ilTorinese

“Safe from the Sleep” animerà la Notte Bianca del Museo Egizio

Questa sera

Sono la prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano, Antonella Albano, e il coreografo, danzatore e accademico olimpico Marco Pelle a esibirsi la sera del 20 novembre, nella notte bianca organizzata dal Museo Egizio per i festeggiamenti dei suoi duecento anni. Nella nuova galleria dei Re, che ospita statue di dei e faraoni. I due artisti danzeranno  una versione inedita di “Safe from Sleep”, creazione di Marco Pelle entrata nel repertorio di tanti danzatori internazionali come assolo, e che ora si trasforma in un incontro tra due ballerini, con l’interpretazione, per la prima volta, di una donna: la meravigliosa ballerina scaligera Antonella Albano. “Safe from Sleep” è la storia di un volo infinito, raccontato attraverso la perdita del viaggio che ne nasce. Il lavoro di Marco Pelle, primo membro tersicoreo dell’Accademia Olimpica di Vicenza, racconta la grandezza di un amore passato ma mai spento, l’incontro tra due anime separate da un tempo infinito, ma che da un tempo infinito si cercano e si attraggono. È  come quando ci si sveglia da un sogno e ci si rende conto che si è compiuto un viaggio meraviglioso e, come in un miracolo, siamo stati al sicuro e protetti. 

Mara Martellotta

Ars Captiva 2024 – To take care of – all’ex Scalo Valdocco

 

L’undicesima edizione biennale di Ars Captiva apre ai giovani artisti in mostra

Sono gli spazi dell’ex Scalo Valdocco, luogo che parla della felice realizzazione di un importante progetto di architettura del paesaggio in ambito urbano, ad ospitare l’undicesima edizione biennale di Ars Captiva 2024 che propone la mostra To take care of, visitabile da venerdì 22 Novembre al 1° Dicembre. In esposizione opere di arti visive che spaziano in vari ambiti del vasto mondo dell’arte, dalla pittura alla scenografia, dalla scultura alla fotografia per raggiungere la street art con i suoi interessanti risvolti sociali ed urbanistici.


Si tratta di lavori nati dalle esperienze degli allievi di dieci scuole che fanno parte dell’Associazione CREO Ars Captiva, nata nel 2007 con l’intento di promuovere, sostenere e sollecitare, tra le scuole di indirizzo artistico di Torino e Piemonte, la condivisione e la divulgazione di progetti comuni su temi che spaziano dalla cittadinanza alla democrazia ed oltre. Sono presenti opere di giovani artisti dell’Accademia Albertina di Belle Arti, dei Licei Artistici e Istituti di Grafica e Comunicazione visiva di Torino e Provincia. Il tema dell’edizione 2024 è  decisamente interessante e coinvolgente, “ prendersi cura di ” che ha stimolato riflessioni, idee e contributi da parte degli allievi su temi e situazioni da loro stessi individuati ed evidenziati nell’ambito delle varie criticità del vivere quotidiano.

Trova spazio in cinque tematiche principali che vanno dalla cura della socialità, alla scuola che cura, a quella del patrimonio artistico, al curare la vita in città per giungere forse al più difficile e coinvolgente, il prendersi cura di sé, al fine di coinvolgere pienamente i giovani in un discorso di nuove consapevolezze e progettualità. Un’esperienza questa che rende i giovani artisti protagonisti oltreché divulgatori di nuove propositive soluzioni per la città che vivono, capaci anche di coinvolgere i visitatori in un percorso di riflessione su tematiche sociali di grande attualità visibili e tangibili nella quotidianità della vita cittadina con un invito quindi ad uscire dai propri spazi e confini per raggiungere gli altri, favorendo l’ascolto ed il confronto.

L’undicesima biennale di arti visive, architettura e design è dunque una bella realtà torinese. “ Ars Captiva da sempre veicola un messaggio di fiducia nelle nuove generazioni – ha detto l’Architetta Luisa Lidia Amico, Direttore artistico Ars Captiva, sezione Architettura e Design – e le esperienze condotte dal 2007 ad oggi hanno suscitato molto interesse nel territorio cittadino, accrescendo la capacità di formazione ed orientamento nei giovani under 25. Lo dimostrano numerosi esempi di successi personali di giovani partecipanti che da anni lavorano per importanti Istituti e Fondazioni.

