Con 23 voti della maggioranza e l’astensione delle opposizioni è stato approvato il bilancio consolidato 2016 di Palazzo Civico. Si tratta di un atto non autorizzativo, che fotografa la situazione nell’anno passato. “Quello che approviamo oggi non è falso e non è ingannevole. Abbiamo scelto la migliore via che potevamo percorrere” ha detto la sindaca Chiara Appendino. “Non si diverte nessuno a fare scelte impopolari e vorrei ricordare a tutti cosa significhi il pre-dissesto: vuol dire bloccare la città e toglierci la nostra capacità di essere attrattivi”, ha aggiunto. Poi un riferimento agli attacchi su Gtt:”Non accetto la ricostruzione per cui questa amministrazione non ha fatto nulla in questo anno e mezzo per il Gruppo Torinese Trasporti. Appena siamo venuti a conoscenza della situazione della società ci siamo messi al lavoro, oltre alla revisione della rete.”
Il dibattito in Sala Rossa che ha preceduto il voto concluso con un intervento della Sindaca:
Stefano Lo Russo – PD: La doverosa premessa è che riteniamo il bilancio consolidato uno strumento determinante per avere la qualità complessiva dei conti del Comune di Torino. Nell’ottica di rendere trasparente verso i cittadini lo stato reale delle consistenze finanziarie ed economico-patrimoniali del proprio Comune. Conseguentemente, il bilancio consolidato, molto più del bilancio di previsione, poteva essere una grandissima occasione di chiarezza anche rispetto all’esercizio delle società partecipate. Bene ha fatto allora l’Amministrazione a istituire un gruppo che ha lavorato con la direzione partecipate per fare una ricognizione importante ma risultata non esaustiva, mancando alcune importanti voci quali le fondazioni. Cito la relazione dei revisori dei conti: “Il bilancio consolidato 2016 del Comune di Torino non rappresenta in modo veritiero e completo la reale consistenza economica, patrimoniale e finanziaria dell’intero gruppo amministrazione pubblica”. Mi pare di una nettezza rilevante. Lo motiva e lo spiega. Ma ci troviamo in una situazione kafkiana: discutiamo del bilancio consolidato il 18 dicembre, senza che il bilancio consolidato abbia alcun numero della più importante società partecipata della città. E lo sappiamo da mesi. Quei mesi che l’amministrazione avrebbe dovuto spendere per fare almeno una ricognizione sui conti di Gtt. Da aprile ad oggi, invece, non è stato fatto nulla. Con tutte le cautele del caso, manca perfino un quadro di massima, su quei conti. Siamo basiti dalla gestione di questa vicenda, perché non riusciamo a capire dove sta andando l’amministrazione e quale strada vuole percorrere per recuperare i 25 milioni di euro che servono per salvare Gtt. Prendete una posizione. Mettete in fila corretta le operazioni amministrative. Date una linearità ad un comportamento. Avete qualche ora per decidere, ma vi siete candidati per governare la città, adesso dovete farlo. Infine, questa deliberazione non deve essere votata oggi, va sospesa. Risolta la questione Gtt si potrà tornare in aula e votare.
Eleonora Artesio – Torino in Comune: Abbiamo ripetutamente affrontato, anche in Commissione, il tema del bilancio consolidato e della relazione dei revisori dei conti. Delle controdeduzioni formulate sul piano giuridico dai nostri uffici, dall’amministrazione e dalla Giunta. Bilancio consolidato che, nel frattempo, è diventato familiare a moltissimi torinesi. Coloro, ad esempio, che hanno superato concorsi pubblici ed erano inseriti in graduatoria nella nostra amministrazione, e che si sono sentiti dire che non sarebbe stata possibile l’assunzione fino ad approvazione del bilancio consolidato. Molti genitori di bambine e bambini iscritti ai nidi e alle materne della Città che hanno saputo di un’iscrizione determinata dall’approvazione o meno del bilancio consolidato. I lavoratori del Gruppo Torinese Trasporti, preoccupati e ansiosi di sapere qual è la previsione dell’amministrazione nei confronti dell’azienda, indifferenti, però, che debba essere un’operazione del bilancio consolidato oppure no. Questo per dire del profondo disallineamento, grave e colpevole, tra la qualità della discussione politico-istituzionale e la concretezza delle conseguenze che ha sulla vita delle persone. Le amministrazioni locali non hanno colpe specifiche sul perdurare della crisi economica, piuttosto il punto di atterraggio finale di politiche di austerità che hanno fatto deliberatamente precipitare la crisi, proprio nei luoghi fondamentali di aggregazione della partecipazione e di governo della prossimità, che sono i Comuni. Mi sarei, per questo, aspettata un pronunciamento politico di segno più alto e anche più disobbediente rispetto a questi parametri, da parte di chi governa la città. In questa fase storica e in questa città serviva l’apertura di una relazione a tutto campo tra le forze che sono state chiamate dal voto popolare a rappresentare gli interessi dei cittadini. L’attuale maggioranza ha risposto scaricando tutte le colpe sull’amministrazione precedente rendendo molto difficile ritrovare oggi un dialogo sul piano dell’interesse generale. Come si fa a concorrere in modo propositivo al miglioramento dell’atto finanziario in un clima e in un quadro come questi? Siamo in una situazione complicata per la città che avrebbe avuto bisogno, per trovare una soluzione, di ben altro stile di relazioni politiche.
