le edizioni autunnali 2025 segnano un cambio di passo: un concept rinnovato, dinamico, digitale e sempre più partecipativo, capace di coinvolgere attivamente candidati, aziende e stakeholder. L’obiettivo è offrire un’esperienza immersiva e utile che risponda alle nuove esigenze del mercato del lavoro e parli il linguaggio delle nuove generazioni. Il tutto in una cornice più informale e innovativa, che riflette il cambiamento del mercato e dei suoi protagonisti.

L’evento si arricchisce infatti di:
– incontri tra chi cerca occupazione, imprese e agenzie interinali, con l’obiettivo di generare immediatamente posti di lavoro
– nuove aree immersive e digitali, pensate per avvicinare il pubblico ai mestieri attraverso l’esperienza diretta
– sessioni di orientamento pratico, a supporto di chi cerca lavoro o vuole riqualificarsi
– testimonianze dal mondo delle imprese, con racconti concreti e ispiranti
– workshop formativi, interattivi e orientati allo sviluppo di competenze richieste dal mercato
– dimostrazioni pratiche, realizzate secondo il format delle competizioni WorldSkills
– momenti istituzionali di alto profilo, per approfondire le politiche attive del lavoro

Il coinvolgimento delle nuove generazioni sarà centrale grazie all’area dei laboratori pratici, tour dei mestieri, e alla presenza degli ITS Academy piemontesi e di realtà formative di eccellenza.

Barriera e quartieri svantaggiati dovrebbero essere priorità

Ieri il Sindaco Lo Russo ha inaugurato un bellissimo Murales in corso Vercelli dedicato a Giulia Cecchettin la sfortunata ragazza vittima di un femminicidio. Una bella iniziativa che ha coinvolto le Scuole e che mi auguro interpelli le coscienze di ognuno di noi affinché il rispetto per la vita e per le volontà dell’altro siano al primo posto e non possano mai essere messi in discussione. Ma i problemi di Barriera sono così grandi e diffusi che arrivano in ogni momento alla attenzione delle nostre coscienze. La foto scattata da Stefania a 200 metri dal luogo dove è stato installato il Murales è drammatica. Malgrado il grande impegno delle Caritas Parrocchiali che distribuiscono pasti alle famiglie più povere a Ottobre 2025 la foto di questo ragazzo con la testa dentro il bidone della spazzatura alla ricerca di qualche cosa e’ un pugno nello stomaco alla Comunità Torinese, al Comune e a chi si impegna per il rilancio di una Città da oltre vent’anni in declino economico.
In Barriera , Caro Sindaco , Te lo dico con il massimo rispetto occorre fare di più , molto di più. Non basteranno 400 alberi e pitturare qualche kilometro di corso Palermo. In Barriera occorre portare nuove iniziative economiche con i relativi posti di lavoro l’unica risposta ai giovani italiani e no. Ecco perché in una Perizione che ha raccolto già milleduecento adesioni propongo di spostare in Barriera il nuovo Centro per la Intelligenza Artificiale che il Governo ha assegnato a Torino. Capisco che i Professori siano più comodi a fianco del Politecnico in una zona “figo” moderna e alla page. Ma i cittadini di Barriera non sono figli di un Dio minore così da vivere in mezzo al degrado, alla mancanza di sicurezza e sovrastati dalla povertà. Con il Centro per la IA a Barriera si offrirebbe una prospettiva di alto livello che non potrebbe che avere ricadute positive ancor prima nelle coscienza che nelle tasche della gente. Certo poi a Barriera ci sono i problemi dei marciapiedi disastrati ai negozi orientali aperti a tute le ore che fanno concorrenza sleale ai nostri

Mino GIACHINO
Responsabile economico DC Torino

Il Consiglio regionale celebra la prima Giornata dell’ascolto

Istituzioni e terzo settore insieme, contro la solitudine e l’emarginazione dei più fragili. Il 21 ottobre si è svolta a Palazzo Lascaris la presentazione della prima Giornata regionale dell’ascolto per la prevenzione e il contrasto alla solitudine e all’abbandono sociale, istituita con legge regionale n.14/2025 e celebrata in concomitanza con la Giornata mondiale dell’ascolto.

In questa occasione si è inteso sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, dando attuazione a una delle finalità della legge approvata lo scorso luglio dal Consiglio regionale, ovvero quella di organizzare campagne informative istituzionali volte a far conoscere i servizi erogati dagli enti pubblici e dagli enti del terzo settore che operano nel campo dell’ascolto come strumento di contrasto alla solitudine e all’abbandono sociale.

