“Con il no ai Giochi olimpici la sindaca di Roma schiaffeggia non soltanto la sua città, ma l’intero Paese. Perché è evidente che l’evento a cinque cerchi esprime un potenziale di benefici per l’intera nazione e non soltanto per il luogo candidato a ospitarla”. Ci sono disappunto e amarezza nelle parole del presidente del Consiglio regionale e degli Stati generali dello Sport piemontesi, Mauro Laus, di fronte alla contrarietà totale di Virginia Raggi ad ospitare i Giochi del 2024. Secondo Laus, “dietro la scusa di presunti comitati d’affari da cui tenersi alla larga, traspare un’evidente incertezza di Raggi sul piano della capacità amministrativa che si somma al disinteresse verso il ruolo di capitale che invece dovrebbe essere la cifra di Roma in ogni circostanza”
Situata sul 45° parallelo, alla metà esatta dell’emisfero, Torino da sempre è accompagnata dalla sua fama di città magica, collocata al vertice del “triangolo bianco”, insieme con Lione e Praga, ma anche del “triangolo nero”, con Londra e San Francisco. Nel bel mezzo di un importante nodo energetico, tra due fiumi, la “femminea” Dora e il “maschio” Po, la città ancor prima di diventare il centro di potere della dinastia sabauda, aveva saldi e diffusi legami con le pratiche esoteriche. Non a caso Torino divenne meta dei viaggi dell’ alchimista e astrologo svizzero Paracelso e di Giuseppe Balsamo, il famoso Conte di Cagliostro che, condannato dalla chiesa cattolica come eretico dedito alla magia, morì rinchiuso nella fortezza di San Leo, sull’appennino tosco-romagnolo. Lo stesso vale per il misterioso alchimista e avventuriero francese noto come il Conte di Saint-Germain, un “maestro Asceso”, ossia una di quelle persone che dopo una o più esperienze terrene, realizzata in sé la fusione tra materia e spirito, ottenevano – a loro dire – un “corpo di gloria” non più soggetto alle leggi di gravità e di morte. A metà del 1500 anche il più famoso dei medici, astrologi e veggenti, Michel de Nostredame ovvero Nostradamus, raggiunse Torino per far visita a Margherita di Valois e al duca Emanuele Filiberto di Savoia, con il compito di aiutare i due nobili ad avere un figlio. Gli esoteristi, però, sostengono che a muovere i suoi interessi fossero piuttosto le misteriose tre grotte alchemiche che si celerebbero nelle viscere dell’altra Torino, quell’ universo parallelo di gallerie, cripte, cunicoli che ne contraddistingue il sottosuolo. Secondo alcuni, una traccia concreta della permanenza torinese del famoso estensore di profezie consisterebbe in una marmorea lapide, scritta in francese, un tempo collocata sull’androne della cascina Domus Morozzo, appartenente alla omonima famiglia risiedente presso la villa Vittoria
di via Lessona in borgata Parella, demolita negli anni sessanta. La traduzione della scritta indicava come “Nostradamus alloggia qui, dov’è il Paradiso, l’Inferno, il Purgatorio. Io mi chiamo la Vittoria, chi mi onora avrà la gloria. Chi mi disprezza, la completa rovina”. Per vie e palazzi di Torino, nei primi decenni del secolo scorso, s’aggirava anche un misterioso autore di libri di alchimia che si faceva chiamare Fulcanelli, la cui identità non fu mai stata resa nota. All’ombra della Mole Antonelliana , nel 1903, nacque il sensitivo e veggente Gustavo Adolfo Rol, una delle figure esoteriche più discusse del novecento. Una targa, affissa al civico 31 di Via Silvio Pellico, dove visse per oltre sessant’anni, ricorda la sua straordinaria figura, nota per lo sguardo magnetico. Il baricentro dove si concentrano le energie negative a Torino si trova a Piazza Statuto. In epoca romana ospitò una grande necropoli e da sempre venne considerata un luogo in ombra, misterioso, tutt’altro che positivo. Al centro della piazza un monumento in pietra scura ricorda le vittime sul lavoro per la costruzione del primo vero tunnel sotto le Alpi ( se si escludono i 75 metri del “buco di Viso”, che separano la valle Po da quella francese del Queyras ). Il monumento, la Fontana del Frejus, è sormontato da un genio alato che porta sul capo una stella a cinque punte ma, secondo la leggenda nera, si tratterebbe di ben altro e più inquietante personaggio: Lucifero, il “portatore di luce” , l’angelo ribelle caduto in disgrazia. La sua figura, rappresentata con le mani rivolte verso il basso, indicherebbe l’accesso segreto agli Inferi. Non a caso , proprio al centro della piazza, si trova l’accesso che conduce al complesso sistema
