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Intelligenza artificiale, Renania Vestfalia – Piemonte

Intelligenza artificiale, la Renania settentrionale-Vestfalia propone una collaborazione al Piemonte: una delegazione di parlamentari è stata ricevuta  a Palazzo Lascaris. A incontrare gli otto rappresentanti dell’assemblea legislativa (Landtag) di questo Lander della Repubblica federale tedesca sono stati il vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Ravetti e il consigliere segretario Fabio Carosso.

“È la nostra prima visita come parlamentari in Piemonte. Si tratta di un’amicizia recente ma che desideriamo rafforzare”, ha affermato Stefan Engstfeld, presidente del Landtag. “Anche noi stiamo attraversando una fase di transizione da Stato del carbone e dell’acciaio a un’economia più sostenibile e vogliamo ampliare le collaborazioni con il Piemonte sia a livello politico sia economico, con un particolare interesse su temi come l’intelligenza artificiale”.
Ravetti ha riconosciuto il valore programmatico dell’incontro e auspicato “la realizzazione di azioni concrete per costruire insieme il futuro delle nostre comunità, all’interno della comune casa europea, continuando a costruire ponti e portando avanti il rispetto per i diritti sociali e civili che contraddistingue la storia del Piemonte”.
La Renania settentrionale-Vestfalia ha avviato una collaborazione con la Regione Piemonte a partire dal febbraio 2022 con la firma di una Dichiarazione d’intenti finalizzata alla collaborazione soprattutto nell’ambito dello sviluppo tecnologico, dell’innovazione, dell’agricoltura sostenibile, della transizione ecologica e della cooperazione europea e internazionale. Si tratta di un territorio che produce oltre un quinto del prodotto interno lordo tedesco e le cui principali attività economiche sono concentrate nella regione Reno-Ruhr.

Ufficio stampa CRP

Una proiezione sulla Mole anticipa il “Santa Maradona Day”

 

Una proiezione sulla guglia della Mole Antonelliana ha dato inizio ai festeggiamenti del “Santa Maradona Day”, che si celebrerà il 9 maggio per omaggiare la pellicola di culto ambientata a Torino, rimasta nel cuore di tanti spettatori anche grazie alla straordinaria interpretazione del compianto Libero de Rienzo.

Venerdì 9 maggio il regista Marco Ponti, l’attore Stefano Accorsi e le attrici e gli attori del cast, insieme a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del film, saranno a Torino per una giornata speciale di solidarietà, ricordi e divertimento.

Per l’occasione verrà presentata un’edizione speciale della sceneggiatura originale del film, realizzata per la ricerca oncologica a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro: un’edizione a tiratura limitata di soli 500 esemplari con numerosi contenuti inediti, dagli appunti di regia, a fotografie esclusive, moodboard, bozzetti di costumi e altri dettagli sulla lavorazione del film. Sarà un’occasione imperdibile per i fan del film e non solo, e per tutti coloro che vogliono sostenere la ricerca scientifica. Parte dei proventi derivanti dalla vendita del libro, infatti, sarà destinato alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e alle attività di cura e ricerca dell’Istituto di Candiolo – IRCCS.

L’evento inizierà alle ore 18 alla Libreria Luxemburg, con la presentazione del volume e una sessione di autografi (ingresso libero fino a esaurimento posti). Alle ore 20 al Cinema Massimo, sala Cabiria, ci sarà la proiezione del film, nella versione restaurata dal Museo del Cinema nel 2023 (biglietti acquistabili on line o alla cassa del cinema). La proiezione sarà preceduta dall’asta (anche on-line) di alcuni oggetti del film, a cura di Sant’Agostino Aste, il cui ricavato sosterrà le attività di cura e ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo – IRCCS.

Ci sarà spazio anche per un omaggio gastronomico, con un gusto speciale di gelato – un mix di latte, cioccolato, caramello e panna montata servito nella “coppetta Santa Maradona” – che sarà in vendita per tutta l’estate nelle gelaterie Marchetti: il 50% dell’incasso sarà devoluto alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.

TORINO CLICK

Presentati i Play the Games 2025

 

Il Ministro per le disabilità Locatelli: “Il lavoro di squadra è la chiave per creare opportunità, valorizzare i talenti di tutti e costruire comunità davvero più accoglienti e inclusive”

Special Olympics Italia  ha presentato il grande evento nazionale nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma

 

Si è svolta ieri, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la conferenza stampa di presentazione dei Play the Games 2025 di Special Olympics Italia, che coinvolgeranno oltre tremila atleti con e senza disabilità intellettive in 6 appuntamenti diffusi sul territorio nazionale.

