In memoria di Primo Nebiolo, il signore dello sport

nebiolo

Il Comune di Scurzolengo e il Comitato regionale del Coni hanno organizzato “Luoghi di sport”. La manifestazione, che si è svolta nel campo sportivo Fratelli Gay ha visto, in successione, la cerimonia di premiazione di “Primo Nebiolo e lo sport” al disegno più emozionante e l’elaborato più personale, lo svolgimento della prima Strascurzolengo

 

Il nome di Primo Nebiolo sta a significare tante cose per il Monferrato, per Torino, per il Piemonte, per l’Italia e lo sport italiano, in particolare per l’atletica leggera. Nato il 14 luglio del 1923 a Torino, da famiglia di origine astigiana, iniziò a praticare l’atletica leggera nel 1939 al Liceo Ginnasio Cavour di Torino, particolarmente nelle discipline veloci e nel salto in lungo.  Nel dopoguerra, dopo una parentesi di lotta partigiana in Monferrato, riprese l’attività agonistica che concluse 1959 con il gruppo sportivo Lancia.  Imprenditore con laurea in giurisprudenza, rimase però nel mondo dello sport, in primis quello universitario, ricoprendo la carica di presidente della Fisu dal 1961  Federazione internazionale degli sport universitari, nella cui veste creò le Universiadi. Poi nel dicembre del 1969 venne eletto presidente della Fidal, la Federazione italiana atletica leggera, restandovi al vertice per un ventennio nel quale si dedicò con tutte le sue forze alla promozione della disciplina, agganciando proficue relazioni con un enorme numero di istituzioni. E grazie a questo impegno divenne nel 1981 presidente della Iaaf, la Federazione mondiale di atletica leggera, carica che mantenne sino alla morte avvenuta nel 1999 a Roma per un attacco di cuore. Oggi riposa a Scurzolengo, sulla collina del Monferrato astigiano, a pochi chilometri dalla città di Alfieri.

 

E proprio per ricordarlo a 15 anni dal termine del suo cammino terreno, sabato 30 maggio, il Comune di Scurzolengo e il Comitato regionale del Coni hanno organizzato “Luoghi di sport”. La manifestazione, che si è svolta nel campo sportivo Fratelli Gay ha visto, in successione, la cerimonia di premiazione di “Primo Nebiolo e lo sport” al disegno più emozionante e l’elaborato più personale, lo svolgimento della prima Strascurzolengo, camminata a tappe con ristoro, la deposizione di una corona e la benedizione del luogo dove Nebiolo riposa, e l’asposizione di disegni ed elaborati, giochi e percorsi sportivi con la partecipazione degli alunni delle scuole primarie di Portacomaro e Montemagno.  Al termine c’è stato uno spuntino con la distribuzione dei “Dolci di Primo” a cura della pro loco di Scurzolengo. “Abbiamo lavorato con impegno per la riuscita di questa manifestazione che onora una personalità tanto importante per lo sport non solo italiano, ma anche mondiale – dice Gianni Maiocco, sindaco di Scurzolengo – grazie all’impegno di un gruppo di volontari ed ai collaboratori comunali, e abbiamo accolto qui tutti gli sportivi ed i partecipanti ai luoghi di sport del Coni”.

Massimo Iaretti

 

 

 

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