Gli esercenti vogliono essere tutelati da danni e scritte su vetrine, muri e serrande durante i cortei

I Commercianti chiedono l’intervento delle istituzioni dopo le scritte sui muri e i danni a vetrine e dehors causati dal corteo degli antagonisti

Gli atti vandalici avvenuti venerdì notte a Regio Parco colpiscono non solo i pubblici esercizi danneggiati, ma il tessuto economico e sociale di una città che si sta ponendo come un polo attrattivo per investitori, turisti e cittadini. Episodi come questi minano la sua immagine e la qualità della vita di chi la vive e la frequenta.» Così Vincenzo Nasi, presidente di Epat Torino, l’associazione che rappresenta i pubblici esercizi del territorio, interviene dopo l’ennesima notte di danneggiamenti ai danni di attività economiche.

«Oltre al senso di insicurezza – prosegue Nasi -, il danno economico per gli esercenti è rilevante: muri e vetrine imbrattati, attrezzature compromesse e giornate di lavoro perse per ripristinare i locali. È essenziale che le istituzioni intervengano con strumenti concreti di tutela e ristoro per chi subisce questi episodi».

Epat esprime fiducia nel lavoro della Polizia e auspica che i responsabili vengano individuati e perseguiti con fermezza. «Un contesto urbano più sicuro – conclude Nasi – non è solo una garanzia per le imprese, ma contribuisce a rendere Torino una città più vivibile per tutti, a partire dai tanti giovani che ogni sera la animano con la loro presenza. Per questo chiediamo che la Città si costituisca parte civile in un eventuale procedimento: tutelare le attività economiche significa difendere il valore e l’attrattività del nostro territorio».

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