A dare il via all’incontro, le testimonianze toccanti e piene di entusiasmo di alcuni atleti Special Olympics, tra cui Francesco MoscaElisa Parutto, Azzurri ai recenti Giochi Mondiali Invernali Special Olympics Torino 2025, i primi organizzati in Italia,  Francesco LupanoMatteo MazzobelAlessia Zucchelli e Stefania Votta. Hanno raccontato le loro storie, i successi conquistati e la forza dello sport come strumento di crescita personale, autonomia e inclusione.

 

Un momento di grande rilevanza istituzionale ha segnato la conferenza con l’intervento del Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, da sempre vicina al Movimento. Con la sua presenza forte e partecipe, il Ministro ha ribadito l’importanza del ruolo delle istituzioni nel promuovere una società realmente inclusiva, in cui lo sport diventi diritto e opportunità per tutti.

Lo sport non è solo benessere e salute, ma è possibilità di avere relazioni, maggior autonomia e sicurezza. Gli atleti di Special Olympics lo dimostrano quotidianamente con il loro impegno, la loro determinazione e la loro passione – ha sottolineato il Ministro Locatelli -. Ringrazio di vero cuore tutti loro, Special Olympics per il lavoro straordinario che porta ormai avanti da anni e che dà a bambini, ragazzi e famiglie occasioni di condivisione e partecipazione come “Play the Games”, dimostrando che il lavoro di squadra è la chiave per creare opportunità, valorizzare i talenti di tutti e costruire comunità davvero più accoglienti e inclusive per ogni persona”.

 

Il sostegno del Ministro Locatelli ha rappresentato un momento centrale della conferenza, sottolineando come il futuro dell’inclusione sia una responsabilità condivisa.

La conferenza, condotta dalla giornalista Rai Simona Rolandi, ha offerto uno sguardo completo sul calendario dei Play the Games 2025, che riprenderanno il via il 9 maggio a Lodi con le gare di badminton e ginnastica artistica e si concluderanno a fine giugno in Emilia-Romagna, con le discipline di atletica, tennis, rugby, judo e altre. In tutto saranno oltre 3.100 gli atleti coinvolti, affiancati da 2.000 volontari, 600 tecnici e 1.500 familiari, in un’esperienza che andrà ben oltre la competizione sportiva.

 

A prendere la parola anche il Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, Maurizio Borgo: “Confermo, in questa sede, la concessione del Patrocinio dell’Autorità Garante Nazionale dei Diritti delle persone con disabilità ai Play The Games di Special Olympics. Lo sport è uno straordinario strumento di inclusione, capace di abbattere le barriere e valorizzare ogni persona. Inclusione significa anche superare le distinzioni all’interno del mondo sportivo: credo fortemente nella piena integrazione tra CONI, CIP e Special Olympics. Non esistono atleti, atleti paralimpici, e atleti speciali. Esistono soltanto gli atleti! . E mi auguro con convinzione che, nel prossimo futuro, questa visione possa diventare realtà.

e il Vicepresidente Vicario di Special Olympics Italia, Alessandro Palazzotti: Si sono da poco conclusi i Giochi Mondiali Invernali di Torino 2025. Mai, quarant’anni fa, avremmo immaginato di poter realizzare in Italia un evento di tale portata. Questo straordinario traguardo ci restituisce energia e slancio per proseguire con determinazione nella progettualità quotidiana, a cui dedichiamo impegno costante. Eventi come i Play the Games sono fondamentali per far crescere la cultura dell’inclusione e per rafforzare la nostra capacità di promuoverla concretamente. Sono iniziative che nascono dai territori e coinvolgono attivamente i nostri Team locali. Dobbiamo continuare a lavorare insieme per coinvolgere sempre più Atleti, più famiglie, più volontari, anche grazie ai partner storici con cui collaboriamo da anni. Valorizziamo, ogni giorno, il campione che vive in ogni persona

 

L’incontro si è concluso con gli interventi dei Direttori Regionali delle sedi ospitanti – Betti Pusiol (Veneto), Stefania Cardenia (Lazio), Filippo Orlando (Basilicata) e Cristiano Previti (Emilia Romagna) – dei senatori Marco LombardoPietro L’Orefice e Stefania Pucciarelli, e con il Giuramento dell’Atleta Special Olympics, simbolo del Movimento, pronunciato da Francesco Mucci, atleta Special Olympics: “Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze.”

