ilTorinese

Torino Musei, gli appuntamenti della Fondazione

9 – 15 settembre 2022

 

 

VENERDI 9 SETTEMBRE

 

Venerdì 9 settembre

稍息 RIPOSO! CINA 1981-84. Fotografie di Andrea Cavazzuti

MAO – apre la mostra

Il MAO è lieto di ospitare la mostra fotografica “稍息 Riposo! Cina 1981-84. Fotografie di Andrea Cavazzuti”, esposizione promossa dall’Istituto Confucio dell’Università di Torino. Il progetto espositivo inaugura una nuova fase di collaborazione fra il Museo e l’Università di Torino, che coinvolgerà in particolare le discipline di studio sull’Asia, con un ampio ventaglio di proposte culturali e formative.

Il titolo dell’esposizione, “稍息 Riposo!”, richiama quegli anni quasi sospesi, in cui il paese prendeva fiato dopo la fine di un periodo drammatico e prima che iniziasse la corsa tumultuosa verso la modernità.

In occasione dell’esposizione, al Museo d’Arte Orientale saranno esposte oltre 70 immagini in bianco e nero scattate in Cina fra l’81 e l’84, che saranno messe in dialogo con alcune opere delle collezioni del MAO, in un contrappunto capace di stimolare riflessioni inedite e fornire nuove chiavi di interpretazione per leggere l’opera di Cavazzuti e comprendere una Cina che sta scomparendo.

Ingresso incluso nel biglietto di accesso alle collezioni.

SABATO 10 SETTEMBRE

Sabato 10 settembre ore 15

IL PALAZZO DELLE MADAME REALI

Palazzo Madama – visita guidata tematica

Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours: biografie e ruoli che sono stati oggetto di mostre e focus che, nella visita proposta, occuperanno nuovamente un interessante spazio di approfondimento. Il percorso infatti fornirà una visione generale della collezione conservata in museo, focalizzando l’attenzione sugli anni in cui le due famose Reggenti qui vissero. La visita si concentrerà sulle opere maggiormente a loro legate: ritratti, oggetti, mobili e scelte decorative in linea con la moda del tempo, traduzioni locali e rielaborazioni delle maggiori influenze provenienti dalle corti europee che gli artisti del tempo seppero cogliere con sapiente maestria. Una visita che getta uno sguardo mirato e attento a un importante periodo storico del palazzo.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

Sabato 10 settembre ore 16.30

I FASTI DEL BAROCCO

Palazzo Madama – visita guidata tematica

Entrare in museo per essere accompagnati in una visita che garantirà un’ampia descrizione concentrata su un periodo ben definito: il Barocco. I fasti dell’epoca sono evidenti, roboanti, splendenti: è un vero e proprio linguaggio di lusso che rappresenta la magnificenza della Torino di Sei e Settecento. Filo rosso del racconto saranno gli artisti di corte, i viaggi, il gusto per il collezionismo e, in generale, la passione e la consapevolezza del potere dell’arte. Sarà possibile, infatti, ammirare capolavori quali le tele di Orazio Gentileschi, Bartolomeo Caravoglia, Sebastiano Conca: alcuni dei nomi di spicco esposti nelle sale auliche del museo. Opere che costituivano i sontuosi sistemi decorativi dei palazzi della nobiltà sabauda e della dinastia regnante, convergendo in un racconto iconografico tutto da scoprire.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

DOMENICA 11 SETTEMBRE

 

Domenica 11 settembre ore 15

DA CASTELLO A MUSEO

Palazzo Madama – visita guidata tematica

Palazzo Madama è un sito che si trasforma nei secoli. In origine fu porta romana facente parte della cinta muraria, poi divenne fortezza medievale e castello dei principi d’Acaia, proseguendo quale residenza delle due Madame Reali e divenendo successivamente la sede del primo Senato Subalpino. Dal 1934 assume un nuovo ruolo: si inaugura la sede del Museo Civico d’Arte Antica con un patrimonio che vanta oltre 70.000 opere. La visita guidata rivela ogni aspetto di questo articolato percorso, scandendo ogni passaggio che, nei secoli, in questo luogo si è verificato. Architettura, arte e apparati decorativi, passando dalla struttura agli arredi: venti secoli di storia senza interruzione, nel centro della città.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

