

L’assessore Riboldi e il presidente Bufalo annunciano un regolamento unico regionale per le attività extra-lavorative
TORINO, 23 giugno 2025 – Un nuovo regolamento regionale permetterà agli infermieri e agli altri professionisti sanitari dipendenti pubblici di svolgere attività extra-lavorative in deroga al vincolo di esclusività. L’annuncio arriva dall’Assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi e dal Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino e del Coordinamento OPI del Piemonte, Ivan Bufalo.
«Si tratta di un regolamento atteso da moltissimi colleghi – dichiara Bufalo – che supera le differenze applicative esistenti tra le varie aziende del Servizio Sanitario Regionale e che rende finalmente esigibile per tutti i professionisti la possibilità di svolgere attività sanitarie al di fuori del proprio orario di servizio. È un buon passo avanti verso l’auspicata definitiva abolizione di un vincolo ormai anacronistico, che limita le libertà e le opportunità per decine di migliaia di operatori sanitari pubblici sul territorio regionale, e per centinaia di migliaia a livello nazionale».
Tra i punti cardine del regolamento, viene sancito che le autorizzazioni alle attività extra-lavorative devono essere rilasciate – previa verifica dell’assenza di condizioni ostative – in base alla tipologia dell’attività e non in relazione alle specifiche giornate di svolgimento. Sarà poi il dipendente, assumendosene la responsabilità, a certificare periodicamente l’attività effettivamente svolta, il rispetto dell’orario di lavoro e dei riposi obbligatori.
Il testo chiarisce inoltre che le prestazioni lavorative possono essere rivolte anche direttamente alle persone e non soltanto alle aziende, e che il dipendente potrà esercitare qualsiasi professione sanitaria per la quale sia abilitato, non solo quella esercitata nell’ambito del proprio incarico pubblico.
«È un intervento studiato insieme al Presidente Bufalo – afferma l’Assessore Riboldi – che rappresenta una duplice opportunità: da un lato, per i professionisti del comparto sanitario, che potranno accedere a procedure più snelle per svolgere attività extra orario migliorando la propria condizione economica; dall’altro, per le strutture sanitarie e socio-sanitarie, che potranno contare con maggiore facilità su professionisti formati all’interno del sistema pubblico regionale».
Bufalo sottolinea i risultati della collaborazione istituzionale con l’Assessorato: «Dopo il superamento della diatriba sugli algoritmi infermieristici del 118, arriva ora questo nuovo regolamento. C’è ancora molto da fare, ma guardiamo al futuro con ottimismo grazie all’attenzione che l’Assessore Riboldi sta dimostrando. In particolare, si sta lavorando per migliorare l’attrattività della professione infermieristica, con iniziative rivolte ai giovani e a chi già opera nel sistema pubblico. In questa direzione va anche il contributo che il Coordinamento degli Ordini sta offrendo alla stesura del nuovo Piano Socio Sanitario Regionale».
Conclude Riboldi: «Ringrazio il Presidente Bufalo per la disponibilità a trovare soluzioni innovative. In questa fase, è fondamentale la collaborazione di tutti per affrontare i problemi della sanità piemontese».
Il ritrovo era fissato alle ore 7.30 nel parcheggio del Parco Ruffini, in corso Trattati di Roma. In partenza anche operatori e accompagnatori della Cooperativa L’Arcobaleno che, oltre a curare l’organizzazione, forniranno l’assistenza durante tutto il soggiorno.
A salutare il gruppo e augurare buone vacanze, presente l’assessore alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli, che ha espresso anche un sentito ringraziamento agli operatori coinvolti: «Questi soggiorni rappresentano un momento prezioso di benessere, socialità e autonomia per le persone con disabilità, e al tempo stesso offrono un supporto concreto alle famiglie. Come Città di Torino continuiamo a investire con convinzione in politiche inclusive, che mettono al centro i diritti e la dignità di tutte e tutti. Voglio ringraziare di cuore gli operatori, le operatrici e le realtà del terzo settore che rendono possibile tutto questo con competenza e passione».