 

L’Associazione Creo Ars Captiva – ha concluso – con la partecipazione di artisti in formazione, propone attività per la diffusione capillare dell’arte, mostrando attenzione a luoghi socialmente significativi anche attraverso la riscoperta di spazi differenti dai consueti circuiti artistici tradizionali, contribuendo così alla valorizzazione di territori densamente abitati ed attirando l’attenzione di un pubblico sempre più vasto”.

Patrizia Foresto                                                                   

                                 

ARS CAPTIVA 2024 – TO TAKE CARE OF

EX SCALO VALDOCCO

Via Caserta angolo Via Ceva – Torino

Apertura mostra dal 22 Novembre al 1° Dicembre 2024

 Orari : 10 – 13  e  16 – 19, ingresso libero

Inaugurazione :  21 Novembre h. 17 – 20

Tensioni sociali ed economiche: la politica dia risposte

Se non esistesse, il Pd dovrebbe inventare  la regione Emilia Romagna. Dagli Arditi del Popolo di Parma contro i fascisti che marciavano su Roma ai giorni nostri, sempre a sinistra. Indubbiamente, almeno per stavolta contava di più l’Umbria che ritorna ad essere governata dal centrosinistra.
E mi dispiace per lo stalinista Rizzo con il suo 1% ininfluente.  Per lui missione non compiuta: la sinistra in Umbria governerà. I suoi amichetti di destra non lo ringrazieranno. E poi, stavolta, i due schieramenti hanno giocato alla pari. Infatti Conte cinque stelle si è astenuto dal contendere elettorale. Portasse un po’ di sfiga?
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Ovviamente è solo chi perde che sottolinea il tutto. Ed i ventriloqui della Meloni sono spariti. Capita anche nelle migliori famiglie.
Qui in Piemonte nessuno vuole vedere manco in cartolina il sottosegretario Del Mastro che straparla. Sia ben chiaro che non è l’unico membro del governo. Anche il ministro dell’ istruzione Valditara sta messo decisamente maluccio. Dice che l’aumento della violenza sulle donne è provocato dall’immigrazione.  In Italia da oltre 5 anni oltre il 70% degli omicidi sono italiani da generazioni. Ma i miserabili non finiscono qui. Eccoli quelli che rispolverano il segno della P 38 tanto in voga nell’ estremismo anni 70 e 80.  Ieri come oggi sono speculari a fascisti e violenti di destra e di sinistra.
Mi sa che dovremmo darci una calmata tutti quanti.
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E mentre impazza la violenza anche tra minori e i morti sul lavoro ci sono tutti i giorni dal nord al sud, restano in  Albania 350 poliziotti che non fanno nulla. Complimenti Meloni, anche in questo caso mi sembra che hai sbagliato.  Veramente  tempi bui.
E Torino continua a cercare se stessa non trovandosi. Bellissimo il Tennis internazionale.  Ma non si campa di solo companatico. Se non riprendiamo a produrre continuiamo ad essere fregati. Poi se se si considerano i dazi  che verranno introdotti da Trump  c è poco da stare allegri. In ultimo: Non so  voi, ma a me l’accoppiata Trump e Musk fa veramente paura.
PATRIZIO TOSETTO

200 anni di Museo Egizio, arriva Mattarella. Christillin presidente fino al 2028

È arrivata ieri la conferma  che Evelina Christillin su decisione del ministro Giuli resterà alla guida del Museo Egizio fino al 2028. Una buona notizia per la presidente che accoglierà oggi il capo dello Stato Sergio Mattarella, a visitare il  museo nel nuovo allestimento in occasione dei 200 anni. Con lui il ministro Alessandro Giuli e il ministro delle antichità egiziane, Khaled Mohamed Ismail. La visita sarà guidata da  Evelina Christillin e dal direttore Christian Greco. Le autorità vedranno la Galleria dei Re e il Tempio di Ellesija riaperti dopo i lavoro grazie a un investimento di 23 milioni del Mic e di sponsor privati.

