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Giornata della Terra, l’intervento di Agripiemonteform e Confagricoltura

“I nostri imprenditori agricoli all’avanguardia in fatto di economia circolare, sostenibilità e tutela ambientale”

 

Un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera viene celebrata la Giornata della Terra, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione ad applicare comportamenti virtuosi, rispettosi di un bene comune quale è il nostro pianeta.

Tutte le persone, a prescindere dall’etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile”. È proprio ispirandosi a questo principio che 20 milioni di cittadini americani nel 1970, a seguito di un disastro ambientale, si mobilitarono per una manifestazione a difesa della Terra: venne così istituita una giornata in celebrazione del pianeta che ne evidenziasse l’unicità e ricordasse ai suoi abitanti l’importanza di salvaguardare i diversi habitat per garantire la sopravvivenza di tutte le specie, umana compresa.

Il tema di quest’anno è “Pianeta contro Plastica”, per sottolineare la necessità di ridurre la produzione di questo materiale del 60% entro il 2040.

Gli eventi di celebrazione della Terra si inseriscono nel contesto più ampio del G7 Clima, Energia e Ambiente che si terrà a Torino dal 28 al 30 aprile prossimi. Il programma sarà articolato in cinque principali aree tematiche: economia circolare, energie rinnovabili, azione climatica e acqua.

La riduzione del 60% della produzione di tutte le materie plastiche entro il 2040 e l’investimento in tecnologie e materiali innovativi per costruire una realtà priva di plastica sono due obiettivi che crediamo possano essere raggiungibili” afferma Lella Bassignana, presidente di Agripiemonteform, emanazione di Confagricoltura Piemonte, che si occupa di formazione, ricerca e sviluppo in ambito agricolo e rurale. “Occorre promuovere una diffusa consapevolezza e un altrettanto adeguata divulgazione dei danni causati dalla plastica alla salute umana, animale e a tutta la biodiversità, come per esempio quelli dell’industria dell’abbigliamento, che produce ogni anno oltre 100 miliardi di capi utilizzando petrolio grezzo. Al contrario, purtroppo, il fenomeno del FastFashion, letteralmente della moda usa e getta, non accenna a diminuire ed è anzi in costante aumento”.

È stato appena riconosciuto il ruolo sociale dell’imprenditore agricolo e la sua funzione in tutela del paesaggio e dell’ambiente – evidenzia Bassignana – questo ci inorgoglisce e rimarca l’impegno che da sempre portiamo avanti con le nostre aziende agricole: formare in maniera coerente gli imprenditori agricoli e sensibilizzare le future generazioni, affinchè adottino stili di vita rispettosi dell’ambiente e in sintonia con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per uno sviluppo globale sostenibile”.

Linda Maccarini, “Cento modi per sposarsi”: amore, ironia, freschezza e realtà

Informazione promozionale

“Sai cosa c’è alla base di tutti questi modi per convolare a nozze? C’è il valore universale che muove il mondo, c’è l’essenza senza la quale ogni rapporto muore, prima o poi: l’amore. E l’amore va oltre ogni cosa, oltre la religione, oltre la razza, oltre il sesso, oltre le formalità. L’amore è ciò che unisce due persone, qualsiasi sia la loro identità, e c’è o non c’è e basta. Non è grigio, non è bianco o nero. L’amore ha tutti i colori del mondo”.

Tiffany, Mary Jane e Andrea vivono nella caotica e bellissima Londra. Non si conoscono e non hanno niente in comune, eppure continuano a sfiorarsi, frequentando gli stessi luoghi nei mesi che le separano dal loro grande traguardo: il loro matrimonio, fissato per tutte e tre il 20 giugno 2020. L’eccentrica Tiffany sogna nozze lussuose e glamour per far dimenticare il memorabile matrimonio di Tracy, la sua amica-nemica con la quale è in competizione fin dai tempi della scuola. La curvy Mary Jane si sottopone a diete ferree al limite della resistenza fisica per poter entrare nel suo abito da sposa da cinquantamila sterline ed essere almeno per un giorno la più bella. La polacca, naturalizzata inglese, Andrea sogna un matrimonio religioso tradizionale per accondiscendere alla sua famiglia, scontrandosi con il futuro marito Aaron, ateo convinto. I preparativi procedono fin quando un evento impensabile e assurdo sconvolgerà definitivamente i loro piani: il COVID-19. L’esperienza del lockdown muterà la loro visione delle cose e le loro vite arriveranno davvero ad intrecciarsi e scontrarsi, in maniera del tutto inaspettata. Tiffany, Mary Jane e Andrea riusciranno a coronare il loro sogno? Chi di loro capirà che anche in piena pandemia è possibile essere felici perché esistono almeno “cento modi per sposarsi”?