 

Un giuramento che racchiude il senso profondo di questa iniziativa: l’impegno, il coraggio e la dignità di ogni persona nel superare i propri limiti, insieme.

 

FdI: “Sinistra astenuta su disabili: ideologia batte buonsenso”

Rimaniamo basiti e sinceramente indignati:  nella Terza Commissione consiliare, mentre si discuteva una modifica ai criteri di rappresentanza della CRC (Comitato di Concertazione Regionale), il centrosinistra ha scelto lastensione sullunico, sacrosanto, aggiornamento, proposto dal vicepresidente Chiorino: lingresso di due rappresentanti delle persone con disabilità allinterno di questo organismo fondamentale, possibilità introdotta grazie alla nuova legge 32/2023, voluta fortemente dal vicepresidente stesso.

Una proposta di civiltà, buonsenso e giustizia sociale che ha trovato consenso granitico solo tra le forze del centrodestra, mentre la sinistra, in preda al solito furore ideologico, ha preferito restare alla finestra. Daltra parte, per qualcuno è più importante andare contro il centrodestra che stare dalla parte dei più fragili. Ci chiediamo: cosha da temere la sinistra dalla voce delle persone con disabilità e delle loro famiglie? Forse il fastidio è che, finalmente, qualcuno stia dando loro una rappresentanza concreta, dopo anni di vuoto istituzionale lasciato proprio da chi oggi si astiene?

Fratelli dItalia ha fatto una scelta di campo netta: stare dalla parte di chi non ha voce, per garantirgli finalmente una rappresentanza. Altri, invece, restano prigionieri delle proprie ossessioni ideologiche. Ci chiediamo chi possa rappresentare oggi la sinistra, se oggi la sinistra non si sente rappresentante nemmeno delle persone con disabilità”.

Lo afferma in una nota il gruppo consiliare di Fratelli dItalia Regione Piemonte.

cs

Credito, ‘Confidare’ approva il Bilancio 2024 e cresce ancora

Più 30% nel primo trimestre 2025 rispetto al 2024. Il Presidente Ferrari: “Risposte certe e tempi brevi per le imprese”. Il DG Ricchiuti: “Umanizzare i processi per accelerare sviluppo PMI”.

TORINO,  8 Maggio 2025 – ‘Confidare’, il confidi piemontese con oltre 50 anni di storia nel settore del rilascio di garanzie e credito alle PMI, ha approvato il Bilancio 2024. E guarda al presente con rinnovati impegno e fiducia nel futuro, forte di dati che confermano un trend e un momento più che positivi.

Con sede nel centro storico di Torino, l’istituto di credito nato nel 1972 e rafforzatosi negli anni attraverso successive fusioni, conta oggi più di 30.000 soci distribuiti fra imprese appartenenti ai più svariati settori merceologici, supportati da un team di oltre 60 dipendenti.

Siamo soddisfatti del percorso sin qui compiuto”, esordisce soddisfatto il presidente Adelio Giorgio Ferrari. “Proseguiamo con determinazione nel cammino intrapreso per facilitare l’accesso al credito dei piccoli produttori, mediante piani strategici di sviluppo fondati su un modello di business dinamico, che prevede un mix funzionale fra puntualità negli adempimenti e servizi finanziari sempre più richiesti quali garanzie, credito diretto, fidejussioni, finanza agevolata e consulenza specifica. L’obiettivo è fornire risposte certe in tempi brevi per supportare l’evoluzione del business dei nostri soci, in un clima di collaborazione, confronto e scambio con realtà bancarie nazionali e locali di ogni grado, e l’occhio sempre attento rivolto a un mercato variabile in continuo mutamento”.

Mentre per Andrea Ricchiuti, Direttore Generale di ‘Confidare’, “Il 2025 è iniziato con un deciso balzo in avanti. Rispetto al primo trimestre 2024, registriamo infatti una crescita significativa nel comparto core delle garanzie (+30%) e nell’erogazione di credito diretto (+250%). Valori confortati da una politica operativa sempre più fondata e orientata a un approccio tailor made del supporto alle aziende, che fa del valore dell’ascolto tecnico e della visione strategica specifica i propri punti di forza. In un mondo sempre più algoritmizzato e datizzato, ove la standardizzazione delle procedure diventa il must da seguire, noi preferiamo invece puntare sull’umanizzazione dei processi. Un approccio inedito per chi opera nel mondo del credito, capace di trovare equilibri e formule sempre nuove per consentire il miglior dialogo possibile tra natura del soggetto da affidare e rispetto di parametri, normative e procedure”.

