Dal 29 ottobre la GAM di Torino presenta le nuove mostre che segnano l’avvio della TERZA RISONANZA dedicata a incanto, sogno e inquietudine. L’intrusodi questa edizione è l’artista Davide Sgambaro.
LE MOSTRE DELLA TERZA RISONANZA
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NOTTI CINQUE SECOLI DI STELLE, SOGNI, PLENILUNI
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LINDA FREGNI NAGLER
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| ELISABETTA DI MAGGIOFRANGIBILE |
LOTHAR BAUMGARTEN CULTURE NATURE |
29 ottobre 2025 – 1 marzo 2026
GAM Torino
Con la Terza Risonanza, in programma dal 29 ottobre 2025 al 1° marzo 2026, la GAM di Torino prosegue il suo percorso di indagine sui linguaggi dell’arte, articolando un nuovo nucleo tematico che esplora l’incontro tra incanto, sogno e inquietudine. L’incanto a cui qui si fa riferimento non è mai pacificato né puramente estetico: si alimenta di ambiguità, di slittamenti percettivi, di quelle crepe sottili che si aprono nella superficie del reale e ne svelano il lato più fragile, misterioso o perturbante.
La Terza Risonanza si intreccia con la collezione storica della GAM, grazie a un accurato lavoro di selezione e accostamento. Come ogni volta le opere del passato entrano in dialogo con quelle contemporanee, attivando connessioni temporali e concettuali inedite, e rafforzando l’idea di una continuità dinamica tra memoria e presente, tra sedimentazione e risonanza.
Le mostre che compongono questa Risonanza offrono esperienze visive e sensoriali in cui la fragilità dei materiali, l’uso della luce e dell’ombra, l’ambiguità e la rivelazione delle immagini, conducono il pubblico in un paesaggio sconosciuto, poetico e perturbante.
Prosegue al secondo piano l’allestimento deldeposito vivente, che, riprendendo il concetto di un deposito museale, offre al pubblico la visione di un gran numero di opere del patrimonio artistico del museo.
NOTTI
CINQUE SECOLI DI STELLE, SOGNI, PLENILUNI
Mostra a cura di Fabio Cafagna ed Elena Volpato
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
29 ottobre 2025 – 1° marzo 2026
Installation views “Notti”, GAM Torino, ph Studio Gonella
La mostra NOTTI. Cinque secoli di stelle, sogni, pleniluni, a cura di Fabio Cafagna ed Elena Volpato, ripercorre la rappresentazione del notturno nell’arte figurativa dall’inizio del XVII secolo fino alla contemporaneità.
L’esposizione presenta un centinaio di opereprovenienti da prestigiose istituzioni pubbliche e collezioni private d’Europa, delle quali un nucleo consistente è parte delle collezioni della GAM.
Figurano in mostra opere e documenti che hanno segnato la storia dell’arte e della scienza dal Seicento a oggi. Tra i principali nomi di riferimento:Galileo Galilei, Maria Clara Eimmart, Giuseppe Antonio Petrini, Jules César Denis Van Loo, Joseph Wright of Derby, Antonio Canova, Francisco Goya, Giuseppe Pietro Bagetti, Giovanni Battista De Gubernatis, Ippolito Caffi, Victor Hugo, Odilon Redon, František Kupka, Franz von Stuck, Wenzel Hablik, Giacomo Balla, Paul Klee, Alberto Martini, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Felice Casorati, Arturo Martini, Pablo Picasso, Marc Chagall, Joseph Cornell, Jackson Pollock, Louise Nevelson, Fausto Melotti, Osvaldo Licini, Sergio Romiti, Titina Maselli, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Gino De Dominicis, Vija Celmins, Thomas Ruff, Merlin James, David Schutter.
LINDA FREGNI NAGLER
ANGER PLEASURE FEAR
Mostra a cura di Cecilia Canziani
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
Spazio del Contemporaneo
29 ottobre 2025 – 1 marzo 2026
Installation views “Linda Fregni Nagler. Anger Pleasure Fear”, GAM Torino, ph Luca Vianello e Silvia Mangosio
La GAM di Torino presenta la prima mostra antologica in un’istituzione italiana dedicata a Linda Fregni Nagler (Stoccolma, 1976) a cura di Cecilia Canziani.
L’artista utilizza il mezzo fotografico intrecciando ricerca, collezionismo e un’indagine profonda sulla materialità dell’immagine. La sua pratica riflette sulle convenzioni iconografiche, sui cliché visivi e sull’uso delle immagini anonime, costruendo dispositivi narrativi capaci di generare nuove riflessioni sul presente. Nell’isolare e conservare frammenti del visibile, le immagini fotografiche raccontano la storia dello sguardo: testimoniano non solo ciò che mostrano, ma anche i diversi modi in cui, nel tempo, abbiamo osservato il mondo. Nella fotografia, presenza e assenza, visibile e invisibile si inseguono, rendendo ogni immagine un luogo di riflessione, memoria e immaginazione.