Amore, ironia, freschezza e realtà: sono questi i componenti di “Cento modi per sposarsi” di Linda Maccarini. L’autrice prende spunto da un periodo attuale e particolare, come quello caratterizzato dalla pandemia Covid, per raccontare con freschezza e leggerezza le vicende di tre ragazze profondamente diverse tra di loro – Tiffany, Mary Jane e Andrea – alle prese con i preparativi del loro matrimonio che, ironia della sorte, si svolgerà per tutte e tre il 20 giugno 2020 e verrà organizzato da Ilary McPherson, la wedding planner della “middle class” più in voga di Londra. Tre storie separate, quindi, raccontate in tre diversi piani narrativi, che a poco a poco si sfiorano, fino a intrecciarsi in maniera del tutto inaspettata, dando vita a imprevisti sorprendenti e a un finale non scontato.

Un romanzo che ha le sfumature del genere rosa, ma che in realtà può essere considerato una piacevole narrativa che vi farà ridere, sognare, piangere, riflettere. Protagonista è sicuramente l’amore, ma anche la realtà che ci circonda e le situazioni esterne che indubbiamente influenzano le nostre scelte. Anche la pandemia ha un ruolo chiave, ma non temete. Seppur sia un momento che in molti vorremmo solo dimenticare, in questo romanzo viene narrata con estrema ironia divenendo un pretesto per poter parlare di temi attuali e profondi come le relazioni interpersonali, l’amicizia, le aspirazioni personali, il matrimonio, il rispetto e l’amore verso se stessi. Perché, citando il libro, “c’è una cosa che conta più di qualsiasi cosa nella vita, un valore sacro, intramontabile e inestimabile da tutelare quanto un giuramento di fronte a Dio. La propria libertà”.

“Cento modi per sposarsi”, edito da Rossini Editore, è acquistabile in tutte le librerie e in tutti i negozi online Amazon, Ibs, Feltrinelli ecc.) e anche nel sito della casa editrice https://santellionline.it/.

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L’autrice

Linda Maccarini esordisce come scrittrice con Sandy e l’immagine nello specchio primo capitolo di una trilogia fantasy pubblicata tra il 2018 e il 2019 che la porta ad aggiudicarsi la quinta edizione del Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti, nella categoria Libri per Ragazzi, sezione Narrativa. Dopo La ragazza dal futuro rosa confetto (2022) Cento modi per sposarsi è il suo quinto libro e il primo edito da Rossini Editore. L’autrice ha anche un sito internet https://lindamaccarini.it/ e potete seguirla su Instagram e Facebook come linda_maccarini_

 

Il libro  “La ragazza dal futuro rosa confetto” sarà anche acquistabile in fiera al prossimo Salone del libro di Torino, dove sarà presente “La caravella editrice” 

Susan Meiselas, il coraggio delle immagini

 In occasione della mostra Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore, la guerraa CAMERA fino al 2 giugno, mercoledì 24 aprile alle 18.30 incontreremo Susan Meiselas, fotografa documentaria statunitense nota soprattutto per i suoi reportage realizzati in America Latina.

 

Membro dell’agenzia Magnum Photos dal 1976, nel 1978 Susan Meiselas ha vinto, con il progetto Nicaragua, la Robert Capa Gold Medal, premio assegnato a reportage fotografici per realizzare i quali siano stati necessari eccezionali doti di coraggio e intraprendenza. Nei suoi lavori ha affrontato una vasta gamma di temi, dalle problematiche dei diritti umani, della prostituzione, della violenza domestica e dei conflitti in Nicaragua, Kurdistan e Palestina. Tra i suoi riconoscimenti più importanti anche l’Hasselblad Award, il Premio Maria Moors Cabot e il Guggenheim Fellowship.