I soggiorni estivi per persone con disabilità sono interventi socio-sanitari cofinanziati dalla Città di Torino e dalla ASL Città di Torino. Si tratta di esperienze con un importante valore riabilitativo e inclusivo per le persone partecipanti, oltre a rappresentare un’occasione di sollievo dai compiti di cura per le famiglie.
Destinatari dell’iniziativa sono le persone con disabilità che frequentano servizi diurni e residenziali accreditati dalla Città o che sono seguite a domicilio dai servizi sociali. Per i primi la spesa è sostenuta dal Dipartimento Servizi Sociali della Città, per i secondi dalle Circoscrizioni.
Anche quest’anno l’Amministrazione ha avviato interventi sia a livello dipartimentale che circoscrizionale. Sulla base delle prenotazioni raccolte finora, sono previste 1383 partecipazioni complessive: 178 da parte di persone seguite a domicilio e 1205 per quelle inserite in servizi residenziali o diurni. Numeri in crescita rispetto all’anno scorso, quando i partecipanti erano stati 1117.
I soggiorni sono già in corso e proseguiranno principalmente nei mesi di giugno, luglio e settembre. L’investimento previsto per il 2025 ammonta a circa 2 milioni di euro per le attività coordinate dal Dipartimento Servizi Sociali e dalla ASL, e di circa 320mila euro per quelle organizzate dalle Circoscrizioni.
Un impegno crescente da parte della Città di Torino per garantire inclusione, benessere e opportunità.
TORINO CLICK
La Logistica che ha avuto i natali in Piemonte nel secolo scorso, negli ultimi due decenni ha perso molte aziende che hanno trasferito il loro quartier generale attorno a Milano e inoltre non ha mai visto decollare con forza il ruolo di retro porto dei porti liguri dai quali passa oltre il 50% del traffico marittimo e logistico del Paese. Se la logistica in Europa vale il 12% del PIL, la logistica piemontese non riesce a raggiungere il 9% mentre quella italiana vale il 10% del nostro PIL. Se il Piemonte punterà di più e con maggiore competenza sulla logistica potrà crescere di almeno 1 punto di PIL all’anno , con benefici per il lavoro e per le entrate pubbliche nazionali e regionali. Così l’ex sottosegretario ai trasporti Mino GIACHINO aprendo un incontro con alcuni operatori logistici stamane a Torino. Decisivi saranno gli interventi nelle infrastrutture ferroviarie, autostradali e la accelerazione della TAV . Fa ben sperare che alcuni ragazzi valsusini dopo aver fatto il corso a Bologna siano stati assunti come macchinisti in alcune aziende ferroviarie private di trasporto merci.
Un ragazzo di 15 anni è morto ieri a Torino dopo un incidente mentre si trovava bordo di un monopattino. Nello scontro con un’auto, il cui conducente gli ha prestato soccorso, ha sfondato il parabrezza della vettura. E’ accaduto domenica nel quartiere Borgo Vittoria, all’incrocio tra corso Venezia e via Breglio. Il giovane è stato portato al San Giovanni Bosco ma è morto successivamente. La polizia municipale sta ricostruendo la dinamica dell’incidente.
Europei Under 21 in Slovacchia: Italia(azzurrini in 9 con 2 ingiuste espulsioni)sconfitta 3-2 ai supplementari dalla Germania .
Con grande cuore e tanta determinazione, l’Italia Under 21 ha combattuto fino all’ultimo secondo contro la Germania agli Europei in Slovacchia. Una partita intensa e drammatica, che ha visto gli Azzurrini restare in 9 uomini per quasi tutto il secondo tempo supplementare
Nonostante l’inferiorità numerica, i ragazzi,guidati dal ct Nunziata, hanno lottato con coraggio e orgoglio, riuscendo a segnare due gol e portare la sfida ai supplementari. Tuttavia, la Germania ha avuto la meglio, imponendosi per 3-2.
È stata una grande prova di carattere per l’Italia, che esce a testa alta da un torneo dove ha mostrato qualità e spirito di squadra, nonostante l’amarezza della sconfitta.
