Riceviamo e pubblichiamo
La nota professionista torinese illustra i molteplici vantaggi del recupero del valore dell’ascolto quale forma di prevenzione delle criticità relazionali, specie in tempo di pandemia.
“La pandemia in atto ha incrementato e prodotto nuove forme di disagio personale e sociale insieme. Criticità complesse che richiedono un approccio attento e costante alla persona, seguendo una strada capace di condurre a un ascolto attento di natura ‘tailor made’: tagliato, cioè, sartorialmente sul singolo soggetto”.
Lo afferma Barbara Vigorito, stimata professionista titolata torinese con pluriennale esperienza maturata nella gestione del lutto, del dolore cronico e nel supporto alle vittime di abuso.
“Mai come in questo preciso momento storico l’umanità è chiamata a un percorso di crescita personale più che consapevole, al fine di elaborare risposte immediate ed efficaci a problematiche complesse e contingenti originatesi dai fatti mondiali in atto”, prosegue la Dottoressa specializzata altresì in ipnologia della regressione e costellazioni familiari.
“L’obiettivo è rendere le persone coscienti della propria libertà d’azione, dei propri spazi e soprattutto del proprio potenziale psicoemotivo, in totale assenza di giudizio mediante il ricorso a una comunicazione efficace con i clienti. Fondata essenzialmente su una reciproca empatia, in grado di far emergere in superficie in maniera spontanea anche e soprattutto quei nodi, e gli altrettanti vissuti depotenzianti profondi, alla base di quei blocchi remoti che possono condizionare in misura limitante l’esistenza e il buon vivere quotidiano”, approfondisce Barbara Vigorito, una Laurea in Scienze Infermieristiche, prossima al conseguimento anche del secondo titolo accademico in Psicologia.
Per poi riprendere: “Fondo il mio metodo sulla convinzione direttamente desunta nel tempo che oggi il ‘counseling’, attuato in piena osservanza della Legge 3/2014 relativa all’esercizio delle cosiddette libere professioni non organizzate in ordini, stia assumendo una valenza e un indirizzo sempre più iperpsicologici. Personalmente preferisco pormi in relazione con le difficoltà e le problematiche contingenti dell’uomo moderno mediante il ricorso a un approccio invece più di tipo olistico, alla ricerca sempre della migliore sintonia possibile con l’anima della persona”.
E questo in concreto “Recuperando – spiega più nel dettaglio la professionista – in primis il valore dell’ascolto quale forma di prevenzione del disagio e delle criticità relazionali. Accantonando l’aspetto cerebrale propriamente inteso di ciascuno, appannaggio proprio della psichiatria”.
Perché Barbara Vigorito è “Profondamente convinta che il malessere diffuso contemporaneo non derivi tanto dalla mente, quanto piuttosto vada considerato una questione di anima: ‘psiche’ in greco significa innanzitutto ‘respiro’, inteso come la prima e più importante delle funzioni vitali, a cui gli antichi facevano corrispondere il concetto di ciò che noi, modernamente, definiamo per l’appunto ‘anima’. Intesa come ‘cuore’, parte emotiva, al di là delle implicazioni legate alle mere connessioni sinaptiche che comunque sono e restano importanti. E infatti quando le persone si sentono accolte, amate, riconoscendo di essere in un luogo sicuro, si schiude così reciprocamente in una perfetta corrispondenza biunivoca tutto il potenziale della relazione della comunione tra soggetti che camminano insieme innanzi a un percorso condiviso e voluto”.
Per la Dottoressa, inoltre, “Il Covid ha risvegliato, specie durante i due lockdown del 2020, l’esigenza profonda e urgente di guardarsi dentro. Di farlo realmente, tesaurizzando tutto il tempo nuovo straordinariamente a disposizione rispetto a un mondo abituato a correre veloce. Di andare alla ricerca di sé, portando in emersione emozioni, aspetti introspettivi e dinamiche complesse che nel silenzio dell’arresto forzato della quotidianità hanno trovato ampio spazio e altrettanta consistenza. Riscoprendo così una dimensione intimistica dell’essere umano che richiede un’elaborazione più attenta e complessa: perché anche l’anima, a volte, fa rumore”.
