PALLANUOTO, SERIE B MASCHILE
Poche settimane dopo essere stata ripescata dalla C alla Serie B maschile, l’Aquatica Torino si prepara a scendere in vasca per affrontare la prima partita di campionato
Sabato 3 dicembre, alle ore 17.00, alla piscina di Corso Galileo Ferraris, la squadra di coach Filippo Gigiaro affronterà la Locatelli Genova, formazione molto competitiva, che nella passata stagione ha giocato anche i play off per l’A2.
L’Aquatica si presenta a questa partita con una squadra ancora incompleta. Appena informata del ripescaggio, infatti, la società torinese ha prelevato dalla Francia lo slovacco Samuel Baláz, ma non potrà completare l’acquisto del suo straniero fino al mese di gennaio, dal momento che la finestra per ottenere il transfer verrà aperta nuovamente con l’inizio del nuovo anno. In attesa del pallanotista slovacco, l’Aquatica non potrà contare nelle prime quattro partite di campionato nemmeno su Simone Bianchini, che paga ancora la squalifica rimediata nell’ultima partita dei playout della scorsa stagione. Nel primo match della stagione sarà assente anche il centroboa Simone Fondrieschi, a causa di un infortunio.
Coach Gigiaro ha ben chiara la situazione: «Finalmente iniziamo. La prima partita sarà sicuramente molto impegnativa, perché affrontiamo una squadra che lo scorso anno disputò anche i play off per salire in A2 e nel mercato ha preso giocatori esperti di un certo peso.
Noi ci siamo allenati bene, anche se abbiamo diverse assenze per questa prima partita. Sicuramente il ripescaggio è arrivato molto tardi e ciò un po’ ci penalizza per questo inizio stagione, non potendo ancora avere con noi Samuel. Ovviamente cambia tanto giocare in C e in B, quindi la società è andata subito sul mercato per rinforzarci, visto che in C non si possono schierare stranieri. Purtroppo potremo usufruirne solo a gennaio».
L’allenatore della squadra torinese ha ben chiari gli obiettivi: «Puntiamo alla salvezza e a far crescere i nostri giovani, perché ne abbiamo alcuni molto interessanti che devono iniziare a giocare assolutamente a questo livello. Probabilmente pagheremo lo scotto iniziale di inesperienza e tensione, perché parliamo di ragazzi di 17 o 18 anni, ma vogliamo dare spazio a questi giovani, affiancati da esperti che dovranno aiutarli. La società ha investito, quindi dobbiamo stringere i denti fino a gennaio».
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