TORINO CITTA’ DELLA RADIO, DEL CINEMA E DELLA TELEVISIONE
Rai Teche inaugura il secondo ciclo di proiezioni di ARCHIVE ALIVE! 2025
Questo autunno riprende la rassegna di eventi Archive Alive!, la serie di incontri organizzata e promossa da Susanna Gianandrea, Responsabile della Mediateca Rai, che fa vivere l’archivio Rai, riportando alla luce materiali audiovisivi che hanno fatto la storia della televisione, e non solo.
Da non perdere l’ultimo appuntamento della rassegna Quattro passi nel delitto:
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29 settembre, ore 18: Jacopo Ricca, giornalista per La Repubblica e per la Rai, introduce A che punto è la notte (regia di Nanni Loy, 1994). L’evento è in collaborazione con JOB FILM DAYS 2025. In aderenza alle tematiche del festival, si approfondiranno due tipologie di lavoro legate alle indagini: una basata sulla finzione filmica, attraverso un commissario televisivo e un’altra grazie alla narrazione della reale esperienza di un giornalista investigativo.
Ecco di seguito gli appuntamenti della rassegna autunnale Quattro passi nel mistero:
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14 ottobre, ore 18: Franco Pezzini, saggista, introduce Il segno del comando (regia di Daniele D’anza, 1971)
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28 ottobre, ore 18: Chiara Meistro, iconografa, introduce La dama dei veleni (regia di Silverio Blasi, 1979)
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4 novembre, ore 18: Max Supporta, direttore del TOHorror Film Festival, introduce Il tram – dalla serie antologica La porta sul buio (regia di Sirio Bernadotte, pseudonimo di Dario Argento, 1973)
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18 novembre, ore 18: Peppino Ortoleva introduce Jekyll, la miniserie televisiva del 1969 diretta e interpretata da Giorgio Albertazzi.
Palazzo della Radio – via Verdi, 31 Torino
Ad ogni appuntamento verrà proiettato il film scelto.
L’ingresso è sempre gratuito con prenotazione obbligatoria, da effettuare scrivendo a mediateca.torino@rai.it
Archive Alive! è una rassegna che seleziona alcuni importantissimi materiali di repertorio della televisione italiana e li ricontestualizza in chiave contemporanea, grazie all’intervento di professionisti e collaborazioni con enti culturali come Archivissima! e Job Film Days, il festival cinematografico internazionale dedicato alle tematiche del lavoro e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.
Questi appuntamenti serali, che registrano un altissimo numero di presenze, offrono ad appassionati di televisione, giovani studenti e curiosi la possibilità di riscoprire piccoli grandi gioielli televisivi italiani.
La mostra fotografica che racconta il giallo, il gotico e il mistero
Inaugurata il 4 febbraio 2025 e prolungata fino a dicembre, la mostra fotografica e video allestita nei locali della Mediateca ancora visibile gratuitamente è un viaggio in uno dei generi televisivi più apprezzati in Italia. L’allestimento è stato realizzato da Susanna Gianandrea, la scenografia da Rita Santin di Direzione produzione Rai.
Il percorso della mostra copre varie sale, divise in base a tematiche narrative, soggetti e generi. Tra le mura della Mediateca ci si perde tra fotografie che sono dei veri e propri reperti storici: Dario Argento e Daria Nicolodi sul set di Aspetterò (1978), Carlo Emilio Gadda che esce (o entra) dalla Direzione Generale Rai, o ancora Franco Volpi e Monica Vitti ne Il tunnel (1958). Un’intera sezione è dedicata alle donne nel giallo, partendo da Laura Storm, la prima investigatrice della televisione italiana.
Inoltre, è disponibile (ri)vedere la mostra nel suo allestimento originario di Roma (2020) nel Virtual Tour disponibile al seguente link: https://www.teche.rai.it/sulle-tracce-del-crimine-viaggio-nel-giallo-e-nero-rai/
All’ingresso della mediateca, in corrispondenza dello schermo in cui scorrono video di repertorio, è possibile consultare il catalogo Sulle tracce del crimine, edito da Rai Libri e con saggi di professionisti come Aldo Grasso e Luca Barra.
La mostra fotografica di Rai Teche sul mistero e sul crimine della televisione italiano è una chicca da non perdere per chiunque voglia immergersi nella storia, nelle storie e nei set che hanno reso questo genere uno dei più proficui del palinsesto del servizio pubblico.
Dedicare per tempo per osservare, riscoprire e ricordare persone e racconti che appartengono al nostro passato, al nostro presente e sono le basi del nostro futuro è una scelta di cui non ci si può pentire.
Beatrice Pezzella
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