La vicenda risale allo scorso marzo quando due donne ricoverate nel reparto dedicato ai disturbi alimentari sono state violentate da un paziente. L’uomo era nello stesso reparto, era stato collocato su una barella nel corridoio per mancanza di letti. Per l’aggressore, con problemi psichici, era stata chiesta la carcerazione e ha continuato per qualche tempo il ricovero ospedaliero prima dell’arresto. Interrogato ha dichiarato di essere stato spinto alla violenza da “voci” e di essere “controllato dall’intelligenza artificiale”. La procura sta indagando sul personale sanitario per verificare se vi siano stati ritardi nei soccorsi alle vittime di violenza.
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