Enzo Grassano
Sabato 21 giugno 2025 ha riaperto al pubblico il Museo regionale dell’Emigrazione dei Piemontesi nel Mondo di Frossasco (Torino), in piazza Donatori di Sangue 1.
L’a conferenza stampa di presentazione del nuovo allestimento si è svolta al Museo, con la partecipazione dell’assessore all’Emigrazione della Regione Piemonte, Maurizio Marrone, il sottosegretario alla Presidenza della Regione Piemonte, Claudia Porchietto, del presidente del Consiglio regionale Davide Nicco, del responsabile del Progetto Turismo delle Radici e Programma Italea del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Giovanni Maria De Vita, del sindaco di Frossasco, Marco Gaido, del presidente dell’Associazione dei Piemontesi nel Mondo, Michele Colombino, del presidente del Comitato di gestione del Museo, Ugo Bertello, dei componenti del Comitato, Alessandra Maritano, Davide Rosso e Marco Civra, e della vice presidente di Fondazione Crt, Paola Casagrande.
«Il Museo di Frossasco è un “pezzo di cuore” del Piemonte, un luogo in cui le nostre radici vengono curate e mantenute vive – ha affermato l’assessore regionale all’Emigrazione Maurizio Marrone –. In questi nuovi spazi migliaia di discendenti di origine piemontese, provenienti dai quattro angoli del mondo, potranno sentirsi nuovamente a casa, riscoprendo i legami indissolubili con la terra dei loro padri. Ricordo con piacere che, tra i miei primi atti, quando diventai per la prima volta assessore all’Emigrazione, ci fu la consegna del Sigillo d’Onore a Michele Colombino. La Regione Piemonte è disponibile sia a rivedere la normativa per dare maggiore autonomia al Museo, anche nel reperimento delle risorse economiche, e sia a rafforzare il proprio contributo economico».
Il presidente del Consiglio regionale, Davide Nicco: «Questo museo rappresenta la memoria dei tanti discendenti dei piemontesi emigrati all’estero e, a livello locale, anche un’occasione turistica. La delegazione del Consiglio che in ottobre andrà a far visita ai piemontesi in Argentina inviterà i nostri corregionali otre Oceano a venire a visitare il rinnovato Museo di Frossasco».
Chiuso dal settembre 2022, il Museo riapre ufficialmente al pubblico dalle ore 10 alle 18 di sabato 21 giugno, in tutti i sabati successivi e, su prenotazione, negli altri giorni (emigrazionepiemontesemuseo@gmail.com oppure tel. 0121-1976082).
Il Museo potrà così nuovamente accogliere i visitatori, che potranno apprezzare il vasto patrimonio documentale e materiale prevalentemente raccolto dall’Associazione Piemontesi nel Mondo in decenni di rapporti e contatti con istituzioni e piemontesi all’estero. Si tratta di bibliografie, statistiche, documenti, relazioni, inchieste e monografie, saggistica, tesi di laurea e di dottorato, memorialistica e letteratura, atti di convegni e seminari tenutisi negli anni, lavori nelle scuole, materiale fotografico e storico, oggetti appartenuti a migranti piemontesi.
L’ampia zona espositiva si trova sempre al piano terra dell’edificio, mentre al piano superiore rimane aperta la biblioteca.
I lavori di riqualificazione sono stati finanziati con contributi per complessivi 154 mila euro, di cui 100 mila dal Fondo Unico Nazionale per il Turismo (metà dalla Regione Piemonte, che ha aggiunto altri 20 mila euro di fondi propri, per totali 70 mila), 23 mila dal Comune di Frossasco e 10 mila circa da fonti private: Fondazione Crt, Lions e Associazione Piemontesi nel Mondo. Il progetto di riallestimento è stato affidato a Fondazione Torino Musei, con un rinnovamento dell’esposizione permanente. Abbandonata la vecchia cartellonistica, sono stati predisposti degli elementi multimediali, per rendere il percorso museale più interattivo.