Coraggio e impegno in temi sociali e politici sono al centro del dialogo con l’autrice statunitense. Durante l’incontro Susan Meiselas, insieme al direttore artistico di CAMERA Walter Guadagnini, condividerà le esperienze vissute sul campo nella realizzazione dei suoi reportage, dal suo approccio creativo alla relazione con i soggetti fotografati. Una relazione che gioca un ruolo fondamentale nella creazione delle sue fotografie: “È raro che io arrivi in un luogo con un’idea già in mente. Succede invece che l’idea si sviluppa mentre sono sul campo, interagendo con le persone e capendo pian piano ciò che sarà più appropriato”. L’incontro sarà anche un’occasione per interrogarci, insieme a una delle figure più influenti del fotogiornalismo contemporaneo, su quale sia oggi il ruolo della fotografia nel sensibilizzare l’osservatore di fronte alle condizioni di vita nelle realtà più emarginate del nostro pianeta.

Intervengono:

Susan Meiselas, fotografa

Walter Guadagnini, direttore artistico di CAMERA

 

È consigliato prenotare per l’incontro sul sito di CAMERA.

Il biglietto d’ingresso per l’incontro ha un costo di 3 Euro.

Il Consiglio Comunale chiede un nuovo carcere per Torino

E che si rispettino le capienze massime delle strutture

Nella seduta del 22 aprile 2024, il Consiglio Comunale di Torino ha approvato una mozione che impegna sindaco e Giunta a chiedere al ministro della Giustizia la realizzazione di una nuova struttura carceraria a Torino, meglio integrata con il resto della città e in cui sia possibile anche l’esecuzione di pene a custodia attenuata che portino a un reinserimento proficuo nella società.

Il documento, nel sottolineare il sovraffollamento della struttura e le precarie condizioni lavorative degli operatori e delle operatrici della Polizia Penitenziaria, di Assistenti Educativi e dei Sanitari che presidiano l’attuale struttura, chiede inoltre di promuovere un momento di riflessione e formazione incentrato sull’edilizia carceraria, da cui possano emergere indicazioni operative e progettuali per la realizzazione di spazi a misura di persona – sia per le persone ristrette che per chi vi lavora – con la possibilità di prevedere adeguate possibilità di formazione, lavoro e comfort.

Nel valutare la miglior localizzazione delle strutture nel tessuto urbano, il documento chiede di prendere in considerazione anche le aree demaniali inutilizzate e che vengano rapidamente stanziati fondi straordinari per questo tipo di necessità e per il recupero del Lorusso e Cutugno, anche accedendo a linee di finanziamento europee.

Infine, si propone di attuare politiche dell’abitare che possano permettere a chi abbia i requisiti comportamentali, ma non quelli economici e materiali, di fruire di misure alternative alla detenzione.

Dopo la mozione è stato approvato anche un ordine del giorno che invita sindaco, Giunta e Consiglio Comunale ad attivarsi presso il Governo affinché il numero totale delle persone detenute sia rapidamente ricondotto alla capienza legale delle strutture carcerarie, “per regolarizzare così un’esecuzione penale oggi totalmente al di fuori dei parametri”.

Respinto un altro ordine del giorno, discusso congiuntamente agli altri due documenti, che chiedeva un “soste

Bretella di Pessione, il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso

RICONOSCIUTE TUTTE LE ARGOMENTAZIONI DEL COMUNE DI CHIERI

Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’ufficio stampa del  Comune di Chieri

Il Consiglio di Stato ha dichiarato infondato e respinto l’appello contro la sentenza del TAR del Piemonte proposto da alcuni cittadini, essendo “del tutto evidente la mancanza di interesse degli appellanti a coltivare qualsivoglia censura”, e condannato gli appellanti a rifondere le spese di giudizio in favore del Comune di Chieri (5mila euro).

I ricorrenti avevano impugnato davanti al TAR del Piemonte la delibera relativa alla cd. “bretella” di Pessione, infrastruttura che ha come obiettivo il miglioramento funzionale e dell’accessibilità alla zona produttiva, riducendo il traffico dei mezzi pesanti che gravano sul centro abitato, migliorando la qualità dell’aria e la sicurezza stradale, cercando così di garantire una maggiore convivenza tra la popolazione e una delle maggiori realtà dell’industria agroalimentare italiana, il cui stabilimento a Chieri, in Pessione, è oggi uno dei principali siti di produzione al mondo del Gruppo Bacardi.

