Nel mese di Luglio 2024 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dall’Ufficio di Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 119,7 (Base Anno 2015=100) segnando una variazione del +0,5% rispetto al mese precedente e del +0,9% rispetto al mese di Luglio 2023 (tasso tendenziale).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano +0,1% sul mese precedente e +1,6% su luglio2023. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto segnalano una variazione del +1,2% rispetto al mese di giugno 2024 e del +1,1% rispetto all’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano -0,1% rispetto al mese precedente e -0,4% rispetto a luglio 2023.
Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva +0,2% su base congiunturale e -0,5% su base tendenziale.
I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:
Beni Alimentari -0,6% sul mese precedente e +0,3% sull’anno precedente,
Beni Energetici +2,5% sul mese precedente e -5,3% sull’anno precedente,
Tabacchi INVARIATO sul mese precedente e +4,1% sull’anno precedente,
Altri Beni INVARIATO sul mese precedente e +0,2% sull’anno precedente.
Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra +1,0% su base congiunturale e +3,0% su base tendenziale.
Sono state riscontrate le seguenti variazioni:
Servizi relativi all’Abitazione +0,5 sul mese precedente e +1,9% sull’anno precedente,
Servizi relativi alle Comunicazioni -0,1% sul mese precedente e +0,8% sull’anno precedente,
Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona +1,9% sul mese precedente e +5,7% sull’anno precedente,
Servizi relativi ai Trasporti +0,8% sul mese precedente e +1,7% sull’anno precedente,
Servizi vari INVARIATO sul mese precedente e +1,3% sull’anno precedente.
L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi segnala +0,5% rispetto al mese precedente e +1,9% rispetto all’anno precedente.
L’Indagine dei Prezzi al Consumo è stata effettuata secondo le disposizioni e le norme tecniche stabilite dall’ISTAT.
I dati relativi al mese di Luglio si possono consultare sul sito: http:/www.comune.torino.it/statistica/
Schianto tra auto sulla statale: 5 feriti
Nuovo incidente sulle strade del Piemonte. Questa volta è successo sulla Statale 11, a Casalino, nel Novarese all’altezza della frazione di Cameriano, in direzione Vercelli. Qui per cause da accertare due auto si sono scontrate e sono finite fuori strada, in un canale lungo la carreggiata. Nello schianto sono rimaste ferite cinque persone, due incastrate tra le lamiere delle auto sono state liberate dai vigili del fuoco.
SOMMARIO: Quando la rozzezza non si ferma neppure di fronte alla morte – Mario Cervi – Il “Ferrante Aporti” devastato – Pinot Gallizio – Lettere
Buonasera a tutti,
d’ordine del Delegato, comunico con tristezza la dipartita del dott.
( omissis )
Per coloro che fossero interessati ad un ultimo saluto Rosario e funerale (omissis )
Buona serata a tutti.
Il Segretario
Il burocraticismo, la mancanza di un minimo di delicatezza, l’augurio finale di buona serata, l’assenza di una parola di cordoglio da parte del delegato rivelano una rozzezza assoluta. Una barbarie ragionieristica che rivela i tempi schifosi a cui siamo condannati e che dimostra un associazionismo in crisi totale di identità. Il Fondatore, un grande giornalista di Milano, si rigirerebbe nella tomba, vedendo in che mani è caduto il suo club.
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Mario Cervi
Negli ozi marini trovo nella Biblioteca della casa al mare un libro di Mario Cervi sul Duca d’Aosta, invitto comandante della III Armata nella Grande Guerra, un libro che rivela imprecisioni e cadute storiche da parte dell’autore. Ho deciso di far spazio e di buttarlo. Su Cervi avevo tratto un pessimo giudizio quando lo conobbi a Torino: commisi infatti l’errore grave di invitarlo a ricordare Montanelli e lui si attribuì da vero maramaldo il merito quasi esclusivo della storia d’Italia scritta con Indro.
