Il Prefetto Donato Cafagna ed il Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero hanno sottoscritto il Protocollo di Intesa sul “Controllo di Vicinato”, finalizzato a stimolare la partecipazione attiva della cittadinanza di Chieri sui temi della sicurezza urbana, strutturando un canale di ascolto diretto e semplificato verso il comune, la polizia locale e le forze dell’ordine.
La firma è avvenuta in occasione della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, ospitata dalla Biblioteca Civica di Chieri, con l’obiettivo di realizzare sul territorio uno spazio di confronto e dialogo sulle tematiche della sicurezza. Erano presenti gli amministratori di 20 Comuni del circondario e i rappresentanti delle realtà sociali, economiche e sindacali del territorio.
Il “Controllo del Vicinato” è uno strumento di prevenzione contro la criminalità, il degrado urbano e il disagio sociale, che presuppone la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata zona o quartiere, e la cooperazione con le forze dell’ordine e la Polizia Locale, alle quali potranno essere segnalati fatti e circostanze a rischio.
«Questo Protocollo di Intesa è il punto di arrivo di un percorso che ha due parole-chiave: sicurezza partecipata e prevenzione. Siamo davvero soddisfatti per il risultato raggiunto, perché questo strumento ci consentirà di rafforzare la sicurezza urbana e di valorizzare al massimo la collaborazione con i cittadini, riavvicinandoli agli attori della sicurezza, ovvero Carabinieri e Polizia Locale. Un sentito ringraziamento al Prefetto e ai suoi uffici per il lavoro svolto e il proficuo confronto con la nostra amministrazione comunale. Nel passato ci sono già state iniziative spontanee e informali, ora abbiamo definito un preciso quadro istituzionale, che prevede la formazione e il rispetto di un codice di comportamento. Non si tratta in alcun modo di “ronde” o di forme di “pattugliamento”, ma un’attività di mera osservazione e segnalazione, che deve avvenire nel rispetto di regole e di garanzie»: così dichiarano il Sindaco Alessandro SICCHIERO e l’assessore alla Prevenzione e Sicurezza e Polizia Locale Biagio Fabrizio CARILLO.
L’attività di “Controllo di Vicinato” potrà essere svolta da gruppi di cittadini che individueranno, di concerto con il Comandante della Polizia Locale, un “coordinatore” per ciascun gruppo, una figura che riceverà adeguata formazione e che dovrà tenere rapporti costanti e tempestivi, tramite appositi canali informativi, con i referenti della Polizia Locale e dell’Arma dei Carabinieri. I nomi dei coordinatori saranno comunicati alla Questura e ai Comandi provinciali dei Carabinieri e alla Guardia di Finanza. Nelle aree interessate sarà predisposta un’apposita cartellonistica.
I gruppi di “Controllo del Vicinato” svolgeranno solo attività di segnalazione, in stretto coordinamento con la Polizia Locale, e non potranno tradursi in forme di pattugliamento attivo ed è fatto divieto di utilizzare uniformi, simboli, altri segni distintivi e sponsorizzazioni. Lo scopo principale è quello di raccogliere informazioni utili a prevenire e contrastare eventi e situazioni che possono compromettere la sicurezza, escludendo qualsivoglia iniziativa personale, evitando anche di alimentare polemiche sui social attraverso la pubblicazione di “notizie” non sempre verificate, e da cui possono scaturire allarmi infondati o favorire comportamenti imprudenti o irresponsabili.
Le segnalazioni potranno riguardare atti vandalici, spaccio, situazioni di degrado urbano e disagio, presenza di persone o di mezzi di trasporto palesemente sospetti, persone in stato confusionale o in evidente difficoltà, gravi fenomeni di bullismo, presenza in luogo pubblico di auto, moto o biciclette che si sospettano rubate, presenza di ostacoli pericolosi sulle vie di comunicazione, fino ai casi di interruzione dei servizi di fornitura di energia.
Aggiunge l’assessore Biagio Fabrizio CARILLO: «A Chieri non ci servono “sceriffi” improvvisati, che si mettono a fare ciò che a loro non compete. I gruppi di “Controllo del Vicinato” saranno palestre di cervelli e non esibizioni di muscoli. L’obiettivo è quello di promuovere la sicurezza urbana e diffondere la cultura della prevenzione attraverso la solidarietà tra i cittadini, riducendo l’anonimato tra vicini, creando reti di protezione per i soggetti più vulnerabili come anziani e persone sole (pensiamo al deprecabile fenomeno delle truffe e dei raggiri), contrastando la percezione dell’insicurezza, così da ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà e le persone. Alla luce delle segnalazioni che ci giungeranno dai vari coordinatori dei gruppi, potremo organizzare assemblee pubbliche nelle zone interessate e valutare anche l’implementazione della videosorveglianza».
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