Il TAR, all’inizio del mese di luglio del 2023, aveva respinto il ricorso giudicando infondate nel merito le censure formulate dai ricorrenti e dichiarato inammissibileil ricorso con riferimento al Comitato “Per Pessione” in quanto non ricorrevano in capo al Comitato ricorrente i presupposti perché possa essere al medesimo riconosciuta la legittimazione ad agire.

Ora, il Consiglio di Stato (Sez. IV, n. 3630/2024), ha respinto il ricorso nel merito, in completa adesione alle difese formulate dal Comune di Chieri.

La sentenza ha evidenziato come le osservazioni formulate dagli appellanti a suo  tempo, in occasione della variante urbanistica, siano state esaminate e puntualmente controdedotte dall’Amministrazione comunale, che ha anche valutato la proposta di tracciato alternativa avanzata dai medesimi, non ritenendola idonea e conforme alla pianificazione urbanistica sovraordinata.

La sentenza ha altresì evidenziato come inammissibile il fatto che gli appellanti pretendano di imporre le proprie soluzioni progettuali rispetto a quelle approvate in sede di Accordo di programma siglato con la Regione Piemonte, ricordando come la scelta di localizzazione di un’opera pubblica sia insindacabile persino per il giudice amministrativo.

Il pronunciamento del Consiglio di Stato è stato accolto con grande soddisfazione dal Sindaco di Chieri e dall’assessora alla Pianificazione urbana e ai Lavori pubblici, che ricordano, però, che i lavori del primo lotto avrebbero dovuto avviarsi entro la fine del 2022 e completarsi entro il 2023; invece si sono persi due anni e nel frattempo sono lievitati sensibilmente i costi dell’opera.

La sentenza del TAR del Piemonte era già stata netta nel respingere il primo ricorso, riconoscendo che: l’amministrazione della Città di Chieri ha adeguatamente risposto alle osservazioni del comitato, assicurando il contraddittorio; che l’opera è coerente con le esigenze di alleggerimento del traffico pesante e con quelle di risparmio del suolo; che non c’è modo di considerare la proposta alternativa, perché in contrasto con piani urbanistici sovraordinati.

Nonostante il giudizio di primo grado non lasciasse dubbio alcuno, c’è chi ha voluto insistere rivolgendosi al Consiglio di Stato, che è giunto alle stesse conclusioni, riconoscendo come l’intervento “persegue un obiettivo intercomunale di maggiore sostenibilità ambientale e di sicurezza della viabilità” e che il “tracciato alternativo non risulta adeguato a soddisfare le esigenze di decongestionamento del traffico” .

La Brigata Taurinense celebra i 72 anni

Il 15 aprile scorso, in occasione dell’anniversario della sua ricostituzione, la Brigata Alpina Taurinense ha celebrato la ricorrenza con una solenne cerimonia dell’alzabandiera. L’evento, trasmesso in video collegamento, ha permesso a tutti i membri della Brigata, sia quelli presenti nelle sedi stanziali sia quelli dislocati in operazione, di partecipare virtualmente a questo significativo momento.

L’evento ha simbolicamente riunito le “penne nere” di tutta la Brigata, operanti sia nell’ambito nazionale con l’operazione “Strade Sicure” sia internazionale, come in Libano, dove la Brigata ha assunto dallo scorso febbraio il comando del Settore Ovest di UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon) e della Joint Task Force italiana (JTF L-SW).

Dalla base di Shama, nel Libano meridionale, il Generale di Brigata Enrico Fontana ha salutato tutte le unità collegate, ringraziando gli alpini per il loro impegno quotidiano al servizio della nazione, sia in Italia sia all’estero.

Ricostituita il 15 aprile 1952, la Brigata eredita le tradizioni delle storiche Divisioni “Cuneense” e “Taurinense”. Oggi, essa è una delle due Grandi Unità delle Truppe Alpine dell’Esercito, impegnata in numerose missioni internazionali sotto l’egida dell’ONU, della NATO e dell’UE. A livello nazionale, la Brigata vede impiegati i suoi uomini e donne nell’operazione “Strade Sicure” e guida i Raggruppamenti Piemonte-Liguria e Valsusa-Valle d’Aosta.