Adesso capisco i limiti di un’opera storica, notissima ma dimenticata, che si devono attribuire a Cervi. Dopo la penosa ed egocentrica conferenza che tenne, lo invitai a cena al “Cambio”, dopo essere andato ad attenderlo al binario per portarlo in taxi. Anche la conversazione privata fu grigia e mediocre perché si rivelò per dirla con Musil, un uomo senza qualità. Riportandolo in stazione, mi chiese 50 euro come rimborso spese per il taxi notturno che lo avrebbe riportato dalla stazione di Milano a casa. Il biglietto gli era già stato anticipato. Un ottantenne avido di soldi e senza stile. Anche al “Giornale” ci sono direttori cosi’. Per un anno non lessi più il giornale diretto da un rancino peggiore di Govi che lo faceva solo in teatro e non nella vita.
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Il “Ferrante Aporti” devastato
Il “Ferrante Aporti” devastato: milioni di danni scrivono i giornali .Cosa fa lo Stato per recuperare il danno inferto al carcere minorile torinese dai suoi “ospiti”? Guai se non fossero minori! Avrebbero distrutto tutto. E i reati commessi da questi manigoldi chi li persegue? Buonismo fuori posto e luogo, davvero intollerabile.
Occorre l’autorità della legge ! Lo direbbe anche Beccaria. Un carcere non è un albergo a tre stelle. Chi sta dalla parte dei piccoli energumeni sta dalla parte sbagliata e oggi l’Italia deve recuperare autorità nelle carcere. Il sovraffollamento non è un argomento che possa giustificare la violenza e la rivolta. Su questo tema il dissenso con Marco Pannella che ho molto amato, è stato sempre abbastanza evidente. Mi spiace, io la penso così alla maniera di Carlo Casalegno.
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Pinot Gallizio
Il pittore e farmacista di Alba Pinot Gallizio manco’ nel 1964. Mio padre era un suo estimatore, mentre mia madre lo detestava. Qualche sua opera è rimasta in casa. La sua presenza artistica è stata considerata provocatoriamente rivoluzionaria. Oggi la sua opera è dimenticata e tale deve restare. Non ho trovato il modo di vendere i quadri che tengo nel solaio. Più che un artista europeo fu un provinciale langarolo, malgrado l’impegno incredibile per farsi conoscere.
Fece anche per tre mandati il consigliere comunale di Alba per il Pci anche dopo l’invasione dell’Ungheria. Un altro segno dei limiti dell’uomo che oggi non merita nessuna attenzione. Spero di liberarmi presto dei suoi quadri non gratis perché mio padre li pagò profumatamente dall’artista che non disdegnava affatto l’agiatezza come anche l’eccentricità del vestire, così comune negli artisti senza talento.
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LETTERE scrivere a quaglieni@gmail.com
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STARE BENE CON NOI STESSI
Facciamo quindi attenzione a non farci troppo manipolare e condizionare dalla pubblicità, che ha, tra i molti effetti negativi, anche quello perverso di indurci a svalutare tutto ciò che siamo e che abbiamo.
Per portarci a desiderare ardentemente ciò che non siamo e che non abbiamo. Soltanto una buona fiducia in noi stessi, supportata da una equilibrata autostima, può dunque preservarci dalle varie azioni condizionatrici dei manipolatori.
Più siamo in grado di sapere ciò che vogliamo e non vogliamo, più possiamo contrastare le azioni manipolatorie, e siamo capaci di non farci agire dall’esterno. Cerchiamo poi di intuire e percepire con chiarezza dove il manipolatore vuole arrivare e perché.
Comprendendo nel modo migliore e più profondo le emozioni, i bisogni, le intenzioni, gli obiettivi e i comportamenti di chi ci sta di fronte. E ascoltando le emozioni che percepiamo in noi, i segnali che il nostro corpo ci invia.
Spesso tanto chiari e inequivocabili quanto sovente da noi inascoltati o trascurati… Un segnale di disagio, di fastidio, di “schiacciamento”, è spesso la più chiara evidenza che qualcosa non va nel comportamento altrui.
Più avremo consapevolezza delle dinamiche manipolatorie, più difficile sarà per i potenziali manipolatori condizionarci nelle nostre intenzioni e nei nostri comportamenti, e più saremo veri artefici delle nostre decisioni.