La mostra, costruita intorno a opere realizzate nel corso di oltre vent’anni, riunisce cicli differenti in un unico racconto, mettendo in dialogo opere distanti nel tempo ma capaci di restituire, attraverso la materialità della fotografia, un affresco poetico sul XX secolo: una lunga notte rischiarata da brevi lampi di incanto e bellezza che ci accompagna fino al nostro tempo.
ELISABETTA DI MAGGIO
FRANGIBILE
mostra a cura di Chiara Bertola e Fabio Cafagna
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
Primo piano
29 ottobre 2025 – 1 marzo 2026
Installation views “Elisabetta Di Maggio. Frangibile”, GAM Torino, phStudio Gonella
La GAM di Torino ospita un’ampia antologica diElisabetta Di Maggio, a cura di Chiara Bertola e Fabio Cafagna. Allestita nelle sale del primo piano del Museo, la mostra, che ripercorre la carriera dell’artista attraversandone le stagioni creative e i temi prediletti, presenta lavori storici accanto a nuove produzioni, appositamente concepite per gli spazi della GAM.
Di Maggio, sin dai primi anni di attività, ha prestato la massima attenzione agli aspetti materiali dell’opera e alla manualità del fare artistico. I suoi lavori incantano chi li osserva: sono pareti di carta velina di dimensioni ambientali finemente incise a mano, saponi di Marsigliascavati con il bisturi a formare mappe di grandi agglomerati urbani, mosaici di vetro e micromosaici di cera che si posano su fragili e aerei supporti, porcellane sottili come fogli di carta, elementi vegetali in equilibrio, la cui struttura è fatta emergere con un fine lavoro di intaglio, sovrapposizioni regolari di francobolli che creano mandala ipnotici.
L’artista dà vita a immagini in cui il confine tra figurazione e astrazione è così permeabile da confonderci e, talvolta, turbarci. Quel che osserviamo viene costantemente contraddetto. Il minuzioso intaglio è frutto della sapienza e della pazienza di una mano abile oppure è ottenuto meccanicamente? La trama dei solchi che percorrono i saponi disegna una rete cittadina oppure neuronale? La superficie bianca delle sue sculture è di gesso, carta o porcellana?
LOTHAR BAUMGARTEN
CULTURE NATURE
Mostra a cura di Chiara Bertola con Virginia Lupo
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
Videoteca
29 ottobre 2025 – 1 marzo 2026
Installation views “Lothar Baumgarten. Culture Nature”, GAM Torino, ph Studio Gonella
Negli spazi della Videoteca della GAM, prende forma un omaggio a Lothar Baumgarten, artista scomparso nel 2018, noto per aver intrecciato la ricerca estetica con una profonda riflessione antropologica ed ecologica.
Lothar Baumgarten è stato una delle figure più rilevanti dell’arte concettuale della seconda metà del Novecento. Attraverso fotografie, film, disegni e installazionil’artista tenta di portare alla luce saperi alternativi, spesso marginalizzati o a rischio di scomparsa e di ragionare sugli effetti che ha avuto il colonialismo occidentale sulla loro rappresentazione.
Il percorso espositivo rende omaggio a Baumgarten concentrandosi in particolare sulla dimensione fotografica della sua ricerca con un arco cronologico che va dalla fine degli anni Sessanta fino ai suoi ultimi lavori. La serie Culture–Nature (1968–1972) documenta un insieme di sculture effimere, realizzate e abbandonate in ambienti naturali, in dialogo diretto con il paesaggio che l’artista ricrea all’aperto: nel suo giardino, nei parchi o nelle periferie urbane di Düsseldorf.
L’INTRUSO
DAVIDE SGAMBARO
a cura di Virginia Lupo
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
Videoteca
29 ottobre 2025 – 1 marzo 2026
Davide Sgambaro, Tonight, Performance, Ph Gianluca Minuto
L’”Intruso” è un artista o un curatore invitato in ogni Risonanza a dialogare con le mostre e con le collezioni della GAM. La sua “intrusione” è decisiva in ogni riallestimento delle collezioni e in quel rimettere in moto traiettorie interpretative o tranquillizzanti percorsi cronologici.
L’artista invitato a ricoprire il ruolo di Intruso per questa Terza Risonanza è Davide Sgambaro. La sua ricerca si sviluppa in una tensione tra incanto e inquietudine: al primo impatto le sue opere mostrano un’estetica giocosa e colorata, con materiali e forme che richiamano immaginari ludici, vivaci e gesti poetici. Tuttavia, a uno sguardo più attento e riflessivo, gli oggetti, le abitudini e i gesti di una gioventù disincantata che si ritrovano nelle sue opere, permeati da un’atmosfera tragicomica, si trasformano in chiavi per indagare con delicatezza e stupore il trauma generazionale. Negli spazi interni della GAM, Sgambaro presenterà due opere: la prima in un’area di passaggio al primo piano, mentre l’altra occuperà la Sala del Riposo al secondo piano. Inoltre, durante la serata di inaugurazione il 28 ottobre, con replica il 28 novembre, Davide Sgambaro proporrà una performance negli spazi esterni, coinvolgendo la particolare architettura del museo.
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