TORINO TRA LE RIGHE
Anche se l’estate è appena finita, voglio rievocarne la memoria con un libro capace di strappare un sorriso e di accompagnarci con leggerezza anche nelle ore più calde, quando sembra quasi di volersi togliere la pelle di dosso.
Oggi vi parlo di La mia estate Indaco di Marco Magnone, edito Mondadori.
Marco Magnone è nato ad Asti nel 1981. Laureatosi in Scienze politiche all’Università degli Studi di Torino, ha poi scelto una specializzazione letteraria. Ha lavorato per l’Istituto Italiano di Cultura di Berlino e collaborato con la Literaturwerkstatt. Tornato a Torino, si dedica a tempo pieno alla narrativa per ragazzi: insieme a Fabio Geda è autore della saga Berlin e insegna alla Scuola Holden. In precedenza aveva scritto guide e diari di viaggio.
È Partner & Chief Editor di Book on a Tree e collabora alla direzione artistica dei festival Mare di Libri (Rimini) e Storie in Cammino (Firenzuola). Autore di saggi e romanzi, ha pubblicato con Mondadori titoli come La mia estate indaco, La guerra di Celeste, Fino alla fine del fiato e, insieme a Fabio Geda, Il lato oscuro della Luna, oltre alle fortunate saghe Berlin e I segreti di Acquamorta.
È Partner & Chief Editor di Book on a Tree e collabora alla direzione artistica dei festival Mare di Libri (Rimini) e Storie in Cammino (Firenzuola). Autore di saggi e romanzi, ha pubblicato con Mondadori titoli come La mia estate indaco, La guerra di Celeste, Fino alla fine del fiato e, insieme a Fabio Geda, Il lato oscuro della Luna, oltre alle fortunate saghe Berlin e I segreti di Acquamorta.
La protagonista di La mia estate Indaco è Viola, quattordici anni, un segreto che pesa come un macigno e un’estate che sembra destinata a essere la peggiore della sua vita. Finora aveva sempre trascorso le vacanze in montagna, in roulotte con i nonni e accanto alla sua migliore amica. Ma quest’anno tutto è diverso: il nonno è in ospedale e i genitori hanno deciso di trasferirsi in una città di provincia, grigia persino ad agosto. L’estate sembra segnata, finché un pomeriggio Viola non incontra un gruppo di ragazzi che giocano a pallavolo. È lì che conosce Indaco, magnetico e misterioso, capace di spingerla a sfidare le regole e a guardare in faccia le proprie paure.
La mia estate Indaco è un libro che conquista subito: non leggi solo per scoprire come andrà a finire, ma perché vuoi vivere ogni pagina insieme a Viola, accompagnarla nelle sue pedalate infinite, nei suoi timori e nei suoi nuovi legami.
In Viola ho ritrovato molto della mia adolescenza: le giornate passate ai giardini sotto casa, i giri in bicicletta per sentirsi grandi, il rientro puntuale per non oltrepassare il coprifuoco imposto dai genitori. Magnone racconta con autenticità quell’età fragile e ribelle, tra motorini, murales e piccoli guai che spesso sconfinano oltre le regole. Ma soprattutto ci parla di amicizia, di inclusione, di prime volte e di quel primo amore che ha sempre il sapore della rivoluzione.
Indaco non è il classico ragazzo “da romanzo”: non è perfetto, non è patinato. È un ragazzo semplice, ribelle, capace di tendere una mano a Viola con una dolcezza disarmante. È lui a spronarla, a farle vedere che si può affrontare la vita anche quando sembra impossibile.
La scrittura di Marco Magnone ha un pregio raro: riesce a dar voce a un’adolescente senza mai risultare artificiale, restituendo con sensibilità i cambiamenti del corpo, la paura del giudizio, il sentirsi costantemente sotto osservazione. E lo fa con uno sguardo vero, regalando un finale che ricorda come non sia la forma del corpo a definire chi siamo.
Ho amato questo libro perché mi ha riportata alle estati cittadine, quando l’asfalto bruciava e bastava un po’ d’ombra per riprendere fiato, mentre la bici o i pattini diventavano mezzi per scoprire il mondo.
È un romanzo per i ragazzi, che vi troveranno avventura ed emozioni sincere, ma anche per gli adulti, che potranno rivivere le loro estati di un tempo: quelle fatte di amicizie, di giochi in compagnia e di feste di paese che sapevano di libertà.
È un romanzo per i ragazzi, che vi troveranno avventura ed emozioni sincere, ma anche per gli adulti, che potranno rivivere le loro estati di un tempo: quelle fatte di amicizie, di giochi in compagnia e di feste di paese che sapevano di libertà.
Marzia Estini