fognario (che all’altezza di piazza Statuto ha il suo snodo principale), da cui si accederebbe ai cunicoli che condurrebbero alle già citate grotte alchemiche. Ma c’è di più: i cultori dei misteri di Torino sostengono che in città il vertice del triangolo della magia nera cada esattamente nel punto indicato da un piccolo obelisco ( la “guglia Beccarla”, eretta nel 1808) che porta sulla sommità un astrolabio, situato nell’aiuola del piccolo giardinetto che si trova di fronte al monumento del Traforo ferroviario del Frejus. Non distante da piazza Statuto, fulcro della Torino esoterica, c’è il Rondò della Forca. Lì, alla confluenza degli attuali corsi Valdocco, Principe Eugenio e Regina Margherita con via Cigna, per quasi vent’anni – dal 1835 al 1853 – venne innalzata la forca per le esecuzioni capitali per mano del boia. Illuogo, a quel tempo in aperta campagna, venne scelto per la sua vicinanza alla prigione che si trovava in quella che oggi è via Corte d’Appello. In precedenza le impiccagioni venivano effettuate sulle rive del Po, della Dora per poi essere inscenate in Piazza delle Erbe (l’attuale Palazzo di Città) e nella Piazza Reale (oggi Piazza San Carlo). Solo negli anni dell’occupazione francese la forca fu sostituita dalla ghigliottina ( la “beatissima”) e le teste rotolarono sotto la sua mannaia in Piazza Carlo Emanuele II detta anche Piazza Carlina, in quegli anni chiamata “Place de la Liberté”. Tutto ciò non fece che aumentare la “sulfurea” reputazione della zona occidentale della città, la più tenebrosa, tanto che lo stesso nome del Corso Valdocco deriverebbe dal toponomastico di latina memoria “Vallis Occisorum”, la “valle degli uccisi”. Alla congiunzione tra corso Principe Eugenio e corso Valdocco, all’inizio degli anni sessanta, è stato inaugurato un monumento dedicato a San Giuseppe Cafasso, conosciuto come il “prete della forca”, per la sua opera di assistenza spirituale ai carcerati e ai condannati a morte. I cadaveri dei condannati venivano poi sepolti in San Pietro in Vincoli, nel cimitero dei giustiziati. Per non farsi mancare un brivido in più, al numero due di via Bonelli, nel quadrilatero torinese – tra via delle Orfane e via Sant’Agostino – ecco la “casa del boia”. E’ lì che, quando la via portava il nome di Contrada Pusterla e in seguito via dei Fornelletti, per tradizione
secolare vivevano i più temuti tra i cittadini di Torino: gli incappucciati addetti a tirare la corda del patibolo. L’ ultimo, tal Pietro Pantoni, misantropo, tutto casa e lavoro, non usciva quasi mai dalla propria abitazione e si racconta che l’ unico suo amico fosse un certo Caranca, becchino di Rivarolo. Nella vicina chiesa di Sant’Agostino, il boia, poteva contare su di un banco separato dagli altri e un certo timoroso rispetto, viceversa nella Chiesa della Misericordia, in via Barbaroux, sono conservati alcuni reperti, tra cui il registro con i nomi dei giustiziati e il cappuccio dei condannati. Pur essendo il suo “mestiere” ben pagato (un editto del 1575 stabiliva un prontuario di servizi con relativi compensi: si andava dalle 21 lire per un’ impiccagione semplice alle 36 lire in caso di squartamento cruento) tutto ciò non lo metteva al riparo da una sorta di gogna sociale e dal disprezzo dei più. Per questo, ancora oggi, passando davanti a quel portone, si può avvertire un senso di disagio e un filo d’ansia.
Marco Travaglini
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Sono 220.000 in Italia le persone colpite da tumore alla vescica, una patologia che ogni anno provoca 5000 morti. Purtroppo la maglia nera va al Piemonte: con 20.577 pazienti e 550 morti all’anno è una regione ad alto rischio per questa malattia, con un’incidenza del 15% in più rispetto al resto d’Italia. Il tumore della vescica è al centro del Convegno di chirurgia “live”, presieduto dal professor Paolo Gontero della Clinica urologica dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino), che si svolge il 22 e 23 settembre alle Molinette, con esperti provenienti da tutto il mondo che si confronteranno sull’ efficacia dell’ asportazione della vescica eseguita con tecnica robotica. In collegamento diretto dall’Università di Miami e dalle sale operatorie delle Molinette saranno effettuati interventi di asportazione e ricostruzione della vescica grazie alla tecnica chirurgica considerata oggi come la più innovativa e sofisticata per combattere uno dei tumori più subdoli ed invalidanti.
