Questo, in sintesi, il messaggio che i vertici piemontesi dell’Aido (Associazione italiana donatori organi) hanno portato ai membri della Commissione Sanità, presidente Luigi Icardi, durante l’audizione in Consiglio regionale.
Valter Mione (presidente Aido provinciale di Torino), Fabio Arossa (vicepresidente regionale) e Claudia Contenti (segretaria provinciale) hanno spiegato come, pur essendo il Piemonte sede del più importante centro trapianti in Italia, ci sono oggi 8200 pazienti in lista d’attesa. “Se diminuiscono i donatori – hanno detto – chi aspetta un trapianto ha meno possibilità di averlo in tempi brevi. Abbiamo bisogno di fare rete e di coinvolgere meglio i singoli Comuni e le Asl perché siano in grado di spiegare la scelta ai cittadini: dove ci sono i nostri volontari i consensi aumentano, ma non abbiamo abbastanza volontari per coprire tutto il territorio”.
Sono infatti tre i modi per esprimere il consenso al trapianto: al rinnovo dalla CIE, presso le Asl, e attraverso l’App DigitalAIDO.
Diversi consiglieri hanno posto domande agli auditi, suggerendo anche di coinvolgere maggiormente i Comuni attraverso l’Anci. Sono intervenuti: Silvio Magliano (Lista Cirio), Monica Canalis e Daniele Valle (Pd), Davide Zappalà e Silvia Raiteri (Fdi), Sarah Disabato (M5s).
UfficIo stampa CRP