I buddhisti celebrano il Vesak

Si sono aperte ieri alla presenza delle Istituzioni e delle autorità torinesi le celebrazioni del Vesak, la festività principale del buddhismo che celebra nascita, illuminazione e parinirvāṇa del Buddha Shakyamuni, promossa dall’Unione Buddhista Italiana che si svolgerà sino a domenica 29 presso San Pietro in Vincoli.

Il Vesak rappresenta un momento fortemente unitario per l’Unione Buddhista Italiana: sotto un unico evento, si riuniscono le diverse tradizioni buddhiste che si incontrano per vivere insieme un momento di condivisione e ricompattarsi intorno ai valori condivisi della generosità e dell’amore universale.

Quest’anno i buddhisti italiani ribadiscono l’importanza di porre fine alle ostilità in Ucraina – così come in tutte le parti del mondo – affermando con forza che la guerra e ogni forma di sopruso è un atto innaturale, privo di qualsiasi giustificazione e di senso. Per questa ragione, i Centri associati all’UBI si impegnano a firmare una solenne Dichiarazione di Pace per le vittime della guerra, ponendole così al centro delle pratiche spirituali di questo Vesak.

Il 2022 è, inoltre, un anno particolarmente importante per l’Unione Buddhista Italiana, perché ricorrono i dieci anni dalla firma dell’Intesa con lo Stato italiano che ha riconosciuto i diritti dei praticanti del Dharma in Italia. L’intesa ha permesso a UBI non solo di proseguire la diffusione del Dharma – per chi ne nutrisse il desiderio – ma anche di intervenire in modo incisivo nella società, divenendo nel tempo un attore sociale attivo e un interlocutore saldo per le istituzioni. L’intesa ha permesso all’Unione Buddhista Italiana di poter agire in campo sociale, umanitario, culturale, ambientale ed educativo, attivandosi non solo su progetti lungimiranti, ma anche per intervenire anche sulle più imminenti urgenze, come sono state il Covid-19 e l’attuale guerra in Ucraina.

Siamo orgogliosi e felici di poter celebrare la festività del Vesak in una cornice così spirituale, solidale e inclusiva quale è la città di Torino” afferma Elena Seishin Viviani, vicepresidente dell’Unione Buddhista Italiana. “Quest’anno finalmente possiamo rivivere questo importante momento di condivisione e di incontro di nuovo tutti insieme, riunendoci sotto un unico testo e pregando insieme per la pace universale. In questi giorni, attraverso incontri, preghiere e meditazioni, rifletteremo insieme sull’importanza della comunità e di come, solo attraverso un percorso comune e condiviso, si possa provare a dare una soluzione ad una società individualistica.”

Si susseguiranno diversi appuntamenti di varia natura durante le due giornate di festeggiamenti del Vesak, partendo da incontri più squisitamente spirituali e riflessivi, ad altri di matrice teatrale e musicale. Durante la giornata di apertura, si è tenuto  un momento in ricordo del monaco e maestro Thich Nhat Hanh; a seguire una tavola rotonda moderata dal giornalista Andrea Franchini sul tema Comunità come profezia sociale con Lama Michel Rinpoche, Stefano Bettera, Guidalberto Bormolini, Roberto Arnaudo, modera la giornalista. In serata, spazio all’arte e alla musica con i tamburi giapponesi del gruppo Fudendaiko e lo spettacolo Free at Last a cura della compagnia teatrale Lab Perm.

Domenica 29 maggio le celebrazioni del Vesak proseguono al mattino con la Cerimonia del Vesak, un rituale a più voci per celebrare la Nascita, Risveglio e Ingresso nel Nirvana di Buddha. Nel pomeriggio, ci sarà la premiazione delle opere degli studenti dell’Accademia Albertina di Torino, a cui seguirà la Cerimonia di distruzione del Mandala della Pace di Cenresig, chiusura ufficiale del Vesak 2022.

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