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Poste italiane incontra il territorio della Valle Susa

Si è svolto ieri presso la Sala Consiliare del Comune di Susa l’incontro dedicato agli Amministratori locali della Valle nell’ambito delle iniziative di valorizzazione dei territori e delle comunità locali promosso da Poste Italiane. Alla presenza dell’Assessore agli Enti Locali della Regione Piemonte, Enrico Bussalino, del Presidente UNCEM, Marco Bussone, del Sindaco di Susa, Pier Giuseppe Genovese, del Presidente dell’Unione Montana Valle Susa, Pacifico Banchieri, i rappresentanti di Poste Italiane hanno illustrato le iniziative messe in campo sul territorio.

Nel ribadire l’importanza di mantenere la capillarità soprattutto nelle piccole comunità, al fine di consolidare la propria presenza attraverso un’offerta di servizi sempre più ampia, l’Azienda ha condiviso l’avanzamento territoriale del progetto Polis “Casa dei servizi digitali” in Valle grazie al quale gli Uffici Postali si stanno trasformando in veri e propri Sportelli digitali di prossimità con servizi disponibili 24 ore su 24. Grazie a Polis, i cittadini della Valle di Susa possono già accedere ai servizi della P.A. quali la richiesta di certificati previdenziali e giudiziari, certificati anagrafici e di stato civile e a breve sarà possibile richiedere anche la carta d’identità elettronica, il passaporto, il codice fiscale per i neonati e numerosi altri servizi che si aggiungono a quelli postali, finanziari, logistici, assicurativi e di telecomunicazione. Infatti, sono già 11 gli Uffici Postali abilitati al servizio mentre i restanti 25 saranno completati nel biennio 2025- 2026.

L’Ufficio di Via Mazzini a Susa è già stato interessato dai lavori e offre oltre ai servizi postali, finanziari, di assicurazione ed energia anche i servizi INPS (il cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello “OBIS M” che riassume i dati informativi relativi all’assegno pensionistico) e i certificati anagrafici. Nella nuova configurazione l’ufficio ha cinque postazioni di lavoro, di cui due ribassate ed è stata creata una seconda sala consulenza per favorire così una relazione più agevole col cliente nella totale riservatezza. Inoltre, per poter far fronte alla crescente domanda di servizi, Poste Italiane ha ampliato l’orario di apertura della sede anche al pomeriggio.

Sempre in Valle, ad Avigliana, Poste Italiane ha investito nella realizzazione di Spazi per l’Italia, la più grande rete di co-working del Paese con la creazione di un sito smart, interconnesso, ricavato dalla valorizzazione di un immobile di proprietà aziendale dedicato ad aziende, organizzazioni e liberi professionisti. L’immobile è stato completamente ristrutturato e allestito con uffici moderni, digitalizzati e dotati di postazioni di lavoro attrezzate, open space, aree break e sale riunioni.

Polis contribuirà anche ad una maggiore efficienza energetica e darà slancio alla mobilità verde attraverso l’installazione di colonnine di ricarica per i mezzi elettrici e di impianti fotovoltaici.

Poste Italiane è presente sul territorio della Valle di Susa con 37 Uffici Postali, 16 ATM Postamat di cui 2 installati in Comuni senza ufficio postale, 5 centri di distribuzione per il recapito della corrispondenza e pacchi e 30 Punto Poste, ovvero reti terze quali tabaccai o stazioni di servizio ENI, collect point per l’invio e il ritiro di spedizioni.

Tra i servizi per la Pubblica Amministrazione è stato presentato durante l’incontro il servizio di Tesoreria dedicato ai Comuni. Grazie alla partnership siglata con Cassa Depositi e Prestiti (CDP), Poste Italiane garantirà la gestione di tutte le attività di incasso/pagamento e le verifiche di bilancio, attraverso un team di risorse qualificate e dedicate, la disponibilità di un Ufficio Postale di radicamento per le attività che richiedono la “presenza fisica” e l’accessibilità a tutta la Rete di Uffici Postali per le attività di incasso. CDP assicurerà la gestione delle “anticipazioni di cassa” nelle situazioni di temporanea carenza di liquidità.

Fdi, Voucher Vesta, Ravello: “Da sinistra polemiche surreali”

È forse una colpa sostenere famiglia e natalità?”

Sul voucher Vesta le polemiche della sinistra sono semplicemente surreali. La Regione investe 40 milioni di euro a sostegno delle famiglie e della natalità, è forse una colpa? Poiché per noi non lo è e non lo sarà mai, su questo bisogna essere non solo chiari ma molto netti, respingiamo le critiche al mittente, ribadendo la soddisfazione e il sostegno per una misura concreta”. Ad affermarlo Roberto Ravello, vice-Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte e Presidente della I Commissione Bilancio di Palazzo Lascaris.