(foto: il Torinese)
Pianeta Cinema a cura di Elio Rabbione
Un incidente d’auto, una macchina che piomba su quella di una coppia mentre gli occupanti stanno tranquillamente discutendo di incidenti casalinghi, del frigorifero della cucina che perde acqua e che andrebbe subito riparato. La donna muore in ospedale, il marito David, investitore di successo nella finanziaria del suocero, si rintana in un asettico dolore, in una annebbiata esistenza che lo lascia lontano, assente dal dramma che la vita gli fa attraversare. Con la moglie morta poche camere più in là, lui s’affanna a far scendere dal distributore quella merendina che ha scelto e, insoddisfatto, a rimpiangere quel dollaro e rotti che la macchina s’è mangiato. Tutto diventa banale, quasi incomprensibile chi attorno a lui si dispera per la perdita, lui torna immediatamente a occupare la propria scrivania e a rintanarsi in ufficio, mentre qua e là prendono forma immagini della defunta, frettolose, senza reale importanza, dei flash presto dimenticati. Innegabile che qualcosa covi all’interno dell’uomo, una ribellione, un accanimento ancora inspiegato: inizia a scrivere lettere di protesta, esigendo il rimborso di quegli spiccioli catturati dalla macchina, all’ufficio reclami della ditta che fornisce quei distributori, allargando a macchia d’olio su quelle pagine brani di una vita, il proprio disagio, l’esistenza ammaccata, il tempo andato quanto soprattutto il vuoto del presente. Come inizia a demolire una vita precedente, vista attraverso le imperfezioni o la noia o la volontà della scoperta dei tanti oggetti che gli stanno attorno, oggi il frigorifero dell’innocente discordia, domani una macchinetta del caffè o un computer, domani ancora l’intera cucina o la casa.
La fisicità prende il sopravvento sulla tranquillità e sul vuoto del trauma, sulla stessa domanda se davvero nel passato abbia conosciuto un amore vero, una lotta con se stesso – e una conoscenza – che trova l’appoggio della donna che ha ricevuto le sue lettere e di suo figlio, giovane ribelle con il tarlo ossessivo della propria omosessualità. Un modo per liberarsi dei fantasmi, di andare oltre, di dare un nuovo assetto ad una nuova esistenza.
“Demolition”, sgravato tout court di una disturbante appendice dell’edizione italiana (“amare e vivere”), è il nuovo film di Jean-Marc Vallée, regista canadese che Hollywood vede di buon occhio e che tre anni fa ha acclamato per “Dallas Buyers Club”. Ancora un bel ritratto umano, una regia attenta nel condurre avanti il dramma interiore, capace di calibrare certi aspetti più forti chiedendo aiuto ad un fantasma femminile, con certi sognanti intermezzi che rispecchiano una giostra a cavalli di antiche memorie o le note e la voce di Aznavour e della sua “Bohème”, o con insperati tratti di humour, il tutto ad alleggerire quella furia distruttiva che come un uragano agguanta il protagonista. Quello che non corre nella storia, nella sceneggiatura scritta da Bryan Sipe, o ha il fiato a ben vedere corto, è l’affastellarsi di una eccessiva simbologia che carica a negativa dismisura il racconto (l’albero sradicato, le chiacchiere di un uomo che a volte appare più che altro completamente fuori di sé, il mobilio preso a calci e ben oltre) come finisce con il nuocere raccontare ogni cosa – disperazione, linguaggio, atteggiamenti, azioni di ogni giorno, fughe nella ribellione – sfacciatamente sopra le righe, senza quei binari che la renderebbero assai più credibile.
In questo zoppicare, ancor di più s’apprezza la prova di eccellente maturità che offre Jake Gyllenhaal, in una vastissima gamma di sentimenti, nascosti o immediati, tra la confusione e l’annichilimento, tra il dolore lontano e il rendersi conto di verità tenute nascoste. Attorno a lui Naomi Watts, Chris Cooper disperato suocero e la rivelazione Judah Lewis, sboccato, unghie laccate, sfrontato quanto basta ma con un dolore dentro che solo al protagonista, a quell’uomo caduto in casa sua chissà da dove, può essere rivelato.
Due operai cadono da ponteggio
Questa mattina a Torino due uomini sono precipitati da un ponteggio in via Viù, angolo con via Balangero. Sono stati trasportati in ospedale, uno al Maria Vittoria, l’altro al San Giovanni Bosco. Per ora la gravità dei traumi riportati non si conosce ancora. La polizia procede con gli accertamenti per verificare le dinamiche dell’incidente.
Sashimi Restaurant, il ristorante con l’anima
Quando è arrivato l’Astice mi sono commosso. Ultima portata dopo due portate di ottimo e fresco pesce. Vi assicuro che non esagero usando il verbo commozione, definisce molto bene il sentimento di appagamento. Corso Moncalieri 192
Sashimi Restaurant . Il gestore è Michael Zhang, mi fa girare per i vari piani con delle salette ideali per pranzi di lavoro. Anche l’accoglienza è ottima. Come la carta dei vini che fanno diventare la globalizzazione in cucina un grande incontro di sapori e di gusti. Non resisto e chiedo a Michael : quanti anni hai? “Sono nato nel 1990, perchè?” Rispondo senza esitare: intuivo la tua giovane età e mi stupivo delle tue qualità imprenditoriali. “Se per quello arrivo da Corso Casale 127 “formato” da mio padre, nonostante la giovane età mi sono fatto una discreta conoscenza”. A
questo punto un ringraziamento a Donna Enza che mi ha fatto conoscere ed è amabile commensale, poi arriva il marito e una coppia di due amici. E a questo punto mi taccio ed ascolto e degusto e sorseggio.Proprio così, in un insieme di interessi. Siamo fuori ed il nostro tavolo è attorniato da altri avventori. Per lo più giovani e riconosco alcune “personalità”. Donna Enza “confessa” il suo “Amore gastronomico per il salmone” ed
assicura : qui il pesce è freschissimo. Confermo. Vedete, sono molti i ristoranti che nella mia vita ho frequentato. I più, onorevoli. Rari dove si è mangiato male e non sono più ritornato. Molto rari quelli che io definisco ristoranti che hanno un’anima. Questo è in cima alla mia classifica dei ristoranti con un’anima.Luigi Veronelli alla sua prima Giuda gastronomica diede delle classificazioni il massimo era il Sole, cioè la perfezione. Alcuni lettori si chiesero come poteva essere sicuro di definire la perfezione. Alla seconda edizione introdusse il Cuore come suo massimo. Luigi Veronelli avrebbe dato il Cuore ed il Sole al Ristorante di Michael.
