STORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto
Zio Chiampa salva per l’ennesima volta la sua amica Sindachessa”. Non c’e’ altra alternativa : si faccia il G7 a Venaria. D’accordo, meglio qualcosa che niente. Soprattutto sembra che lo spettro di Milano si allontani. Che poi il Chiampa nazionale faccia sicuramente il suo dovere sponsorizzando Venaria c(he, forse non si e’ capito, ma e’ nella nostra regione e appartiene persino alla nostra provincia di Torino) non vi è dubbio. Magnifica la reggia sabauda, meravigliosa “copia” di Versailles, di cui fu invero modello ispiratore, quando la nostra città era capitale europea e i Savoia a corte parlavano francese. Torino caput mundi.
E senza togliere nulla a Venaria ed ai suoi cittadini continuiamo nel voler dire che Venaria è di Torino e non Torino di Venaria. Siamo campanilisti, legati alla storia che ci ricorda che nel cuore della città si e’ insediato il parlamento subalpino, il primo parlamento Italiano e Cavour mangiava una squisita finanziera al ristorante Del Cambio. E poco più in la’ Carpano inventava il Punt e Mes. Chissà se gli amministratori grillini torinesi conoscono la storia o forse la devono ancora imparare. E allora il vertice si faccia a Venaria, con una sola preoccupazione: l’amministrazione comunale della città della reggia ha voce in capitolo? Speriamo di no! Sono pentastellati e non è per essere prevenuti, ma come i grillini torinesi hanno scimmiottato i romani non vorremmo che quelli di Venaria scimmiottassero quelli di Torino.