Un nuovo episodio violento di faida interna a un gruppo Rom ha coinvolto un ospedale torinese, il Maria Vittoria, seminando disordine e paura tra medici e infermieri. Sono stati costretti a rifugiarsi fino all’arrivo delle volanti della polizia che hanno riportato la calma.
Nella notte tra l’1 e il 2 luglio un diciassettenne, vittima di un pestaggio, è stato portato in ospedale dal padre, accompagnato da numerosi familiari che pretendevano cure immediate. Pochi minuti dopo, il padre del ragazzo, uscendo dall’ospedale, è stato investito da un furgone nel controviale che conduce al pronto soccorso, come documentato da video poi diventati virali.
La situazione è rapidamente degenerata: i familiari sono tornati in ospedale richiedendo con urgenza il ricovero per l’uomo e minacciando i sanitari. Durante la colluttazione, sei operatori sanitari sono stati aggrediti fisicamente dal gruppo.
La situazione è ormai insostenibile per il personale sanitario, che si ritrova a fronteggiare episodi di violenza sempre più frequenti. A seguito di un sopralluogo del direttore generale, l’Asl Città di Torino ha deciso di installare nuove telecamere di sorveglianza e di adottare un protocollo di sicurezza rafforzato, in collaborazione con la Prefettura, per tutelare operatori e pazienti.
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