In un un’epoca di glaciazione demografica – continua Ravelloè fondamentale dare dei segnali: le Istituzioni sono vicine a chi fa una scelta di vita coraggiosa. La sinistra, invece, si dimostra lontana anni luce dalla realtà, ostaggio di fantasmi e falsi mostri”.

Largo ai giovani!

Quante volte abbiamo sentito pronunciare la frase “largo ai giovani”?

La sua origine sta nel fatto che i giovani, per molte ragioni, sono dotati di una visione innovativa, hanno maggior dimestichezza con le tecnologie più moderne, hanno più energia e, dunque, potrebbero essere i naturali fautori di ogni miglioramento della società.

Spesso criticati, i giovani vengono molte volte snobbati o sminuiti perché il loro linguaggio (in senso lato) non è comprensibile ai più anziani, perché contemplano soluzioni “bizzarre”, rifiutano le conquiste dei loro padri e nonni (posto fisso, casa di proprietà, matrimonio e figli, iter di carriera pianificato) per seguire altre mete, altri obiettivi.

Come ho avuto modo di citare altre volte, il compianto Fabrizio De Andrè nel suo ultimo concerto al Brancaccio nel 1998, sostenne che non sia vero che i giovani non hanno valori; semmai siamo noi troppo attaccati ai nostri per accettarli. Occorre attendere di storicizzarli e, in ogni caso, inserirli nel corretto ambito geografico e storico.

La globalizzazione, che ha pur avuto qualche pregio, ha però portato una rivoluzione in negativo mischiando valori e culture, mescolando pregi e difetti in modo imprevisto ed imprevedibile,portando in alcune regioni del pianeta valori incompatibili per tradizione, etnia, cultura, religione e storia, portando l’opinione pubblica a credere che si tratti unicamente di fattori negativi o, al contrario, permettendo a esperienze lontane di penetrare nella nostra cultura senza che ne venga realmente percepito il reale eventuale valore.

Ma il vero problema nel puntare tutto sui giovani è duplice: da un lato rischiamo di perdere l’esperienza di cui i meno giovani e gli anziani sono portatori, esperienza che serve ad evitare moltissimi errori e, dall’altro, di demotivare i meno giovani mettendoli in una riserva perché devono cedere il passo ai giovani.

Dal punto di vista psicologico e sanitario questo comporterebbe costi altissimi per la spesa pubblica perché implicherebbe, al di là di ogni risvolto lavorativo, depressione, demotivazioni, mancanza di autostima e tutto ciò che potrebbe nascere da tale accantonamento.

Inoltre, per permettere ai giovani di emergere, di farsi largo occorre mettere in disparte i più vecchi; logica conseguenza sarà che l’ente di previdenza erogherà pensioni elevate (molti aderiscono al sistema retributivo, almeno parzialmente) in cambio di contributi freschi, di valore notevolmente inferiore (sistema ormai totalmente contributivo) il che provocherebbe in pochi anni il crack dell’ente previdenziale.

Una politica del lavoro sensata avrebbe dovuto prevedere, già al tempo in cui le casse previdenziali furono fuse nell’INPS (non ultima l’ENPALS dei lavoratori dello spettacolo) che il sistema così com’è organizzato è destinato al collasso; un ente che si occupi di previdenza ed assistenza al contempo è fortemente squilibrato quando, in periodi come la pandemia, non incassa perché le attività sono ferme, ma eroga a larghe braccia perché c’è, appunto, una pandemia; inoltre, in periodi di disoccupazionenon riceve versamenti dato che le aziende licenziano, ma eroga sussidi di disoccupazione svuotando le proprie casse.

Un imprenditore che sia tale, e non sia soltanto un finanziere che bada unicamente al ritorno economico, sa che quando un dipendente sta per uscire dall’azienda per andare in pensione andrà sostituito, formando con ampio anticipo il suo sostituto, ma questo è un costo (doppia figura per quella posizione) che solo gli imprenditori intelligenti (oggi la minoranza) sanno mettere in conto.

Oppure, e questa è la genialata dei finanzieri, assumiamo i sostituti dopo un anno dalla fuoriuscita del predecessore pensando che quel lavoro si apprenda in pochi giorni, chiedendo, provando e riprovando. E’ palese che questa è l’ennesima dimostrazione che alcuni titolari di azienda o manager non conoscono assolutamente ciò di cui parlano, ed è questa una delle cause principali di crisi del nostro sistema imprenditoriale.