Domenica 11 settembre ore 16.30

VENTI DAL NORD. L’INFLUSSO DELL’ARTE FIAMMINGA IN PIEMONTE

Palazzo Madama – visita guidata tematica

I territori del ducato sabaudo, situati a cavallo delle Alpi, nel XV secolo rappresentano il punto di incontro fra le esperienze artistiche locali e quelle del Nord. Qui le novità introdotte dagli artisti borgognoni e fiamminghi non passarono inosservate. Partendo dal Coro di Staffarda e soffermandosi su alcuni tesori conservati nella Sala Acaja, i visitatori verranno proiettati dalla “sfera magica” del Gotico Internazionale di Giacomo Jacquerio e di Jean Bapteur per proseguire con il “più moderno” mondo rinascimentale rappresentato da Giovanni Martino Spanzotti, Defendente Ferrari e Ambrosius Benson. Ad arricchire il percorso non solo opere dipinte, ma anche sculture, miniature e oggetti preziosi, nell’ottica di assaporare le varie declinazioni dell’Ars nova fiamminga nei diversi campi artistici.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

MERCOLEDI 14 SETTEMBRE

 

Mercoledì 14 e 21 settembre ore 16.30

IL GIARDINO AROMATICO: TRA STORIA E BOTANICA, MITI E LEGGENDE

Palazzo Madama – due appuntamenti con il curatore botanico Edoardo Santoro

Due chiacchierate all’ombra e al fresco della pergola nel Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama per scoprire curiosità e aneddoti di quattro piante aromatiche, che hanno fatto la storia e che continuano a essere largamente coltivate e usate in ambito alimentare, erboristico e cosmetico: lavanda e menta, artemisia e salvia sono le protagoniste degli incontri in giardino per il mese di luglio.

Mercoledì 14 settembre ore 16.30Lavanda e Menta

La lavanda italiana, il “lavandin” francese o la “English Lavender”: che differenze ci sono e che viaggio hanno fatto le lavande in Europa? Mente acquatiche, di bosco e dei prati, sono più di 30 solo quelle presenti in Italia. Parleremo di vini medicamentosi per curare il mal di testa e antiche ricette di sciroppi alle erbe, oltre che degli aspetti di coltivazione e dei trucchi per crescere piante sane e rigogliose.

Mercoledì 21 settembre ore 16.30Artemisia e Salvia

Artemisia è l’assenzio ma anche genepì, canfora o dragoncello. Di salvie nel mondo ce ne sono oltre 900, una diversa dall’altra, ma noi utilizziamo solo la Salvia officinalis; con una rapida e facile analisi botanica scopriremo di più su queste piante che, proprio per la grande varietà, ci consentono di sfruttare portamenti, fogliami e fioriture di ogni tipo per il giardino e il balcone.

Costo: 5€ ingresso in giardino (gratuito Abbonati Musei) + 5€ per la visita guidata

Info e prenotazioni: tel. 011 4429629; e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Il Team Desert Endurance Motorsport – Tecnosport Rally ad Autolook Week Torino

 

Prima uscita ufficiale del “super” Team nato da una partnership tra Desert Endurance Motorsport e Tecnosport Rally.