“Foto Modelli dell’anno” parata di stelle a Borgaro

Una parata di stelle del mondo dello spettacolo sarà protagonista venerdì 22 e sabato 23 novembre in occasione della fase finale del concorso Foto Modelli del’Anno by Paolo Formia al Teatro Atlantic presso il B&B Hotel di Borgaro Torinese, concorso che vedrà la sua finalissima domenica 24 negli Studi di Canale Italia e Rubano (Padova)

‘Antipasto’ del ricco parterre di stelle sarà venerdì 22 con la serata dedicata altalento condotta da Jacques Avella, noto autore di programmi televisivi (ha lavorato tra gli altri con Paolo Limiti) che sarà affiancato da Denise Piretto, canavesana- Special guest saranno il notissimo Antonio Razzi, l’attore Stefano Sala, Joss Procino, astrologo e giornalista, il cantante Sario e attore e artista Davide cantore.

Sabato 23, invece, in una serata ad inviti ci sarà la semifinale nazionale del concorso Foto Modelli dell’anno nato da un’idea del dinamico del canavesano Paolo Formia organizzatore ed autore televisivo di lungo corso con ripetute collaborazioni con Rai e Mediaset. Gli ospiti sono tutti di alto livello a partire da Gabriel Garko attore e modello (‘Il bello delle donne’, ‘L’Onore e il Rispetto’,  solo per citare alcune delle fiction che l’hanno visto protagonista), la cantante Orietta Berti uno dei volti più noti della televisione italiana, vincitrice di 6 dischi d’oro, 7 di platino e 2 d’argento, oltre che giudice fisso di Io Canto Generation, notissimo ed amatissimo ballerino, coreografo ed insegnante, Federico Moccia, regista e sceneggiatore figlio d’arte (è figlio di Giuseppe che con lo pseudonimo di Pipolo firmò insieme a Castellano moltissimo programmi di successo) e regista della Master Class con i partecipanti al concorso,  Antonio Razzi nel ruolo di presidente di giuria, Elena Russo attrice di cinema e madrina della manifestazione e poi ancora il cantautore Pierdavide Carone (sue le bellissime ‘Di Notte’ e ‘Nanì’) che recentemente ha presentato il suo ultimo album, Stefano Sala, Gianluca Mach, Joss Procino, il Mago Heldin che si è esibito davanti al Papa, Davide Cantore, Sario, Tomas Fierro.

La serata sarà condotta da Jacques Avella e dalla bellissima Giulia Moon, con Paolo Formia.

La finalissima nazionale invece si terrà domenica 24 novembre negli studi televisivi di Canale Italia a Rubano in Provincia di Padova e verrà condotta da Adriana Volpe e Jacques Avella con la partecipazione di Raimondo Todaro, ballerino notissimo per la sue partecipazioni a Ballando con le Stelle, Garrson Federico Moccia, Pierdavide Carone, Elena Russo, Gianluca Mech, Antonio Razzi, Joss Procino, Mago Heldin, Davide Cantore, Tomas Fierro Sario.

MASSIMO IARETTI

Dal 2025 permesso Ztl per le auto elettriche “pure”

La Giunta Comunale, su proposta dell’assessore all’ambiente Chiara Foglietta, ha deliberato questa mattina di prorogare l’autorizzazione a rilasciare, sino al 31 dicembre del 2025, un permesso ZTL Blu A per l’accesso alla zona a traffico limitato ordinaria ai possessori di veicoli ad alimentazione elettrica, pura e ibrida, e di veicoli commerciali ad alimentazione bifuel.

In particolare i proprietari e gli utilizzatori di auto che montano esclusivamente un motore elettrico alimentato a batterie o in possesso di un contratto di leasing o simile, quale il noleggio a lungo termine, potranno richiedere gratuitamente il lasciapassare: potranno così transitare e sostare con il proprio veicolo all’interno della ZTL, senza però essere esonerati dal pagamento della sosta nelle strisce blu durante gli orari stabiliti. La Giunta ha stabilito inoltre che i proprietari di auto elettriche non in possesso del necessario permesso potranno occasionalmente accedere alla ZTl centrale, per 12 volte nel corso dell’anno solare a condizione che venga richiesta l’apposita esenzione a posteriori per transiti occasionali.

Entrare in ZTL avrà invece un costo per i proprietari di veicoli ibridi elettrici immatricolati a partire dal 2015 e con una emissione di C02 massima di 110 grammi al chilometro per i quali la tariffa del rilascio del permesso sarà dimezzata, mentre chi possiede un veicolo commerciale bifuel con categoria uguale o superiore a euro 4 e inferiori alle 3,5 tonnellate dovrà pagare il costo del permesso.