Alberto Morano – Lista civica Morano: Di fatto stiamo discutendo di un Bilancio consolidato che in realtà non lo è. Manca il bilancio di Gtt, e l’assessore afferma la mancanza dell’obbligo di inserirla. In realtà credo manchino le decisioni sul futuro della società. Credo che l’unica soluzione possibile sia il concordato in bianco: si possono guadagnare altri quattro mesi di tempo, che possono anche diventare sei. E proprio tra sei mesi si andrà alle elezioni politiche e se vincerà il M5S una soluzione si troverà. La situazione di Gtt è molto grave. Sappiamo bene come sia in corso un’indagine della magistratura; il bilancio 2016 non è stato approvato e a breve si dovrà approvare il bilancio 2017. Il piano industriale fa emergere disallineamenti per oltre 100 milioni, sta aumentando il fabbisogno finanziario e forse si salirà oltre i 200 milioni. I crediti dubbi ammontano a oltre 100 milioni. I disallineamenti del Comune verso Gtt sono pari a 37 milioni, ma l’amministrazione comunale non dice se deve o meno tali fondi. E’ una situazione surreale. E la cosa grave è la mancanza di una decisone in merito da parte del Comune e la procedura concorsuale di Gtt avrebbe impatti devastanti anche per i conti della Città. Mi rivolgo alla Giunta: abbiate il coraggio di dire che non sapete cosa fare. E rinviate la delibera, approvate il bilancio di Gtt e poi torniamo in Aula ad approvare il bilancio consolidato.
Massimo Giovara – M5S: Prendo atto del cambio di atteggiamento della minoranza, in particolare del Pd. Fino a qualche mese fa il bilancio era “a posto” e oggi si prende atto che non lo è.Bene.Questa verità è emersa grazie al lavoro del M5S. Un lavoro che, evidentemente, non è stato fatto nei 23 anni precedenti.
Monica Amore (M5S): Non si può dire che il Bilancio sia falso e che ci stiamo avviando verso il pre-dissesto: non è così. C’è stato un articolato dibattito in Commissione, in cui è stato illustrato l’operato di questa Amministrazione e sono state spiegate le motivazioni alla base di questo Bilancio, redatto in una situazione di emergenza.
Osvaldo Napoli (Forza Italia): Il problema Gtt ormai si ripete da tempo e occorre capire in quale prospettiva si voglia affrontarlo. I consiglieri Lo Russo e Morano hanno spiegato la situazione economica estremamente negativa del Comune di Torino. I Comuni italiani hanno fatto molti sacrifici e nel quinquennio 2011/2015 hanno tagliato 9 miliardi di euro, ma serve ora una maggiore apertura da parte del Governo per mobilitare risorse ai Comuni. È necessario sedersi tutti insieme a un tavolo per capire come uscire da questa situazione.
Chiara Appendino ha respinto l’accusa di un bilancio ingannevole “C’erano due possibilità: non approvare con le conseguenze sulla città: niente assunzioni, oppure c’era la strada scelta, la terza via non esiste. “Se c’è un’altra via presentatela – ha detto Appendino – fino ad ora io non ve l’ho sentito fare, né in commissione né in aula”. Sul predissesto, suggerito da alcuni membri della minoranza Appendino ha ribadito che sarebbe stato per la maggioranza molto più semplice, ma avrebbe un grave impatto sui servizi togliendo all’amministrazione decisionalità sui tagli, potere di assumere e di fare politiche attrattive per le imprese. “Chiediamo senso di responsabilità alle minoranze, perché facciano proposte realistiche. Su Gtt Appendino ha rivendicato il lavoro svolto: tavoli per capire qual era la situazione, interventi sulla rete, e “abbiamo smesso di fare cose popolari come le domeniche ecologiche a biglietto gratuito”. Infine rispondendo sulle anticipazioni di tesoreria: “l’obbiettivo è ridurle e presto vedremo i primi risultati di questa amministrazione ma in ambito di gestione del gruppo non è pensabile una compensazione tra i saldi di ognuna delle società che ne fanno parte”.
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