 
Questo nuovo Team congiunto rappresenterà la Dakar Classic nel settore endurance, alla prima edizione di Autolook Week Torino, evento che si svolgerà dal 7 all’11 settembre, per celebrare il motorsport e le gesta dei suoi grandi piloti con esposizione e show dinamici di vetture di Formula 1, rally, endurance e moto GP, sia moderne che classic, legandosi così alle celebrazioni del Centenario dell’Autodromo Nazionale di Monza.
Il Team avrà il suo palcoscenico a piazza Solferino a Torino, dove esporrà per tutta la durata dell’evento, 2 camion di marca Iveco, dedicati all’assistenza e 2 vetture Nissan del Team Tecnosport Rally.
Inoltre, mercoledì 7 settembre, i veicoli parteciperanno alla sfilata che attraverserà il centro di Torino, in programma dalle 19,00 alle 20,30.
Dunque, un appuntamento decisamente importate, una vetrina internazionale che farà conoscere ancora di più il progetto del Team Desert Endurance Motorsport – Tecnosport Rally.
Prende così vita questo importante e innovativo progetto di motorsport, fortemente voluto dal patron di Tecnosport Maurizio Traglio e Ermanno De Angelis di Desert Endurance Motorsport.
Una grande storia di Dakar per Tecnosport, al via con una squadra composta da vetture Nissan, Mercedes e Isuzu, mentre i colori del Desert Endurance Motorsport, saranno rappresentati da camion Iveco e Fiat Panda, i giganti e le piccoline, per un’avventura senza eguali!!
Una presenza importante, un battesimo per questo sodalizio che guarda lontano con molte aspettative.
Ovviamente presenti le telecamere tv di Gentleman Driver, con Adrenaline24h media partner del sodalizio per l’Italia, che racconterà questa partecipazione, in onda nelle prossime puntate.
 Ringraziamo per il supporto: Main Partner Guarni&Med, Lavor, IMF Engineering, Famila, Financial Partner Azimut Investimenti, Promotion Partner Swiss Classic World, Partner Tecnico Sparco, Verniciatura Vetture Prima Paint 3M, Magazine epocAuto, Partner Dia-Brax, Pagnossin, ShadePro, Valmora, Kometa, Salumi Coati, Amoretti, DPiùVitale, Eco-Friendly Printing Partner Primaprint, preparatore delle vetture Bontà Classic Garage, per i camion partner Strappini, Boero Trucks, TAG AllestimentiExpediation Truck, Tires Partner Pneurama e per i patrocini  MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile e Federazione Italiana Fuoristrada.
Maggiori info

Castello fiorito in Monferrato

I prossimi sabato 10 e domenica 11 settembre 2022 il Castello di San Giorgio Monferrato ospita la terza edizione di Castello Fiorito, la mostra-mercato florovivaistica che per la prima volta occuperà un intero fine settimana, svolgendosi in due giornate all’interno del giardino pensile all’italiana e nell’area adiacente le mura nord del Castello di San Giorgio.
Alla manifestazione parteciperanno circa 25 espositori che proporranno agli appassionati piante e fiori, ma anche arredi e oggetti per il giardino e la casa, prodotti derivati da fiori e piante, produzioni agroalimentari di piccoli produttori.

Suicida con il gas di una bombola nell’abitacolo dell’auto

Ha preso una bombola del gas, si è chiuso in auto e l’ha aperta. A morire soffocato a Borriana, nel Biellese  è stato un pensionato di 76 anni. Sul posto i carabinieri e i vigili del fuoco. Non vi è dubbio che sia stato suicidio, ancora sconosciute le ragioni.

Accoltellato per rapina e operato d’urgenza

A Sauze d’Oulx  un cittadino di origine romena privo di  documenti è stato ritrovato  davanti al bar Derby con una profonda ferita da arma da taglio al collo. Soccorso, è stato trasportato all’ospedale di Susa e poi spostato alle Molinette in codice rosso. È stato  operato e le sue condizioni  sono serie ma non è in pericolo di vita. Ha detto di essere stato rapinato ma sui motivi dell’aggressione sono in corso le indagini da parte dei carabinieri.

A Catania “Le Maschere” allo Stabile di Torino

CINQUE IMPORTANTI RICONOSCIMENTI PER IL TEATRO  DI TORINO AL PREMIO “LE MASCHERE DEL TEATRO ITALIANO”
PREMIATI FILIPPO FONSATTI, VALERIO BINASCO, NICOLAS BOVEY, ARIANNA SCOMMEGNA, JURIJ FERRINI