Dal punto di vista economico-finanziario, “Rispetto al 2023, i risultati sono incoraggianti: abbiamo accolto 792 nuovi soci, con un incremento del +47% rispetto all’anno precedente. L’utile netto si attesta a 246.081 euro, il margine di intermediazione cresce del +15,9%, le commissioni nette del +19,3%, mentre il risultato della gestione finanziaria registra un aumento complessivo del +24,1%. Il quadro patrimoniale si conferma solido e prudente, con un CET1 – indicatore di stabilità bancaria – che si conferma al 33%”, precisa Ricchiuti.

Per quanto concerne l’attività produttiva, il 2024 ha segnato un incremento rilevante: 28,7% nelle garanzie erogate rispetto all’anno precedente e stock complessivo in essere in crescita dello 0,73%. In generale, abbiamo finanziato ben 410 progetti di investimento e 179 Start-Up, a riprova della nostra capacità di intercettare e accompagnare le esigenze vitali del tessuto imprenditoriale nazionale”, conclude il Direttore.

Maggiori informazioni sul sito www.confidare.it

cs

 

 

Simone Pensato segretario Sicet Cisl Piemonte

Prende il posto di Giovanni Baratta che ha guidato il sindacato regionale degli Inquilini per tanti anni Simone Pensato è stato eletto oggi, al termine del X congresso regionale, nuovo segretario generale del Sicet Cisl Piemonte. Prende il posto di Giovanni Baratta che ha guidato il sindacato regionale inquilini Cisl per tanti anni. Affiancheranno Pensato in segreteria regionale Daniele Racca del Sicet Cuneo e Gian Paolo Demartini del Sicet Alessandria-Asti. “Una casa dignitosa, anche in affitto”: è stato questo lo slogan dell’assise congressuale che si è svolta oggi nella sede della Cisl Piemonte, a Torino, e che ha visto la partecipazione di 27 delegati, in rappresentanza dei quattro territori regionali e dei 6.600 associati, dei segretari generali di Cisl Piemonte e Sicet nazionale, Luca Caretti e Fabrizio Esposito, e di diversi ospiti tra cui l’assessore regionale alla casa, Maurizio Marrone. Classe 1979, perito informatico, Pensato, che è anche l’attuale segretario generale del Sicet Torino-Canavese, inizia la sua avventura al Sicet durante il servizio civile. Da allora non ha più abbandonato il sindacato Inquilini della Cisl, diventando, dopo un periodo da operatore e una breve esperienza in segreteria territoriale, segretario generale del Sicet torinese nel 2012. “Il tema della casa – ha detto Simone Pensato, neo segretario generale del Sicet Piemonte – si può definire trasversale perché riguarda diversi aspetti della società e diverse fasce di popolazione, non solo un problema specifico. In particolare, l’emergenza abitativa, con la difficoltà di trovare alloggi accessibili e dignitosi, è un problema che coinvolge persone di ogni età, condizione sociale, e gruppo etnico, lavoratori, pensionati ed in particolar modo i giovani ed i disoccupati”.

Cresci Piemonte, tempi dimezzati per l’iter regionale

Tempi dimezzati per l’iter di competenza regionale collegati alle procedure urbanistiche per interventi finanziati con Pnrr e risorse europee, nazionali e regionali.

Prende forma il primo step del provvedimento Cresci-Piemonte, che oggi il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, insieme agli assessori all’Urbanistica, Marco Gallo, e agli Enti Locali, Enrico Bussalino, al Bilancio, Andrea Tronzano e alla Semplificazione, Gianluca Vignale, ha presentato ai presidenti e ai vicepresidenti delle commissioni consiliari durante un tavolo di lavoro al Grattacielo Piemonte a cui hanno partecipato i rappresentanti di tutti i gruppi consiliari.

Il provvedimento, nato dal confronto e dalle sollecitazioni degli enti locali e delle associazioni di categoria, punta a ridurre le tempistiche di approvazione dei procedimenti urbanistici legati alla realizzazione di programmi e progetti finanziati con Pnrr e fondi europei del periodo 2021-2027.

