Creare ponti, costruire risposte concrete, contrastare le diseguaglianze di benessere, salute e opportunità
La nostra città è caratterizzata, da sempre, da una profonda, grande mobilitazione sociale a favore delle persone in difficoltà che attualizza a fronte delle sfide sociali della contemporaneità attraverso un unicum di realtà del terzo settore e di impegno della società civile.
Tra le eccellenze il Distretto Sociale Barolo, la cittadella della solidarietà fondata dalla Marchesa Giulia Colbert di Barolo, attiva ininterrottamente dal 1823 a favore delle persone in difficoltà.
Nel 2021, in risposta all’acuirsi delle diseguaglianze generate dallo scenario pandemico, tre realtà del Distretto Sociale Barolo, Camminare Insieme-Ufficio Pastorale Migranti-Congregazione Suore del Buon Pastore, sotto l’egida di Opera Barolo, hanno unito le forze per razionalizzare e strutturare gli aiuti, dando vita al Polo Alimentare del Distretto Barolo.
Prof. Anna Maria Poggi, consigliere dell’Opera Barolo delegato al Distretto Sociale: “Il Polo Alimentare Barolo, che distribuisce mensilmente panieri alimentari e altri beni di prima necessità a famiglie in difficoltà del territorio, inserisce l’assistenza in un intervento più complesso di promozione della salute e promozione delle risorse della persona: incontri di monitoraggio periodici e percorsi personalizzati garantiscono un accompagnamento mirato, grazie alle competenze della Camminare Insieme ODV e della Pastorale Migranti, in sinergia con il pubblico e il privato sociale del territorio. L’obiettivo è accompagnare all’autonomia e all’inclusione sociale, nel solco dell’eredità della Marchesa Giulia Colbert. Il Distretto Sociale compirà nel 2023 duecento anni: un anniversario importante per noi e la città tutta, per cui saranno organizzate diverse iniziative per diffondere la conoscenza della storia del Distretto.”
Il Polo Alimentare assiste circa 350 famiglie con aiuti sistematici. Nel solo primo anno sono stati censiti circa 1.300 beneficiari, alle quali si aggiungono circa 30 famiglie non censite. Gli accessi mensili si attestano a circa mille persone e sono in grande crescita (24% in più nel solo mese di gennaio).
Il Soroptimist International Club di Torino, sodalizio mondiale di donne impegnate in attività professionali e manageriali che attraverso i suoi progetti promuove il potenziale individuale e collettivo di donne e ragazze e il contrasto alle disuguaglianze, in sintonia con l’attualità del visionario pensiero di Giulia di Barolo ha avviato una partnership con il Distretto sociale. Nell’ultimo anno hanno preso avvio collaborazioni per l’accoglienza di studentesse afgane.
Nel contempo, sul fronte culturale, altra risorsa della Città, il Club ha una vicinanza storica con i Musei Reali, scelti come contesto per la celebrazione nel 2021 del proprio settantennale dalla fondazione, con due service, l’uno orientato alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio numismatico che celebra figure femminili e l’altro dedicato all’accoglienza di mamme con bambine e bambini nella prima infanzia in un luogo di senso e bellezza, in collaborazione con Unicef.
Oggi il Soroptimist offre ai Musei Reali un nuovo service, la fornitura di tovaglie per la mostra di prossima inaugurazione Splendori della tavola che esporrà, tra gli altri, uno storico servizio di argenteria proveniente dal Quirinale. Si rinnova così un’analoga esperienza di collaborazione, iniziata nel 1952, per la condivisione con la città di un prezioso e storico patrimonio di arti decorative.
Dott.ssa Enrica Pagella, Direttrice di Musei Reali: “La tavola apparecchiata è da sempre un simbolo di ospitalità e di accoglienza, di una convivialità che prende forma, anche nel Palazzo Reale di Torino, con la nuova Sala da pranzo voluta dal re Carlo Alberto di Savoia-Carignano. Restituirne la gioiosa lucentezza con il grande servizio in argento realizzato a Parigi, poi trasferito al Quirinale nella nuova residenza dei re d’Italia, significa recuperare un filo dimenticato di bellezza che appartiene alla storia della città e alla sua memoria. I Musei Reali sono grati al Soroptimist Club Torino per aver sostenuto questo progetto, e ancora di più per aver saputo estenderne il significato di condivisione con l’iniziativa Tavole solidali, che trasforma la tavola del re in un luogo inclusivo di conoscenza e di meraviglia”.
Avv. Alessandra Fissore, Presidente del Soroptimist Club Torino: “La nostra associazione ritiene che la cultura sia una delle risorse per ri-conoscersi comunità, creare coesione, benessere delle persone e della collettività, presupposto per lo sviluppo sostenibile. Per questa ragione è a fianco dei Musei Reali, che appartengono a ogni membro della collettività, e al tempo stesso pensa alle persone in difficoltà: sia all’esterno – la popolazione sofferente in Ucraina, verso la quale si è tangibilmente mobilitata – sia all’interno del territorio,
nella nostra città. In questa direzione, l’impegno per la realizzazione della mostra di “tavole imbandite” si è affiancato a uno speculare impegno per “tavole solidali” con il Polo alimentare Barolo, creando un ponte tra due realtà in un coerente percorso progettuale. Ai beni di prima necessità viene affiancata anche l’esperienza in museo, per un nuovo welfare che sia un cambiamento culturale”.
La consegna al Polo Alimentare Barolo di una consistente fornitura di alimenti e altri prodotti da parte del Soroptimist Club Torino sarà effettuata lunedì 21 marzo.
Successivamente Palazzo Reale renderà disponibile, per le socie del Soroptimist e gli Enti coinvolti nel Polo Alimentare, l’esperienza condivisa di visite guidate alla mostra per alcuni gruppi di persone – operatori, volontari e famiglie.
Soroptimist International Club Torino
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