“Premio Lattes Grinzane” XIII edizione

Ai nastri di partenza la cerimonia di premiazione del romanzo vincitore proclamato, in una rosa di cinque finalisti, dai 400 studenti delle “Giurie Scolastiche” sparse in tutta Italia e all’estero

Sabato 14 ottobre, ore 17

Monforte d’Alba (Cuneo)

L’appuntamento è, ormai da tradizione, al Teatro Sociale “Giorgio Busca” di piazza Vittorio Veneto 3 ad Alba. Lì, sabato 14 ottobre, alle 17, verrà annunciato (con la conduzione di Alessandra Mari) il vincitore del “Premio Lattes Grinzane 2023”, il riconoscimento internazionale intitolato a Mario Lattes (pittore, scrittore, editore torinese, fra gli intellettuali e promotori culturali più illuminati del secolo scorso, di cui ricorre, fra l’altro, proprio quest’anno, anche il centenario dalla nascita) e promosso dal 2009 dalla “Fondazione Bottari Lattes” di Monforte d’Alba, che anche, in questa XIII edizione del Premio, ha visto concorrere insieme i migliori libri di narrativa italiana e straniera, pubblicati nel corso dell’ultimo anno. Cinque i libri finalisti, selezionati – insieme al “Premio Speciale”- da una “Giuria Tecnica”, presieduta dalla scrittrice Loredana Lipperini. I titoli ed i nomi: “Una notte” del palermitano Giosué Calaciura (“Sellerio”), “Melancolia”della romena Mircea Cărtărescu (“La Nave di Teseo”, traduzione di Bruno Mazzoni),  “Avere tutto” del romagnolo di Rimini Marco Missiroli (“Einaudi”),  “I donatori di sonno” dello statunitense Karen Russell(“Edizioni Sur”, traduzione di Martina Testa) e “Stupore” di Zeruya Shalev (“Feltrinelli”, traduzione di Elena Loewenthal). Fra di loro, il prossimo 14 ottobre, ad Alba sarà annunciato il romanzo vincitore, scelto da 25 “Giurie Scolastiche”, 24 italiane e una parigina. Nella stessa occasione, lo scrittore e saggista statunitense Jonathan Safran Foer, pubblicato in Italia da “Guanda” e vincitore del “Premio Speciale Lattes Grinzane” (attribuito ogni anno a un’autrice o a un autore internazionale di fama mondiale che, nel corso del tempo abbia raccolto un condiviso apprezzamento di critica e di pubblico) terrà una personale “lectio magistralis”.


Contestualmente, la “Giuria Tecnica” (composta da otto membri, fra docenti, giornalisti, critici e scrittori) ha stabilito, in collaborazione con la “Casa Editrice Bompiani”, di rendere pubblicamente omaggio, nel corso della cerimonia di premiazione, ad Hanif Kureishi, 68 anni, indicato recentemente da “The Times” come uno dei 50 più grandi scrittori britannici. Colpito da un malore durante lo scorso Natale, Kureishi ha subito una lesione spinale perdendo l’uso degli arti, ma nonostante la gravissima condizione, ha continuato a “servire e onorare la scrittura” dettando i suoi tweet e, subito dopo, una newsletter che raccoglie i suoi testi, dove racconta di “scrivere con una voce più libera le parole che in qualche modo si erano bloccate o inceppate”. Un segnale di grande speranza e coraggio nei confronti della letteratura e della vita. Nella mattinata del 14 ottobre, inoltre, giorno in cui avverrà la cerimonia di premiazione al “Teatro Sociale Busca” di Alba (trasmesso in “diretta streaming” sul sito e sui canali social  della “Fondazione Bottari Lattes”), i finalisti incontreranno gli studenti e le studentesse delle scuole in Giuria al “Castello di Grinzane Cavour”. Non solo. A concretizzare l’avvio di una nuova collaborazione fra il “Premio” (voluto da Caterina Bottari Lattes in memoria del marito, Mario) e la “Scuola Holden”, la finalista del “Premio” Karen Russell terrà una masterclass alla “Scuola” di piazza Borgo Dora a Torino, con una lezione introduttiva a cura di Loredana Lipperini. Al centro, il tema della letteratura di genere secondo l’autrice, con un approfondimento sul suo metodo di lavoro. Informazioni e orari sul sito www.scuolaholden.it .

Come già detto, il “Premio”, alla sua XIII edizione, si inserisce anche all’interno delle celebrazioni per i cento anni dalla nascita di Mario Lattes (Torino, 1923-2001). Per la ricorrenza, la “Fondazione” di Monforte ha già avviato diverse iniziative. Lo scorso marzo è stata inaugurata alla “Reggia di Venaria” la mostra “Mario Lattes. Teatri della memoria”, a cura di Vincenzo Gatti, con la presentazione di più di cinquanta opere dell’intellettuale torinese, tra cui varie mai esposte prima. In occasione dell’inaugurazione della mostra, è stata anche presentata una monografia, edita da “Silvana Editoriale” che offre unaretrospettiva sull’intera produzione artistica di Lattes, con un saggio critico a firma di Claudio Strinati e un’ampia sezione illustrata con riproduzioni a colori di dipinti, acquarelli, gouaches e incisioni e corredata da apparati di approfondimento sulle mostre e sulla fortuna critica di Lattes. Sabato 16 settembre il viaggio all’interno dei “Mondi di Mario Lattes” è poi proseguito  con l’inaugurazione alla sede della “Fondazione” di Monforte d’Alba di un’altra retrospettiva, volta a presentare alcune recenti acquisizioni di opere realizzate dall’autore e visitabile fino al prossimo 3 dicembre.

Ulteriore ciliegina sulla torta, nel 2023, si celebrano anche i 130 anni della “Casa Editrice Lattes”, fondata nel 1893 da nonno Simone e che a oggi ha accompagnato e formato con i propri testi scolastici intere generazioni di studenti italiani.

 Per info: “Fondazione Bottari Lattes”, via Marconi 16, Monforte d’Alba (Cuneo); tel. 0173/789282 o www.fondazionebottarilattes.it

g. m.

Nelle foto:

–       Cover dei libri finalisti

–       Jonathan Safran Foer

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