Patrizio Tosetto
“Carlo, Ettore, Maria e la Repubblica”
Martedì 4 ottobre, alle 21,00, al Teatro “Gobetti” di via Rossini a Torino andrà in scena la pièce teatrale “Carlo,Ettore,Maria e la Repubblica. Storia d’Italia dal 1945 a oggi”,di Leonardo Casalino e Marco Gobetti. La rappresentazione, liberamente ispirata al volume “ Raccontare la Repubblica / Storia italiana dal 1945 a oggi: sette testi da interpretare a voce” è una co-produzione dell’Associazione culturale Compagnia Marco Gobetti e del Coordinamento Teatrale Trentino. In scena, con la recitazione di Marco Gobetti e la musica di Beppe Turletti, scorreranno le scene quotidiane della vita di una famiglia, attraverso gli ultimi 70 anni della nostra storia nazionale. Ettore, il padre, è un ex partigiano che, finita la guerra, vive ricattando gli ex fascisti, pistola alla mano.Maria, la madre, quando Ettore la incontra, nel 1946,
faceva la prostituta in una casa chiusa di Torino. Il loro amore, la passione di Maria per il cinema e la letteratura, le loro lotte, i loro vecchi mestieri e quelli nuovi, il loro riscatto sociale offrono lo spunto per una storia piccola e paradigmatica, però, del tentativo nella grande storia, di formare una società civile capace di un rapporto maturo con il potere politico. Che cosa resta di quel tentativo? La risposta spetta a Carlo, figlio di Ettore e Maria, la cui vicenda affonda le radici nel presente che viviamo e nei settant’anni che lo precedono. Un intreccio di biografie di pura invenzione che lascia emergere la nascita e storia della Repubblica Italiana. Un racconto che, evocando la storia di Italia dal 1945 a oggi, intende farsi strumento di ricordo, ma anche di apprendimento, sogno, coraggio, pensiero e azione. L’appuntamento del 4 ottobre è preceduto da alcune “Prove pubbliche su strada” , il 26,27 e 28 settembre – dalle 15 alle 16 pomeridiane – di fronte alla Libreria La Bussola , al civico 9 di via Po. L’evento, con il Patrocinio della Città di Torino, prevede un biglietto unico a € 10 , con prevendite presso la Libreria La Bussola.
Marco Travaglini
I mestieri tra tradizione e futuro
di Paolo Pietro Biancone *
Cosa fa l’ornista, l’intrecciatore di paglia? E’ un lavoro ancora richiesto? Come si impara il mestiere?
In un territorio come l’Italia, in cui prevalgono piccole e medie imprese con alta specializzazione artigiana, che porta il made in Italy a essere riconosciuto a livello mondiale per qualità e perfezione, i mestieri registrano una crisi di vocazioni. Secondo l’ultimo studio “Costruire il futuro sulle trame del passato” su www.isr-ms.it, il 50% degli imprenditori è autodidatta e ha appreso il mestiere sul campo, il 37% è invece figlio d’arte e ha, quindi, appreso il mestiere nell’azienda di famiglia. Solo il 4%, quindi una parte veramente minima del campione, si è formata in un percorso scolastico. Tanto è il divario tra scuola e impresa: è un punto di debolezza strutturale. Gli antichi mestieri, i mestieri della tradizione, possono essere una possibile strada per dare risposte al tema occupazionale ed un volano per i giovani costretti a scappare dal nostro paese perché senza alternative. Tradizione, creatività, abilità tecnica, capacità imprenditoriale: sono queste le doti dei “maestri artigiani” che non possiamo permetterci di perdere anche alla luce del sempre meno scontato ricambio generazionale che ha interessato, negli ultimi cinque anni, il 12% delle imprese (il 4% in quelle gestite dagli under 50). C’è poi un altro fattore non trascurabile: nei prossimi il 17% delle imprese (20% nelle over 50) dovrà affrontare la successione: il 63% passerà il testimone all’interno della famiglia ma quasi 4 imprese su 10 non hanno ancora pianificato il loro futuro con il rischio concreto di smarrire altre tradizioni, saperi e manualità uniche. A preoccupare è inoltre un altro dato: il 19% degli imprenditori con più di 50 anni ha intenzione di chiudere l’attività nei prossimi anni. Le rilevazioni Istat confermano questa tendenza: su I.Stat, all’interno dell’argomento “Lavoro” sono sempre aggiornate stime preliminari del tasso di posti vacanti nelle imprese dell’industria e dei servizi: si tratta del rapporto percentuale fra numero di posti vacanti e somma di posti vacanti e posizioni lavorative occupate.. Nel secondo trimestre 2016, il tasso di posti vacanti destagionalizzato nel complesso delle attività economiche considerate è pari allo 0,5%, in calo di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il tasso decresce di 0,1 punti percentuali sia