Ieri sera, mercoledì 7 settembre 2022, al Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania si è tenuta la cerimonia di consegna dei Premi “LE MASCHERE DEL TEATRO ITALIANO 2022”, che verrà trasmessa in differita su Rai 1 il 10 settembre.
Una giuria di oltre mille esperti del settore ha votato le terne finaliste, selezionate da una commissione presieduta da Gianni Letta, e ha assegnato al Direttore artistico del Teatro Stabile, Valerio Binasco il premio per la Miglior regia per Le sedie di Eugène Ionesco, produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale. Per lo stesso allestimento Nicolas Bovey ha ottenuto il riconoscimento per la Miglior scenografia.
Arianna Scommegna e Jurij Ferrini sono stati insigniti del premio come Miglior attrice e Miglior attore non protagonista per il dittico tragico Ifigenia / Oreste di Euripide, prodotto dal TST e diretto da Valerio Binasco.
A Filippo Fonsatti, Direttore del Teatro Stabile di Torino, è stato conferito il Premio Lonardi Buontempo – con il quale viene onorata la memoria di Graziella Buontempo, mecenate visionaria, celebre collezionista e curatrice dell’arte contemporanea – per il lavoro svolto per intensificare il processo di internazionalizzazione del Teatro avvalendosi anche dell’esperienza fatta presiedendo la Federazione dello spettacolo dal vivo AGIS e la Fondazione Platea (organismo di rappresentanza dei Teatri Nazionali e Teatri di Rilevante Interesse Culturale).
«I cinque riconoscimenti ricevuti dal Teatro Stabile al prestigioso Premio “Le maschere del Teatro Italiano” – dichiara il Presidente del Teatro Stabile di Torino, Lamberto Vallarino Gancia – testimoniano la qualità del progetto culturale del nostro Teatro e il livello assoluto delle nostre produzioni artistiche. Perciò, a nome di tutto il Consiglio di Amministrazione, esprimo vive felicitazioni e profonda riconoscenza al Direttore Filippo Fonsatti e al Direttore artistico Valerio Binasco per l’ottimo lavoro svolto.
In particolare, i quattro premi conseguiti dalle due produzioni firmate da Valerio Binasco, Le sedie e Ifigenia / Oreste, ci collocano tra le eccellenze del panorama teatrale italiano ed europeo e contribuiscono a rafforzare il posizionamento della nostra Città sulla scena culturale internazionale.
Confidiamo che questi importanti riconoscimenti, conclude il Presidente, siano di buon auspicio per la prossima Stagione che inizierà domani con il Festival Torinodanza e che proprio in queste settimane sta registrando un indice di gradimento molto elevato da parte dei nostri spettatori e abbonati».

 

Dal Credito sportivo 30 milioni per rilanciare le Residenze Sabaude

I  finanziamenti dell’Istituto per il Credito Sportivo a favore del Consorzio 

Il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e la Banca ICS,
Istituto per il Credito Sportivo, hanno siglato oggi alla Reggia di
Venaria il Protocollo d’intesa che prevede un plafond di 30 milioni di euro di
finanziamenti per sostenere la progettazione, la realizzazione e lo sviluppo di
programmi di ambito culturale per le Residenze Reali Sabaude.

Il documento, che segna l’avvio effettivo della collaborazione tra l’Istituto e il
Consorzio, è stato firmato dai Presidenti Michele Briamonte, del Consorzio delle
Residenze Reali Sabaude, e Andrea Abodi, dell’Istituto per il Credito Sportivo, alla
presenza dei rispettivi Direttori Generali Guido Curto e Lodovico Mazzolin.

La Convenzione, realizzata in tempi strettissimi grazie alla totale condivisione di intenti,
trova alla base dell’accordo il sostegno da parte dell’ICS, la banca sociale per lo sviluppo
sostenibile dello Sport e della Cultura, al Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e alla
sua intensa attività programmatica finalizzata alla valorizzazione di un prezioso
patrimonio composto da 16 residenze, nella quasi totalità iscritte nella lista del
Patrimonio Unesco come la Reggia di Venaria, complesso monumentale barocco reso
fruibile grazie anche alle numerose attività culturali e scientifiche proposte.

La Venaria Reale sarà il primo complesso a sfruttare il finanziamento ottenuto da ICS,
per il quale sono previsti obiettivi di breve, medio e lungo termine. In prospettiva, si
auspica che tutto il sistema delle Residenze Sabaude del Piemonte ne possa usufruire.

L’attività gestionale della Venaria Reale è oggi premiata per i suoi quindici anni di
intenso lavoro, durante i quali ha sviluppato e realizzato un’offerta culturale di respiro
nazionale e internazionale, riconosciuta dal numero di visitatori e dai consensi da parte
del pubblico e della comunità scientifica.

La stipula dell’accordo tra ICS e il Consorzio è inoltre un segnale importante, in
generale, per il comparto culturale italiano, che da sempre, ma in particolare negli
ultimi anni, ha visto restringere il perimetro delle proprie risorse economiche.

La Convenzione tra l’Istituto per il Credito Sportivo e il Consorzio delle Residenze Reali
Sabaude, potrebbe fare da vero e proprio spartiacque, laddove la cultura inizia ad
essere vista come effettivo e imprescindibile motore economico del Paese Italia.

