Il principe Aimone di Savoia-Aosta

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni
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Pier Franco Quaglieni

Avevo conosciuto sia pure molto di sfuggita in alcune occasioni  il principe Emanuele Filiberto di Savoia. Capii quasi subito  che i nostri discorsi non erano fatti per intendersi. La confidenza che aveva con gli inviati di “Striscia la notizia“ testimoniava assai bene del principe. La sua conoscenza della storia era troppo superficiale e manchevole (per poterci avviare un discorso) e il suo dinamismo danzante totalmente incompatibile con un ruolo che oggi vorrebbe incredibilmente rivendicare. La impreparazione politica vistosa indicava un dilettantismo  incompatibile in uno che voglia impegnarsi sul terreno civile. Mi ha invece positivamente colpito l’intervista sul “Corriere della Sera“ del cugino Aimone di Savoia-Aosta che si presenta con un curriculum di studi e di carriera non confrontabili. Se si leggono  le recenti interviste dei due principi, appare indiscussa la statura anche morale di Aimone che non racconta ai giornali le sue infedeltà coniugali, ma riflette sulla vita e sull’Italia con cognizione di causa. Aimone sulla storia d’Italia sembra aver studiato seriamente e non ripete le frasi approssimative del cugino che addirittura ha aperto  persino una pizzeria a Montecarlo. Non c’e’ nulla di male che un principe sia ballerino e pizzaiolo e faccia la pubblicità in televisione. Ma queste attività meglio di ogni altra cosa rivelano che il personaggio non crede più  realmente al suo ruolo.  Aimone evoca la grande figura di Umberto II con parole adeguate. Ha prestato servizio militare in Marina come suo Padre Amedeo. Al di là delle vicende dinastiche che sono cose lontane ed evanescenti, Aimone tiene alto un nome che a molti italiani dice ancora  qualcosa. Il cugino con le sue comparsate su Facebook affiancato alle fotografie dei suoi Avi, riduce il ricordo di una dinastia storica ad una serie di celebrazioni di Messe  da morto a cui seguono pranzi con abbondanti libagioni. Cosa molto lontana e diversa anche dal principe Sergio di Jugoslavia, figlio di Maria Pia di Savoia, primogenita di Umberto II, che tiene alto anche lui il nome della famiglia con impegni internazionali volti a ricordare soprattutto la nonna regina Elena.

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2 Comments

  1. Concordo con quanto dice Quaglieni su Aimone di Savoia-Aosta. Lui, sia per nascita ( basterebbe rileggersi tutti gli antenati e gli intrecci dinastici ) sia per educazione ( un principe che afferma di aver giurato fedeltà alla Repubblica per due volte e’ ammirevole ) sarebbe degno di rappresentare la dinastia Savoia anche se tutto ciò ha oramai poca importanza.

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