nell’industria sia nei servizi, dove raggiunge rispettivamente lo 0,5% e lo 0,6%. I posti vacanti misurano le ricerche di personale che alla data di riferimento (l’ultimo giorno del trimestre) sono già iniziate e non ancora concluse. Sono, infatti, quei posti di lavoro retribuiti che siano nuovi o già esistenti, purché liberi o in procinto di diventarlo, per i quali il datore di lavoro cerchi attivamente un candidato adatto al di fuori dell’impresa interessata e sia disposto a fare sforzi supplementari per trovarlo. Usato assieme ad altri indicatori, il tasso di posti vacanti può fornire informazioni utili ad interpretare la congiuntura. I posti vacanti, infatti, possono dare segnali anticipatori sull’andamento del numero di posizioni lavorative occupate nel prossimo futuro. E il segnale punta sulla ricerca di artigiani e abili nei mestieri: sarti, marmisti, falegnami, idraulico, esperti enologi e altri professionisti nel settore agricolo e vitivinicolo, ma anche meccanico da rally. La necessità è duplice: fornire professionalità alle aziende e al territorio, orientare e formare i giovani per imparare i mestieri. La Città dei Mestieri opera nel torinese con l’obiettivo di rispondere a iniziative di promozione e orientamento: obiettivo del Polo è sperimentare il contatto con realtà virtuose del mercato del lavoro e favorire l’osservazione e la scoperta di opportunità che attivano le persone nella realizzazione del proprio percorso. Occorre così rispondere alla necessità crescente di supportare i giovani nella costruzione e realizzazione autonoma di un proprio progetto personale formativo e professionale, promuovendo l’incremento di opzioni di scelta professionale. Non solo, è importante nell’auto-esplorazione di abilità, attitudini e conoscenze, favorendo l’incremento di possibilità di esercizio delle proprie risorse in vari contesti professionali. L’orientamento e il supporto non può prescindere da una formazione e sostegno alle famiglie e agli insegnanti nella delicata azione di accompagnamento alle scelte dei bambini e dei giovani.
* Professore Ordinario di Economia Aziendale dell’Università di Torino
Coordinatore del Corso di Dottorato in Business & Management
La seduzione (parte prima)
Nel linguaggio popolare ma anche in psicologia e sociologia, per seduzione si intende il processo con cui una persona ne induce un’altra, deliberatamente, a intraprendere una relazione di natura sentimentale o sessuale.
a cura di Maurizio Platone – www.astrologiadiplatone.com
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Nel linguaggio popolare ma anche in psicologia e sociologia, per seduzione si intende il processo con cui una persona ne induce un’altra, deliberatamente, a intraprendere una relazione di natura sentimentale o sessuale. L’etimologia della parola prende le radici dal termine latino “se-ducere”, ovverosia letteralmente “portare a sé” o “condurre fuori dal retto cammino”. La parola può essere bivalente e condurre ad una valenza negativa (tentare qualcuno a far qualcosa che non vorrebbe normalmente fare), oppure può essere usata in senso neutro o positivo (affascinare).
Naturalmente dal significato originale del termine derivano numerosi usi metaforici o traslati, largamente diffusi anche nel linguaggio comune e, a proposito di uso metaforico, prendetevi il tempo per osservare e gustarvi il film “The Thomas Crown Affair” con Steve McQueen and Faye Dunaway, dove l’archetipo del concetto di “seduzione” viene mirabilmente rappresentato.
Un uomo che vuole sedurre una donna deve attraversare le montagne. Una donna che vuole sedurre un uomo non ha che un muro di carta da attraversare. Proverbio cinese
Seduzione ed Empatia.
Se il seduttore si mette nella stessa situazione del sedotto, diventa egli stesso vittima della persecuzione, per cui condivide la stessa condizione sociale o attività lavorativa, oppure partecipa alla stessa lotta politica, o propaga la stessa fede religiosa, dando vita al meccanismo dell’empatia. Sulla base di tale meccanismo si evoca un amore di tipo empatico come il vivere nella stessa casa, lavorare nello stesso posto, affrontare gli stessi problemi, a meno che non sorgano pesanti divergenze su cosa sia un problema e su come risolverlo.