Le famiglie spendono di più, Ascom: “ma negozi tradizionali in crisi”

I dati dell’Osservatorio sulle spese delle famiglie torinesi nel 2023 diffusi dalla Camera di commercio di Torino, indicano secondo Ascom Confcommercio Torino e provincia  le difficoltà in cui versa il commercio tradizionale e la necessità di contrastare il calo degli acquisti nei negozi cosiddetti ‘tradizionali’. Secondo l’indagine della Camera di Commercio alla fine del 2023 la spesa media mensile delle famiglie torinesi ( è stato considerato un campione di 240 nuclei familiari) è arrivata a 2.597 euro al mese, il valore più elevato degli ultimi dieci anni e in crescita dell’1,7% (+43 euro) rispetto all’anno precedente. In aumento le spese alimentari, non alimentari e per la casa.

Nel 2023 tutte le famiglie del sondaggio camerale, al di là della  tipologia e condizione economica, hanno registrato un aumento  della spesa complessiva in confronto al 2022.

«I dati diffusi dalla Camera di commercio sulla spesa delle famiglie torinesi nel 2023 – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa – testimoniano il peso dell’inflazione e dell’aumento dei costi sulle scelte di spesa dei torinesi. Si conferma la sofferenza del negozio tradizionale a causa anche della concorrenza sleale di centri commerciali, outlet e colossi dell’e-commerce. Una tendenza che dobbiamo invertire; la nostra società non può e non deve permettersi di perdere ancora altri negozi, dal momento che tutti gli indicatori testimoniano che dove c’è un fenomeno di desertificazione commerciale il territorio si impoverisce economicamente e culturalmente e arrivano degrado e insicurezza. Ascom si batte per impedire ulteriori chiusure e per riportare le famiglie a comprare nei negozi. La sensibilità della nostra Associazione su questo fronte ha incontrato quella dell’amministrazione comunale, con la quale abbiamo lavorato ad una campagna di sensibilizzazione sotto il cappello ‘Torino compra vicino’, per far riscoprire il piacere dell’acquisto sotto casa per i cittadini, ma anche per i tanti turisti, che amano sempre di più ‘vivere’ la città. Accanto alla campagna di promozione, si sta lavorando alla costruzione di un Albo per le attività storiche e per quelle innovative, oltre al nostro lavoro sui Distretti del Commercio, che destina direttamente agli imprenditori risorse preziose per migliorare la loro attività».

L’invecchiamento attivo protagonista di un convegno a Palazzo Civico

“Essere persone anziane a Torino” è stato argomento di un convegno che si è tenuto ieri nella Sala delle Colonne di Palazzo Civico e ha messo insieme esperienze e riflessioni in occasione della Giornata dell’invecchiamento attivo, definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come il processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza delle persone che invecchiano al fine di migliorarne la qualità della vita.

Organizzato dall’Assessorato alle Politiche Sociali della Città di Torino l’incontro ha visto tra i relatori rappresentanti delle Circoscrizioni, dell’ASL Città di Torino, del Dipartimento Servizi educativi e Servizi sociali, socio sanitari e abitativi della Città e di attori delle politiche sociali cittadine come Cooperativa Zenith, Fondazione della comunità di Mirafiori, Casa del Quartiere San Salvario oltre che delle organizzazioni sindacali e del Consiglio dei Seniores. Tutti chiamati a far rete per condividere buone pratiche, successi, ma anche criticità riscontrate nelle attività quotidiane.

Tra queste le iniziative più recenti di cui si è discusso “Correre Controvento – Prometeo 2.0”, un progetto sperimentale partito a marzo di quest’anno, realizzato dal Dipartimento Servizi Sociali Socio Sanitari e Abitativi di Città di Torino, volto a favorire l’invecchiamento attivo e il mantenimento delle persone anziane nel proprio domicilio e con un approccio rivolto, per la prima volta, alla cura di chi si prende cura. L’iniziativa si rivolge infatti ai caregiver over 65 residenti a Torino e prima cintura, o il cui familiare assistito è un cittadino torinese; a loro “Correre Controvento” offre percorsi di consapevolezza, pratiche e strategie per potersi rigenerare dalle fatiche quotidiane, con l’obiettivo di alleviare il senso di isolamento e la sensazione di affrontare le difficoltà sentendosi appunto “controvento”.