Con la medesima delibera è stata approvata in via definitiva l’autorizzazione per i veicoli commerciali leggeri elettrici adibiti a trasporto merci, uno per ogni autotrasportatore, a transitare all’interno della ZTL in alcuni tratti delle vie riservate al trasporto pubblico locale anche dalle ore 14.30 alle 16.30.

La decisione fa seguito a un lungo periodo di sperimentazione durante il quale non si sono registrati effetti negativi sul traffico e soprattutto sul trasporto pubblico locale con criticità in termini di sicurezza stradale, di tutela dell’ambiente sotto il profilo dell’inquinamento atmosferico.

Le vie interessate dal provvedimento sono  via XX Settembre (nel tratto tra corso Vittorio Emanuele II e via Bertola), via San Tommaso (tra le vie Pietro Micca e Bertola), via dell’Arsenale (tra via Bertola e corso Matteotti) e via Pietro Micca (tra le piazze Solferino e Castello).

TORINO CLICK

Mattarella torna a Torino per l’Assemblea nazionale Anci

Sarà Torino a ospitare dal 20 al 22 novembre nei padiglioni del Lingotto la 41esima assemblea annuale ANCI, che si aprirà nel pomeriggio di mercoledì 20 novembre con la cerimonia inaugurale presieduta dal Presidente Sergio Mattarella. Sarà una tre giorni di incontro e confronto tra rappresentanti delle istituzioni locali e del mondo associativo ed economico; chiamati ad eleggere il nuovo Presidente dell’ANCI sono attesi 5mila Sindaci e amministratori locali di tutto il Paese. Un’atmosfera in cui sarà coinvolta la città intera grazie a un programma ricco di eventi, pensati per gli ospiti dell’assemblea e cittadini curiosi: ANCI Off. L’iniziativa è promossa dalla Città di Torino con il sostegno di Intesa Sanpaolo, in collaborazione con la Fondazione per la Culturale, insieme a Regione Piemonte, Città Metropolitana, Turismo Torino e Provincia, ANCI Piemonte e il coordinamento delle ANCI regionali con l’obiettivo di mettere in collegamento l’assemblea e la comunità degli amministratori locali italiani con la cittadinanza di Torino e Piemonte, favorendo la promozione del territorio e delle tradizioni regionali e locali.

“Ospitare l’assemblea nazionale ANCI è un’ulteriore conferma della centralità che il Piemonte ha assunto nelle politiche nazionali – afferma il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – anche per questo motivo sono orgoglioso di accogliere in Piemonte i Sindaci provenienti da ogni città italiana. Da Presidente di una Regione che ne ha quasi 1200, conosco bene l’importanza del loro ruolo e la dedizione con cui offrono un prezioso contributo alle istituzioni e alla vita del Paese. I Sindaci sono spesso la prima linea nei rapporti con i cittadini e sono anche il nostro primo interlocutore nel Governo del territorio, con il comune obiettivo di promuovere lo sviluppo e la crescita”.

“L’assemblea ANCI – spiega il Sindaco Stefano Lorusso – è un importantissimo momento di confronto e abbiamo deciso di arricchirlo rendendolo aperto a tutti, dal momento che proprio i Comuni sono parte fondamentale di quel tessuto territoriale che sta alla base del nostro Paese. Attraverso ANCI Off daremo a tante realtà italiane l’opportunità di mostrare le loro eccellenze. Un villaggio dei Comuni aperto alla città dove tutti possono trovare spazio, far nascere legami, rinsaldarne di esistenti e contribuire a costruire una grande comunità multisfaccettata, in cui ogni Comune diventa protagonista”.