Alcuni esempi di empatia si riscontrano in ambiente cinematografico, ad esempio nel film “Luna di fiele” dove il protagonista cede il suo biglietto dell’autobus ad una passeggera sprovvista dello stesso, e si fa multare in vece sua mentre, in un altro “movie”, avente per soggetto la figura di Giacomo Casanova, il galante conquistatore veneziano, la prova di empatia si evince quando si autoaccusa davanti all’ Inquisizione di essere egli stesso l’autore di alcuni versi eretici, rendendosi così passibile di condanna a morte. Casanova compie questo gesto altruistico per proteggere la donna che intende sedurre, la quale risulta invece essere la vera autrice del libello considerato eretico. Anche nella religione Cristiana si verifica un meccanismo simile all’empatia nella crocifissione di Gesù Cristo quando il Dio immortale si rende umano e mortale, condividendo completamente l’esperienza umana, ma allo stesso tempo con la promessa di risurrezione, che di fatto rende l’essere umano immortale e dunque parzialmente divino.
Il termine seduzione racchiude in sé una certa ambiguità, visto che da una parte si riferisce alla capacità positiva di suscitare un interesse o una attrazione, mentre dall’altra parte sottintende il potere negativo di circuire un “altro” grazie all’inganno e, l’essere attratti e portati lontano dal proprio sé, magari dopo anni passati a pianificare e progettare il futuro, non comporta certo quella sicurezza alla quale l’essere umano tende e anela (Carotenuto,1996).
Ma è anche attraverso la seduzione che la vita, in alcune occasioni, è capace di regalarci qualcosa di inaspettato; ad esempio uno sguardo diverso, particolarmente ricco di significati antichi, oppure un incontro in grado di rapirci (letteralmente) e portarci altrove, in luoghi sconosciuti per sperimentare sulla nostra pelle, in un delicato e irrefrenabile mix, la paura e il desiderio, spesso sovvertendo l’ordine nel quale viaggiava la nostra vita fino, a volte, a stravolgere la regolarità di sentimenti stabilizzati. Così succede che si può essere catturati da un “altro” capace di catalizzare il volere intimo e, quasi improvvisamente, non ci si sente più soli: le esigenze del nuovo attore ci compaiono nitide sul grande schermo della vita e, quando questo si verifica, la mancanza dell’altro emerge e il desiderio si accende. E’ così che l’incantesimo magico della seduzione si compie (Carotenuto,1996).
L’ammirazione della bellezza e la prodigalità.
Il meccanismo più banale, ma più efficace almeno nelle fasi iniziali, è quello della attrazione del partner in base alla pura bellezza, che può essere sia esteriore, che intellettuale, psicologica, o progettuale. In genere nel gioco della seduzione vengono riconosciuti due ruoli diversi: il seduttore (l’attivo, colui che agisce) e il sedotto (il passivo, quello che subisce). Invece, in realtà, il sedotto e il seduttore sono entrambi protagonisti della loro storia, si scambiano vicendevolmente il ruolo e “danzano” insieme, seguendo un ritmo particolare: quello dettato dalla “musica” dei loro incontri, suscitando il desiderio senza mai appagarlo (Giusti, Bianchi, 2012).
Un altro meccanismo di seduzione è quello dell’esibizione della propria prodigalità: si scialacquano risorse in liquori e cibi costosi, in rose ed in ogni tipo di bene e servizio. Il meccanismo insito in questo comportamento (più o meno calcolato) è quello dell’esaltazione del “Carpe diem“: implicitamente, o esplicitamente, si dichiara alla persona amata: questo è il momento più bello della mia vita, che finora non ho mai vissuto, e non sentendomi degno di te, festeggio l’attimo prima che questi svanisca.
Anche il filosofo Platone, pur non trattando direttamente la tematica relativa alla seduzione, in un dialogo che analizza i poteri della parola, iI Gorgia, descrive l’entrata in scena di un potere di seduzione e di inganno, potere che sfigura, vela e rende inconoscibili i contorni originali delle cose. Platone tende ad associare seduzione e femminile con il male, in una sorta di matrice filosofica a connotazione negativa, in qualche modo legata alla figura della donna, che risale già nell’immagine ecclesiale dall’Antico Testamento a San Paolo, a Sant’Agostino, a San Tommaso d’Aquino. Entità inferiore all’uomo, ma nello stesso tempo capace di esercitare su di lui un potere attrattivo di natura quasi diabolica.
«Afrodite, che ama il sorriso (…) sciolse dal petto la fascia ricamata, a vivi colori, dove stanno tutti gli incanti; lì v’è l’amore e il desiderio e l’incontro, la seduzione, che ruba il senno ai saggi». Omero, Iliade, XIV, vv. 211-217
L’estasi sessuale e spirituale.
L’amore si intreccia con la ricerca del piacere, cercando di sfuggire ed evitare il dolore e la solitudine. Eppure l’estasi sessuale non dovrebbe essere considerata come una vera ragione di sentimento amoroso, ma come un modo per generare dipendenza reciproca e condivisione di esperienze che rientrano nella categoria della complicità, del mantenere un segreto in comune, e quindi dell’empatia.
Freud e la seduzione.
Freud si ricredette a proposito del “trauma sessuale” originariamente da egli stesso ipotizzato, arrivando a sostenere che si trattava quasi sempre solo di fantasie di seduzione. Cominciò così ad elaborare quell’impalcatura teorica che è il centro del pensiero psicoanalitico: il desiderio incestuoso, il tabù dell’incesto e la susseguente vicenda edipica. In questa fase Freud giunse a identificare la censura del desiderio incestuoso originario come la causa prima di ogni forma di nevrosi.
