Mario Soldati, scrittore, regista e sceneggiatore torinese si tuffò – giovanissimo – nel Po in piena cent’anni fa, ai Murazzi, per salvare un coetaneo. Gesto che gli valse la medaglia d’argento al valore civile, ricordato da una lapide posta tempo fa dal Centro Pannunzio e dalla Città. Nei giorni scorsi adesivi e scritte murali vergate da chi sicuramente neppure sa chi fosse Soldati, hanno deturpato la targa marmorea. L’atto vandalico è stato ignorato dalle istituzioni locali. C’è almeno da augurarsi che il Comune intervenga per restituire dignità alla lapide e, con essa, alla memoria di un grande torinese.
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