Al via il Carnevale 2024, che è iniziato ad Agliè domenica 14 gennaio scorso. Domenica, infatti, archiviate le festività natalizie, visto che la Pasqua anticipata nel 2024 cadrà a fine marzo, ad Agliè è già stato tempo di carnevale. In Alto Canavese il primo appuntamento con maschere e coriandoli è stato con lo storico Carluvà d’Ajè, organizzato dall’associazione carnevale Alladiese, con il patrocinio del Comune, giunto alla sua 42esima edizione. Alle 14.30 di domenica, nel salone Franco Paglia, è andato in scena il carnevale dei bambini, animato dal mago Raffaele. Giovedì 18 sarà la volta della presentazione dei conti di San Martino 2024, che saranno accolti dalle note dei pifferi di Arnad. Molti gli appuntamenti previsti, quali la cena carnevalesca, agape self service, servizio bar, musica con il duo Cinzia e Eric, serata latino americana con Antonella e le star band. Organizzatore e cerimoniere Armando Scavarda. Domenica 21 momento clou dei festeggiamenti. Alle 11.15 nella chiesa parrocchiale verrà celebrata la messa alla quale parteciperanno i Conti di San Martino e il gruppo storico in costume. Al termine della fusione religiosa, benedizione e distribuzione dei fagioli grassi. Nel pomeriggio pifferi e tamburi di Arnad daranno il la’ alla sfilataallegorica con la partecipazione dei conti, del gruppo storico, delle bande musicali, delle majorette e sbandieratori e dei carri allegorici. Il tutto terminerà nel salone Paglia con il rogo dell’Oloch.
Secondo la tradizione, se Agliè rappresenta il primo carnevale, San Giusto costituirà l’ultimo, tra i due i carnevali di San Benigno Canavese, quello di Carmagnola e quello di Susa.
La parte più consistente dei Carnevali sarà concentrata nel Canavese, a Ivrea e Chivasso. A Ivrea già sabato 6 gennaio si è avuto il ritrovo dei Pifferi e Tamburi, con la marcia di apertura del carnevale nelle vie del centro cittadino, seguita dall’investitura ufficiale del Generale 2024, nell’androne del palazzo Municipale. Dopo il saluto dei Credendari al magnifico Podestà , il corteo del gruppo storico dei Credendari è partito verso la cappella dei Tre Re al monte Stella.
Domenica 28 gennaio sarà la terzultima domenica di carnevale e, dopo la distribuzione dei fagioli grassi presso le Fagiolate diBellavista e San Giovanni, vi sarà la visita del Generale, dello Stato maggiore, dei pifferi e dei Tamburi alle fagiolate e la successiva presa in consegna del libro dei verbali in piazza Freguglia, il libro dei verbali sul quale dovranno essere annotati tutti gli accadimenti del Carnevale. Seguirà una cerimonia militaredella consegna all’alfiere dello Stato Maggiore all’inizio di ogni campagna e il banchetto inaugurale del generale e del brillante Stato Maggiore. Seguirà l’alzata degli Abbà. Il corteo, preceduto dall’ufficiale addetto alle bandiere, si reca presso l’abitazione dei piccoli priori dei rioni di San Grato, San Maurizio, Sant’Ulderico, San Lorenzo e San Salvatore. Gli aiutanti in campo sollevano l’Abbà dal balcone mostrandolo alla folla al suono di pifferi e tamburi, mentre il Generale saluta militarmente.
Giovedì grasso, 8 febbraio, il sindaco affida simbolicamente i poteri civili della piazza al generale, imponendogli la fascia bianca e rossa, indossata dalla spalla destra al fianco sinistro, annodandola sul medesimo dopo un giro orizzontale sui fianchi. Tutti i cittadini presenti in piazza devono indossare un berretto frigio che dalla domenica sarà indispensabile per non essere fatti oggetto del getto d’arance. Seguirà la visita del Generale e dello Stato Maggiore alla Fagiolata di via Palma.
Sabato 10, sabato di carnevale alle 11, dopo la visita del generale, del sostituto gran Cancelliere e dello Stato maggiore alle autorità militari, vi sarà la parata di scorta della mugnaia con presentazione del gruppo alla cittadinanza in piazza Ottinetti e alle 12 la presentazione della scorta d’onore della Mugnaia al generale in piazza di città. Dopo la parata nelle vie del centro storico la scorta d’onore della Mugnaia, deposta la bandiera del primo battaglione Cacciatori della repubblica cisalpina ed assunta quella della scorta, confluirà sotto il comando del generale.