«A fine marzo ci eravamo impegnati a lavorare a una misura che riducesse i tempi di approvazione degli strumenti urbanistici legati alle opere finanziate con risorse europee e Pnrr e oggi abbiamo presentato l’esito del tavolo di lavoro – ha dichiarato il presidente Cirio –. Si tratta di un primo step che riguarda le varianti strutturali e semplificate che coinvolgono l’80 per cento dei nostri Comuni. Gli uffici stanno ancora lavorando a un approfondimento sull’applicazione di queste procedure anche alle varianti generali, ovvero i nuovi piani regolatori che coinvolgono in particolare le grandi città, come Torino e gli altri capoluoghi, come è stato anche sollecitato oggi dai gruppi consigliari, in particolare dal Pd. Entro i prossimi dieci giorni, presenteremo una proposta di estensione, fin dove è possibile, della portata di questa legge speciale anche ai piani regolatori».

In merito alla nuova legge urbanistica il presidente ha aggiunto: «Occorre una sua revisione profonda che la giunta sta avviando per poi sottoporla al Consiglio, affidando ai Comuni maggiore autonomia decisionale sui propri piani regolatori; anche per tale tema questo tavolo può essere un valido strumento di confronto».

«Questo tavolo è un punto di partenza focalizzato sulle competenze regionali. Agiamo sulle procedure e non sul merito, con un provvedimento che non vuole allentare attenzione all’ambiente – aggiunge l’assessore Gallo –. In un’ottica di ulteriore snellimento procedurale, l’attivazione delle conferenze potrà avvenire anche prima dell’effettiva efficacia del finanziamento connesso al progetto, così che i tempi di attesa delle risorse saranno impiegati già per la soluzione dell’iter degli aspetti urbanistici. Nei prossimi giorni incontreremo province, associazioni degli enti locali e associazioni datoriali di categoria per venire incontro alle esigenze specifiche dei territori».

«Una misura che fin da subito ha visto un percorso condiviso con enti locali, Province e Città Metropolitana e che offre sostegno concreto ai Comuni che affrontano la realizzazione di opere strategiche – evidenzia ancora l’assessore Bussalino –. L’iniziativa prevede contributi significativi a favore dei Comuni sotto i 5.000 abitanti per la redazione delle varianti urbanistiche e con un deciso snellimento delle procedure, che porterà a dimezzare i tempi burocratici. Un intervento che rafforza l’autonomia dei territori e ne accelera lo sviluppo».


«La norma illustrata quest’oggi è un intervento significativo di semplificazione per Comuni, professionisti e addetti del settore urbanistico, della progettazione e per la realizzazione delle opere legate ai fondi del PNRR – spiega l’assessore Gian Luca Vignale – risponde alle esigenze di accorciare i tempi e ridurre i passaggi per l’approvazione delle varianti urbanistiche ai Piani Regolatori Comunali, agevolando e facilitando la realizzazione dei progetti senza nulla togliere alle valutazioni e ai controlli. È ciò a cui mira il processo di semplificazione delle procedure regionali: snellire i procedimenti, rendere più efficiente la macchina regionale e migliorare il servizio agli enti locali, ai professionisti, alle imprese e ai cittadini piemontesi».

Andrea Tronzano, assessore regionale alle Attività produttive, sottolinea ancora: «Semplificare questo tipo di procedure significa creare le condizioni per attrarre nuovi investimenti, rendere più rapide le scelte imprenditoriali e favorire l’insediamento di attività produttive. È un passo concreto per sostenere lo sviluppo economico del Piemonte, aumentare l’occupazione e rafforzare la competitività dei nostri territori».

In particolare, per le varianti strutturali che non richiedono la valutazione ambientale strategica (Vas) si riducono i tempi della prima conferenza da 60 a 30 giorni, per la seconda conferenza da 90 a 45 giorni e si passa da 60 a 30 giorni per la pubblicazione e la formulazione delle osservazioni. In caso di Vas le tempistiche sono coordinate con la normativa nazionale.

Tempi ridotti anche per le varianti semplificate: per quanto riguarda i tempi di pubblicazione e del parere finale, che passano da 30 a 15 giorni, se non è necessaria la Vas, e dei soli tempi per il parere finale da 30 a 15 giorni.