Al primo allestimento del Museo regionale dell’Emigrazione dei Piemontesi nel mondo, nel 2006, avevano concorso l’Università di Torino, Facoltà di Economia Dipartimento di Statistica e Matematica Applicata, ricercatori e collezionisti, associazioni ed enti; l’ideazione e gli allestimenti furono affidate all’Azienda Turistica Montagnedoc e curate dal compianto architetto Ezio Giaj, mancato due anni fa. Il nuovo allestimento ha visto il coinvolgimento del Comitato scientifico del Museo (Paola Corti, dell’Università di Torino, Chiara Vangelista, dell’Università di Genova, e Maddalena Tirabassi, del Centro Altreitalie) e Davide Rosso, curatore del progetto museale. La sezione sulle nuove mobilità è stata curata dal Centro Altreitalie, con Alvise Del Pra’ e Maddalena Tirabassi. L’intero allestimento è stato curato da Fondazione Torino Musei e dall’architetto Mario Daudo, dello studio Chorus.
La riapertura del Museo rappresenta un momento significativo per la comunità di Frossasco e per tutti coloro che sono interessati alla storia e alle dinamiche dell’emigrazione piemontese, offrendo nuovi spunti di riflessione sul passato e sul presente. Il Museo vuole essere un luogo di documentazione, memoria, analisi del fenomeno migratorio di ieri e di oggi in tutta la sua complessità. Punto di partenza e ragion d’essere del Museo è la storia della migrazione delle centinaia e centinaia di migliaia di cittadini che lasciarono la terra piemontese per cercare altrove il proprio futuro. Dallo studio di questo primo, fondativo elemento, il campo di azione si è nel tempo allargato allo studio ed all’analisi dei flussi migratori verso il Piemonte oltre che all’attuale, nuovo esodo di migliaia di giovani Piemontesi che cercano fortuna all’estero.
Le agenzie di tutto il mondo hanno battuto la mattina del 22 giugno 2025 notizie allarmanti sull’attacco ordinato dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump contro l’Iran.
Nel timore che la potenza sciita abbia già sviluppato una forza nucleare sufficiente ad annientare lo Stato di Israele, la notte del 21 i bombardieri B-2 Stealth (furtivo/ombra/invisibile) hanno colpito i tre siti nucleari iraniani Fordow, Natanz ed Esfahan con gli ordigni (convenzionali ma potentissimi) Bunker-buster (distruttore di bunker) GBU-57 da 13.620 chilogrammi e lunghi più di 6 metri.
Nella sua prima conferenza stampa Trump ha definito l’operazione ‘spettacolare e molto riuscita’ con obiettivi completamente distrutti e aerei tornati con le stive vuote (fatto per altro normale: se evitabile, non si fa mai atterrare un bombardiere ancora con esplosivi attivabili al suo interno).
Il vero problema non è secondo noi tecnico, quanto politico e reputazionale per la Casa Bianca.
E’ stata notizia ufficiale fino a ieri di una finestra di due settimane per un NON-INTERVENTO militare USA in area, allo scopo di favorire eventuali negoziati fra Iran e Israele.
Ora il Presidente ammette candidamente che, in quanto alleato di prima classe di Tel-Aviv, mentendo al mondo ha solo utilizzato una strategia tattica per disorientare l’Iran prima dell’attacco a sorpresa.
Però gli Stati Uniti hanno una secolare reputazione da difendere.
Nonostante gli orrori della guerra fredda da parte dei due blocchi contrapposti, i regimi fantoccio segretamente creati in chiave anticomunista negli anni ’50 e ’60 e altri vari orrori, il mondo guarda ancora all’America come un faro di libertà e democrazia, con tanti esempi dimostrabili anche per i tempi recenti.
Se parla il suo Primo Cittadino, lo fa come capo di una nazione che non può permettersi trucchetti da biscazziere o da presidente di uno Stato in asfissia democratica. Dichiarando al mondo il suo NON intervento contro l’Iran, ha indicato il suo Paese come negoziatore Alfa e ACCREDITATO fra due antichi nemici, garantendo a tutti una incontestabile NON BELLIGERANZA su un ennesimo dramma in continua incandescenza.