Alle 21 si terrà la presentazione della vezzosa Mugnaia dalla loggia esterna del palazzo Municipale. La mugnaia, dopo aver indossato il tradizionale abito bianco, si trasferirà dall’ufficio del Sindaco alla sala Dorata, dove le viene appuntata sulla sciarpa verde la spilla con Pala e Pich su coccarda rossa, omaggio del generale. Al suono del Campanone, il sostituto darà lettura di nomina e all’atto della proclamazione la mugnaia uscirà sul balcone centrale del palazzo per ricevere l’abbraccio della città. Seguirà la marcia del corteo storico, fiaccolata goliardica e sfilata della squadra degli aranceri a piedi in Lungo Dora in onore della Vezzosa Mugnaia. Seguiranno alle 22.30 una spettacolo pirotecnico sul Lungo Dora in onore della Vezzosa Mugnaia e il ballo in piazza di Città.
Domenica 11 febbraio, dopo il giuramento di fedeltà del magnifico podestà e la visita della Mugnaia alla Fagiolata benefica del Castellazzo, il podestà al Castellazzo scalzerà la pietra per la preda in Dora dai ruderi con l’antico martello di rame.
Alle 13 vi sarà l’inquadramento dei carri da getto in corso Massimo D’Azeglio per verifiche e controlli; verranno controllati tutti i cavalli, il loro stato fisico, la correttezza delle ferrature agli arti e poi i controlli passano ai carri, che devono avere pronta la documentazione di bordo. Alle 14 inizia la marcia del corteo storico, cui seguirà la battaglia delle arance. Le nove squadre a piedi daranno vita alla battaglia delle arance con i tiratori sulle paroliere e i Tiri a quattro, suddivisi su due percorsi, interno ( piazza Ottinetti e piazza di Città) ed esterno ( Borghetto, piazza del Rondolino, passando da Lungo dora e piazza Freguglia).
Lunedì 12 febbraio il generale, preceduto dagli alfieri e dai pifferi e dai tamburi, scortato dallo stato maggiore, accompagnerà una coppia di sposi dell’anno in ogni rione sul luogo dove sarà innalzato lo scarlo. Il sostituto gran cancelliere, su di uno sgabello a forma di tamburo, darà lettura del verbale della cerimonia e gli sposi daranno ciascuno un colpo sul terreno nel punto destinato allo scarlo.
Martedì 13 febbraio si terrà la battaglia delle arance, preceduta dalla marcia del corteo storico e sfilata dei gruppi storici ospiti. Alle 17.45 verranno premiate le squadre di arancieri e dei carri da getto in piazza di Città e alle 20 partirà il corteo storico per l’abbruciamento degli scarlo nelle parrocchie di San Maurizio, Sant’Ulderico e San Lorenzo. Si terrà anche l’abbruciamento dello scarlo della parrocchia San Salvatore alla presenza della Vezzosa Mugnaia in piazza di Città.
Il mercoledì delle ceneri si terrà la tradizionale distribuzione di polenta e merluzzo promossa dal comitato della Croazia polenta e merluzzo in piazza Lamarmora.
Si chiama “Carnevalone” quello di Chivasso, per l’imponente sfilata che si tiene lungo le vie della città. La bela Toleraquest’anno è Simona Isnardi, figlia dell’Abbà del carnevale edizione 2016 Carlo Isnardi e già dama del cavaliere, mentre l’Abbà è Marcello Sesia, già alfiere del Carnevale 2000 con la bela Tolera Silvia Pontinia.
A Torino un carnevale storico e molto particolare è quello del quartiere Borgo dora, dove vi è il mercato del balon. La maschera storica si chiama Rusnenta, nome che in piemontese significa arruginita. Con il Danseur del Pilon ci saranno anche Gianduja e Giacometta de la Famiija Turineisa.
La Rusnenta è, infatti, lo storico nome che si dà al Carnevale del balon, giunto alla sua sesta edizione, organizzato dall’associazione torinese del balon di Porta Palazzo in collaborazione con la FamijaTurineisa. Clou dell’evento sarà nel cortile del Maglio, dove verrà premiato il gruppo mascherato più bello.
A Torino si terrà anche una sfilata al Parco della Pellerina, cui possono aderire gruppi mascherati, scuole di ballo, formazioni in costume, carri allegorici.
Sfilata di apertura il 20 febbraio in centro alle 15 e il 21 carnevale dei bambini al Valentino.
Mara Martellotta
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