A Torino la giornata Europea della cultura ebraica

La giornata Europea della cultura ebraica – svoltasi domenica 14 settembre – ha rivestito quest’anno una particolare importanza e significato, in ragione della cupa e tragica situazione politica internazionale, a partire dalla questione Israelo – Palestinese.

La celebrazione è stata condotta con grande serietà, equilibrio e garbo dalla Vice Presidente della Comunità ebraica dott.ssa Anna Segre

Nelle parole della rappresentante della Comunità sono emerse chiaramente la preoccupazione e il timore per l’ esponenziale aumento dell’odio nella nostra società. Per contrastarlo ha auspicato il maggior impegno comune possibile e, in questo senso, ha più volte sottolineato l’importanza vitale di iniziative di dialogo e fraternità come la nascita “Tavolo della Speranza”.

Su questa iniziativa e su i suoi sviluppi nazionali si sono soffermati il rappresentante della Coreis Idris Bergia, il Presidente del Comitato Interfedi Valentino Castellani e il Vice Presidente del Comitato per i diritti umani Giampiero Leo, intervenuto in rappresentanza del Presidente dello stesso, Davide Nicco e della Presidente della Fondazione CRT prof.ssa Anna Poggi. Leo nel suo intervento ha ripreso il concetto – espresso anche dall’assessore comunale Rosanna Purchia e dalla consigliera regionale Monica Canalis – della assoluta necessità di un grande lavoro a livello culturale e di formazione, per educare al rispetto dell’altro, alla coesistenza, alla collaborazione e alla costruzione di un più grande Bene Comune.

Giampiero Leo

Concetti questi espressi con grande forza sia dal documento unitario delle confessioni religiose a livello piemontese, che dall’appello rivolto a tutto il Paese dai vertici nazionali della chiesa cattolica, delle comunità ebraiche e dei più importanti e significativi filoni religiosi del mondo islamico. Specificamente in questo appello viene rivolto un auspicio e un messaggio che recita testualmente: “auspichiamo che le nostre comunità religiose possano promuovere, in questo senso, attività locali e nazionali, culturali e formative, con l’attivo coinvolgimento delle istituzioni nazionali e delle amministrazioni locali”.

Rispetto a questa specifica e concreta richiesta, il Consigliere Leo ha potuto concludere il suo intervento con una notizia positiva e di speranza. Ovvero, che tanto il Comitato per i diritti umani e civili della Regione Piemonte, quanto la Fondazione CRT – grazie ad una speciale sensibilità della presidente prof.ssa Poggi e della segretaria generale avv. Polliotto – hanno già approvato e autorizzato una serie di iniziative ad Hoc, che prederanno il via ai primi di ottobre del corrente anno, per proseguire poi per tutto il 2026.

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