In seguito, nei quattro saggi pubblicati: Totem e tabù, Freud ipotizzò anche che l’evoluzione del desiderio incestuoso nella vita individuale, prima sperimentato e poi rimosso, fosse al tempo stesso l’evoluzione medesima della civiltà, che avrebbe avuto nella sua origine una uguale rimozione e sublimazione di quell’originario desiderio incestuoso.
La progettualità.
Esiste una bellezza progettuale, ovverosia quando la persona amata non viene totalmente apprezzata per quello che è correntemente, ma per quello che diventerà. Per esempio se ci si innamora di un futuro avvocato, o medico, ecc.
Esiste la sindrome di “pigmalione”, lo scultore che crea una scultura così bella da urlargli, intimandogli di prendere vita.
Esiste anche una progettualità da sfida, quella tipica delle persone che cercano di riscattare un alcolizzato, un drogato, un violento, che le picchia a sangue.
“Non è abbastanza conquistare; uno deve imparare a sedurre.” ……Voltaire
Cos’è la seduzione per Lydialuna Cucchedda? Danza terapeuta professionale.
La seduzione è qualcosa che si manifesta quando l’Altro ci interpella e si manifesta in noi il desiderio, la curiosità dell’Altro inteso anche come altro di noi …
Danzaterapeuta APID
Per Altro s’intende chiunque, anche Tu ed Io, non è facile da comprendere, ma quando si resta in silenzio quelle parti si manifestano e tu/io/noi entriamo in scena, danziamo e lottiamo insieme fino a entrare uno dentro l’altro come una matriosca, come un film costruito sulle tracce dell’indicibile, alcune volte persino del perverso, altre ancora della poesia e così via …fino a toccare il demone arcaico per poi trasformarsi in angelo e morir sedotto … non vi sono risposte né verità … ma solo il sentirsi in disequilibrio per poi ripristinarsi di perbenismo … farsi morire per farsi rinascere.
Lydialuna Cucchedda
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Continua nella prossima rubrica…… Per ulteriori approfondimenti e curiosità visitate il blog di Platone: www.astrologiadiplatone.com – https://www.facebook.com/astrologiadiplatone/
dr. Maurizio Platone
Oroscopo di Platone dal 21 al 27 settembre 2016
CAPRICORNO
DENARO E LAVORO. Ci sono vari modi per bloccare le cose, ad esempio “bloccarsi” sui dettagli….rifletteteci! Perseverate nei vostri propositi con costanza ed abnegazione.
AMORE E ARMONIA. Non amate le polemiche per cui, proprio per questo motivo, sarebbe meglio tentare di venirsi incontro. Il partner tace, forse vi sta preparando una sorpresa.
BENESSERE E SALUTE. Quel malumore che vi infastidiva è scomparso, siete in forma e questo è un ottimo momento per rinforzare le difese immunitarie e mantenere il più a lungo possibile, questo stato di benessere fisico.
ACQUARIO
DENARO E LAVORO. Qualcosa accadrà, cercate solo di scegliere il momento giusto. Qualcuno vi complica la vita ma vi procurerà anche interessanti opportunità e possibilità di guadagni. Attenzione ai giochi, non è il vostro momento fortunato.
AMORE E ARMONIA. Il momento è propizio, finalmente potreste concretizzare la grande voglia di trovare qualcuno che si occupi di voi e che sia la persona giusta per la vita.
BENESSERE E SALUTE. Ritrovate la calma ed il coraggio e, sarete un esempio, per chi vi vive accanto. Se avete valutato bene la situazione agite consapevolmente e fate ciò che veramente volete!
PESCI
DENARO E LAVORO. Un po’ di diffidenza non guasta anche se parrebbe tutto girare nel verso giusto. A volte, avete delle idee veramente geniali che possono generare qualche “colpo di fortuna”, date il massimo e siate ottimisti.
AMORE E ARMONIA. Le stelle sono nella posizione giusta, potreste avere l’incontro desiderato, quando meno ve lo aspettate. La persona amata vi vizia e vi ascolta.
BENESSERE E SALUTE. Tendete ad essere inquieti, iperattivi e contraddittori, di certo non vi annoiate, ma fareste meglio a chiarirvi le idee. Provateci con i fiori di Bach.
ARIETE
DENARO E LAVORO. Qualcuno cercherà di mettervi i bastoni tra le ruote in maniera subdola, siate accorti anche se si tratta di persona conosciuta. Più che delle belle parole conviene fidarsi degli atti, sono i soli che non mentono mai.
AMORE E ARMONIA. Stelle eccellenti vi consentono di prendere in mano e con successo la vostra vita. Possibili incontri al top, ritroverete il piacere di essere corteggiati.
BENESSERE E SALUTE. I pensieri per un famigliare o un conoscente sono veramente pesanti. Comunque non vi manca la forza e la voglia di protezione.
