Tutti hanno alzato la mano, senza rendersi conto che si tratta di una clamorosa bufala o, come si usa dire oggi con termine più raffinato, una fake news.
Michelangelo-Il peccato originale
Non si discute sulla veridicità o meno della creazione del mondo descritta dal libro della Genesi, ma dei dettagli dell’episodio.
Leggiamo la Genesi: “Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male. (Genesi 2,9). Il Signore Dio diede questo comando all’uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti». (Genesi 2, 16-17). Il serpente (definito dal testo sacro la più astuta delle bestie selvatiche), instillò il dubbio in Eva che“vide che l’albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò”.(Genesi 3, 1-7).
Qualcuno ha letto la parola “mela” nel testo? No, si parla genericamente di un frutto; l’identificazione nella mela è un tipico caso di fake news, un abbellimento di una scena altrimenti anonima che non attira più di tanto l’attenzione. E probabilmente si tratta di un errore di trascrizione, l’albero del bene e del “male” è diventato l’albero delle “mele”.
Nonostante che 5.000 anni fa non esistesse Internet o Facebook, l’immagine della mela si diffuse e divenne la norma nelle rappresentazioni pittoriche, scultoree, letterarie.
La scelta della mela fu aiutata dalla tradizione: si pensi a Paride che dà in premio ad Afrodite (scegliendola come la più bella tra le dee dell’Olimpo), una mela.
L’immagine del peccato originale con Eva, Adamo, il serpente e la mela è diventata una fake news accettata da tutti gli artisti (Michelangelo, Domenichino, Masolino, Tiziano, Rubens, e tanti altri).
Insomma, basta un nonnulla e il falso si impone sul vero, soprattutto oggi, con la diffusione
rapidissima e incontrollata delle notizie.
Vogliamo ricordare le fake più diffuse?
Avviso per chi ci crede: sappiate che è una fake news, ma non come credete voi: il fatto è che in realtà i film sono stati girati a Cinecittà da Checco er pataccaro…
Il Covid non esiste: il virus che ha causato milioni di contagiati, milioni di morti, bloccate le economie del pianeta è un’invenzione delle grandi case farmaceutiche (le famose “big pharma”) ,che hanno trovato il modo di fare miliardi di dollari vendendo vaccini.
E allora vi segnalo, per fare bella figura, la fake news più bella che ho inventato io, grazie alla quale potrete intrattenere tutti i vostri amici lasciandoli a bocca aperta: Cristoforo Colombo non è mai sbarcato in America!
Sissignori, la vita del navigatore genovese è stata manipolata.
In realtà Cristoforo era un povero mozzo, orfano di entrambi i genitori, che voleva navigare, ma nessun capitano lo accettava nella ciurma perché era un ubriacone che girava da una taverna all’altra ingurgitando Barbera e Sciacchetrà fino a stramazzare per terra. Un giorno, disperato, si unì ad un gruppo di altri alcolizzati, salì su un veliero, buttò a mare l’equipaggio e salpò verso occidente. Naturalmente, siccome a bordo scorreva più vino che acqua nel Po, la nave procedette a zig zag fino a fare naufragio sull’isola d’Elba. Qui Cristoforo s’inginocchiò, benedisse il cielo per non essere affogato, e, ancora sotto i fumi dell’alcol, iniziò a scrivere le sue memorie, farneticando di avventurosi viaggi nell’oceano verso terre inesplorate. Il diario finì misteriosamente nelle mani della regina di Spagna Isabella che lo gabellò come documento storico per mettere le mani sul nuovo continente…
Non ci credete?
Andate su Internet, troverete tutti i dettagli che vi consentiranno di collocare Colombo vicino a tutti gli altri “falsari” della realtà, da Galileo Galilei e Newton ad Armstrong e Aldrin, da Sabin e Fleming a Burioni e Crisanti.
E se andrete in vacanza all’Isola d’Elba, non dimenticate di andare a visitare la spiaggia di Portoferraio sulla quale Colombo fece naufragio…
Gianluigi De Marchi
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