Torino tra le righe
Torino è una città che ha ispirato numerosi autori, e tra questi spicca Fabio Geda, scrittore ed educatore torinese che, con il suo romanzo La scomparsa delle farfalle (Einaudi, 2023), ci riporta a un’epoca di crescita e trasformazioni, tra amicizie profonde e il passaggio dall’adolescenza all’età adulta.
Fabio Geda, nato a Torino nel 1972, ha lavorato per anni nei servizi sociali, un’esperienza che ha profondamente influenzato la sua narrativa. Il suo esordio letterario avviene nel 2007 con Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani, che racconta di un ragazzino rumeno che attraversa l’Europa alla ricerca del nonno, artista di strada, e del padre, carcerato in Romania. Tradotto in francese, tedesco e rumeno, il libro ha riscosso grande successo ed è stato selezionato per la fase finale del Premio Strega, venendo giudicato come Miglior Esordio dalla redazione di Radio Tre Fahrenheit. A seguire, il grande successo di Nel mare ci sono i coccodrilli (2010), la vera storia di Enaiatollah Akbari, giovane fuggito dall’Afghanistan. Con oltre 400.000 copie vendute in Italia e traduzioni in 28 paesi, questo libro ha portato Geda alla notorietà, permettendogli di proseguire un percorso letterario incentrato sulle tematiche dell’infanzia, dell’adolescenza e dell’identità.
Sempre di giovani sfortunati parla La bellezza nonostante (Transeuropa, 2011), con un audioracconto su un maestro che ha insegnato per trent’anni al carcere minorile “Ferrante Aporti” di Torino, cercando di portare, dietro quelle sbarre, non solo cultura ma anche speranza. Sempre nel 2011, con L’estate alla fine del secolo, Geda affianca al tema dell’infanzia quello della vecchiaia, dell’incontro intergenerazionale e della memoria.
Seguono nel 2014 Se la vita che salvi è la tua, Itadakimasu, Berlin – un progetto a quattro mani con Marco Magnone, composto da sei libri pubblicati con cadenza semestrale. Nel 2017 esce il romanzo Anime scalze, nel 2019 Una domenica, nel 2020 Storia di un figlio, il seguito di Nel mare ci sono i coccodrilli. Nel 2024 pubblica Song of Myself, un viaggio nella varianza di genere, un reportage narrativo nato dalla collaborazione con l’ambulatorio sulla varianza di genere dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.
La scomparsa delle farfalle è un romanzo che parla di amicizia, memoria e cambiamento. La storia segue quattro amici – Andrea, Valerio, Cora e Anna – dai quindici ai ventidue anni nella Torino degli anni Novanta. Un racconto che si sviluppa su due piani temporali: il presente, nel 2002, in cui Andrea si trova coinvolto in un’alluvione e rischia la vita, e il passato, a partire dal 1995, anno in cui si trasferisce a Torino e incontra i suoi inseparabili compagni di viaggio.
Il libro è un viaggio nelle emozioni e nelle esperienze che segnano la crescita: il dolore di Cora per la perdita del fratello, le difficoltà di Anna con un padre autoritario, la vita quotidiana di Valerio tra le mura della trattoria della madre e il senso di incompletezza di Andrea, legato all’assenza del padre. La loro amicizia è scandita da momenti di avventura e di scoperta, tra cui una notte trascorsa in una serra piena di farfalle, un’esperienza che resterà impressa nei loro cuori.
Fabio Geda riesce a creare un’atmosfera che avvolge il lettore, riportandolo agli anni dell’adolescenza, ai sogni, alle paure e a quel senso di appartenenza che solo certe amicizie riescono a dare. Il romanzo ci pone una domanda essenziale: cosa succede all’amicizia quando si cresce? I legami resistono, si trasformano o svaniscono nel tempo?
Personalmente, La scomparsa delle farfalle mi ha colpito profondamente. Leggendolo, mi sono ritrovata catapultata negli anni del liceo, tra le risate, le incertezze e quella sensazione di libertà mista a insicurezza che caratterizza l’adolescenza. Ho sentito una connessione con Andrea e i suoi amici, con il loro desiderio di esplorare il mondo e al tempo stesso di restare legati a ciò che conoscevano. È un libro che lascia il segno, che fa riflettere su quanto siano preziosi i ricordi e su come le persone che abbiamo amato continuino a vivere dentro di noi, anche quando le strade si separano.
Con una narrazione intensa e coinvolgente, La scomparsa delle farfalle è un libro che emoziona, che ci fa riflettere sul valore dei ricordi e sul modo in cui le esperienze del passato ci plasmano. Torino, con le sue strade, le sue scuole e i suoi angoli nascosti, è lo sfondo perfetto per questa storia di crescita e cambiamento, confermandosi ancora una volta una città letteraria per eccellenza.
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