Music Tales / La rubrica musicale
“E io vivo proprio nel mezzo
Nella terra degli uomini
Dove suona la musica
E governa la tecnica
E mi piace la plastica
Si sperimenta la pratica eh
E si forma la lacrima
Dove suona la musica
E il futuro si srotola
E l’amore si fa”
Non amo particolarmente Lorenzo Cherubini come artista ma so riconoscere quando una penna sa scrivere cose meravigliose.
“Terra degli uomini” non è soltanto una canzone, è un inno all’umanità. Jovanotti canta la bellezza di microcosmo, incastrato tra il baratro e gli angeli, tra il cielo e la terra.
La dimensione di cui parla il Lorenzo nazionale, la nostra dimensione, quella nella quale ci troviamo è ricca, colma di magia. Ma anche di futuro, di energia, di amore, di musica che si snoda tra le corde di una chitarra elettrica e il tamburo dei nostri battiti interni. Nel nostro luogo incantato tutto è possibile. Tutto è solo nostro.
Alterna Jovanotti alle note gioiose un nostalgico intercalare che ci conduce a quando qualcuno ci lascia, momento nel quale siamo costretti a riprogrammare il nostro tempo per non cadere in una spirale di
insensatezza.
Lo scopo delle nostre vite è trovare una ragione, anche quando questa pare non esserci più.
Oggi, in uno di quei giorni in cui mi sento completamente sbagliata ed insensata, vi voglio regalare un
brano di sette anni fa dalla raccolta Backup. Firmato Universal, vale la pena di essere ascoltato, per me.
Avete presente la brutta sensazione di essere di troppo? E quindi non sapete se girare le spalle e andarvene oppure restare per educazione? Ecco come mi sento oggi anche se so che
alla fine, pur avvolti nell’indifferenza degli altri, ci sarà sempre un gran sole a sorprenderci.
Chiara De Carlo
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Chiara vi segnala i prossimi eventi… mancare sarebbe un sacrilegio!
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