Un’industria dalla forza prorompente che agisce sul territorio di pertinenza, e di
conseguenza sul benessere nazionale, apportando benefici al tessuto economico,
sociale e imprenditoriale. Una visione che prende il via anche attraverso un
finanziamento che mette alla prova le capacità gestionali, progettuali e manageriali
dell’Ente. Il patrimonio culturale visto come cardine per la crescita del Paese, attorno
al quale ruotano moltissime realtà economiche e imprenditoriali che senza la centralità
delle attività culturali non esisterebbero. È una visione che trova nel comparto culturale
la spinta a costruire e a fare sistema, a condividere e sviluppare anche attraverso una
nuova finestra produttiva lo stesso patrimonio, consapevoli di come lo sviluppo delle
attività culturali vada a diretto beneficio del tessuto imprenditoriale e sociale.

ICS e il Consorzio di configurano così come due operatori che da oggi saranno a fianco
l’uno dell’altro, nel perseguire obiettivi comuni attraverso una comune progettualità,
della quale è già iniziata la fase programmatica che consentirà di mettere a frutto
l’importante finanziamento.

Il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude sta già lavorando ad un’ampia
pianificazione, di portata nazionale e internazionale, che vede lo sviluppo di
significative condivisioni nel settore e nel territorio, concorsi di idee, coinvolgimento
dei giovani, della comunità scientifica internazionale e di realtà culturali analoghe che
possano dare il loro supporto alla creazione di programmi ed eventi che apportino
importanti novità, creino un’offerta culturale rinnovata e mantengano alla base la
centralità del ruolo svolto dall’Ente.

Centro estetico in precarie condizioni igienico-sanitarie

Ieri mattina, durante quello che doveva essere un normale controllo amministrativo all’interno di un centro estetico in via Onorato Vigliani, gli agenti del Reparto di Polizia Commerciale e del Nucleo Operativo Antievasione della Polizia Locale, trovandosi di fronte a locali in precarie condizioni igienico sanitarie, hanno richiesto l’intervento degli ispettori dell’ASL.

A seguito dell’ispezione, il personale di ASL ha constatato che le attività di manicure, pedicure e cerette venivano svolte effettivamente in locali in cattivo stato di pulizia e manutenzione per i quali non erano rispettati i requisiti della normativa.

La titolare, una donna di 49 anni di nazionalità cinese, è stata diffidata a proseguire l’attività e invitata a fornire nei prossimi giorni tutta la documentazione tecnica e le autorizzazioni mancanti al momento dell’ispezione.

Sull’attività, che non potrà riprendere fino alla regolarizzazione della situazione, sono in corso ulteriori accertamenti.

Tra Colleretto e Torre del Lago l’indissolubile legame tra Puccini e Giacosa

E’ “Manon Lescaut” a segnare la nascita della collaborazione che legò il drammaturgo piemontese Giuseppe Giacosa e il compositore toscano Giacomo Puccini. L’opera fu caratterizzata da una complessa gestazione e il libretto passò nelle mani di diversi scrittori fino ad arrivare in quelle di Giacosa e di Illica, anche se si preferì, in un primo momento, lasciare nell’anonimato gli autori.

La prima rappresentazione dell’opera si tenne il 1° febbraio 1893 al Teatro Regio di Torino, un altro segno del destino forse che legava, indissolubilmente, le vite di Puccini e Giacosa.

