Dopo l’omicidio di Marco Veronese a Collegno, le indagini hanno rivelato che il presunto assassino, Michele Nicastri, non solo aveva pianificato l’agguato, ma stava anche preparando una possibile fuga. Subito dopo il delitto, avvenuto nella notte tra il 22 e il 23 ottobre, Nicastri si è allontanato rapidamente dal luogo dell’aggressione, riuscendo a far perdere le proprie tracce per alcune ore.
Le telecamere di sorveglianza e i tabulati telefonici hanno però permesso agli investigatori di ricostruire i suoi spostamenti. È emerso che l’uomo, rientrato a casa ferito a un braccio, avrebbe contattato un familiare per chiedere aiuto, segno che aveva già previsto un piano di rientro e di copertura. L’arma del delitto non è mai stata trovata, un altro elemento che fa pensare a una fuga organizzata e non improvvisata.
Secondo la Procura, Nicastri avrebbe dunque agito con freddezza, pianificando non solo l’omicidio ma anche le mosse successive per evitare la cattura. Le indagini proseguono per accertare se abbia avuto complici o contatti pronti a sostenerlo nella fuga.