L’operazione è stata invece segretamente eseguita in ‘allineamento’ con Israele, collaborazione esaltata in un sentito ringraziamento televisivo in mondo-visione da parte del presidente israeliano Netanyahu.
Il mondo però non immaginava questo scenario e tutta la UE e altri alleati U.S.A. sono rimasti senza fiato.
Per contro, l’Iran ha condannato l’attacco definendolo una violazione del Diritto Internazionale e del Trattato di NON PROLIFERAZIONE nucleare (TNP, ratificato da 188 Stati).
Per quanto l’attacco sia stato devastante per gli aggrediti, risposte magari non convenzionali potrebbero velocemente diventare realistiche. A tutti noto che l’Iran è protettore di realtà sciite (armatissime) come Hezbollah, gli Houthi, ma forse non solo loro.
Il problema reputazionale è quindi più grave di quanto si potrebbe sospettare; in patria il Congresso (il Parlamento U.S.A.) è scosso: molti leader democratici, ma anche qualche repubblicano parlano di un’azione incostituzionale, invocando perciò sanzioni per il Presidente, se non addirittura un suo impeachment (accusa gravissima che coinvolse al tempo Nixon, Clinton e due volte lo stesso Trump).
Il Presidente aveva l’autorità legale per un attacco di tale portata senza il supporto del Congresso? Sembrerebbe di no, ma Trump tuona che tutti sapevano e un accordo gli era stato concesso…. La situazione a Washington diventerà presto bollente.
Il problema geopolitico però segue: come una saponetta bagnata che scivola sul marmo, la situazione mediorientale aumenta l’instabilità e, nonostante dichiarazioni passate di non volersi più mettere in affari “di altri”, gli USA non si limitano più al conflitto russo-ucraino e all’Indo-Pacifico ma con i loro B-2 la situazione precipita da ora verso nuove asperità anche in M.O.
Un fatto sembra certo: gli obiettivi iraniani sono stati centrati ma i sensori dei centri internazionali non segnalano perdite di elementi radioattivi.
Le informazioni in nostro possesso potrebbero essere ancora troppo frammentarie, oppure i danneggiamenti potrebbero non aver raggiunto l’epicentro del problema.
Resta una terza opzione: questo pericolo nucleare di Teheran non era così vicino da far veramente paura al mondo. Per chi può ricordare, problema simile lo abbiamo già visto nella seconda guerra in Iraq.
Rimaniamo tutti con il fiato sospeso….
Ferruccio Capra Quarelli
Dal 24 giugno alle ore 16 al 13 luglio prossimo torna in scena per la Stagione del Teatro Stabile di Torino ‘Pinocchio’ di Carlo Collodi, per la regia firmata da Marta Cortellazzo Wiel. Si tratta di un ritorno molto atteso, che il Teatro Stabile di Torino torna a proporre in occasione dell’estate alle famiglie e ai centri estivi. Il progetto Pinocchio si articolerà in due tappe e verrà a concludersi proprio nel 2026, l’anno del bicentenario della nascita dell’autore.
Viene presentato nell’adattamento di Christian di Filippo, portato in scena da Hana Daneri, Paolo Carenzo, lo stesso Christian di Filippo, Celeste Gugliandolo, Marcello Spinetta e Aron Tewelde.
La regista ha deciso di rappresentare questa storia, che si può considerare una vicenda senza tempo, ispirandosi al concetto di teatro puro, inteso in senso classico, richiamandosi al mondo della commedia dell’arte e ai linguaggi popolari, alternati a momenti di pura magia e di pura poesia.
Nato dalla fantasia di Collodi, il celebre burattino di legno che sognava di diventare un bambino, dà vita ad un racconto ricco di fascino e avventura.
Teatro Gobetti, via Rossini 8. Tel 0115169411
Dal 24 giugno al 13 luglio 2025
Mara Martellotta