Nel tratto di via Roma compreso tra piazza Castello e piazza San Carlo, dal 22 al 24 novembre, sorgerà il villaggio dei Comuni italiani con centinaia di stand espositivi organizzati da Turismo Torino e Provincia che ospiteranno coordinamenti ANCI Regionali, città metropolitane e Comuni che potranno promuovere la loro offerta turistica e le loro peculiarità. La copula geodetica, già montata in piazza Castello per gli eventi collaterali legati alle ATP Finals cambierà allestimento per ospitare un calendario di talk, incontri e appuntamenti a cura della Fondazione per la Cultura Torino, dedicati a buone pratiche, bellezze e curiosità dei Comuni italiani. L’apertura sarà venerdì 22 novembre alle 21 presso l’Auditorium Agnelli del Lingotto, dove sul palco si esibirà la compagni di musica s teatro Accademia dei Folli, per il “Giro d’Italia in 80 minuti”, uno spettacolo che racconterà il Paese attraverso le strofe dei suoi più famosi cantautori, come De André, De Gregori, Modugno e Capossela. 

Mara Martellotta 

Polizia e Soroptimist contro la violenza di genere

In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le donne, che ricorre lunedì 25 novembre, la Questura di Torino sarà presente su tutto il territorio della provincia per promuovere la campagna permanente di sensibilizzazione contro la violenza di genere denominata “Questo non è amore”, con iniziative ed eventi volti a prevenire ogni forma di violenza sulle donne e sulle vittime vulnerabili, anche attraverso incontri dedicati agli studenti.

Tra gli eventi, il 24 novembre, alle ore 9.00 del mattino, si terrà la terza edizione della “We run for Women – Corriamo con la Polizia di Stato per fermare i femminicidi”, che si snoderà per le vie del centro cittadino, partendo da Piazza Solferino.

La manifestazione è stata organizzata grazie alla collaborazione con il Centro Universitario Sportivo di Torino (CUS), e con il sostegno e il patrocinio del Consiglio e della Giunta Regionale del Piemonte, nonché con il patrocinio della Città di Torino. Consiste in una corsa di 10 km (competitiva e non competitiva) e in una camminata di 5 km (non competitiva).

Gli utili derivanti dalle iscrizioni saranno interamente devoluti ai Centri Antiviolenza “E.m.m.a. Onlus” a sostegno del progetto denominato “S.O.S. – Sostegno Orfani Speciali”, che ha come propria mission l’aiuto agli orfani a seguito di femminicidio, nonché al loro eventuale nucleo familiare.

Contestualmente alla gara, in Piazza Solferino sarà allestito il “Villaggio Polizia” con esposizione di mezzi e tecnologie in uso, nonché un punto informativo curato dalla Divisione Polizia Anticrimine e dai Centri Antiviolenza.

 

Inoltre, dalle 18 di questa sera e sino al 25 novembre, anche quest’anno la facciata della Questura di Torino sarà illuminata di arancione, colore simbolo dell’iniziativa “Orange the World” promossa da “UN Women”, ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere, in adesione al protocollo sottoscritto dal Dipartimento della P.S. con l’Associazione “Soroptimist International d’Italia”.

 

Alla prima accensione e alla successiva conferenza stampa, tenuta dal Questore di Torino Paolo Sirnaerano presenti il Prefetto della Provincia di Torino, Donato Giovanni Cafagna, la dirigente della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Torino Barbara De Toma, il Presidente del Consiglio Regionale Davide Nicco, l’Assessore Regionale alle Pari Opportunità Marina Chiarelli in rappresentanza del Presidente della Regione, Alberto Cirio, l’Assessore Comunale alle Pari Opportunità Jacopo Rosatelli in rappresentanza del Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Roberto De Cinti, il Maggiore della Guardia di Finanza Paolo Sini e il Presidente del Cus Torino Riccardo D’Elicio.

All’evento erano, altresì, presenti esponenti dell’associazione “Soroptimist International d’Italia”, la Prof.ssa Leila Picco Bracco, Past President nazionale, e la Prof.ssa Erica Varese Baulino, Presidente del Soroptimist Club Torino, che ha firmato, in qualità di partner, un progetto di collaborazione attraverso cui la Questura si impegna a svolgere un’azione informativa e divulgativa di uno specifico servizio, denominato “La Stanza di Peggy”, fornito dal Soroptimist International d’Italia, Club Torino, alle donne che denunciano la violenza di cui sono vittime, consistente nella possibilità di usufruire, in forma del tutto gratuita, di interventi assistiti con animali (c.d. pet therapy).

Durante la conferenza è stato, infine, proiettato un video relativo all’inaugurazione, presso il Commissariato di P.S. Madonna di Campagna, di uno spazio dedicato all’accoglienza e all’ascolto delle donne vittime di violenza, appositamente allestito grazie al sostegno di Soroptimist International d’Italia, Club Torino, nell’ambito del progetto nazionale denominato “Una stanza tutta per sé”.

