Le inchieste del Rapporto Nord Ovest del Sole 24 Ore
Il nuovo numero del Rapporto Nord Ovest del Sole 24 Ore distribuito con il quotidiano in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta venerdì 18 giugno dedica l’ampio focus di apertura a un’inchiesta sul settore della logistica.
Una variabile economica, la logistica, che conta tra lavoratori diretti e indotto 138mila addetti ed è destinata a pesare sempre di più. Il Piemonte guarda al settore considerando da un lato gli sviluppi potenziali dei due Corridoi, il Reno-Alpi e il Mediterraneo, destinati a incrociarsi sul territorio, dall’altro le potenzialità delle attività di retroporto. Ma lo sviluppo delle ambizioni da retroporto del Piemonte necessitano di nuove alleanze con i porti liguri per realizzare un nuovo modello di business che preveda la veloce movimentazione delle merci verso le aree retroportuali, con un potenziamento della capacità stesse degli scali. Tre i siti logistici attivi in Piemonte: Orbassano, Rivalta Scrivia e Novara. Ma nuove opportunità potrebbero aprirsi grazie alle risorse messe in campo dal Decreto Morandi che ha introdotto la ZLS, Zona Logistica semplificata, che individua diverse aree, tra Piemonte, Lombardia e Piacentino, destinate a trasformarsi in zone buffer attrezzate per ospitare attività logistiche da retroporto in vista di un potenziamento del sistema porti-interporti tra Piemonte e Liguria. Un passaggio che ha riaperto la “corsa” alla logistica retroportuale per aree come Alessandria.
In Liguria, la Val Polcevera, cioè l’area di Genova che è stata teatro del crollo del viadotto Morandi potrebbe ospitare una Green logistic valley. Il progetto è stato messo in pista da Spediporto, l’associazione degli spedizionieri di Genova, con il supporto delle istituzioni cittadine, in particolare Autorità di sistema portuale e Comune di Genova, ed è condiviso da molte categorie economiche e sociali della città. L’obiettivo è creare un’area che, dotata anche di un regime doganale e amministrativo semplificato e agevolato, consenta di favorire l’insediamento in zona di attività smart, relative, ad esempio, ad automazione, digitalizzazione e sostenibilità ambientale. Attività, insomma, in armonia con le linee guida del piano Next generation Ue e del nostro Pnrr.
A La Spezia, invece, il gruppo Laghezza ha inaugurato il suo terzo polo logistico e punta a espandere le proprie attività in altri porti del Tirreno (Genova e Livorno) e dell’Adriatico (Venezia e Trieste), mentre ha allo studio due operazioni di acquisizioni societarie.
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE