IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Le norme vietano i cortei, ma gli studenti (quali ?) insieme ai centri sociali che sono di per se’ violenti, hanno forzato la mano e hanno tentato negli scorsi giorni un corteo che è stato bloccato dalla Polizia che è preposta a far rispettare le leggi anche agli studenti che, fino a prova contraria, non possono godere di trattamenti di favore, come ebbero nell’eterno ‘68 italiano.
Adesso il sindaco di Torino ha giustamente invitato alla calma e si è fatto promotore insieme all’assessore all’istruzione di un incontro in prefettura con gli studenti che ha avuto solo tre partecipanti e che è stato subito sconfessato dalla Consulta degli studenti e dai seguenti gruppi su cui bisogna rivolgere l’attenzione: Fronte della gioventù comunista, il Ksa, Kollettivo studenti auto organizzati,vicino al centro sociale Askstasuna,la Last. Questi gruppi non possono rappresentare gli studenti tuout-court, ma esigue frange di estremisti.
In tempi di pandemia,di difficoltà di scuola in presenza e di dad i veri studenti cercano di studiare e non fanno scioperi e proteste per senso di responsabilità . Anche le famiglie dovrebbero responsabilmente schierarsi per la tutela della salute dei loro figli e per la frequenza della scuola che esce squassata dalla pandemia. Poi tutto all’improsdiso si risolve, derubricando un corteo in una “passeggiata consapevole “scortata dalla polizia.
Non voglio commentare perché so che Prefetto e Questore hanno fatto tutto ciò che era in loro per evitare ogni tensione e far rispettare le leggi. Certo questo andazzo di strumentalizzare gli studenti, anzi gli student* , da parte di estremisti politici va denunciato con fermezza. La pandemia esige da parte di tutti sacrifici e disciplina e non ammette lassismi da parte di nessuno.