I giovani insegnino ciò che conoscono (tecnologie, nuovi media) mentre i meno giovani mettano a disposizione la loro esperienza; un sereno confronto tra ciò che è stato e ciò che è, e forse sarà,può sicuramente dettare le regole per un proficuo turn over.

Peccato non sia altrettanto facile cambiare la mentalità di chi sta nella sala dei bottoni.

Sergio Motta

Cottolengo, “l’amore si fa casa”

Al Cottolengo di Torino si inaugura il nuovo Percorso storico alle origini della Piccola Casa della Divina Provvidenza

Giovedì 12 dicembre 2024 alle ore 16,

con il Vescovo Ausiliare Mons. Giraudo e il Sindaco Lo Russo

 

Al Cottolengo di Torino giovedì 12 dicembre 2024 alle ore 16 si inaugura il nuovo Percorso storico alle origini della Piccola Casa della Divina Provvidenza.

 

La presentazione inizia nella Chiesa grande della Piccola Casa (via Cottolengo 14 – Torino).

 

Dopo il saluto dei Superiori generali

  • Padre Carmine Arice, Padre generale della Piccola Casa
  • Madre Elda Pezzuto, Superiora generale delle Suore di S.G.B. Cottolengo
  • Fratel Giuseppe Visconti, Superiore generale dei Fratelli cottolenghini

intervengono:

  • Mons. Alessandro Giraudo, Vescovo Ausiliare di Torino
  • Prof. Stefano Lo Russo, Sindaco della Città di Torino

Quindi si tiene la presentazione del Percorso storico a cui seguono il taglio del nastro e la visita libera della neonata esposizione.

 

Si tratta di un itinerario di visita, aperto a tutti, nel primo nucleo della Piccola Casa in Borgo Dora che San Giuseppe Benedetto Cottolengo avviò nel 1832, dopo che fu costretto a chiudere «l’Ospedaletto della Volta Rossa» in via Palazzo di Città a causa del colera che dilagava a Torino. Aprì dunque la Piccola Casa della Divina Provvidenza per ricoverare le persone malate che non trovavano accoglienza negli ospedali cittadini.

 

«L’Amore si fa Casa» è il titolo del percorso nelle prime stanze adibite dal Cottolengo all’accoglienza e alla cura dei malati e nella farmacia storica avviata dal santo per produrre in autonomia i medicinali di cui c’era bisogno nella Casa.

 

Nel percorso viene documentato lo sviluppo della Piccola Casa nei primi dieci anni di vita, dal 1832 al 1842, fino alla morte del fondatore (30 aprile 1842).

In particolare si trovano i documenti originali con cui il Regno sabaudo, con il re Carlo Alberto, nel 1833 riconobbe ufficialmente la Piccola Casa.

 

Viene mostrata anche la crescita e la diffusione delle famiglie religiose fondate dal santo – Sacerdoti, Suore e Fratelli – e vengono ricordate alcune famiglie di ospiti a cui l’opera cottolenghina offriva cure sanitarie, assistenza, istruzione e percorsi educativi.

 

L’itinerario di visita va ad ampliare il percorso storico nelle stanze abitate dal Santo Cottolengo e dai suoi primi collaboratori, inaugurato dall’Arcivescovo Mons. Roberto Repole il 30 aprile 2023.

 

«Con l’apertura del nuovo percorso di visita», evidenzia Padre Carmine Arice, «desideriamo andare alle origini dell’opera fondata dal Cottolengo per una rinnovata fedeltà al carisma. Intendiamo, inoltre, far conoscere la nascita della storia e della mission della Piccola Casa alla Città, alla Regione e a coloro che da tutto il mondo ogni anno si recano in visita al Cottolengo».

 

Il percorso storico, dopo l’inaugurazione di giovedì 12 dicembre, verrà inserito nel ricco itinerario di visita che la Piccola Casa riserva da tempo ai diversi gruppi di pellegrini e alle scuole che intendono conoscere l’opera cottolenghina.