TORO
DENARO E LAVORO. In famiglia, una spesa improvvisa vi rende cupi e pensierosi più del dovuto. Il denaro è importante ma non essenziale, con spirito d’iniziativa e capacità di “annusare” il vento, potrete recuperare la perdita subita.
AMORE E ARMONIA. Rilassatevi ed abbiate fiducia, provate di cambiare look, un nuovo taglio di capelli o un vestito elegante favoriranno le conquiste.
BENESSERE E SALUTE. Dopo un periodo di stress, avete scoperto che prendere del tempo da dedicare a voi stessi è piacevole ed ora, giustamente, non ne potete più fare a meno.
GEMELLI
DENARO E LAVORO. Attraversate un periodo positivo, arriveranno delle gratificazioni sotto forma di un guadagno immediato o di qualche promozione. Non lasciatevi sopraffare dall’entusiasmo, calma e sangue freddo, per proseguire a “gonfie vele”.
AMORE E ARMONIA. Opportuna è una pausa di riflessione, vi aiuterà a meditare su prospettive alternative. Nuove conoscenze in stand by, coppie storiche nervose.
BENESSERE E SALUTE. Potreste essere intolleranti ad alcuni alimenti, non trascurate di approfondire. “Mens sana in corpore sano” come asserivano i poeti e filosofi antichi.
CANCRO
DENARO E LAVORO. Tanti fastidi e troppi pensieri che si accavallano nella mente. Il cambiamento che volevate si è verificato, adesso dovete usare tutta la diplomazia che possedete per gestire la situazione.
AMORE E ARMONIA. Instabilità affettiva, desiderio di evasione e voglia di sperimentare…il colpo di fulmine è una buona strategia di disimpegno.
BENESSERE E SALUTE. I molti consigli che ricevete vanno adattati alla vostra situazione. Siete sereni, anche se non sembra da ciò che fate o da come vi comportate.
LEONE
DENARO E LAVORO. Qualcuno cercherà di ostacolarvi ma, se riuscirete a superare l’insidia, si spianerà la strada verso il successo. Non caricatevi di nuove iniziative piuttosto, terminate ciò che avete in sospeso.
AMORE E ARMONIA. La voglia di libertà e gli obblighi di un rapporto o di una convivenza rappresentano un conflitto che periodicamente si ripresenta. Passione assicurata, se vi affiderete ciecamente ad un partner.
BENESSERE E SALUTE. L’abitudine di passeggiare, almeno un quarto d’ora al giorno, agevola il mantenimento dell’attuale condizione fisica.
VERGINE
DENARO E LAVORO. Un colpo di fortuna vi agevolerà. Provate a cambiare alcune abitudini ed attitudini, una intersecazione astrale positiva vi sosterrà nelle imprese impegnative.
AMORE E ARMONIA. State attraversando una fase tiepida nei sentimenti, il cuore non occupa la prima posizione nei vostri pensieri sebbene, qualcuno che vi è vicino, farebbe della vostra felicità, una ragione di vita.
BENESSERE E SALUTE. Gli hobby ed il tempo libero sono una delle migliori medicine delle quali possiamo disporre ma, dobbiamo imparare ad usarle, per migliorare il nostro benessere psico-fisico.
BILANCIA
DENARO E LAVORO. La voglia di cambiare e di migliorare verso la meta prefissata vi spinge in avanti. Si creano situazioni interessanti da prendere al volo, ma solo se vi sentite sicuri di farlo.
AMORE E ARMONIA. Un eventuale incontro dall’avvio tormentato, può cementare la futura intesa.
BENESSERE E SALUTE. Periodo tranquillo per la salute. Non lasciatevi sopraffare dalla pigrizia, fate ginnastica respiratoria ed assumete tanta vitamina C soprattutto se fumate.
SCORPIONE
DENARO E LAVORO. Chi coordina il lavoro, nonostante tutte le sue fisse e idiosincrasie, è un più che valido sostegno ed apprezza il vostro impegno. Quando c’è stima, le divergenze non spaventano.
AMORE E ARMONIA. Potete decidere di fare ciò che più vi aggrada, la probabilità che tutto vada a buon fine è alta anche se, per il momento, prediligete le storie senza futuro, perché pensate che sia bello, solo ciò che è…. fugace.
BENESSERE E SALUTE. Controllate i vostri pensieri negativi e non fatevi vincere dalle emozioni. Respirare bene e ossigenare il cuore, possono aiutare in maniera sostanziale.
SAGITTARIO
DENARO E LAVORO. Sono giornate di chiacchere e chiacchiere….ma tutt’altro che inutili. Giocate le vostre carte con fiducia, nel lavoro avrete il modo di dare il meglio di voi stessi e di ottenere ciò che più desiderate.
AMORE E ARMONIA. Fate un accurato esame di coscienza e ricordatevi che ciò che vi piace veramente, è vivere la quotidianità con la persona che amate.
BENESSERE E SALUTE. Riflettete cosa sia meglio per il vostro futuro e sebbene le vostre energie psicofisiche non siano al massimo, decidete e chiarite la vostra “rotta”, una volta per tutte.