Roberto Tentoni
Coach AICP e Counsellor formatore e supervisore CNCP.
www.tentoni.it
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20 MESI PER LA FORMAZIONE DI ARCHIVISTI 4.0
Al via il bando “UAAO” Grant
Scadenza presentazione delle candidature: 8 settembre 2024, ore 23.30
L’Associazione Giovanni Testori, in attuazione del progetto “UPSKILLING DEGLI ARCHIVI D’ARTE E OPERATORI 4.0 – UAAO”, bandisce sei borse di studio per la formazione teorica e pratica di ARCHIVISTI 4.0, che giochino un ruolo chiave nei processi di capacity building e transizione digitale degli archivi d’arte.
La selezione consentirà l’assegnazione di 6 borse di studio per “Percorsi integrati di formazione specialistica in digitalizzazione e catalogazione degli archivi” da svolgere in un periodo di 20 mesi dedicati all’upskill delle proprie competenze in digitalizzazione e catalogazione, con esperienze di sperimentazione sul campo, scambi di competenze, best practice e uso di strumenti condivisi in un archivio d’artista o di un critico d’arte operanti dall’Ottocento a oggi o in un archivio fotografico.
Due azioni del progetto “UAAO” generale saranno dedicate specificamente ai borsisti vincitori: percorsi di affiancamento e formazione on the job, che sviluppino progetti pilota, ed esperienze di apprendimento peer to peer in archivi d’arte selezionati, in Lombardia.
Scadenza presentazione delle candidature tramite PEC: 8 settembre 2024, ore 23.30
Periodo borse di studio: 1° ottobre 2024 – 31 maggio 2026
Compenso totale lordo: 22.916 euro con corresponsione mensile (1.145,80 euro)
ATTIVITÀ: ricevere formazione on the job, sviluppando progetti pilota e azioni peer to peer in un archivio d’artista o di un critico d’arte operanti dall’Ottocento a oggi o di un archivio fotografico, grazie a uno scambio di best practices.
REQUISITI NECESSARI: Laurea magistrale o equivalenti; esperienza in un archivio pertinente all’attività proposta; conoscenza lingua inglese
SEDI OPERATIVE: scelte tra gli archivi di: Associazione Giovanni Testori ETS, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – CRA.it (Centro di Ricerca sull’Arte astratta in Italia), Archivi aderenti alle reti AitArt (Associazione italiana Archivi d’Artista) e Museo MA*GA – Archivi del Contemporaneo, in Lombardia.
INVIO CANDIDATURE: la domanda dovrà essere presentata esclusivamente a mezzo PEC all’indirizzo associazionetestori@pec.it
“UPSKILLING DEGLI ARCHIVI D’ARTE E OPERATORI 4.0 – UAAO” è un grande progetto di formazione e capacity building per agli Archivi d’Arte, ideato da Associazione Giovanni Testori e Università Cattolica di Milano in collaborazione con BAM! Strategie Culturali e vincitore dell’avviso pubblico PNRR TOCC – A 1, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU e gestito dal Ministero della Cultura.
Quartiere in lutto per la morte del titolare del bar
Comunità in lutto per la morte di Lucio Zuccaretti, titolare del bar “Trastevere” di via Carlo III di Savoia a Vercelli. Aveva 59 anni ed era malato da tempo. Lascia i fratelli Vincenzo, Maria, Aniello, Immacolata, Giuseppe, Carmine, Maurizio, Assunta e Antonio. Dopo avere lavorato in diversi locali da anni aveva rilevato il “Trastevere”. Era apprezzato da tutti per la sua gentilezza e simpatia.
La Regione Piemonte ha approvato l’assegnazione di 7,7 milioni di euro per contributi a sostegno delle scuole paritarie per l’infanzia, riconoscendone la funzione sociale ed educativa.
Le risorse sono destinate alle spese di gestione e funzionamento sostenute nell’anno scolastico 2023-2024. I contributi sono assegnati in parte ai Comuni convenzionati con scuole paritarie, in parte direttamente alle scuole paritarie non convenzionate con gli enti locali, per ciascuna sezione con un numero minimo di 15 alunni, fatta eccezione per le scuole a sezione unica, per le quali il numero minimo è di 8 alunni.