 

Per prenotare le visite: e-mail veniteevedetecottolengo@gmail.com

Per ulteriori informazioni: www.cottolengo.org

Il Piemonte celebra “Birrifici Aperti Unionbirrai”

 

Sabato 7 dicembre, i birrifici artigianali di tutta Italia aprono le loro porte al pubblico con visite guidate, degustazioni e incontri con i birrai. “Birrifici Aperti” è la giornata organizzata da Unionbirrai, l’associazione di categoria dei piccoli birrifici indipendenti, con l’obiettivo di promuovere la cultura della birra artigianale in Italia, educando i consumatori sulle diverse varietà e qualità di birre prodotte localmente, sostenendo i piccoli produttori nel panorama birrario nazionale. In Piemonte sono 5 le aperture di birrifici artigianali per celebrare l’evento di Unionbirrai: Birrificio Gilac a Rivoli (TO), Birrificio Trunasse a Castelletto Stura (CN), Birra 100Eventi a Borgomanero (NO), Birrificio Agricolo Kauss a Piasco (CN) e BSA – Birrificio Sant’Andrea a Vercelli.

“Valorizzare il mondo della birra artigianale italiana, creando un contatto diretto tra birrifici e appassionati. Questo l’obiettivo della nostra iniziativa Birrifici Aperti – dichiara Vittorio Ferraris, direttore generale di Unionbirrai – che mira a replicare ciò accaduto con successo in altri comparti come il vino e l’olio, aprendo le porte dei birrifici per far conoscere da vicino i processi produttivi, le materie prime utilizzate e, soprattutto, la passione che si cela dietro ogni bottiglia. Tutti ingredienti che rendono la birra artigianale nazionale oramai un vanto del made in Italy agroalimentare nel mondo, con sempre più riconoscimenti”.

Sarà possibile scegliere l’appuntamento preferito tra i tanti in programma in tutto lo Stivale presenti sul sito www.birrificiapertiunionbirrai.itSi potranno esplorare storie, processi e segreti dietro ogni birrificio, vivendo una giornata immersiva nel mondo della birra artigianale ma promuovendo, al contempo, il territorio con le sue peculiarità creando localmente sinergie. A giovarne saranno i consumatori, sempre più consapevoli e attenti, i quali divengono visitatori e turisti pronti ad esperienze uniche che, attraverso la convivialità, li porta a conoscere una realtà artigianale con un contatto diretto.

“Riteniamo che i piccoli birrifici artigianali possano divenire parte integrante di itinerari turistici e mete da visitare e in cui trascorrere piacevoli momenti – conclude Ferraris (Unionbirrai) – Per questo, anche a livello normativo, siamo impegnati nel promuovere la creazione delle ‘Strade della Birra’, prendendo spunto da ciò che il mondo vitivinicolo ha già realizzato con successo con le cantine”.

 

Al Circolo della Stampa Sporting  grande tennis con le finali di serie A1

 

Il grande tennis torna protagonista a Torino, con le finali del Campionato a Squadre di Serie A1 2024 by BMW, che si svolgeranno al Circolo della Stampa Sporting sabato 7 e domenica 8 dicembre. Si preannuncia un fine settimana carico di emozioni e spettacolo, sugli stessi campi veloci che meno di un mese fa hanno ospitato gli allenamenti dei campioni delle Nitto ATP Finals.

L’evento è stato presentato questa mattina nella sede dello storico club sportivo di corso Giovanni Agnelli, che per il terzo anno consecutivo ospiterà la finalissima. Sabato 7 dicembre a partire dalle ore 11 toccherà alle donne, con CT Palermo e AT Verona Falconeri in campo per contendersi lo scudetto che dodici mesi fa andò alla Società Canottieri Casale; domenica 8 dicembre, a partire dalle ore 10, sarà il turno degli uomini, con la sfida fra gli altoatesini del TC Rungg – Südtirol/Yogurteria e i lombardi del TC Crema che eleggerà il circolo successore del CT Vela Messina campione d’Italia nel 2023.

“Con il ricordo ancora negli occhi delle emozionanti giornate trascorse insieme ai campioni delle Nitto ATP Finals 2024, Torino è già pronta ad accogliere un altro importante evento dedicato al tennis – ha commentato l’assessore allo Sport Domenico Carretta -. Il tennis si sta confermando uno degli sport più amati e seguiti a livello nazionale e Torino si sta consolidando sempre più come una delle sue capitali: una città dove non solo questa disciplina viene praticata con crescente passione, ma anche dove si moltiplicano le opportunità di ammirare il talento dei grandi campioni, nazionali e internazionali. Siamo dunque orgogliosi di ospitare nuovamente questa importante manifestazione, che celebrerà l’impegno agonistico, la passione e la determinazione di migliaia di giovani sportivi”.

