Gestione separata, l’Inps invita all’iscrizione: cosa fare

 

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Tramite il messaggio n. 2535 del 6 luglio 2023, l’Inps ha fornito alcune indicazioni sugli avvisi inviati ai contribuenti con la richiesta di iscriversi alla gestione separata. Destinatari di queste missive sono i contribuenti che non risultano essere in regola. Nello specifico la comunicazione è stata inviata a queste categorie: contribuenti parasubordinati e/o professionisti senza cassa; collaboratori coordinati e continuativi; amministratori di società; lavoratori autonomi occasionali; liberi professionisti.

A dare delle indicazioni precise e dettagliate in relazione agli obblighi di iscrizione alla gestione separata Inps, ci ha pensato l’articolo 2, comma 26 e 27, della Legge n. 335 dell’8 agosto 1995, che sottolineata che questo è un adempimento “che grava sia sui lavoratori per i quali l’obbligo contributivo alla medesima gestione è in capo al committente, c.d. lavoratori parasubordinati, sia per i soggetti che producono reddito da esercizio di attività di arti e professioni di cui all’articolo 53, comma 1, del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 (TUIR), ovvero i lavoratori autonomi professionisti.

A ricevere questa comunicazione sono i contribuenti che non risultano essere ancora iscritti alla gestione separata.  Non sono previste delle sanzioni in caso di mancata iscrizione all’Inps. Il contribuente ha la possibilità di ignorare completamente l’avviso ed attendere che l’iscrizione avvenga in maniera automatica. Questa scelta, però, potrebbe avere dei riflessi negativi sul calcolo dell’anzianità contributiva.

Nel caso in cui non venga effettuata l’iscrizione alla gestione separata Inps, il sistema procederà con la registrazione in automatico utilizzando gli elementi elencati all’interno del messaggio n. 2535: la data di inizio attività più remota presente nel flusso delle denunce Uniemens per i lavoratori autonomi; la data più remota inserita nella colonna periodo di riferimento sul Modello F24 del versamento effettuato per i lavoratori autonomi liberi professionisti.

In cosa consiste il rischio a cui il contribuente va incontro? Il problema è strettamente connesso con le date che vengono prese in maniera automatica dal sistema, nel momento in cui si procede con l’iscrizione automatica all’Inps. Queste date potrebbero non coincidere con l’effettivo inizio dell’attività, che è un nodo fondamentale per l’iscrizione alla stessa gestione separata e per l’accredito corretto dei contributi. Questa situazione, in estrema sintesi, potrebbe avere delle conseguenze negative sulla posizione previdenziale del contribuente, portando, ad esempio, al riconoscimento di un numero inferiore di mesi di contribuzione.

Questo è il motivo per il quale risulta essere di estrema importanza procede all’iscrizione alla gestione separata e verificare che le date corrispondano alla perfezione, in modo da evitare potenziali svantaggi nella propria posizione previdenziale.

Nel caso in cui un contribuente abbia prestato servizio sia come parasubordinato che come lavoratore autonomo professionista deve procedere con l’iscrizione ad entrambe le tipologie di gestione separata. In questo caso verranno aperte due diverse posizioni anagrafiche, che permetteranno al contribuente e allo stesso istituto di accreditare nella maniera corretta la contribuzione previdenziale.

In estrema sintesi non sono previste delle sanzioni per il mancato adempimento. Il consiglio, però, è quello di procedere al più presto con l’iscrizione alla gestione separata, in modo da evitare potenziali errori nella contribuzione effettivamente versata.

Ricordiamo che mantenere aggiornata la propria gestione previdenziale è importate, in modo da riuscire a tutelare i propri diritti nel momento in cui si va in pensione.

L’Inps sottolinea inoltre che è realmente importante tenere sempre sotto controllo il proprio estratto conto. È necessario, soprattutto per i neo iscritti alla gestione separata, verificare che la data indicata corrisponda realmente alla data di inizio dell’attività. Il rischio, infatti, è che l’accredito della contribuzione non vada a coprire i primi mesi di lavoro.

Nel caso in cui dovesse essere notata un’errata registrazione della data o la mancanza di alcuni mesi nell’estratto conto della gestione separata, si possono seguire due diverse strade: si può procedere con l’iscrizione; si invia una comunicazione scritta alla sede dell’Inps, dichiarando la corretta data di inizio attività. In questo caso la sede potrebbe richiedere ulteriori informazioni e successivamente apportare le modifiche necessarie.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

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