Per una precisa scelta dell’assessorato regionale, il sostegno economico è rivolto per il 75 per cento a favore delle scuole dell’infanzia presenti in Comuni con popolazione inferiore ai 15 mila abitanti oppure nelle frazioni di Comuni più densamente popolati. Uno strumento per favorire la libera scelta educativa, ma anche per garantire la continuità di un servizio a elevata utilità per le famiglie. Sostenendo le scuole dell’infanzia, la Regione contribuisce alla sostenibilità dei costi del servizio, essenziale per venire incontro alle esigenze delle famiglie e in particolare delle donne che lavorano. Le scuole dell’infanzia paritarie ubicate nei piccoli centri e nelle frazioni sono un presidio essenziale e prezioso, che contribuisce ad arginare il crescente fenomeno della desertificazione dei territori collinari e montani.
“Siamo fermi sostenitori del fatto che, esattamente come le scuole statali, le paritarie meritino un sostegno forte e concreto: i 7,7 milioni di euro sono un segnale inconfutabile di come per la Regione Piemonte la libera scelta educativa sia un valore fondamentale. Era importante anche sostenere i Comuni convenzionati e garantire così il diritto allo studio a tutti i bambini e alle famiglie: lo ritengo doveroso per una società che non lasci indietro nessuno” ha affermato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore all’Istruzione della Regione Piemonte.
Le assegnazioni
Provincia di ALESSANDRIA: € 303.254,88 ai Comuni, € 96.814,64 alle Scuole – TOTALE € 400.069,52
Provincia di ASTI: € 445.561,54 ai Comuni
Provincia di BIELLA: € 328.658,91 ai Comuni, € 16.026,83 alle Scuole – TOTALE € 344.685,74
Provincia di CUNEO: € 1.763.221,33 ai Comuni
Provincia di NOVARA: € 706.513,96 ai Comuni, € 138.271,75 alle Scuole – TOTALE € 844.785,71
Area Metropolitana di TORINO: € 3.133.860,26 ai Comuni, € 48.080,49 alle Scuole – TOTALE € 3.181.940,75
Provincia di VERBANIA: € 495.768,44 ai Comuni, € 32.271,55 alle Scuole – TOTALE € 528.039,99
Provincia di VERCELLI: € 127.587,19 ai Comuni, € 64.107,30 alle Scuole – TOTALE € 191.694,49
TOTALE REGIONE PIEMONTE: € 7.304.426,51 ai Comuni, € 395.572,56 alle Scuole – TOTALE € 7.699.999,07
Sulla Missione 1 avviati progetti per 77,4 milioni pari all’87 per cento delle risorse assegnate al Piemonte
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Grazie ai fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), la Regione ha destinato 3 milioni di euro per il restauro di edifici rurali. Questi fondi sono stati distribuiti tra 26 beneficiari, tra cui figurano ben 10 enti ecclesiastici grazie all’avanzamento della graduatoria che consente di aggiornare le ultime assegnazioni per la rigenerazione dei piccoli siti culturali, coinvolgendo in Piemonte circa 300 soggetti privati. Le due misure previste sono due: la rigenerazione dei piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale; e la tutela e valorizzazione dell’architettura del paesaggio rurale.
«Il Piemonte è una delle Regioni più avanti nella realizzazione degli obiettivi del PNRR – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Marina Chiarelli – e questi interventi rappresentano da un lato un’iniezione di liquidità nell’economia reale, dall’altro di stimolo a recuperare i nostri patrimoni che servono ad allargare l’offerta turistica nei piccoli centri del nostro Piemonte ma anche a far conoscere a noi stessi queste perle spesso dimenticate o poco conosciute che sono come una segnaletica culturale del nostro passato».
Dando uno sguardo all’ultimo report della Regione sull’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in Piemonte emerge un progressivo impiego di risorse già impiegate. Al 30 giugno 2024, su un totale di 1,63 miliardi di euro assegnati, risultano avviati progetti per 1,59 miliardi che corrispondono al 97,61 per cento delle risorse complessive.
Nel dettaglio, i progetti già conclusi ammontano a 114,15 milioni, mentre altri per un valore di circa 1,29 miliardi (pari al 80,68 per cento dei finanziamenti) sono in corso. Sono inoltre stati avviati progetti aggiuntivi per oltre 193,7 milioni.
Sul fronte della Missione 1 Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo su 89 milioniassegnati alla Regione Piemonte, sono stati avviati progetti 77,4 milioni pari all’87 per cento delle risorse. Di questi, otto progetti sono già stati conclusi, 222 sono in corso e 127 avviati.
