E’ importante preparare la casa al suo arrivo: non deve mancare il cibo che è abituato a mangiare o comunque averne una qualità con la stessa composizione, dei giochini (palline, stracci, ecc.) ed un buon cuscino dove potersi rilassare comodamente
“TU PORTI LU O LUI PORTA TE !?”
Consigli cinofili di Enrico Coscarelli
Buongiorno carissimi lettori, come preannunciato oggi trattiamo l’arrivo del cucciolo nelle nostre case. Si aspetta questo giorno sempre con molta impazienza, ancor maggiore se si è seguito il cucciolo a distanza durante lo svezzamento e si vede il sessantesimo giorno come un miraggio. E’ buona abitudine comunque in questo periodo andarlo a trovare e passarci del tempo insieme, fargli conoscere il nostro odore, in maniera tale che quando lo porterete via, il cagnolino si senta un po’ di più a suo agio e non sia del tutto smarrito.
Nell’attesa è importante preparare la casa al suo arrivo: non deve mancare il cibo che è abituato a mangiare o comunque averne una qualità con la stessa composizione, dei giochini (palline, stracci, ecc.) ed un buon cuscino dove potersi rilassare comodamente. Se al piccolo spetta un lungo viaggio, accertatevi che non abbia mangiato da poco, così evitiamo “vomitini” ed eventuali fobie legate all’auto.
Qui inizia ad entrare in gioco l’uomo e le nostre manie; siamo felici, elettrizzati dalla contentezza, pronti ad invitare amici e parenti per mostrare il nuovo arrivato, ma il piccolo si spaventerebbe e comincerebbe ad andare in stress ed ansia. Non potremmo fare errore più grande! Questa fase è molto importante, perché li si tratta come dei pupazzi, senza pensare che cresceranno e certe abitudini poi non vanno più bene.
Quindi ricordate che ha bisogno di tranquillità, di famigliarizzare con l’ambiente e con noi. Sembrerebbe assurdo, però meno gli si parla meglio è, lasciamolo esplorare e facciamogli conoscere ciò che sarà la sua “tana” da questo giorno per il resto della sua vita. Sicuramente, inizierà a mordere qualche oggetto, ma il bello del cucciolo è che basta un cenno per suscitare in lui curiosità e correre da voi. Detto questo è fondamentale che voi, in questa fase, non lo sgridiate, che ogni tanto lo richiamiate verso di voi e lo premiate dandogli un bocconcino, una pacca sul fianco, e cominciate a fargli conoscere la parola BRAVO, in maniera che la associ e diventi una gratificazione nel tempo.
Un altro aspetto cruciale del momento, le prime notti; il cucciolo si lamenterà, per i meno pazienti verranno i primi pensieri:” chi me l’ha fatto fare?”, dopo tutto bisogna capirlo, per lui è tutto nuovo, ed è qui che iniziamo a conquistarlo; la prima notte sarebbe buona cosa dormire con lui, noi vicino al suo “letto”, dargli conforto e non assecondarlo se piange o se abbaia, al mattino quando siete svegli, alzatevi quando è tranquillo e non quando vi richiede attenzioni. Dalla notte seguente tornate pure a dormire nella vostra postazione e comportatevi allo stesso modo, con pazienza il cane imparerà che quando le luci si spengono non c’è altro da fare. Il cane pensa diversamente da noi, per fortuna, bisogna solo trovare una lingua comune per capirsi. Alla prossima puntata con l’inizio dell’interazione con il cucciolo.
Facebook Enrico Coscarelli
DogLand Camp
349 65 58 270
enrico.coscarelli87@gmail.com
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE