Giocavano alla guerra al Parco Colonnetti: denunciati due giovani

Nella notte di ieri, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Torino Mirafiori hanno denunciato due 19enni italiani per porto abusivo di armi o oggetti atti a offendere.
Durante un controllo straordinario nei parchi cittadini, i militari sono stati insospettiti dallo scintillio di torce accese in un’area interna del parco Colonnetti; nascosti da fitta boscaglia, due giovani erano intenti ad armeggiare con un affusto che riponevano in tutta fretta nel portabagagli di una macchina non appena hanno avvistato i carabinieri. Intimatogli di fermarsi e mettere le mani in alto e ben visibili, i Carabinieri hanno proceduto al controllo e alla perquisizione personale dei giovani e della loro auto. Sequestrati una carabina ad aria compressa munita di ottica di precisione, una pistola ad aria compressa riproducente una Glock 9×21, una busta contenente n. 3 scatole di pallini in metallo Calibro 4,5 e 12 bombolette contenenti CO2 per la ricarica.
Oltre al kit completo per “sparare” pallini in metallo, occultata dietro un albero vicino al veicolo, era stata nascosta anche un’ulteriore custodia in pelle, all’interno della quale i carabinieri hanno trovato un’altra carabina ad aria compressa con relativa ottica di precisione. In tasca dei ragazzi, i carabinieri hanno una modica quantità di marijuana.
Inutili le giustificazioni addotte dai due soldati per gioco, i quali tentavano di allontanare ogni sospetto riferendo di essersi isolati solo per verificare la funzionalità delle ottiche di precisione in ambiente notturno, sottacendo di aver potenzialmente destato anche molto timore in chi si fosse trovato a passare di notte nel parco, atteso che le armi ad aria compressa risultano del tutto simili a quelle reali.
Pur se gli accertamenti qualitativi effettuati hanno consentito di stabilire la bassa capacità lesiva degli strumenti, aventi una forza di lancio inferiore ai 7,5 Joule, non è esclusa la circostanza che le armi siano state effettivamente impiegate per esplodere tra la vegetazione dei pallini in metallo, pur nella disponibilità delle due persone.
Pertanto le armi, le ricariche e i pallini in metallo sono stati sequestrati in attesa delle disposizioni dell’Autorità Giudiziaria, innanzi alla quale i due giovani dovranno rispondere di porto di oggetti atti ad offendere in concorso.

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