In Piemonte le liste di attesa in sanità sono un nodo irrisolto che si è ulteriormente ingarbugliato in questi quattro anni di amministrazione Chiamparino. La legislatura regionale è quasi agli sgoccioli ed il traguardo del 2019 si avvicina ,nonostante la questione collegata all’autentica delle firme ( problema che c’è sempre stato , ma cheha portato all’annullamento delle elezioni soltanto nel 2014) ,ed il peggioramento di tutti i servizi che dipendono dalla Regione è stato una costante di questi ultimi anni. Allora, ecco l’annuncio, faranno, faranno, etc, etc. Peccato che i programmi sino ad oggi presentati dalla Giunta Chiamparino non siano altro che una scopiazzatura in peggio dei programmi che noi stavamo efficacemente realizzando e che avrebbero cambiato veramente la marcia se la legislatura non fosse stata bruscamente ed
ingiustamente interrotta. Venendo all’annuncio di voler far prenotare direttamente visite ed esami dai medici di famiglia , la decisione era stata nostra, anche se ,per noi, si collocava all’interno di una strategia complessiva che prevedeva anche l’esercizio
della medicina di base all’interno di strutture aperte almeno dodici ore al giorno.
Roberto Cota
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