Per quanto riguarda le tempistiche della verifica di assoggettabilità alla Vas, la riduzione dei tempi da 90 a 60 giorni è ancora soggetta a un approfondimento giuridico da parte degli uffici legislativi.

Un’altra novità è rappresentata dal fatto che, anche in assenza del progetto edilizio, la variante semplificata potrà essere utilizzata per il conseguimento della conformità urbanistica dell’intervento, se l’area d’intervento è inferiore a cinque ettari.

Le nuove norme, una volta approvate, saranno valide fino al 2030, e sono rivolte a tutti i comuni del Piemonte. Per agevolare il rispetto dei nuovi tempi, la Regione ha previsto lo stanziamento di 1 milione all’anno, destinato ai comuni con meno di 5 mila abitanti e alle Unioni dei Comuni.

I tesori dell’Accademia delle Scienze

Un’altra meraviglia nel cuore di Torino.

Nel pieno centro della nostra meravigliosa città si trova un bel palazzo seicentesco originariamente progettato per ospitare un collegio gesuitico e trasformato, in seguito, nella prestigiosa sede dell’Accademia delle Scienze.

Sebbene tra le carte ufficiali non ve ne sia traccia, la paternità di questo edificio è stata a lungo attribuita a Guarino Guarini. A supporto di questa tesi, o che Guarini ebbe un coinvolgimento nei lavori quantomeno parziale, vi è la certezza che l’architetto in quel periodo fu impegnato nel cantiere di Palazzo Carignano che si trova proprio a due passi dall’Accademia; sono visibili, inoltre, chiari influssi dello stile di cui Guarini era uno dei massimi esponenti, il barocco piemontese, che si possono osservare in diverse parti dell’edificio, ma soprattutto ammirando il magnifico scalone.La prima pietra fu posata nel 1679 da Maria Giovanna di Savoia di Nemours, l’idea di costruire il palazzo fu del gesuita Carlo Vota mentre l’urbanista Michele Garove diresse i lavori. Nel 1773 l’ordine dei gesuiti venne abolito e, dopo che la proprietà del palazzo diventò sabauda, il palazzo fu concesso alla neo costituita Accademia delle Scienze.

L’entrata è arricchita da due figure allegoriche femminili: Veritas, rappresentata da una donna appoggiata sul globo, e Utilitas, ritratta con cornucopia e il bastone alato con due serpenti, le statue sono divise tra loro dallo stemma coronato dei Savoia.

Sono diversi i tesori custoditi all’interno di questo luogo prezioso, ma certamente i più importanti e unici si trovano nel cuore dell’edificio, il piano nobile, nella Sala dei Mappamondi che prende il nome, appunto, dai due straordinari globi realizzati dal cartografo veneziano Vincenzo Maria Coronelli. Entrambi hanno un diametro di 110 cm e rappresentano, il primo, la cartografia terrestre e l’altro quella celeste. Le decorazioni della sala, realizzate nel 1787, sono di Giovannino Galliari.

I particolari da non lasciarsi sfuggire negli angoli della volta sono davvero molti tra cui una bussola, un astrolabio un compasso, un coccodrillo e un termometro, mentre il timpano riporta le iniziali di Re Vittorio Amedeo III che istituì l’Accademia. Sopra la porta che conduce alla Sala lettura troviamo i ritratti di Euclide e Pitagora mentre all’interno di questo spazio, colmo di edizioni prestigiose accolte all’interno di ricche librerie, spiccano immagini ornitologiche e tondi con suggestive figure di animali. L’ultima sala, dalla forma stretta e lunga, ospita gli schedari storici, le pubblicazioni periodiche dell’Accademia e i repertori bibliografici per agevolare la consultazione delle opere.

Un’altra ricchezza torinese, un altro pezzo di storia che conferma quanto il patrimonio culturale di questa città, sede di memorie ed eredità culturali, sia di straordinario valore.

MARIA LA BARBERA


Per richieste di informazioni generiche su eventi e iniziative: info@accademiadellescienze.it

Fonte:

Accademia delle Scienze di Torino

Approvato il nuovo calendario scolastico

La Giunta regionale ha approvato il calendario scolastico per l’anno 2025-2026.

Le lezioni nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo e di secondo grado in Piemonte si svolgeranno da mercoledì 10 settembre 2025 a mercoledì 10 giugno 2026, per un totale di 206 giorni negli istituti in cui le lezioni si tengono anche al sabato, mentre 174 sono i giorni per le scuole dove si resta in classe fino al venerdì. In considerazione del servizio svolto, le scuole dell’infanzia hanno facoltà di anticipare l’inizio dell’attività didattica, che terminerà martedì 30 giugno 2026.