TORINO CLICK

“Volti da scoprire, ritratti di cinema”. Un percorso curato dal critico cinematografico Paolo Mereghetti

UniVerso, il programma di eventi culturali dell’Università di Torino, presenta sino a mercoledì 18 dicembre, la mostra fotografica “Volti da scoprire, ritratti di cinema”. Un percorso curato dal critico cinematografico Paolo Mereghetti, assurto da anni a grande notorietà per l’omonimo dizionario dei film, il più venduto in Italia, che iniziato a scrivere a partire dal 1990, esce per la prima volta nel ’93, ha festeggiato lo scorso anno il suo trentennale.

La mostra propone una serie di ritratti realizzati negli anni Ottanta e Novanta da Pino Guidolotti esposti su scenografici ingrandimenti inseriti nella splendida cornice del Cortile del Palazzo del Rettorato dell’Università di Torino, in via Verdi, 8 ed in via Po,17. Scatti in bianco e nero che raccontano donne e uomini di cinema, attori, registi e sceneggiatori messi in scena dal fotografo, anche se ultimamente Guidolotti sembra preferire il disegno, grazie alla sua capacità di entrare con loro in una profonda relazione umana.

Spirito libero, curioso ed insofferente alle etichette, Pino Guidolotti ha sempre avuto la bellezza come sua personalissima bussola sia che dovesse documentare opere artistiche o architettoniche sia che dovesse ritrarre personaggi dello spettacolo o della cultura.

La sua attività di ritrattista ci ha lasciato una serie di straordinari ritratti, capaci di cogliere sempre il segreto che si nasconde dietro i volti e i corpi di Wim Wenders o di Jeanne Moreau, di Mario Soldati o di una giovanissima Juliette Binoche, che per la prima volta sono esposti, insieme a quelli di Michel Piccoli, di Marco Ferreri e tanti altri ancora, e tutti da scoprire, qui a Torino al Rettorato.

 

Igino Macagno

Pic nic di fuoco ai giardini Alimonda

LA DENUNCIA DI ALESSI (Capogruppo FDI Circoscrizione 7)

Caro direttore,

questa mattina i cittadini, transitando nel Giardino Alimonda, hanno trovato i resti di un pic nic con tavoli pieni di bottiglie e un cestino dei rifiuti incendiato. Poco distante un pancale di legno smontato per mettere i pezzi di legno dentro il cestino e dargli fuoco. Spesso al mattino gli operatori dell’Amiat si trovano difronte a situazioni del genere. Anche alcune panchine sono rotte. Non basta per riqualificare un Giardino costruire un campo da pallavolo se poi non si controlla il territorio.

Patrizia Alessi

Collegno, Tovaglieri e Cerutti (Lega) a sgombero alloggi occupati da rom

“Con la Lega vince la legalità, difesi i diritti dei più fragili” 
 

Collegno (To), 6 dic – Oggi a Collegno presidio dell’eurodeputata della Lega Isabella Tovaglieri insieme al consigliere regionale del Piemonte Andrea Cerutti e al consigliere comunale di Collegno Bruno Benuzzi durante lo sgombero di due famiglie rom che avevano occupato abusivamente un alloggio popolare in seguito allo smantellamento del campo abusivo in cui vivevano. “Siamo qui per mandare un messaggio importante a tutte le persone perbene, che rispettano le regole, pagano le tasse e si mettono in graduatoria per ottenere un alloggio popolare – ha dichiarato Tovaglieri. – Le occupazioni abusive sono un reato grave, che ha anche costi sociali elevati: non solo danneggiano i più fragili, sottraendo alle famiglie in graduatoria il diritto di vedersi assegnato un alloggio, ma costano anche migliaia di euro alla collettività, che si trova a dover pagare per l’esecuzione degli sgomberi. L’operazione di oggi, infatti, peserà per circa 10 mila euro sulle tasche dei cittadini di Collegno. Con la Lega le leggi si rispettano, non ci possono essere zone franche, né Stato nello Sato. Saremo sempre dalla parte dei cittadini onesti, mai con chi protegge e coccola gli abusivi”, ha concluso l’europarlamentare leghista. “Oggi è una giornata importante per Collegno – ha sottolineato Andrea Cerutti – perché ha vinto la legalità. Gli alloggi popolari occupati tornano infatti a essere messi a disposizione di chi ha diritto all’assegnazione, come avevamo promesso in campagna elettorale. Grazie al ministro Piantedosi, alla Prefettura, alle Forze dell’Ordine e alla Regione Piemonte per l’operazione di oggi, che ripristina il rispetto delle regole e manda un segnale forte di tutela degli onesti e di contrasto ai fenomeni di abusivismo. Ancora una volta, la Lega c’è”.

 
Nella foto, Isabella Tovaglieri con Bruno Benuzzi, Andrea Cerutti e Manolo Maugeri