Sono 103 i dipendenti delle sedi di Ivrea e di Bollengo di Arca Technologies, azienda del gruppo americano Arca Holding attivo nel settore dell’automazione bancaria, per i quali è stata attivata la procedura di licenziamento, benché gli ultimi due esercizi non risultino in perdita. Quali sono le azioni che la Giunta intende mettere in campo per salvare questi posti di lavoro e gestire la crisi aziendale?
A domandarlo sono stati la consigliera Francesca Frediani (M5s) e il consigliere Marco Grimaldi (Sel) in due interrogazioni a risposta immediata. “L’assessorato al Lavoro si è attivato ed è in contatto con l’organizzazione sindacale Fiom-Cgil che rappresenta i lavoratori e con i Comuni coinvolti. In particolare è previsto un incontro con istituzioni, sindacato e lavoratori presso il Comune di Ivrea il 4 aprile”, ha affermato l’assessore Augusto Ferrari per conto dell’assessora al Lavoro Gianna Pentenero. “L’assessorato contatterà anche Arca Technologies per valutare possibili soluzioni della vicenda con l’obiettivo di salvaguardare sia il mantenimento dell’occupazione sia la presenza sul territorio dell’azienda”. Arca, che quattro anni fa aveva acquistato Cts e Cts Cashpro, aziende nate dall’iniziativa di un gruppo di ex dipendenti Olivetti, conta una forza lavoro di 282 dipendenti nelle due sedi di Ivrea e Bollengo e il 26 marzo ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per 103 persone (102 operai e un dirigente) per mansioni legate soprattutto all’attività di ricerca e sviluppo. La decisione è motivata da parte dell’azienda dal fatto che agli importanti investimenti compiuti nel settore ricerca e sviluppo negli ultimi tre anni non è corrisposto un livello di vendite significativo. Il mercato non ha infatti assorbito i nuovi prodotti nella misura prevista. Di qui l’esigenza di riallineare la produzione rispetto ai prodotti e ai mercati che si ritengono redditizi e ad alta crescita per ritornare a una posizione finanziaria stabile che permetta di continuare a investire, mantenendo in Italia il centro di eccellenza per ricerca e sviluppo.
Durante la sessione del question time è stata data risposta anche alle interrogazioni di Gian Luca Vignale (Mns) sulla avvenuta modifica della disciplina delle posizioni organizzative e delle alte professionalità nel ruolo della Giunta regionale, di Stefania Batzella (Mli) sull’ospedale Santa Croce di Moncalieri e i costi per gli ulteriori lavori effettuati nella sala operatoria d’emergenza, di Silvana Accossato (Mdp) sulle modalità di utilizzo della risonanza magnetica all’ospedale di Rivoli, di Francesco Graglia (Fi) sulla possibilità di smaltire Rsu nella discarica richiesta in territorio di Salmour (Cn), di Walter Ottria (Mdp) sulla sostituzione del direttore dell’ambulatorio di diabetologia dell’ospedale di Acqui Terme, di Maria Carla Chiapello (Moderati), sul Cup all’interno dello shopville Le Gru di Grugliasco, di Gianpaolo Andrissi (M5s) sul bando Atc Piemonte Nord sugli impianti di riscaldamento e i dubbi sulla corretta applicazione della normativa, di Federico Valetti (M5s) sull’affidamento ferro-gomma e la sentenza del Tar Piemonte e di Giorgio Bertola (M5s) sulla grave situazione ambientale e di pericolo per la salute pubblica in località Carpice, nel comune di Moncalieri.
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