OFT Lab 2024 a Cascina Roccafranca

Venerdì 22 novembre terzo appuntamento della rassegna dei concerti da camera 

 

Venerdì 22 novembre è in programma il terzo appuntamento della rassegna di concerti di musica da camera OFT Lab 2024, ospitati a Cascina Roccafranca, in via Rubino 45.

A esibirsi sarà Iacopo Sommariva, al violoncello, accompagnato da Alessandro Mosca al pianoforte. OFT Lab è un progetto il quale l’Orchestra Filarmonica di Torino conduce da anni per valorizzare i giovani musicisti. Una missione che è approdata nel progetto OFT Lab, che ha preso il via nel 2022 e grazie al quale alcuni ragazzi di talento entrano a far parte con regolarità della compagine orchestrale, lavorando fianco a fianco dei professionisti di caratura nazionale e internazionale, in uno scambio continuo tra esperienza ed entusiasmo.

I musicisti selezionati per il progetto OFT Lab 2024 sono Lucia Caputo, Ruben Galloro Giovanni Pulzulu ( violini), Cecilia Caminati e Jacopo Sommariva (violoncelli), Simone di Lalla ( contrabbasso), Niccolò Susanna ( flauto), Luca Vacchetti ( fagotto), Mattia Gallo (tromba) Andrea Iaccino e Francesco Parodi (percussioni). Ad essi si aggiungono il musicologo Francesco Cristiani, il compositore Francesco Mo, Chiara Marcone al management Cuturale e Chiara Sacchetto alla produzione.

Nel Lab di OFT vi è spazio per la musica, ma anche per affrontare tematiche formative di approfondimento rilevanti per chi opera nell’ambito dello spettacolo dal vivo.

Alcuni giovani di OFT Lab saranno protagonisti della rassegna di quattro concerti da camera di cui due si sono già tenuti, venerdì 7 e venerdì 15 novembre scorsi, e altri due sono in programma venerdì 22 e venerdì 23 sempre alle ore 21 alla Casa del Quartiere di Mirafiori Nord, ospitata in via Rubini 45.

Venerdì 22 novembre il programma previsto del concerto comprende musiche di Sergej Projof’ev, la Sonata in di maggiore per violoncello e pianoforte op. 119 e la Sonata in fa maggiore per violoncello e pianoforte op. 6 di Richard Strauss.

Il concerto conclusivo comprenderà la suite in sol minore per fagotto e pianoforte op 69 di Alessandro Longo, la romanza per pianoforte e orchestra op. 62 di Edward Elgar, le tre romanze per oboe e pianoforte op. 94di Robert Schumann e la Sonata per fagotto e pianoforte op. 168 di Camille de Saint Saens.

Per i concerti di musica da camera alla Cascina Roccafranca il biglietto singolo non numerato ha il costo di 5 euro.

Mara Martellotta

Dini ancora una volta indaga la donna e la famiglia

I parenti terribili” di Cocteau sino a domenica 24 al Carignano

Filippo Dini, passando dal ruolo di regista residente, ricoperto sino alla scorsa stagione all’interno dello Stabile di Torino – Teatro Nazionale, a quello di direttore artistico del Teatro Stabile Veneto – Teatro Nazionale, s’è portato dietro un personale progetto già ripensato qualche anno fa, proprio nel capoluogo piemontese, e ha messo in scena “I parenti terribili” di Jean Cocteau, nella traduzione di Monica Capuani, testo concepito all’indomani della fresca unione con Jean Marais (1938) e rappresentato quattro anni dopo, in pieno conflitto, agli Ambassadeurs parigini con la regia di Alice Cocéa. Stimolante tappa, per Dini, la commedia, considerata “la più perfetta opera teatrale” dell’autore – con cui questi “rompe, almeno formalmente, col teatro di raffinata e astratta acrobazia intellettuale, che sino allora aveva avuto in lui uno dei più fertili campioni, per accostarsi ad un tipo di teatro molto più tradizionale” -, stimolante dal momento che, dopo gli appuntamenti con “Casa di bambola” e “Agosto a Otage County”, entra a formare una intrigante (per il regista e per il pubblico) trilogia, offerta a personale dimostrazione dei segni di logoramento del nucleo familiare dei giorni nostri nonché un più variegato specchio nei confronti della figura femminile. Nel primo titolo, Dini si trovava a voler ridipingere la figura donna-moglie mentre in quello successivo era di fronte alla donna-figlia, annientata come il resto degli altri congiunti dalla dominante Violet; la commedia di Cocteau, accusata a suo tempo di immoralità per quei frammenti incestuosi che vi circolano, gli permette di scoprire il ruolo della donna-madre: forse non arrestandosi neppure qui nella ricerca di ampliare il proprio quadro d’esplorazione.