TORINO CLICK

G7 clima, energia e ambiente: anche a Torino gli Stati Generali dei giovani

Elaborato un documento che sarà consegnato ai sette ministri dell’Ambiente durante la riunione a fine mese nella Reggia di Venaria

Ottenere informazioni verificate e attendibili a tutti i livelli per avere maggiore consapevolezza dei problemi, individuare soluzioni innovative per sviluppare azioni sostenibili, adottare politiche coerenti con gli obiettivi di sostenibilità che impattino positivamente sulla vita quotidiana delle persone, prevedere una maggiore educazione al ciclo dei prodotti sono le principali richieste contenute nel documento di intenti anticipato al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dai rappresentanti dei 500 giovani che hanno partecipato ad uno dei momenti di avvicinamento al G7 Clima Energia e Ambiente, che si terrà il 29 e 30 aprile nella Reggia di Venaria Reale. Nel testo sono stati evidenziati altri aspetti: lo sviluppo della ricerca, applicandola e trasferendola in nuove tecnologie, la tutela della biodiversità e degli ambienti naturali, lavorare sull’educazione ai consumi in un’ottica di sostenibilità su scala locale e globale. Su iniziativa di Earth Day Italia, in collaborazione con Regione Piemonte, Città di Torino ed Environment Park, in occasione della Giornata mondiale della Terra l’evento è stato parte attiva degli Stati generali dell’Ambiente per i giovani, organizzati a Roma da Earth Day Italia con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e il Ministero dell’Istruzione e Merito.

La sintesi dei documenti elaborati tra Torino e Roma sarà quindi consegnata ai 7 ministri dell’Ambiente nella Reggia di Venaria da una delegazione dei giovani partecipanti. La giornata torinese ad Environment Park è stata divisa in due sessioni con animazione di tavoli tematici, coinvolgimento di esperti, collegamenti televisivi con Rai Play e Vatican News, streaming sulla piattaforma Ansa. La prima sessione, dopo i saluti istituzionali, ha visto durante la mattinata 400 studenti delle scuole superiori piemontesi partecipare ad un “corso di autodifesa da negazionismo climatico”, durante il quale è stato messo l’accento sulle “fake news” che vengono veicolate appositamente per cercare di instaurare nell’opinione pubblica il dubbio che gli scienziati del clima non siano in accordo con le risultanze scientifiche che emergono da tutti i rapporti delle organizzazioni internazionali e sull’importanza di una corretta informazione. In contemporanea altri 100 giovani delle Università e delle associazioni, suddivisi in quattro gruppi, hanno approfondito gli argomenti individuati dal Ministero dell’Ambiente in coerenza con le priorità della Strategia regionale per lo Sviluppo sostenibile del Piemonte (clima, energia, economia circolare, acqua), mentre un quinto tavolo si è focalizzato sul cibo. Tutti i tavoli sono stati permeati dalla relazione con i temi della pace a livello globale e dell’educazione alla cittadinanza attiva. Partecipando ad un collegamento in diretta con RaiPlay, il Presidente della Regione Alberto Cirio ha ringraziato i giovani per il prezioso contributo al confronto sulla sfida della transizione ecologica e dei cambiamenti climatici, ricordando che le istituzioni devono lavorare insieme per individuare un percorso sostenibile che consenta di affrontarla. Pace e ambiente sono stati i punti focali della seconda sessione: a caratterizzarla, in diretta Rai e Vatican News, un dialogo interculturale ed interreligioso tra Gerusalemme e Torino che, in collaborazione con il Patriarcato di Gerusalemme e il Dicastero Pontificio della Comunicazione, ha coinvolto leader religiosi e culturali di diverse aree del mondo; successivamente, i giovani partecipanti ai tavoli hanno dialogato con il ministro dell’Ambiente sui temi della giornata e gli hanno consegnato la bozza del documento emerso dai tavoli. Secondo il presidente di Enviroment Park Giacomo Portas è stata una giornata importante per avvicinare i giovani ai problemi climatici e si è detto colpito dall’attenzione che hanno dimostrato nei confronti dell’ambiente. Grande successo ha ottenuto la prima auto ad idrogeno che viaggia a Torino. L’evento odierno è stato uno dei principali momenti del percorso di avvicinamento al G7 di Venaria Reale ed è stato inserito nel programma che il Ministero dell’Ambiente ha costruito con la Banca Mondiale per la “Planet Week”, dal 20 al 28 aprile a Torino e in Piemonte con l’obiettivo di promuovere le esperienze italiane rivolte allo sviluppo sostenibile, alla tutela ambientale e alla lotta contro il cambiamento climatico, portate avanti da organizzazioni non governative, fondazioni, associazioni, Università, scuole e pubbliche amministrazioni (vedi https://planetweek.org/index.php#event ).