Calendario anno scolastico 2025-2026

 

Le vacanze nell’anno scolastico 2025-2026

La proposta di calendario è stata condivisa nell’ambito della Conferenza per il diritto allo studio e la libera scelta educativa: i giorni di attività didattica si ridurranno di un giorno, nel caso in cui la ricorrenza del Santo Patrono coincida con un giorno di lezione.

– sabato 1° novembre festa di Ognissanti

– lunedì 8 dicembre Immacolata Concezione

–   da lunedì 22 dicembre a martedì 6 gennaio vacanze di Natale (le lezioni riprenderanno mercoledì 7 gennaio)

–   da sabato 14 febbraio a martedì 17 febbraio vacanze di Carnevale

–   da giovedì 2 aprile a martedì 7 aprile vacanze di Pasqua

–   sabato 25 aprile Festa della Liberazione

–   da venerdì 1° maggio a sabato 2 maggio ponte per la Festa dei Lavoratori

–   da lunedì 1 giugno a martedì 2 giugno ponte per la Festa della Repubblica

La solastalgia, il disagio creato dai cambiamenti ambientali

Coniato dal filosofo Glenn Albrecht dell’universita’ di Newcastle in Australia, “solastalgia” e’ un neologismo che deriva dalla fusione di “solace” e “nostalgia”, che insieme creano  la nostalgia della conforto. È un termine che indica il senso di malessere che si genera quando l’ambiente circostante viene maltrattato, danneggiato e deturpato.  A dar vita a questa “patologia del luogo” sono fenomeni climatici estremi come tempeste e alluvioni, ma anche fuoriuscite di petrolio e altri disastri causati dall’uomo. Quando i territori a cui apparteniamo, quelli delle nostre radici, non sono piu’ riconoscibili ai nostri occhi e alla nostra memoria questo puo’ causare stress, ansia e malessere.

Ci si sente come se quei luoghi, che rappresentano la nostra identita’ ci fossero stati portati via, si crea un senso di smarrimento dovuto alla trasformazione della nostra casa, di quello spazio che ha la funzione di rifugio e di sicurezza sia fisica che psico-sociale. Albrecht comincio’ a parlare di solastalgiariferendosi alle vicende dell’ Upper Hunter Valley che vennemodificata, meglio dire stravolta, a causa delle  operazioni di estrazione mineraria  che avevano causato nei suoi abitanti importanti problemi di umore, rabbia e senso di frustrazione.


Gli interventi dell’uomo sull’ambiente naturale, sempre piu’spesso, hanno risvolti funesti non solo sul sistema ecologico, ma anche sugli esseri umani che lo vivono e che non lo riconoscono piu’ come loro habitat originario. Questo fenomeno nostalgico, sfortunatamente, non e’ piu’ ricollegabile unicamente a singoli eventi, ma  lo si puo’ trattare a livello globale a causa della massiccia attivita’ di antropizzazione che incede inarrestabile e di frequente in maniera irrispettosa. Quest’anno siamo rimasti tutti sorpresi dal caldo record e innaturalmente protratto al sud e dai violenti temporali al nord che hanno avuto il potere di distruggere paesaggi naturali e urbani; ognuno di noi guarda a questi fenomeni estremi con preoccupazione perche’ compromettono la possibilita’di previsione, di poter pianificare  molte attivita’, ma soprattutto creano la  sensazione di non essere al sicuro nel proprio ambiente.Si da’ origine cosi’ alla “ecoansia” che produce molti dubbi sul futuro, impedisce di progettare soprattutto ai giovani che gia’ da tempo hanno cominciano a ribellarsi. Diversi sono, infatti, gli interventi attivi di ragazzi, conosciuti e non, che alle conferenze dell’Onu o  alle manifestazioni in piazza con determinazionedenunciano lo sfruttamento del pianeta,  urlano la loro  paura per il futuro  chiedendo uno stop all’utilizzo indiscriminato e dannosodel nostro pianeta. Da una parte il progresso dall’altra la necessita’che questo sia sostenibile e riguardoso, generazioni a confronto sull’avvenire, ma di sicuro un malessere ecologico sempre piu’diffuso nel presente.

MARIA LA BARBERA