“La Giornata dell’ascolto ci ricorda che, prima di ogni decisione, prima di ogni provvedimento, c’è sempre una persona da comprendere. L’ascolto è il primo atto di rispetto verso chi vive una fragilità e il punto di partenza di ogni percorso di cura e attenzione”, ha dichiarato Davide Nicco, presidente del Consiglio regionale. “È la più alta forma di servizio pubblico: richiede tempo, empatia e responsabilità. Con la legge, da poco approvata, il Piemonte compie un passo avanti importante nel riconoscere l’ascolto come strumento concreto per contrastare la solitudine e l’abbandono sociale. Il Consiglio regionale vuole essere la casa di tutte le voci, ma soprattutto di quelle che faticano a farsi sentire. Perché solo una politica che sa recepire può davvero essere rappresentativa”.

“Secondo il Rapporto globale della Commissione sulle Relazioni sociali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, pubblicato a fine giugno, ci sono circa 871mila morti nel mondo dovuti alla solitudine e all’isolamento sociale, ben sei ogni ora”, ha affermato Silvio Magliano, consigliere regionale e primo firmatario della legge 14/2025. “Nel 2023 circa 7mila persone si sono rivolte a Telefono Amico Italia per gestire un pensiero suicida, con un aumento del 24% rispetto al 2022. Infine, uno studio dell’Università del Piemonte Orientale ha sottolineato il ruolo cruciale di solitudine e isolamento nei meccanismi di incidenza e progressione della malattia in soggetti affetti da disturbi cardiovascolari e, in alcuni casi, anche da patologie oncologiche. Alla luce della gravità di questi dati, ho voluto proporre una legge, approvata all’unanimità e frutto di un confronto con gli enti del terzo settore, che rende il Piemonte la prima regione ad accendere un faro sul tema dell’abbandono sociale”.

Hanno poi preso la parola i rappresentanti di tre realtà del terzo settore, attive in Piemonte per la prevenzione e il contrasto della solitudine e del disagio sociale che ne consegue, ovvero CaritasTelefono Amico e La Tazza Blu.

“L’esperienza della rete Caritas in Piemonte – 16 Caritas diocesane, circa 300 Caritas parrocchiali – evidenzia la centralità e l’urgenza dell’ascolto, base del percorso di accompagnamento delle persone fragili”, è intervenuto Pierluigi Dovis, referente Caritas Torino. “Oltre 3.000 volontari impostano la relazione di aiuto a partire dall’emersione dei vissuti, delle speranze, delle storie personali. Dall’ascolto empatico si genera l’indirizzo a servizi ed agenzie. Le migliaia di ore annuali negli oltre 200 centri di ascolto sul territorio e le altre azioni di servizio dicono come sia urgente favorire una mentalità diffusa di ascolto interpersonale, possibile ad ogni cittadino, fatto di reti relazionali corte. Senza queste l’ascolto ‘specialistico’ rischia di non raggiungere l’obiettivo inclusivo che ridona fiducia alle persone”.

“Da oltre 60 anni, siamo un punto di riferimento per chi attraversa momenti di solitudine e difficoltà emotiva. Offriamo un ascolto attento, sensibile e senza pregiudizi, in un contesto di anonimato e rispetto”, ha commentato Maria Assunta Fazio, presidente di Telefono Amico Torino. “Dal periodo del Covid in avanti, le richieste di aiuto sono aumentate, si tratta di persone di ogni età e condizione. Ci telefonano anzitutto uomini, mentre tramite chat si rivolgono a noi i più giovani, ma le risorse non bastano, riusciamo a rispondere solo a parte delle richieste. Per questo organizziamo di regola due corsi l’anno per formare nuovi volontari e a breve ne partirà uno. Il nostro obiettivo è semplice ma fondamentale: esserci, sempre, per chi ha bisogno di parlare. Anche un ascolto può salvare una vita”.

“L’associazione La Tazza Blu odv, nata nel 2019 in ricordo di Giulia, suicidatasi a 17 anni, si dedica alla prevenzione del suicidio giovanile combattendo il silenzio e lo stigma e promuovendo l’ascolto e il supporto”, ha spiegato Rocchina Stoppelli, presidente dell’associazione La Tazza blu odv. “Il suicidio non è una scelta: è la conseguenza di una sofferenza insopportabile. I dati Istat mostrano che in Italia il numero dei suicidi (15.196) ha superato quello delle vittime di incidenti stradali (11.600) fra il 2019 e il 2022. Dal 2003 al 2022 si sono registrati 2.667 suicidi fra i 20 e i 24 anni, 1.392 fra i 15 e i 19 anni, 174 fra i 10 e i 14 anni e anche 7 suicidi di bambini di 5-9 anni. Numeri che rappresentano un campanello d’allarme, un richiamo collettivo alla responsabilità. Occorre infatti costruire tutti insieme un piano nazionale di prevenzione del suicidio, efficace e tempestivo, capace di intercettare precocemente il disagio e offrire risposte concrete”.

Ufficio stampa CRP