Difensore civico, molte istanze su assistenza anziani e liste d’attesa

“Sono oltre 1000 le segnalazioni presentate all’Ufficio del Difensore Civico tra il 2022 e il 2023: più della metà riguardano disservizi e inefficienze della Sanità, in particolare sui percorsi di continuità assistenziale per le persone anziane, non autosufficienti, e sulle liste d’attesa per le prestazioni, rispetto alle quali è emersa l’esigenza di avere ‘liste dinamiche’, che non gravino il cittadino di incombenze sempre maggiori rispetto alle modalità di prenotazione, tema sul quale peraltro la Regione sta già lavorando. I cittadini lamentano anche carenze nell’informazione all’utenza da parte del sistema sanitario”: Paola Baldovino, Difensore Civico regionale, ha svolto in Aula la relazione sull’attività svolta dall’Ufficio negli anni 2022 e 2023, nella quale ha posto l’accento sulle maggiori criticità emerse dalle istanze dei cittadini rispetto ai servizi pubblici.
Nell’ambito dei servizi alla persona, sono anche numerose le segnalazioni di inefficienze in tema di disabilità, relative all’erogazione di ausili, problematiche in ambito scolastico, e in generale relative all’applicazione delle disposizioni previste dalla legge 104/1992 in tema di assistenza, integrazione sociale e diritti delle persone disabili.
Molte le segnalazioni di ritardi nell’erogazione dei trattamenti di fine rapporto lavorativo (Tfr) e le criticità nei rapporti tra gli inquilini assegnatari di case popolari e le Agenzie territoriali per la Casa.
Per Alberto Avetta (Pd) “La relazione si sofferma sull’impossibilità per il cittadino di rapportarsi con il sistema sanitario e avere informazioni sui tempi di attesa, che diventa concausa di rinuncia alle cure: tutto ciò è sintomo di un modello che non sta funzionando. Il Difensore si è anche fatta carico, insieme alla Garante Infanzia, di accendere un faro sul tema dell’aumento esponenziale del disturbo autistico, 97 per cento dal 2016 al 2022, e sulla necessità di sostegno scolastico per i disabili”.
Silvio Magliano (Lista Cirio) ha detto che “alla luce della tipologia di richieste dei cittadini, serve una riforma per ampliare le competenze e la capacità di azione dell’istituto del Difensore Civico, così come sarà importante spingere il Parlamento a normare la figura del Difensore nazionale che diventi punto di riferimento per i difensori regionali”.
Per Paolo Ruzzola (FI) “il Difensore ha un ruolo importante nel facilitare il rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione, anche attenuandone le conflittualità.  I fatti di cronaca testimoniano un momento storico di forte tensione tra cittadini e operatori sanitari e devono spronarci a formulare proposte, come la Regione sta facendo, strumentalizzare non serve. Sulla questione delle liste d’attesa, la presa in carico del Cup deve essere effettiva e non scaricata sul paziente, si sta lavorando anche per risolvere questa problematica”.
Il Difensore Baldovino ha sottolineato che “le segnalazioni provengono per lo più dall’area metropolitana di Torino, significa che l’istituto della difesa civica è ancora poco conosciuto nel resto del Piemonte e che serve quindi diffonderne la conoscenza, ricordando che è gratuito e accessibile a chiunque e che rappresenta una tutela importante dei diritti e degli interessi delle persone in una fase pre-contenziosa”.

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