A Luigi Illica spettava, prevalentemente, il compito di abbozzare la sceneggiatura, ma era Giuseppe Giacosa a dover tradurre in versi un testo letterario e, difficoltà maggiore, a dover mediare con il musicista toscano, famoso per le proprie intemperanze e per la propria imprevedibilità nel modificare i piani delle opere, fatto che causava tensioni e litigi continui con Giacosa stesso.
All’autore canavesano, sempre in collaborazione con Illica, si devono anche i libretti delle successive tre opere di Giacomo Puccini, le più famose create dal maestro e, sicuramente, le più rappresentate: “Bohème”, “Tosca”, “Madama Butterfly”. L’intensità e la delicatezza dei versi di Giacosa si adattano perfettamente alle note dell’autore toscano capace di alternare drammaticità, dolore, potenza e dolcezza e raggiungono il massimo lirismo soprattutto nelle descrizioni delle figure femminili: Mimì, Tosca, Cho Cho-san. Giacosa fu particolarmente coinvolto dalla stesura di “Bohéme”, l’opera più vicina al suo mondo. La sua spiccata sensibilità venne profondamente toccata dalla storia di un amore che nasce e muore in una soffitta di Montmartre, una vicenda comune e per nulla originale alla quale l’arte riuscì, tuttavia, a regalare fama e immortalità.  Le atmosfere parigine evocate in “Bohème”, la lotta per affermare il proprio talento contro tutto e tutti, il sacrificio per amore e quel mondo dove, come avrebbe scritto parecchi anni più tardi Charles Aznavour nell’omonima canzone: “Nous recitions des vers groupes autour du poele en oubliant l’hiver”, trovarono nella musica di Puccini la perfetta consacrazione lirica. Nonostante questo, più volte il librettista si lamentò con Giulio Ricordi per le difficoltà che incontrava nel proprio lavoro, tanto che giunse a scrivere: “Vi confesso che di questo continuo rifare, ritoccare, aggiungere, correggere, tagliare, riappiccicare, gonfiare a destra, per smagrire a sinistra, sono stanco morto… Vi giuro che a far libretti non mi colgono mai più…”. E, invece, soltanto pochi mesi dopo la fine di “Bohéme”, il drammaturgo cedeva e accettava di realizzare il libretto di “Tosca”.
Sicuramente meno congeniale a Giacosa fu l’affresco storico evocato dall’opera che trovò difficile da trasporre in versi tanto da farlo dichiarare sempre a Ricordi che quello di Tosca non fosse un “buon argomento per melodramma”.

Anche Giacomo Puccini sembrava poco coinvolto dal racconto tanto da proporre a Illica di abbandonare l’impresa. Nonostante tutto, comunque, “Tosca” andò in scena al Costanzi di Roma il 14 gennaio 1900 e, considerata la grandezza e l’immensità dell’opera, possiamo aggiungere fortunatamente. Sicuramente “Tosca” rappresenta un grande dramma di passioni politiche e di grandi ideali e la protagonista è una donna estremamente moderna, tanto forte e decisa da oscurare persino la figura maschile di Cavaradossi; ecco, forse, perché fu tanto difficile trasformarla in versi e in musica: era un personaggio che viveva di vita propria. Dopo “Bohéme” e “Tosca”, nel 1901 Giacosa affrontò un’altra fatica, cimentandosi con il libretto della “Madama Butterfly” e, come era inevitabile, ripresero i confronti con Puccini, tanto che Giacosa, esasperato arrivò a scrivere al maestro: “Avevo messo a questo libretto più amore che agli altri, ci avevo lavorato più di voglia e ne ero più contento…” e a precisare “… Avrai ragione tu, e sarà per te il meglio e te lo auguro di tutto cuore; ma data una così assoluta divergenza di vedute, io devo astenermi dall’intervenire più [pur rimanendo integri, ci s’intende, i miei diritti d’autore sull’opera]. Già, quando pure mi ci mettessi, il lavoro mi verrebbe stentato, scucito e scolorito. E a tutela della mia integrità artistica e anche per non usurpare un merito che non mi appartiene, dovrò far sapere, al pubblico, a che si ridusse la mia collaborazione, con riserva di pubblicare le scene mie, tutte mie, già da te, dall’Illica, dal signor Giulio entusiasticamente approvate”. Puccini era consapevole di non poter rinunciare al talento di Giacosa e, poco tempo dopo, invitò il suo librettista a raggiungerlo a Torre del Lago, il suo “buen ritiro”, dove poteva dedicarsi alla composizione e alla caccia, l’altra grande passione.

“Madama Butterfly” debuttò alla Scala di Milano il 17 febbraio 1904 e fu un fiasco colossale tanto da convincere Puccini a effettuare alcune modifiche e a riproporla, questa volta con successo, al pubblico di Brescia, il 28 maggio 1904. La storia della fanciulla giapponese suicida per amore sarà l’ultima collaborazione tra Giacomo Puccini e Giuseppe Giacosa. La salute del drammaturgo piemontese era sempre più fragile e le crisi di asma si intensificarono. Giacosa morì il 2 settembre 1906 nella sua villa di Colleretto, nella casa dove era nato e nella quale aveva voluto tornare in una delle brevi tregue che la malattia gli aveva concesso. Venne sepolto nel minuscolo cimitero di campagna del paese, in un angolo isolato. Sulla lapide sono state incise soltanto tre parole “Giuseppe Giacosa. Poeta” seguite dalla data di nascita e da quella di morte. Puccini, più giovane di lui di undici anni, morì nel 1925 a seguito di un intervento che aveva lo scopo di porre rimedio a un cancro alla gola. Inizialmente sepolto a Milano nella cappella della famiglia Toscanini il compositore venne traslato due anni dopo, per volontà della moglie Elvira, a Torre del Lago, nella cappella della sua villa. Lasciava incompiuto il suo canto del cigno, la “Turandot”, una favola crudele di dolore e di amore, di egoismo e di sacrificio che si scioglie e si trasfigura nell’urlo di Calaf alle stelle.