“E saperla ascoltare nella sua oggettività, in quella che è la sua voce reale”, specifica Barbara Vigorito, “significa innanzitutto imparare a dialogare pacificamente con essa senza timore di osservarsi emotivamente per ciò che si è realmente. Trasformando le crisi in opportunità, gli errori e i problemi in nuovi punti di forza e di partenza per una vita più sana, producente e soddisfacente insieme”.
“Tra le persone che prevalentemente si rivolgono al mio studio – specifica Barbara Vigorito – vi sono in special modo donne in età compresa fra i 35 e i 65 anni, per lo più di grado culturale e sociale elevati quali imprenditrici, avvocati, medici, libere professioniste, ricercatrici e scienziate dotate di una mentalità più aperta e ricettiva rispetto al solo scibile tradizionale: perché chi si ammanta esclusivamente della scienza quale nuova religione dominante vede solo quella, dimenticando tutto il resto. Mentre, come insegna lo scrittore Ermanno Eandi, ‘la scienza studia Dio, ma è Dio che ha creato la scienza’”.
Perché per Barbara Vigorito, formatasi alla scuola del noto psicoterapeuta, studioso di teologia e pedagogista tedesco Bert Hellinger con un consolidato know-how experience altresì nell’anamnesi e problem-solving efficace sia delle dinamiche familiari che della sistemica relazionale della stirpe di appartenenza, “Per affrontare al meglio in chiave risolutiva problematiche di coppia e di relazione sia con se stessi che con il prossimo o il proprio partner le cui cause sono spesso ignote anche ai clienti stessi, sono solita amplificare gli effetti benefici della mia attività di counseling specifico con tutto il positivo apporto delle ‘costellazioni familiari’: uno strumento preciso e altrettanto immediato per rappresentare in maniera chiara, oggettiva, puntuale, esaustiva e inequivocabile il quadro emotivo di chi ho innanzi. Perché ogni individuo è parte di un diagramma di contesto che va necessariamente considerato. E sciogliere così, in modo definitivo, i nodi energetici alla base della creazione e reiterazione delle dinamiche disfunzionali per la vita della persona”, precisa la professionista torinese, altresì in possesso anche di Attestato di Certificazione in qualità di ‘Costellatore Livello A Metodo Hellinger’, in perfetto allineamento con la dottrina del padre nobile delle costellazioni familiari, materia per la quale è spesso chiamata come studiosa e docente nel corso dei numerosi e seguiti seminari sul tema frequentemente tenuti in tutta Italia.
Sicuramente l’emergenza sanitaria ha prodotto contesti inediti, cui seguono nuove esigenze anche in termini emotivi “come l’aumento dei fenomeni di compressione domestica fra le mura di casa – chiosa la specialista – che si fanno abitazione e ufficio insieme, andando a impattare sugli abituali schemi di relazione modale e spazio-temporale fra i membri di un medesimo nucleo familiare. Anche l’incremento naturale dello stress implica forme dialogiche nuove, in un’ottica di preservazione e salvaguardia degli equilibri essenziali che, oggi più di ieri, comportano la compresenza di vita privata e professionale insieme in uno stesso luogo e in un medesimo momento”.
Scenari ormai sempre più diffusi, per gestire al meglio i quali, secondo Barbara Vigorito, “E’ opportuno puntare sempre a mettere la persona a proprio agio, conducendola in modo autonomo all’assenza di giudizio e all’abbandono progressivo del senso di colpa che è quanto di più inutile e dannoso esista per l’essere umano che intenda autodeterminarsi scientemente con successo. Riuscire da sé a farne a meno è già un passo avanti che invita l’individuo a un’azione proattiva, dando origine anche a un dialogo e a un percorso di scambio in grado di responsabilizzare massimamente il soggetto nel conquistare e mantenere piena coscienza del proprio valore. Superando ansie e paure in nome di un’esistenza che valga la pena di essere vissuta”.