A Castellazzo Bormida il profumo del cioccolato racconta una storia di famiglia piena di passione e dolcezza.
C’è un piccolo paese nel cuore dell’Alessandrino dove il cioccolato non è solo un alimento: è un linguaggio, una passione, una forma d’arte. Giraudi, la cioccolateria fondata e portata avanti con dedizione da Giacomo Boidi e oggi condivisa con il figlio Davide, è il cuore pulsante di una storia che profuma di tostatura lenta, mani artigiane e sogni costruiti giorno per giorno.
Tutto ha inizio nei primi del Novecento, nel 1907, quando Giovanni Battista Giraudi fonda un mulino per la macinazione di cereali. Con il tempo, l’attività si evolve nell’arte bianca e, lentamente, si avvicina al mondo del cioccolato. Sarà Giacomo Boidi, nipote di Paolino Boidi e affascinato fin da piccolo dalla pasticceria, a far germogliare la vera anima cioccolatiera di questa storia. Dopo aver frequentato l’istituto tecnico per periti elettrotecnici, Giacomo si avvicina al laboratorio dello zio Giovanni ad Alessandria nel 1982. Ha solo ventun anni, ma un carattere tenace, curioso, e soprattutto una fame di sapere e di creare.
Nel giro di pochi anni Giacomo si distingue per la qualità delle sue creazioni, sperimentando con coraggio nel piccolo laboratorio di 12 metri quadri. Nel 1983 apre la propria pasticceria ad Alessandria, ma è nel 1987, dopo la scomparsa degli amati zii, che decide di dedicarsi completamente al cioccolato, un ingrediente che lo affascina per la sua complessità e versatilità. L’anno prima, nel 1986, aveva già avviato un piccolo laboratorio, che diventerà il cuore produttivo della futura Giraudi.
Nel 1993 la produzione si trasferisce a Castellazzo Bormida, in uno stabilimento dove si fonde la visione artigianale con l’ambizione industriale. Nasce così una nuova era per Giraudi, che si amplia, si evolve e comincia a farsi conoscere ben oltre i confini regionali. L’incontro con l’esperto di enogastronomia Giorgio Onesti rappresenta un punto di svolta: colpito dalla qualità dei prodotti, aiuta Giacomo a farli conoscere in tutta Italia e poi nel mondo.
Giraudi oggi esporta in Austria, Germania, Grecia, Norvegia, Stati Uniti, Cina, Giappone e Australia. Il catalogo si è arricchito di specialità uniche come la Giacometta, una deliziosa crema spalmabile al cioccolato e nocciole che rappresenta l’identità del marchio, e il Giacometto, un caffè con crema di latte servito in una tazzina rivestita di Giacometta: un’esperienza multisensoriale che è insieme rito e scoperta.
Il punto vendita di Castellazzo Bormida, moderno e accogliente, è integrato nello stesso edificio del laboratorio. Qui si possono comporre vassoi personalizzati di cioccolatini fatti a mano, gustare brioche farcite al momento con crema al pistacchio, e osservare il laboratorio al lavoro attraverso una vetrata o, su prenotazione, visitarlo accompagnati da una guida. Non è raro incontrare scolaresche: la divulgazione è parte del progetto Giraudi, con una sala didattica dedicata a bambini e famiglie.
Le materie prime sono il punto di partenza di ogni creazione. La massa di cacao è ottenuta da una miscela di varietà Criollo e Trinitario, le più pregiate al mondo, provenienti da piantagioni selezionate in Centro America e Africa. Giraudi lavora a partire dalla massa e non dalla fava: una scelta consapevole per concentrare l’attenzione e l’energia sull’abbinamento, la decorazione, la forma. Le linee di cioccolato monorigine, come i Napolitains e Le Selezioni, seguono invece lavorazioni più lunghe e raffinate, con tostature lente e concaggi delicati.
La nocciola è l’altra protagonista. La varietà scelta è la Tonda Gentile Trilobata del Piemonte, la migliore per gusto, pelabilità e conservabilità. Nonostante l’IGP copra l’intero Piemonte, unica regione in Italia a vantare questo primato, le nocciole usate da Giraudi provengono soprattutto dalle Langhe, dove si concentrano le coltivazioni più pregiate. La tostatura avviene con un tostino tradizionale e segue un processo lentissimo e delicato: il calore penetra piano, abbracciando ogni frutto, esaltandone sapore e aromaticità, lasciando che la buccia si stacchi naturalmente.
Nel laboratorio, ogni dettaglio ha un suo valore. I cioccolatini sono colati a mano negli stampi, uno a uno. Alcune forme nascono da prototipi realizzati internamente, anche con l’ausilio di tecniche moderne come la stampa 3D e il taglio laser. La personalizzazione è un pilastro: non c’è limite alla creatività, e il cliente può scegliere ricettazione, forma, incarto.
L’azienda conta oggi 18 dipendenti fissi e, da settembre in avanti, si affida anche a personale stagionale per affrontare l’aumento della produzione in vista del periodo natalizio. Ogni persona che lavora qui partecipa a una visione comune, fatta di rispetto, ricerca, e voglia di fare bene.
Molti sono i momenti simbolici di questa lunga avventura. Tra questi, la realizzazione dell’uovo di Pasqua donato agli abitanti di Accumoli, colpiti dal terremoto. Un uovo di 180 kg, decorato in collaborazione con l’artista Mario Fallini, contenente oltre 350 sorprese donate dalla comunità di Castellazzo Bormida ai bambini di Accumoli: un gesto di bellezza e solidarietà.
L’arte è un elemento vivo nell’universo Giraudi. Giacomo, pur dichiarandosi artigiano e non artista, ha sempre avuto un dialogo profondo con il mondo creativo. Ha collaborato con Antonio Riello, Paolo Castiglioni, Georgia Galanti, Mario Fallini e Marcella Toninello, giovane designer del Politecnico, autrice del disegno del suo cioccolatino più iconico. Non è un caso che sia stato tra i primi a introdurre la codifica a colori per distinguere i propri prodotti.
Nel 2001 nasce ufficialmente la Giraudi S.r.l., fondata da Giacomo insieme alla moglie Nicoletta e ad Angelo Marchesi. Nel 2005 viene inaugurato l’attuale laboratorio, moderno ma fedele alla filosofia originaria. Oggi Giacomo continua a dirigere l’azienda con la stessa determinazione, mentre Davide ne guida la parte produttiva.
Venire da una famiglia di agricoltori poveri e costruire un’eccellenza riconosciuta nel mondo non è un percorso scontato. Richiede sacrificio, visione, coraggio. In Giraudi tutto questo è diventato un impasto di valori, che si sente in ogni morso, si osserva in ogni dettaglio, si respira nei profumi caldi che escono dal laboratorio.
Il cioccolato, qui, è un gesto di amore. E una storia che continua, giorno dopo giorno, come la sua dolce, infinita persistenza. Non resta che fare un salto a Castellazzo Bormida, per provare e assaporare di persona.
Giraudi si trova in Via B. Giraudi 498 – Località Micarella, 15073 Castellazzo Bormida (AL). Per info www.giraudi.it
Lori Barozzino
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