Barbara Castellaro

Al via il “Cuneo Bike Festival”

In anteprima, al Cinema “Monviso” di Cuneo, il noto giornalista sportivo Marco Pastonesi racconterà la Parigi – Roubaix di Sonny Colbrelli

Venerdì 9 settembre (ore 21)

Cuneo

Cofinanziata nell’ambito del “Programma Interreg Alcotra Italia – Francia”, è ai nastri di partenza la seconda edizione del “Cuneo Bike Festival”. L’anteprima della rassegna è in programma per venerdì 9 settembre (ore 21) presso il Cinema “Monviso” di via XX Settembre 14, nel capoluogo della Granda, dove il giornalista Marco Pastonesi, storica firma della “Gazzetta dello Sport” (ha seguito da inviato 12 Giri d’Italia, 9 Tour de France e un’Olimpiade, ma anche 2 Giri del Ruanda ed uno del Burkina Faso) presenterà il suo ultimo libro “Con il cuore nel fango” (Rizzoli, 2022), in cui racconta la storica vittoria ottenuta il 3 ottobre 2021 alla “Parigi – Roubaix” dal ciclista bresciano Sonny Colbrelli, primo italiano sul podio della “corsa delle corse” ventidue anni dopo Andrea Tafi (primo nel 1999). Il libro, scritto per trasmettere una fra le testimonianze più forti ed emblematiche del ciclismo italiano, appare quanto mai attuale dopo il problema cardiaco che ha colpito Colbrelli (crollato a terra per un malore, nel marzo del 2022, al termine della prima tappa del Giro di Catalogna) come un buon auspicio e come incoraggiamento al grande atleta per il rientro in gruppo. “Oggi – sottolinea Pastonesi – in un momento in cui per l’uomo ancor prima che per l’atleta si apre un nuovo capitolo ancora tutto da scrivere, l’intento di raccontare la sua forza e la sua determinazione è ribadito, più forte che mai”.

Sempre al Cinema “Monviso” nei giorni seguenti saranno protagonisti due “docufilm” dedicati al mondo delle due ruote: sabato 10 e domenica 11 settembre alle 21 sarà proiettato La bicicletta e il badile di Maurizio Pansieri e Alberto Valtellina, mentre lunedì 12 e martedì 13 settembre, sempre alle 21, sarà la volta di Tanta Strada di Lorenzo K. Stanzani. Il primo racconta di come, nell’estate del 2021, Pansieri e Valtellina decidono che non ha più senso spostarsi in automobile, soprattutto per andare in montagna, così ripercorrono l’itinerario ciclistico e alpinistico di Hermann Buhl, alpinista austriaco fra i più grandi di tutti i tempi; per lui la bicicletta era una necessità e il mezzo che aveva a disposizione per spostarsi e compiere le sue imprese, per loro sarà il mezzo per ripensare lo sport in modo sostenibile. Il “docufilm” di Stanzani presenta invece un viaggio in bicicletta attraverso l’Emilia-Romagna realizzato da un gruppo in cui sono presenti persone diversamente abili, per raccontare la bellezza dell’offrire a chiunque, a prescindere dalle personali capacità, la possibilità di essere felici attraverso lo sport, la natura e la compagnia.

Dopo queste anteprime, “Cuneo Bike Festival” si svolgerà per cinque giorni, da venerdì 16 a mercoledì 21 settembre. Il calendario completo degli eventi, tutti gratuiti, è pubblicato sul sito comune.cuneo.it/cuneobikefestival, dove è possibile riservare il proprio posto agli appuntamenti per cui è richiesta la prenotazione.

g.m.

Nelle foto:

–       Marco Pastonesi

–       Logo “Cuneo Bike Festival”