Fondatore di Una Voce per Michele, affetto da Sla e volontario Telethon, Riva dice: «La vita è un viaggio meraviglioso e va assaporata con gioia in ogni istante»
Durante i giorni della visita di Papa Francesco a Torino i riflettori della cronaca sono sempre stati puntati sulla presenza e gli spostamenti del Pontefice. Ma c’è un episodio che forse è passato sotto traccia. Michele Riva, 56 anni, ha voluto ritardare il proprio ricovero in ospedale per incontrare Papa Francesco, che nel pomeriggio di domenica 21 giugno, durante la visita al Cottolengo di Torino, lo ha salutato con grande affetto. Affetto da Sla, sclerosi laterale amiotrofica, fondatore dell’associazione Onlus Una Voce per Michele e volontario Telethon di Beinasco, si è dunque reso protagonista di un gesto molto coraggioso. Il giorno dopo, 22 giugno, Riva è stato ricoverato per subire l’amputazione integrale del braccio destro, a causa di un rara forma tumorale che l’ha colpito.
Oltre ad essere malato di Sla da oltre quindici anni e tracheotomizzato da quasi dieci, non ha perso la fede e la speranza di farcela anche in questa durissima prova che lo attende. Ha voluto fortemente incontrare il Pontefice prima di farsi ricoverare. Queste le parole che ha scritto sul suo fedelissimo computer Tobii, il lettore ottico che traduce in voce automatica il suo scritto: «Non so perché Dio vuole prendersi anche il mio braccio. Sono confuso, ma la sua volontà sia fatta. Se sopravviverò anche a questo intervento, avrò un’altra icona per continuare la missione di gridare al mondo che la vita è un viaggio meraviglioso, che va assaporata con gioia in ogni istante, tra i malati e disperati di ogni dove».
A Papa Francesco è stata consegnata una copia del libro di Riva “Il ramarro verde”, nel quale racconta la sua storia e quella di altri malati di Sla. Accanto a Michele c’era il vice presidente nazionale dell’Aisla, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, Vincenzo Soverino, anch’egli sostenitore ed volontario Telethon ad Asti. All’incontro con Papa Francesco, Una Voce per Michele ha invitato il delegato Telethon e presidente della sezione Uildm, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare “Paolo Otelli” di Chivasso, Renato Dutto, che ha sottolineato «la tempra, il coraggio e la forza di volontà di Michele Riva, che sprona tutti a dare sempre il meglio. Tutti i volontari Telethon sono al fianco di Michele, chiamato nuovamente a superare una dura prova. Siamo certi che ce la farai. Siamo tutti con te!». L’ultima sfida vinta da Riva è l’ideazione e la creazione della clinica mobile Sla, recentemente inaugurata, realizzando «un sogno nato per fede alcuni anni fa, consapevole dei troppi malati di Sla che se ne vanno molto precocemente perché abbandonati a se stessi, mal curati in mezzo a familiari e assistenti spesso impreparati: sconvolti da questa terribile patologia, non sanno come assisterli».
Massimo Iaretti
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