«Questi dati indicano un progresso sostanziale nell’attuazione del PNRR in Piemonte, con una gestione che punta a realizzare gli obiettivi fissati, trasformando le risorse disponibili in progetti concreti e operativi – ha aggiunto l’assessore Chiarelli – La Regione prosegue così nel suo percorso di utilizzo efficace dei fondi europei per lo sviluppo del territorio».
Gli interventi sono distribuiti in quasi tutte le provincie del Piemonte.
Montecrestese, Verbania – Parrocchia Maria Vergine Assunta
A Montecrestese, in provincia di Verbania saranno eseguiti lavori per 119.000 euro per il restauro dell’Oratorio di San Marco Parrocchia Maria Vergine Assunta, riportando alla luce un pezzo fondamentale della storia locale. La chiesa fa parte della diocesi di Novara e dell’unità pastorale di Domodossola. Tra i numerosi piccoli nuclei abitati che costituiscono l’attuale comune di Montecrestese e che si sviluppano su un ampio territorio sulla costa montana fra la valle Isorno e la Val Vigezzo, la località venne scelta per l’edificazione della chiesa che risale alla fine del XI secolo.
Omegna, Verbano-Cusio-Ossola – Antichi Ospedali
A Omegna il recupero funzionale e conservativo degli antichi ospedali sarà reso possibile con 150.000 euro, un progetto che mira a recuperare la memoria storica della città.
Galliate, Novara – Santuario del Varallino
In Provincia di Novara l’Oratorio di San Pietro in Vulpiate, conosciuto come Santuario del Varallino, riceverà 150.000 euro per il restauro degli apparati decorativi delle 10 cappelle raffiguranti i misteri del rosario, un tesoro artistico e spirituale inestimabile chiamato così proprio per la somiglianza con il più celebre Sacro Monte di Varallo Sesia. Nato come chiesetta di campagna già nel 1500, attirò attorno a sé molti fedeli spinti lì dalla devozione per l’immagine ritenuta miracolosa della Vergine Maria.
Villamiroglio, Alessandria – Chiesa di Santa Liberata
Con un finanziamento di 118.952 euro, la Parrocchia dei Santi Filippo e Michele potrà procedere alla valorizzazione e restauro della chiesa di Santa Liberata la cui edificazione viene fatta risalire al XVII secolo. Della sua esistenza se ne parla negli atti di una visita pastorale effettuata nel 1619, in cui si riferisce della chiesa e dell’adiacente romitorio, piccolo convento in cui i monaci si ritiravano in preghiera a contatto con la natura.
Crevacuore, Biella – Santuario della Madonna delle Fontane
Questo santuario vedrà l’esecuzione di opere di restauro conservativo delle coperture delle navate, del tiburio e della sacrestia, per un importo di 149.990 euro. Secondo la tradizione nel 1534 una pastorella muta ritrovò la parola pregando la Madonna raffigurata su un sasso, inglobato in seguito nell’edificio sacro. La chiesa, ispirata al fatto miracoloso, ha una semplice facciata preceduta da un porticato a cinque arcate. All’interno si possono ammirare un dipinto della Madonna con bambino del XV secolo ed affreschi ed opere di artisti biellesi del ‘700 e del ‘800. Interessante la fontana in pietra, presenza ricorrente nei Santuari biellesi, posta sul piazzale antistante la Chiesa.
Carpignano Sesia, Novara – Oratorio di Santa Maria di Lebbia
Il ripristino dell’oratorio sarà reso possibile grazie a un contributo di 80.000 euro, un investimento che sottolinea l’importanza di preservare i piccoli gioielli architettonici della regione. La costruzione dell’oratorio risale al 1400. Inizialmente le dimensioni erano assai modeste, come lasciano intuire alcuni archi successivamente murati per prolungare l’aula. Risale alla metà del 1500 il campaniletto a cuspide, mentre il portico antistante la facciata, che poggia su quattro colonne di granito, è della metà del 1600. Nel XVIII secolo fu realizzata la sacrestia allo scopo di ospitare l’eremita a cui era affidata la custodia dell’oratorio.
