“Il nuovo Piano sociosanitario sarà pronto prima dell’estate”, lo ha annunciato in Commissione Sanità, presieduta da Luigi Icardi, l’assessore alla sanità Federico Riboldi.
L’assessore ha presentato alla Commissione un primo documento di lavoro che deriva anche dagli studi commissionati dalla Giunta a diversi soggetti esterni (Università Bocconi, Csi, Ires, Agm) “il nuovo Piano servirà da linea guida per i prossimi 20 anni – ha detto Riboldi – l’ultima riscrittura integrale del piano socio sanitario risale infatti all’assessore Antonio D’Ambrosio negli anni ‘90, quindi abbiamo deciso di assumerci questa responsabilità, perché riteniamo il cambiamento dei tempi e le innovazioni che stiamo apportando così profondi da meritare un piano d’azione completamente rinnovato. Questo è un atto di coraggio da parte del nostro governo regionale e da parte della maggioranza – ha dichiarato insieme all’assessore Maurizio Marrone per le Politiche sociali – apporterà cambiamenti importanti nel rapporto tra sanità e sociale, ospedali e territorio, regolamentazione dei rapporti della sanità territoriale e del welfare all’interno delle Asl, rapporti con gli erogatori e i consorzi”.
Sul Piano sociosanitario sono intervenuti diversi consiglieri di opposizione: Alice Ravinale (Avs), Monica Canalis, Daniele Valle, Mimmo Rossi, Domenico Ravetti, Gianna Pentenero (Pd), Sarah Disabato e Alberto Unia (M5s). In particolare, le opposizioni hanno chiesto chiarimenti sui contenuti reali del Piano, sullo studio realizzato dall’Università Bocconi di Milano che ne costituisce la base di partenza e sui tempi previsti per la stesura definitiva, la discussione e l’approvazione del documento. “In realtà il Piano sociosanitario non c’è ancora, nonostante i numerosi annunci, queste sono soltanto parole fumose, slide senza nulla di concreto”, hanno sostenuto i consiglieri.
Il presidente della Commissione Icardi ha precisato: “Come è stato ribadito in commissione quella presentato è un documento propedeutico con i principi generali. Ora i consiglieri leggeranno questa prima sintesi e avranno anche gli studi preparatori, potendo porre all’attenzione tutte le integrazioni dovute”.
La Commissione è proseguita con l’audizione, richiesta dal consigliere Fabrizio Ricca (Lega), del commissario della Città della Salute e della Scienza di Torino Thomas Schael, in carica da due mesi.
“Sono stato chiamato a Torino per rendere più efficiente il più grande ospedale pubblico della sanità italiana, uno tra i maggiori d’Europa. Con i suoi quattro presidi sanitari è una mega azienda con circa 10mila dipendenti, di cui però più di un terzo sono amministrativi e tecnici. Ci sono grossi problemi sulla informatizzazione e la condivisione delle agende e lo scorso anno la Città della Salute ha perso 200 milioni di euro. Ci sono tutte le potenzialità per diventare un presidio di terzo livello, ad altissima specializzazione”.
“Poiché siamo anche un polo universitario importante – ha aggiunto – abbiamo la responsabilità di formare le future generazioni di professionisti della sanità pubblica. Stiamo accelerando l’innovazione ma è sempre più difficile tenersi al passo con le ultime innovazioni tecnologiche”.
Sul dibattuto tema dell’intramoenia per i medici ospedalieri, il commissario ha sottolineato che la Città della Salute dispone degli spazi necessari.
Alcuni consiglieri hanno posto specifiche domande al commissario: Ricca (Lega), Valle, Rossi (Pd), Ravinale (Avs) e Unia (M5s).
In apertura di seduta la commissione ha svolto le prime determinazioni sulla proposta di legge n. 84, Misure per garantire modalità uniformi di esercizio dell’attività libero-professionale intramuraria sul territorio regionale, presentata dal consigliere Icardi (Lega) che l’ha illustrata. La Commissione ha deciso di aprire le consultazioni online dei soggetti interessati fino al 13 maggio.
Ufficio stampa CrP
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