In questo spaccato di famiglia borghese, avvelenato sino al midollo e fatto a pezzi in un incessante quanto imprevedibile susseguirsi di scene, Yvonne, malata di incubi e di droghe, è la madre che dal momento in cui ha partorito il proprio figlio, Michel, lo ha ricoperto di un amore che con troppa facilità è sceso nel morboso, Georges è il marito che da quella stessa nascita s’è visto precluso ogni gesto di interesse e di affetto all’interno della coppia, mentre zia Léonie – sorella di Yvonne – ha per anni cresciuto il proprio amore per Georges e ancora lo accresce, lasciando tuttavia quell’uomo alla sorella, lei che da tempo ha deciso di annullarsi in quella stessa casa, tentando di sistemare quel “carrozzone” in modo che sia possibile viverci. Nel tentativo di una fuga giovanile (“dove ha dormito stanotte Michel?”), viene a formarsi una giovane coppia tra Michel e Madeleine, fatta di un amore fresco e senza limiti, sorpresa in un turbine inatteso dove il vecchio signore che prima occupava i pensieri della ragazza altri non era che Georges. Si romperanno i rapporti di sempre e il mare di bugie (quante se ne dicono sotto quel tetto) e gli equilibri insani, anche violentemente, al di là di una volontà a rimettere ordine, là dove restano soltanto indumenti sporchi e buttati alla rinfusa, lenzuola ammucchiate e letti sfatti.

Tutto in un’atmosfera di drammaticità pronta a sfociare nel tragico e mi suonerebbe strano che l’autore non volesse circondare strettamente la vicenda entro questi termini. Andando con la memoria ad altre edizioni dei “Parenti”, non mi pare che si cercasse sfacciatamente l’angolo del ridicolo. È vero, Georges specialmente si dibatte in situazioni che ne mettono alla luce, come un nervo scoperto, la comicità, decisamente di sbieco ma pur sempre comicità, e il lungo dialogo con Léonie, seduti quasi in proscenio a rimandarsi tutto il buffo di una situazione per cui si dovrà escogitare una scappatoia, spinge al sorriso e alla risata. Ma che qualcuno pronunci all’interno della narrazione la parola “farsa” non vuol dire che gran parte della commedia in “farsa” debba essere girata. Mancano a Dini, di cui nello spettacolo continuiamo a prediligere di gran lunga le zone oscure e più dolorose e maggiormente mantenute nella tragicità (eccezion fatta per quell’incubo iniziale di cui non s’avverte assolutamente la necessità), le mezze tinte, il fondersi esatto di un’ombra all’interno di una zona di luce, cancellando ogni taglio netto. Una “tutta luce“ che altresì, mi è parso di capire, cancella pure quel tanto di “recitazione” che vi era e vi sarà in Georges (lo stesso Dini) e Léonie (Milvia Marigliano, colei che con saggezza cerca d’aggiustare i cocci, eccellente), che trascorrono quell’”angolo” della commedia a “dire” esclusivamente le proprie battute.

Perno della commedia Mariangela Granelli come Yvonne, bravissima, sulla giusta linea di acidità e perbenismo e amour fou per quel suo Michel in cui Cosimo Grilli costruisce un frastagliato personaggio, fatto di passione e di felicità e di dolore, prova non semplice in quell’andamento ondivago ma più che felicemente superata. Giulia Briata è Madeleine, con convinzione a combattere contro i peccati di una famiglia che non vorrebbe altro che distruzione e macerie. La scena funzionale e immacolata è di Maria Spazzi, i costumi pieni di colore di Katarina Vukcevic.

Elio Rabbione