Villafranca d’Asti – Chiesa di Sant’Antonio Abate e Lorenzo Martire
La Parrocchia Maria Santissima Assunta utilizzerà 88.000 euro per il restauro e la valorizzazione di questa chiesa, inclusi i locali della sacrestia e della canonica, contribuendo così alla rinascita del patrimonio locale. La chiesa intitolata a Sant’Antonio abate e successivamente a San Lorenzo, a ricordo della chiesa dell’antico luogo scomparso di Montenerio, risale al Seicento, e fu costruita per volontà degli abitanti.
Barge, Cuneo – Castello Superiore e Chiesa di San Giacomo
Con 88.000 euro, la Parrocchia San Giovanni Battista lavorerà alla valorizzazione storico-ambientale del Castello Superiore di Barge e del percorso fortificato, includendo la chiesa di San Giacomo in Castello e il paesaggio circostante. La chiesa di San Giacomo, nell’anno 1661, per la sua antichità e quasi in rovina presa in carico dalla comunità che per rispetto agli antenati che la frequentarono, decisero di restaurarla nella forma e decorazione in cui si trova attualmente.
La coalizione non è un pallottoliere
LO SCENARIO POLITICO di Giorgio Merlo
La coalizione politica, o l’alleanza politica e di governo, non possono trasformarsi in semplici e
banali pallottolieri. E questo per una ragione molto semplice. E cioè, una coalizione è seria e
credibile e può ambire a svolgere un ruolo di governo solo se c’è una comune convergenza
politica e programmatica. Insomma, l’esatto opposto di ciò che sta facendo l’attuale cartello delle
sinistre. Se è vero, com’è vero, che c’è un comune quadro valoriale, culturale e politico delle tre
sinistre esistenti – cioè quella radicale e massimalista della Schlein, quella populista e demagogica
dei 5 stelle e quella fondamentalista ed estremista del trio Fratoianni/Bonelli/Salis – è altrettanto
indubbio che tutto ciò che si aggiunge a questo campo appartiene alla sfera del trasformismo e
dell’opportunismo politico. Appunto, la logica del pallottoliere. Del resto, è quasi patetico leggere
ogni giorno le reazioni dei maggiori esponenti delle tre sinistre di fronte all’ultima piroetta politica
del capo di Italia Viva, Renzi. Una piroetta del tutto comprensibile per poter mantenere in
Parlamento una manciata di amici cari alle prossime elezioni politiche ma che prescinde, com’è
ormai evidente a tutti, da qualsiasi valutazione politica, culturale e programmatica. In attesa, è
solo questione di tempo, che la stessa operazione la faccia anche Calenda. Ovvero, e
sintetizzando, dire l’esatto contrario per anni e poi, d’incanto, cambiare radicalmente opinione
perchè, guarda caso e all’improvviso, c’è un nemico irriducibile alle porte che va combattuto con
tutte le forze e con tutti i mezzi a disposizione. E il nemico, almeno così pare di capire, sarebbe
quello che siamo ormai alla vigilia – cioè siamo sempre alla vigilia…- di una svolta illiberale, di una
deriva dittatoriale, di una torsione autoritaria, di una negazione delle libertà democratiche e di
espressione, di una sostanziale cancellazione dei valori e dei principi costituzionali. In sintesi,
siamo alla vigilia di una piena ed organica regressione fascista.
Ora, al di là di queste baggianate, è di tutta evidenza che ci troviamo di fronte ad una vera e
propria caduta di credibilità della politica e delle regole elementari della democrazia. E cioè, ci si
inventa un nemico mortale che ovviamente non esiste perchè è del tutto virtuale, si monta una
propaganda martellante attraverso il sistema mediatico amico – i soliti e notissimi quotidiani e gli
altrettanto noti talk televisivi – e il gioco è fatto. C’è solo un piccolo particolare, come la concreta
esperienza insegna. E cioè, la logica del pallottoliere – qualunque sia la stagione poltica in cui la
la pratica – è semplicemente incompatibile con la cultura di governo. Perchè, appunto, unendo il
diavolo e l’acqua santa, come si suol dire, tutto si può fare tranne una cosa: garantire un governo
serio e credibile al paese.
Ecco perchè, almeno questa è la speranza, mancando ancora un po’ di tempo in vista delle
prossime elezioni politiche, auguriamoci che il cartello delle sinistre impari la lezione. Del resto, è
appena sufficiente guardarsi indietro per evitare ulteriori figuracce.